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8.5/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Tante volte, scorrendo la lista delle serie TV e film anime su Prime, ho visto questo titolo, ma non mi ci sono mai soffermata. Oggi, dopo aver letto la trama, ho deciso di vederlo.

Partiamo proprio dalla trama.
Mitsuha, una liceale che vive in montagna, nel villaggio di Itomori, ha dei vuoti di memoria. Non ricorda cosa ha fatto il giorno prima e al dire di amici e parenti era piuttosto strana. Allo stesso tempo ha la sensazione di aver fatto un sogno molto strano, ma non riesce a ricordarlo. Taki, un liceale che vive a Tokyo, ha lo stesso problema di Mistuha. Grazie ai racconti di chi sta loro vicino e all'aiuto dei rispettivi cellulari i due capiscono che, quando si addormentano, si scambiano e vivono l'uno la vita dell'altra. Entrati così nella rispettiva quotidianità, i due dapprima si sentono spaesati, ma poi riescono ad escogitare un sistema per cavarsela quando sono nei panni dell'altro. Pian piano si affezionano e si innamorano; ma poi succede qualcosa. Taki non riesce più a scambiarsi con Mitsuha e se ne chiede il perché. Non riesce neppure a contattarla al telefono, così decide di provare a cercare Itomori, anche se non ne ricorda il nome e gli unici indizi che ha del posto sono i disegni che fa sulla base dei ricordi dei suoi sogni. Dopo un viaggio estenuante riesce a trovare il paese e scopre che disgraziatamente è stato distrutto da una cometa tre anni prima. E scopre anche che gli abitanti, Mitsuha compresa, sono morti. Taki capisce così che la Mitsuha che si scambiava con lui era quella vissuta tre anni prima e che il loro incontro è impossibile. Tuttavia, cerca in ogni modo di ripristinare quel contatto.
Mitsuha e Taki sono molto diversi caratterialmente. Lei è posata e un po' timida, lui estroverso e un po' irritabile. Quando sono l'uno nel corpo dell'altra, gli altri si rendono conto che qualcosa non va, eppure sembrano apprezzare il cambiamento. All'inizio i due si irritano per l'invasione reciproca della propria vita, ma poi cercano di aiutarsi. E questo aprirsi l'uno verso l'altro li porta ad innamorarsi, sebbene non si siano mai incontrati. Mitsuha va a Tokyo il giorno prima di morire, alla ricerca di Taki. Lo trova, ma lui non si ricorda di lei. E come potrebbe? Lei vive tre anni prima che avvengano i fatti nella vita di lui. Eppure gli lascia un suo ricordo, un nastro che lui porta al polso, sebbene non ricordi chi gliel'ha dato. Taki va a Itomori alla ricerca di Mitsuha, perché, anche se prova a chiamarla e a scriverle, il telefono di lei è irraggiungibile. Cosa normale, visto che lei purtroppo è morta tre anni prima. Eppure, anche quando realizza cosa è successo, Taki cerca di trovare una soluzione, perché vuole vedere Mitsuha anche solo una volta.

Questa storia parte e finisce con una ricerca di qualcuno che non c'è, col desiderio di trovare quella persona che riempia il vuoto che si sente dentro. E non importa se quella persona è morta, o se invece si è salvata, ma il ricordo del suo nome si è perso nelle nebbie dei sogni. La ricerca continua, anche a distanza di anni, sino a un fatidico incontro.
Sarà perché sono un'inguaribile romantica, o perché vorrei trovare anch'io qualcuno che riempia il vuoto dentro il mio cuore, ma a me questo film è piaciuto tanto. Anche ora, mentre scrivo, scende qualche lacrima per la commozione.
Non conosco gli altri lavori di Shinkai, ma questo è di mio gradimento. Sono molto belli i paesaggi in cui la storia è ambientata, soprattutto Itomori e dintorni. I sentimenti sono raccontati con delicatezza, e si fa presto ad affezionarsi a Taki e Mitsuha. Si fa il tifo per loro e si sente un tuffo al cuore quando si vede la tragicità della storia. Ti chiedi: "Ma allora finirà male?" E pensi al dolore di Taki. E quando Mitsuha va a Tokyo per vederlo, proprio quando lui ha un appuntamento con un'altra, speri che lo trovi e che si riconoscano; ma poi resti delusa, quando scopri che c'è un divario di tre anni tra i due.
Sino alla fine ho sperato in un loro incontro, e quando è avvenuto eravamo in tre a piangere; loro due e io, come una bambina. Triste e felice allo stesso tempo.

È sempre bello vedere un lieto fine, anche se poi ti resta la depressione post-anime e vorresti vedere l'inizio di un nuovo capitolo. Per questo do come voto 8,5.