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Anime che si avvicina molto alla storia di "Hime chan no ribbon", ovviamente 20 anni dopo le animazioni, le ambientazioni e gli stili sono piacevolmente moderni e quindi più attraenti (nulla da togliere al vecchio anime, che comunque negli anni '90 ha dato il suo contributo).
Diciamocela tutta è sempre stato il desiderio di ognuno poter essere per qualche ora o perché no per qualche giorno qualcun altro: il nostro idolo, attore, cantante o vip chi esso sia o addirittura il ragazzo/a più amato, il benvoluto, il più bravo della classe, colui che ha sempre avuto successo con le donne, con i professori o a lavoro.
Beh quest'anime ci permette di comprendere che forse coloro i quali riteniamo inavvicinabili, perché troppo belli o soltanto perché hanno "tutto" non sono poi così insuperabili o infallibili. Forse anche loro hanno le proprie debolezze, paure e incertezze e chissà che non desidererebbero anche essi stessi essere nei panni di qualcun altro ... diciamo "normale".
Inoltre un dettaglio che mi ha colpito è stato il tema religioso affrontato.
Rispetto ad "Hime chan" che lo poneva come semplice scambio di poteri tra maghette, "Inari konkon" inserisce il tema della divinità (il regno dei cieli - come lo definisce l'autore), da sfondo c'è sempre il tempio e tutto si svolge quasi sempre lì.
E' bello il rapporto che si viene a creare tra le due protagoniste, la protezione della dea nei confronti della piccola umana, il sentimento di amicizia che si instaura tra loro, il sacrificio finale, mi piace come è stato affrontato l'aspetto spirituale della storia, in maniera anche leggera.
Molto carino e poi non molto lungo che non guasta mai