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6.0/10
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Demon King rientra in quella serie di fumetti di combattimenti dal successo immeritato, o almeno in Corea ha successo, qui in Italia (credo) che parlare di successo sia un po' fuori luogo.
La trama non offre nulla di nuovo o innovativo ed è facilmente divisibile in "saghe", conclusa una ne inizia un'altra, una serie di avventure infinite che sono collegate da un filone di trama (che ogni tanto viene ricordato) e dalla presenza degli stessi personaggi.
Abbinando i disegni realistici del autore alle vicende "poco adulte" di Demon King ne viene fuori un clima molto particolare (cioè l'unico motivo per cui ho continuato la serie fino al 30° volume), grazie a questo l'opera assume una sorta di maturità nonostante, analizzandola meglio, non abbia nulla di profondo.

Le uniche vere particolarità che allontanano Demon King dalla maggior parte delle altre serie di combattimenti sono la quasi totale mancanza di protagoniste femminili e il personaggio di Demon King (eh già, Demon King è il nome del protagonista), quest'ultimo oltre ad avere un caratterizzazione particolare per via degli sbalzi di reazione (mi spiego meglio, non è tanto la situazione a passare da serio a comico o viceversa, ma sono le reazione del protagonista che cambiano in modo... casuale) senza contare che è anche disegnato in modo diverso da tutti gli altri: tutti i volti dei personaggi, secondari e non, sono piuttosto curati, al contrario il protagonista è l'unico ad avere un volto semplice, questa differenza viene evidenziata molto dalla quasi totale mancanza di personaggi "da fangirl", che in genere strapopolano le serie di questo tipo; Demon King è l'unico (insieme a pochissime altre eccezioni) che potrebbe rientrare in questa categoria, e contribuisce a rovinare l'atmosfera "matura" che il disegno (sembra) cercare di dare.
Insomma l'opera totale è carina, niente di più niente di meno, se siete indecisi se iniziare a seguire questa o una qualsiasi altra serie di combattimenti, probabilmente l'altra è migliore.