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6.0/10
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Allora, la miglior descrizione che si può fare di questa serie è: "Una bella serie rovinata dai soliti cliché isekai e dal militarismo convinto del suo autore."

A me "Gate" piace.
Insomma, l'idea su cui si basa ha il pregio di ribaltare il cliché de "L'umanità viveva in pace fino a quando non viene invasa da alieni tecnologicamente superiori e conquistata malamente, ma un'eroica resistenza combatte per liberarla" trasformandolo in: "Un esercito alieno cerca di invadere la Terra, ma essendo militarmente in completo svantaggio vengono facilmente sconfitti ed ora l'umanità si ritrova a poter fare qualunque cosa voglia di quel mondo non potendosi difendere".

La storia inizia bene e con una buona idea per un fantasy geopolitico mostrandoci l'improvvisa esplosione di una guerra tra il Giappone e uno stato non identificato situato in un mondo alternativo al nostro e poi analizzando come entrambi i fronti gestiscono il conflitto; in particolare come l'Imperatore del nuovo mondo abbia sfruttato l'avvenimento per stroncare sul nascere alcune possibili rivolte, rafforzando il suo potere.
Se l'anime avesse continuato su questa riga avrei detto che "Gate" era una buona saga fantasy geopolitica e, di certo, non gli avrei dato solo 6.

Il problema c'è a partire dal quarto episodio: la serie cambia rotta e comincia a introdurre la maghetta, la gothic lolita, l'elfa con il daddykink e molti altri personaggi femminili necessari per formare il classico isekai harem, ed è qui che incomincio a storcere un po' il naso dato che non erano necessarie e non arricchiscono in alcun modo la costruzione del mondo. Fatto sta che da questo momento in poi, l'aspetto geopolitico viene quasi completamente abbandonato per dar spazio alle situazioni moe e pucciose date dall'appena formato harem di Itami. Personaggi che tra l'altro non hanno una presenza fissa, siccome l'autore lì fa apparire ad intermittenza a seconda di quanto ne abbia bisogno, e quando non gli servono li fa sparire completamente anche per diversi episodi di seguito. L'anime li conserva in frigo, praticamente.

In tutto ciò, Itami. Più lo guardo, più credo sia l'alter ego figo dell'autore. Quello che mi dà fastidio di questo personaggio è il fatto che fin da subito non ci viene data una sua caratterizzazione chiarissima ma ogni tanto si scopre a caso qualcosa che lo rende più figo agli occhi dello spettatore come l'aver ricevuto una promozione, l'essere amico di un ministro, anche una ex-moglie. Queste cose le si scoprono letteralmente a caso e poi non hanno più alcuna rilevanza all'interno dell'opera.

E, infine, la peggior spina nel fianco di quest'opera: Le Forze di Autodifesa.
Le Forze di Autodifesa, che nella realtà sarebbero semplicemente l'esercito nipponico, in "Gate" sono dipinte come una inarrestabile forza del bene disposta a tutto pur di fare la cosa giusta. I membri di questo gruppo militare vengono tutti quanti dipinti come: altruisti, generosi, caritatevoli oltre ad essere sempre pronti all'azione. Facile parlare così quando combatti una nazione che militarmente parlando non può nulla contro di te.

Inoltre, "Gate" è un filino militarista e nazionalista nel senso che più volte nel corso delle due stagioni l'anime si mette in pausa per fare una masturbazione carpiata alla JSDF e i protagonisti di queste scene molto spesso sono quelli che ce l'hanno contro...
Ricordo questa scena in cui uno dei personaggi stava facendo il suo discorso in difesa delle Forze di Autodifesa e un personaggio secondario gli dice: "Ma si può sapere perché ti ostini a difenderli che sono nostri nemici?"
Eroe. E' l'unico commento che ho per questo personaggio!

L'aspetto benefico e salvifico della JSDF deriva anche dal fatto che, all'interno della serie, non trova un contradditorio ad esclusione di quello dei cattivi monodimensionali e di comparse che incarnano lo stereotipo di varie categorie di persone anti-JSDF.



Esempi:

-Malt: stereotipo del personaggio drogato di potere disposto a lasciar morire i suoi sudditi pur di conservarlo, oltre all'essere un vero predatore per quanto riguarda gli intrighi di potere ma privo di una vera ideologia da perseguire politicamente.

-Zorzal: la versione digievoluta di Malt, Zorzal non vuole semplicemente ostacolare la JSDF ci si vuole lanciare contro con tutto il suo esercito sperando di avere la meglio e in omaggio ha la più becera mentalità fascista.

-Un Drago di Fuoco: si, beh, è un drago a meno che non sia parente di Drogon non credo ne capisca molto di politica.

-USA, Cina e Russia: superpotenze impersonate da governanti avidi e privi di scrupoli disposti a tutto pur di ottenere le ricchezze del nuovo mondo; anche se dovremmo vederla un po' anche dal loro punto di vista: un bel giorno, in Giappone, si apre un portale per un altro mondo, suddetto stato dice: "Ragazzi, l'apertura è sul suolo giapponese quindi tutto quello che c'è oltre appartiene a me e se lo volete dovete pagarmi!" Credo sia normale che alle superpotenze girino un po' le balle e cerchino di prendersi qualcosa.

-I burocrati giapponesi: persone grigie e corrotte, interessate più alla poltrona che a salvaguardare i propri cittadini e i loro alleati e soprattutto non vogliono che la JSDF scateni i suoi effetti benefici sul mondo in nome dei loro interessi.

-La stampa pacifista: intenzionata solo a screditare le Forze di Autodifesa e desiderosa più che mai di metterne in mostra il vero volto, fatto di gente violenta, scansafatiche, interessata solo alla propria incolumità più che ai civili chiamati a proteggere. Insomma la versione un po' più realistica della JSDF.


Nonostante tutti questi difetti, però ha anche numerosi pregi, la storia e le sottotrame sono coinvolgenti, i personaggi sebbene siano i soliti cliché sono ben caratterizzati e piacciono. Discreto l'apparato tecnico. L'autore ha una bella fantasia per alcune cose.