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8.5/10
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"Makenki" è un manga perfetto per tutti quelli che cercano un'opera abbastanza leggera (anche se forse dura qualche numero di troppo) e disegnata veramente bene.
Parto subito con il dire che essendo un'opera di un artista debuttante per serializzazioni così lunghe uno potrebbe aspettarsi un disegno acerbo e in alcuni punti frettoloso. In "Makenki" invece la qualità del disegno è veramente buona sin dall'inizio e si manterrà su alti standard fino alla fine, o almeno questo è il mio personale punto di vista.

Passando alla trama, ci viene raccontato di come al mondo ci siano persone dotate di diversi poteri, chi in grado di scambiarsi di posizione, chi di ingrandire le cose, sparare frecce di element e così via, che vanno in istituti a loro dedicati e nascosti alle persone normali, poteri che derivano dal controllo che riescono ad esercitare su speciali armi chiamati Maken.

Quì parte l'avventura di Takeru, protagonista abbastanza classico, ovvero studente quasi sotto la norma e con una forte attrazione per le ragazze, che ha scelto di studiare in questo istituto anche perchè è stato da poco riaperto all'iscrizione per i maschi dopo essere stato per anni un istituto prettamente femminile, e la cosa si nota dal numero esorbitante di co-protagoniste che conosceremo durante la storia in rapporto al numero di uomini (sono 3 o 4 al massimo i più importanti).

La storia mischia diversi generi come commedia, combattimenti, scolastico e ecchi, con quest'ultimo che sarà presente fin dall'inizio e, data anche la bellezza dei disegni renderà particolarmente piacevoli diverse tavole. Anche se inizialmente risulta ben dosato, in alcune parti degli ultimi volumi risulta forse anche fin troppo spinto. In generale le parti dedicate alla vita scolastica sono ben riuscite, con diversi momenti in grado di far divertire e combattimenti sempre avvincenti e originali grazie all'uso dei diversi maken che aiutano a differenziare un duello dagli altri.

"Makenki" è quindi sicuramente un'opera rivolta ad un certo pubblico che non disdegna l'ecchi e i combattimenti, in grado sicuramente di divertire e regalare anche momenti comunque più seri e drammatici, le pecche come detto sono un certo dislivello nell'uso dell'ecchi che in alcuni momenti risulta anche esagerato, e anche la lunghezza dell'opera che forse dura anche qualche volume di troppo. Ci tengo a ribadire che non ci sono veri momenti morti durante la lettura, ma sul finire ho avuto la sensazione che il tutto sia stato tirato un pò troppo e che potesse esserci un modo migliore di gestire tempi e racconti, dando magari più spazio al finale che seppur funzionale risulta leggermente sbrigativo.

Se non si è comprato durante la sua uscita regolare non è proprio semplicissimo recuperare quest'opera a prezzi normali, però una volta presa è sicuramente in grado di intrattenere e rappresentare una buona lettura nel suo genere. La consiglio.