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Frutto della collaborazione tra Jiro Taniguchi e Kan Furuyama, "Il libro del vento" si rifà a quel filone storico così poco trattato dai mangaka nelle loro opere e che, forse, meriterebbe più attenzione. Ambientato nella seconda metà del 1600, questo manga ci mostra il tumultuoso passato che il Giappone ha affrontato prima di divenire una nazione moderna.

Gli avvenimenti principali del manga, racchiusi appunto nel "Libro del Vento", ci vengono raccontati da un anziano signore, Katsu Kaisho, un tempo rappresentante del Bakufu e figura importante nella storia della nascita del Giappone moderno.
Nell'estate del 1649, agli inizi del periodo Edo, un uomo vestito di bianco trafuga dal santuario degli Yagyu i libri segreti: volumi in grado di mandare l'intero Giappone nel caos e di stravolgere ogni ordine politico. Lo scopo di questo ninja è quello di riportare la figura dell'imperatore, rifugiato in un monastero e privato di ogni potere, agli antichi fasti, liberando così l'intero territorio dal potere dello Shogun. I due discendenti del casato Yagyu si metteranno sulle tracce del ninja Yashamaru per difendere il Bakufu (governo dello shogun) Tokugawa. Gli scontri si faranno sempre più serrati, le due parti faranno scendere in campo i propri guerrieri e daranno vita ad una guerra destinata a rimanere nella storia.

Solitamente evito manga, libri e film storici in quanto non sono amante del genere ma, in questo caso, vista la mia passione per i manga di Taniguchi, ho fatto un'eccezione. La storia in sé non mi ha coinvolto più di tanto anche perché è ricca di scontri tra guerrieri per la salvaguardia dei libri o per la difesa del proprio signore. Un aspetto positivo è stato il fatto che mi son potuta documentare, anche se minimamente, su un passato del quale so veramente poco.
Per quanto riguarda i personaggi c'è poco da dire, se non che, a parte i tre principali, gli altri sono quasi inesistenti e si susseguono velocemente sulle pagine senza quasi farci capire chi siano. Il duello tra Jubei Yagyu e Yashamaru ottiene tutte le attenzioni e diviene quasi una rappresentazione del rapporto shogun/imperatore.
I disegni di Taniguchi sono molto belli, abbiamo qui la possibilità di apprezzare il suo tratto in una nuova "veste". L'attenzione del maestro per i particolari si nota soprattutto negli abiti e nelle armi dei personaggi, che dicono tutto sulla loro posizione sociale. I volti sono accurati e trasmettono mille emozioni. Ciò che mi ha colpito di più, come al solito, è la precisione dei fondali, che mi lasciano sempre incantata.

L'ultima edizione del Libro del Vento edita dalla Planet sotto la collana Taniguchi Collection è buona, con copertina cartonata a bande, pagine bianche e poco trasparenti ed una buona rilegatura: nel complesso un volume compatto e molto maneggevole. Le poche (solo due) pagine a colori sono solo quelle dell'introduzione e del titolo, in pratica inutili ma il colore è molto azzeccato e rende l'idea di "antico". Al termine del volume vi è, oltre alle due postfazioni dell'autore e del disegnatore, una serie di note informative che ho trovato molto utili. È un bel volume che, naturalmente, la Planet ci fa pagare caro (14,90 €) soprattutto per il nome di Taniguchi che per altro.
Il libro del vento non è un volume che consiglio, direi che si possa tranquillamente lasciare in fumetteria. Il mio voto supera la sufficienza ma si ferma ad un 7.