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8.0/10
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“Yattaman” è uno dei primi anime, se non il primo, che abbia visto, ed è per questo che personalmente lo ritengo un piccolo pezzo della mia infanzia: a turno ci alternavamo in casa di qualche “amichetto” e guardavamo questa serie, in onda su una TV locale che ora neanche esiste più, iniziando col cantare a squarciagola la bellissima sigla de I Cavalieri del re.

La trama è semplicissima: in ogni puntata ai cattivoni del trio Drumbo veniva affidata dal misterioso dottor Dokrobei la missione di trovare uno dei frammenti della pietra Dokrostone, che uniti insieme avrebbero dato vita a un tesoro dal valore inestimabile. Il trio quindi attuava delle truffe per costruire dei potenti robot e si recava nel luogo dove c’era la pietra, ma veniva affrontato e puntualmente sconfitto dagli Yattaman, gli eroi della serie, che si avvalevano di strani e simpatici enormi robot dalle sembianze animali, come cane, panda, elefante ecc. A fine puntata, dopo il misero fallimento, al trio veniva inflitta la punizione di Dokrobei.

I veri protagonisti dell’anime sono i simpaticissimi personaggi del trio Drumbo: Miss Dronio, Boyakki e Tonzula. I tre più che malvagi senza scrupoli sono pasticcioni e tontoloni che danno vita a molte gag esilaranti, ma determinatissimi nel cercare di sconfiggere gli Yattaman e trovare la pietra. Io personalmente avevo un debole per Miss Dronio, anche perché ad ogni esplosione le si strappava il vestito nei punti nevralgici e faceva impazzire quel pervertito di Boyakki; Tonzula invece era il bruto del gruppo, ma come personaggio era abbastanza di contorno, e non ho mai capito più di tanto qual era il suo ruolo nella serie.
Dall’altra parte ci sono gli eroi degli Yattaman, Ganchan e Janet, che però non mi hanno mai affascinato: troppo saccenti e perfettini, e ciò mi portava a fare il tifo spudoratamente per il trio, sperando che almeno una volta potessero vincere loro, anche se sapevo che non sarebbe mai accaduto.
Molto simpatici invece i robottoni dei protagonisti, con le loro strane armi e la mascotte Robbie-Robbie che li aiutava somministrando loro un tonico per renderli più potenti.

Il punto negativo di quest’anime è sicuramente l’estrema ripetitività delle puntate: praticamente ogni episodio segue uno schema ben definito, e ciò si ripete per tutta la durata dell’anime; mi sento però di consigliarlo alla grande ad esempio ai bambini delle elementari, poiché è una serie divertente, simpatica e piena di robot e strane macchine futuristiche. Naturalmente sconsigliato a chi cerca qualcosa di serio e con una trama avvincente, dato che “Yattaman” è tutto fuorché questo.
Gli do comunque un ottimo voto per le emozioni che mi dava quando ero bambino e i bei ricordi che mi ha lasciato.
Voto: 8