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9.0/10
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Comprai "Akumetsu" incuriosito dalla pubblicità che gli fece la JPop, avvicinandolo a "Death Note" e sottolineando l'antieroismo dei due protagonisti, Light Yagami e Sho.
Questi due manga però sono molto differenti l'uno dall'altro.
Devo dire che Yoshiaki Tabata e Yuki Yogo hanno avuto molta originalità e molto coraggio a voler fare un fumetto politico come questo, visto che di manga simili se ne vedono, purtroppo, molto pochi.
"Akumetsu" parla di come un liceale di nome Sho abbia deciso di cambiare il destino del Giappone, ormai entrato in una crisi politica ed economica tremenda, indossando una maschera e andando ad uccidere uno per uno quelle persone che hanno causato questa crisi, soprattutto politici che hanno pensato solamente ad ingrassare le loro tasche coi soldi dei cittadini senza pensare nemmeno una volta al destino del paese. Naturalmente la trama si infittirà (soprattutto sul passato di Sho, sull'origine dei suoi strani poteri e sulla nascita di Akumetsu) ma non è solo nella particolare trama la forza di questo fumetto.

In Akumetsu si parla soprattutto di politica, si spiegano le usanze e il funzionamento della politica giapponese e anche il modo in cui i politici si intascano i soldi dei cittadini: viene spiegato di tutto e in modo molto preciso e, per equilibrare questa parte discorsiva, per nulla noiosa e anche piuttosto interessante, sono state inserite tante scene d'azione ben realizzate. È questo il punto di forza di “Akumetsu”: i discorsi sulla politica e l'evidente presenza di una morale ben marcata. Akumetsu è un terrorista o un eroe? È lecito l'omicidio di persone malvagie ed egoiste che hanno causato la crisi del Giappone, come unica soluzione al problema? Andare contro la legge per risollevare il proprio paese che sembra non avere più speranze?
Quello che rimane durante la lettura di Akumetsu è una grande rabbia e un senso di inutilità verso la nostra situazione politica attuale, e si sviluppa nel lettore un grande senso di responsabilità politica e sociale come è successo allo stesso protagonista.

Lo stile dei due autori, graffiante e deciso, è perfetto per un manga d'azione e “politicamente scorretto” come Akumetsu, e la disposizione delle vignette rende la lettura veloce e avvincente. Sono presenti anche in gran quantità delle citazioni di manga o serie televisive cult, come Kamen Rider, Sampei, o Black Jack, e riferimenti alla odierna realtà politica giapponese.

La casa editrice che lo ha pubblicato è la JPop, al prezzo di 5,50€ a volume. Il formato dei singoli volumi è più piccolo del normale e avrei preferito un formato un po' più grande, ma alla fine l'edizione è ottima e presenta anche una sovracopertina.
Non sono presenti le pagine a colori ma mi sembra che non ci siano nemmeno nell'edizione giapponese (a parte le prime pagine del primo capitolo).

Per finire, Akumetsu è a mio parere un ottimo prodotto, una grande perla forse troppo sottovalutata, di cui bisognerebbe parlare molto di più, una lettura stra-consigliata per la sua originalità, ma soprattutto per la grande responsabilità politica e civile che trabocca pagina dopo pagina. Purtroppo di manga del genere ce ne sono veramente pochi ed è un peccato perdersi un’opera come questa.
Dopo aver letto i 18 volumi che compongono l'intera serie non sarete più gli stessi, perché qualcosa in voi sarà cambiato: che si tratti di un rinnovato interesse per la politica o una crescita del vostro senso di responsabilità verso lo Stato non importa, perché continuerete a chiedervi:
“Se tutti i bastardi del mondo crepassero, avremmo un mondo migliore?”.