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9.0/10
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Nel linguaggio musicale "Andante" è un'indicazione approssimativa del tempo collocata nel metronomo tra il "lento" e il "moderato". Miho Obana attraverso questa sua opera di tre volumi, edita dalla Dynit, racconta “alla velocità di una camminata” la storia di un triangolo complicato unito dalla passione per la musica. Proprio come il metronomo ritma il tempo attraverso un pendolo oscillante, le pagine di "Andante" scandiscono le vite di Natsu, Mei e Mel.

Natsu e Mei sono due fratellastri accomunati dalla passione per la musica. Natsu è un genio riconosciuto nel mondo della musica come compositore e polistrumentista, mentre Mei è sassofonista e presidente del club musicale della sua scuola media. Complici due genitori sconsiderati e pieni di debiti, Natsu prende in carico la cura della sorella minore e la cresce in casa a sue spese proprio come un vero fratello maggiore. Questo affetto non è corrisposto da Mei, che vede in lui soprattutto un uomo da amare in silenzio per non rompere gli equilibri. Il padre di Natsu chiederà ai due fratelli conviventi un altro sforzo: ospitare temporaneamente una ragazza australiana, figlia di una persona amica venuta a mancare e che lui intende adottare.

Mel, questo è il suo nome, oltre ad essere una ragazza affascinante, possiede una voce incantevole e ama il canto. Sarà proprio questa passione per la musica a permetterle di entrare in sintonia con i due fratelli e superare la barriera della diffidenza. Inizia così questa convivenza a tre, in uno spazio limitato in cui ciascuno porta un contributo di valore nella vita dell’altro. La nuova quotidianità crea lo spazio nel bene e nel male di emozioni mai sperimentate. “Andante” racconta il modo in cui questi tre personaggi si muovono tra le pagine che narrano i loro giorni, proprio come le note sul pentagramma. Come in ogni racconto che si rispetti, alla rottura di un primo equilibrio seguirà un imprevisto che travolgerà le vite dei suoi protagonisti e modificherà per sempre i loro destini.

Nonostante la brevità “Andante” è un’opera ben concepita. L’autrice spiega negli spazi a lei dedicati che ha scelto intenzionalmente come protagonista una comune ragazzina incerta sul suo futuro. Nonostante il richiamo del titolo al ritmo morbido, i contenuti di questa storia sentimentale sono drammatici. La sequenza con cui si manifestano gli eventi è tempestiva e il lettore non soffre in attesa che vengono svelati i nodi che complicano la trama. I personaggi sono ben caratterizzati dal punto di vista psicologico. Sono come una finestra aperta, si soffre e si gioisce insieme alle loro manifestazioni candidamente disegnate. E quando manca l’espressività ecco che le riflessioni dei diretti interessati compaiono con estrema naturalezza durante una passeggiata o un momento distensivo con la testa poggiata sul cuscino.

All’interno dei capitoli sono presenti degli affondi dell’autrice e dedicati al mondo della musica. Attraverso questi spazi si comprende l’affinità di Miho Obana con il tema musicale ed è presente una piccola guida agli strumenti musicali a fiato. Se questi contenuti fossero stati presentati in un’unica pagina forse non sarebbero stati notati. Leggere questi commenti nello spazio laterale in un primo momento è stato disturbante per la lettura, ma in un secondo momento - quando alcune scene della storia hanno incupito l'umore - si sono rivelate distensive.

Se la si conosce grazie ad altre opere, si sa che il tratto grafico di Miho Obana è tenue e delicato nella visione generale delle tavole, con un tratto marcato nella linea dei volti e degli occhi. Le figure intere e in movimento non mi entusiasmano, ma le storie sono talmente piene di dialoghi, introspezione e cura dell’atmosfera che le mancanze grafiche percepite sono un dettaglio trascurabile. Normalmente non mi piacciono i fumetti dove le tavole sono ricche e sembrano quasi accavallarsi tra di loro con dettagli o dialoghi dove si cerca una bussola che orienti la lettura. In “Andante” ogni elemento sembra essere in perfetto equilibrio, sia all’interno che all’esterno del volume. Anche le copertine graziose dei tre volumi sembrano narrare una storia, che inizia con una timida ragazza che inumidisce la sua ancia, appoggiata ad un muretto, e finisce con un suo saluto radioso circondata dalle luci della ribalta mentre agguanta il suo sax.

“Andante” è un piccolo gioiello e una lettura piacevole, che non suggerisco soltanto ai collezionisti delle opere di Miho Obana, ma a tutti gli appassionati del mondo della musica. La tematica sentimentale è una costante nei tre volumi e contribuisce a marcare i profili caratteriali dei personaggi, li capovolge, li unisce, li separa. Eppure, la presenza di una sinfonia nelle loro vite crea una traiettoria e una via di salvezza, perché qualunque siano le strade intraprese in esse non potrà mai mancare il suono emesso dalle vibrazioni dei loro sentimenti. E in quelle strade la musica sarà già lì ad attenderli.