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Se state leggendo il manga, sappiate che è davvero uguale... solo che l'anime è meglio!

Trama e storia

Lei è Marin, la ragazza più apprezzata della classe... allegra, vivace, divertente, alla moda, fa la modella, segue manga e anime e vuole fare cosplay. Lui viene da un mondo completamente diverso, introverso, solitario, abito classico da artigiano, da grande vuole creare bambole Hina. Lei non sa cucire un bottone. Lui sa usare la macchina da cucire (e non solo).
Questo sostanzialmente è lo spunto da cui prende il via questa serie che ricalca le vicende dell'omonimo manga. I dodici episodi ripercorrono gli eventi dei primi cinque o sei volumetti, ma, personalmente, li ho preferiti. Il manga in alcune fasi è davvero troppo incentrato sugli aspetti tecnici del cosplay e, per me che non sono troppo interessato, questo in alcuni punti è risultato abbastanza pesante. Personalmente ho apprezzato di più l'anime proprio per questo: sì, qualche dettaglio tecnico qua e là è presente, ma la serie animata si concentra in modo decisamente più importante sull'aspetto rom-com, sul rapporto tra Marin e Hojo. Non inventa né aggiunge niente, semplicemente tagliando la parte relativa alla costruzione dei costumi, il focus risulta molto più spostato. Il taglio in alcuni episodi è quasi da slice of life, e in generale personalmente l'ho trovata una serie davvero godibile.

Sviluppo dei personaggi

I dodici episodi si reggono per un buon 80% sui due protagonisti. C'è qualche comprimario importante (che tornerà nella seconda stagione) che rimane per un paio di episodi, ma la verità è che si è scelto davvero di puntare tantissimo sull'aspetto di coppia.
Gojo è un personaggio un po' noioso, ma non è sgradevole. Però, e questa è una cosa che non cambia mai nel corso della serie, è davvero troppo fuori dal tempo. Sembra che sia uscito da un film di Yasujiro Ozu degli anni '50 sulla vita rurale e l'abbiano trapiantato nella Tokyo di oggi.
Marin, al contrario, è un personaggio estroverso e solare, godibilissimo, che regge su di sé il peso dell'intera serie. Forse anche un po' sopra le righe, mi sento di dire, ma non in modo sgradevole o sconveniente.
Detto ciò, si percepisce una crescita di Marin e Gojo nell'arco di tutti i dodici episodi, mano a mano che i personaggi vengono approfonditi e che la relazione di amicizia tra i due si va stringendo, trasformandosi.

Animazioni e disegni

E qui è dura. Per un buon 90% i disegni mi sono sembrati ottimi... ma c'è un 10% di animazioni in movimento (principalmente) che ho trovato realizzate male, approssimative, e in cui ho pensato: "Ma che è 'sta cafonata?". Se consideriamo che è un anime piuttosto tranquillo, e che quindi le animazioni dovrebbero essere pura routine, non è una cosa trascurabile.

Comparto sonoro

La sigla iniziale è carina, l'ho ascoltata un paio di volte, ma mi ha stufato velocemente. Ma lì sono gusti, immagino. Per il resto mi è sembrato che gli effetti sonori fossero realizzati bene e, nei primi episodi, che ho guardato in giapponese, mi è parso che il doppiaggio fosse di ottimo livello.

Adattamento

Dopo aver guardato i primi due episodi in giapponese, sono passato all'italiano e sono rimasto stupito dal fatto che la voce di Marin, opinione personale, è migliore dell'originale. La doppiatrice (Deborah Morese) secondo me ha fatto un lavoro davvero pregevole nel dare vita al personaggio. Per il resto la parte più complessa dell'adattamento immagino sia stata quella riguardante i nomi dei prodotti per il cosplay, che in molti casi sono nomi tecnici. Per quanto ne capisco, mi sembra sia stato fatto un buon lavoro.

In definitiva

La mia valutazione complessiva è quindi assolutamente buona, e sinceramente spero che la seconda stagione esca al più presto.