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"La ragazza scomparsa" è uno di quei titoli ricchi di messaggi e metafore che è sempre un piacere ritrovarsi a leggere. Un volume che, oscurato da titoli più famosi di Taniguchi, passa suo malgrado inosservato e viene sottovalutato dai lettori.
Eppure, racchiusi in poco più di trecento pagine, ci sono desideri, rimorsi, delusioni e corruzioni. Emozioni scaturite dalla forza di volontà dei personaggi, che rappresentano in realtà una forza ben più grande, quella di una società all'apparenza perfetta ma in realtà piena di contraddizioni, che cova nel silenzio un desiderio di rivalsa.

La storia parla di Shiga, un alpinista di mezz'età guardiano di una baita, che si ritrova ad indagare sulla scomparsa di una ragazzina. Trovare Megumi, questo il nome della ragazza, è per lui un dovere, il mantenimento di una promessa fatta ad un vecchio amico. Megumi infatti, è la figlia di un ex compagno di scalate deceduto nell'ultimo ostacolo della sua carriera da alpinista, nonchè figlia dell'unica donna che Shiga abbia mai amato.
Scaraventato nel pieno centro di Tokyo, nei quartieri della vita notturna, il nostro protagonista dovrà fare i conti con una realtà diversa da quella che viveva in montagna. Aiutato da amici fidati e da Ohara,una strana amica di Megumi, l'alpinista si renderà conto di quanto sporca e corrotta sia la società.
Il ritmo della narrazione è incalzante e piano piano Taniguchi ci svela piccoli particolari della vita del malinconico protagonista. Il peso che si porta sulle spalle, il rimorso verso l'amico scomparso e l'impegno nella ricerca della ragazza, sono pezzi di puzzle che trovano via via la loro giusta collocazione. Più le pagine scorrono sotto gli occhi e più si ha la sensazione di capire il protagonista e di immedesimarsi con esso. La sfida che Shiga si è imposto è molto diversa dalla sfida che ogni alpinista deve affrontare, ma la similarità tra le due dà vita ad una splendida metafora dalla quale nasce il messaggio principale del manga: ognuno di noi ha dentro di sè la forza per affrontare le proprie sfide, di qualunque natura e portata esse siano.

Spesso viene detto che Taniguchi dia il meglio di sè disegnando la natura con tutte le sue sfaccettature. In questo volume il maestro è riuscito a portare la natura là dove l'uomo ha lasciato di più il segno, la città, dando vita a bellissime tavole intrise di significato. Il tratto pulito e realistico del maestro è ormai ben conosciuto e apprezzato da molti. I volti espressivi, e i corpi ben scolpiti rivelano un attento studio dell'anatomia. In questo volume però assumono molta più importanza gli sfondi, perfetti nella loro caratteristica di essere dettagliati, che come palcoscenico dei personaggi assumono una grande importanza nel trasmettere il messaggio.
Per quanto riguarda l'edizione della Coconino press, non fatevi ingannare dal grande formato e dalla compattezza del volume perchè questo non basta a giustificare il prezzo di 18,00€. La traduzione e l'adattamento dei dialoghi è pessimo, ci sono alcuni casi in cui i dialoghi sono incomprensibili, per non parlare del balloon vuoto che risplende in una vignetta a metà storia. Difetti spiacevoli che rovinano la lettura.

Se apprezzate Taniguchi, questo è un titolo da non farsi sfuggire, ma ne consiglio la lettura a tutti. Non fatevi abbattere dal prezzo e non storcete il naso se non apprezzate i noir. "La ragazza scomparsa" è un titolo atipico che non andrebbe catalogato sotto un'unica etichetta, per cui se siete curiosi concedetegli un'opportunità sfogliandolo in libreria.