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E' un anime breve e intenso che rimane nel cuore.
Già dal primo episodio mi si è stampato un sorriso dentro e fuori che è rimasto fino alla fine. Un sorriso per la leggiadria del tutto, a partire dai personaggi fino ad arrivare all'animazione fluida e morbida che, nonostante non sia sempre al top, diventa eccellente in molti momenti, quelli musicali tra tutti. La grafica è particolarmente bella per i protagonisti maschili, Kaoru e Sentaro, con primi piani senza paragoni, per quel che mi riguarda. Ottima la regia, che insieme al comparto grafico è in grado di far dimenticare che quel che si sta guardando è un cartone animato, sembra semplicemente di star seguendo le vicende di queste persone e ci si sente partecipi di ogni piccolo o grande evento.

La trama s'incentra sul rapporto d'amicizia che si sviluppa tra Kaoru e Sentaro, il primo studente eccellente e introverso, il secondo pessimo studente, 'scazzottaro' cronico. Interessante la dicotomia delle loro personalità apparenti e reali, il personaggio più bieco in più momenti risulterà Kaoru, in apparenza remissivo, il quale manifesterà più volte caratteristiche poco edificanti. Sentaro, in apparenza il bullo di strada, avrà sempre una connotazione comprensiva e dolce.
Nella loro amicizia s'intreccia l'amicizia con Ritsuko, compagna d'infanzia di Sentaro nonché compagna di classe di entrambi, di cui s'innamorerà Kaoru, e con la bella Yurika, di cui s'innamorerà Sentaro e un interessante personaggio secondario di nome Jun, studente universitario amico di Sentaro anche lui musicista, che non solo diventerà un terzo incomodo ma il personaggio su cui ruoterà la parte storica dell'opera - saranno sue le poche scene che si legano al genere storico, brevemente citato.

Come sfondo il sottoscala del negozio di dischi del padre di Ritsuko, dove si suonerà musica jazz con Sentaro alla batteria e Kaoru al piano. E qui avremo un Sentaro alla batteria che è uno spettacolo alla vista.
I momenti musicali sono pregevoli, e diventano colonna sonora significativa perché accompagnano momenti cardine nelle vicende dei protagonisti, un modo per esprimersi e un modo di essere.