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5.0/10
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Siamo nel futuro: un'astronave di soccorso arriva nei pressi del pianeta "Inferno II" alla ricerca di una spedizione di esploratori, scomparsa tempo prima nello stesso luogo. Il pianeta è inospitale e desertico, e tra le nebbie rossastre di Inferno si cela un'entità pericolosa che ama giocare coi visitatori umani e con la loro mente.

Questo è il prologo di "Hell Target", misconosciuto OAV del 1987 palesemente ispirato alle atmosfere di Alien e della fantascienza horror degli anni '80. Anche qui c'è la spedizione di soccorso, anche qui i protagonisti sono scienziati in un territorio ostile ed hanno a che fare con un nemico feroce che li attacca di sorpresa spuntando dalle tenebre.
Nei quasi 50 minuti dell'OAV si susseguono un po' tutti i cliché e i colpi di scena tipici del genere fanta-horror, quindi "jump scares" e morti ammazzati a go-go, con una certa insistenza sulle scene splatter, piuttosto ben fatte a dire il vero.

Il prodotto nel complesso ha una discreta animazione ma è troppo piatto, eccessivamente penalizzato dalla sua breve durata ma anche dal fatto di essere troppo derivativo dell'opera di Ridley Scott, perdipiù con una caratterizzazione superficiale dei personaggi.

Un elemento di interesse è costituito dalle sequenze più psicologiche, quelle in cui l'alieno manipola le paure delle sue vittime materializzando ricordi e incubi, ma alla fine anche questo aspetto non viene approfondito a sufficienza, e il tutto contribuisce a rendere "Hell Target" un OAV poco avvincente e, nel complesso, piuttosto dimenticabile.
Anzi, forse dovremmo proprio dire "dimenticato", visto che è ben difficile reperire versioni di buona qualità in rete, e le poche che si riescono a trovare (a febbraio 2021) sono conversioni da VHS.

Concludendo, lo consiglierei solo ai fan compulsivi degli anime anni '80 come il sottoscritto, che a dispetto dei limiti del prodotto potrebbero comunque apprezzare le scene più "esagerate" e splatter, nonché il citazionismo nei confronti della sci-fi hollywoodiana contemporanea. A tutti gli altri consiglio invece di passare oltre, virando su opere più celebri e meglio strutturate.