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Avviso i lettori che questa recensione contiene spoilers.

A prima vista "Hunter x Hunter" può sembrare un battle shonen qualsiasi a causa di una trama semplice e lineare in cui un ragazzino qualsiasi si mette in viaggio per un motivo qualsiasi e durante questo viaggio, attraverso vari incontri, capirà di più su se stesso e sul mondo. In realtà, per una serie di motivi che andrò ad elencare, non è così.
Innanzitutto Gon (il protagonista del manga) è un bambino, e Yoshihiro Togashi (l'autore della serie) non si dimenticherà mai di questa caratteristica. Gon è tutt'altro che perfetto e molto spesso si comporta in maniera petulante o parecchio irritante (ne è un esempio la scena, dalla grande potenza drammatica, in cui incontra per la seconda volta Neferpitou), e si comporta in alcune situazioni proprio come farebbe un ragazzo della sua età.
Un altro dei motivi è Yoshiro Togashi stesso, il suo disegno minimale e parecchio "vecchia scuola", è perfetto per questo genere di opere, infatti permette all'autore di disegnare battaglie in cui è facile capire la sequenza dei colpi e quindi si può apprezzare maggiormente lo spettacolo che ne consegue (ma in questo genere di disegno ne traggono svantaggio gli sfondi). Inoltre possiede una capacità narrativa non comune. Il mondo in cui vivono Gon, Killua e soci è spiegato in ogni sua caratteristica; talvolta l'autore si perde in qualche excursus non necessario alla trama, ma tale dettaglio viene descritto con tale minuziosità che si finisce con l'essere naturalmente attratti da tale caratteristica, anche se non la ritroveremo più durante la storia (come per esempio il metodo per riconoscere veri gioielli spiegato da Zepile). Togashi risulta bravo a mantenere le redini della narrazione anche quando si sviluppa su più fronti (esemplare in questo senso l'arco narrativo ambientato a York Shin City).
Un altro degli aspetti che elevano "Hunter x Hunter" a ottimo manga è l'utilizzo dei power-up. Questi non avvengono mai a caso ma sono sempre frutto della maturazione dei personaggi. Solo per fare due esempi:
-La "Trascension" di Gon non è un mero espediente da parte di Togashi per far battere Pitou al protagonista, ma è principalmente una punizione che Gon ha inflitto a se stesso per essere stato così debole.
-Montowtoyupi riesce a raggiungere la sua forma definitiva solo dopo aver appreso il suo ruolo ed aver accettato la natura del suo potere (connesso alla sua personalità in maniera inscindibile).
Purtroppo le lunghe pause a cui l'autore ha sottoposto e continua a sottoporre la sua opera hanno oramai raggiunto il livello di barzelletta, e Togashi stesso continua ad aggiungere nuovi personaggi e risvolti narrativi (come se avesse tutto il tempo del mondo, benché pubblichi solo un paio di capitoli all'anno, se i fan come me sono fortunati) cosicché il finale della serie sembra ancora parecchio lontano!