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"Tora & Ookami - La tigre e il lupo" è una serie di Yoko Kamio, l'autrice di Hana Yori Dango, serie che non ho avuto modo di leggere, ma di cui conosco la trama, dal momento che gode di una versione anime e diverse trasposizioni live, giapponese, coreana e perfino tailandese.
Tora e Ookami è composta da sei volumi editi da Planet Manga, e nell'usato è ancora facilmente recuperabile la vecchia edizione a prezzi ragionevoli; non è la prima volta che mi avvicino a questa autrice, avevo già letto un'altra serie breve, Cat Street, e ne avevo avuto una buona impressione.

Le eroine shoujo di Yoko Kamio sono sempre fanciulle forti, per fortuna direi abbastanza lontane degli stereotipi più comuni di questo genere, una cosa che apprezzo molto, dal momento che non sopporto affatto figure femminili troppo docili, deboli, piagnucolone, che s'innamorano a prima vista del belloccio di turno.

Mii, la protagonista di questa serie, si presenta come una ragazza abbastanza inconsueta, una liceale che ama leggere e scrivere storie a tema boys love, sa cucinare molto bene e aiuta la nonna nella gestione del piccolo ristorante a conduzione famigliare, dove Tora e Ookami, i due protagonisti maschili della serie, prima studenti universitari, poi professori, vanno spesso a mangiare.

Mii ha un carattere socievole, si dimostra pronta a fare amicizia facilmente, a volte pecca di ingenuità tipica dell'età, mentre diventa brusca e scontrosa quando si mette sulla difensiva; come personaggio femminile è ben tratteggiata, altrettanto caratterizzati sono Tora e OOkami su cui lei fantastica, e prende a modello come protagonisti di una storia d'amore, cosa che crea piccoli equivoci e gag divertenti.

Tora e Ookami in realtà sono soltanto buoni amici - ma qualche dubbio al lettore viene - caratterialmente molto diversi, sia nel modo di rapportarsi a Mii, sia nelle diverse attitudini. Tra i tre personaggi principali nascerà una bella amicizia, che lentamente per Mii evolverà in qualcosa di più profondo; a causa del ruolo che avranno Tora e Ookami, questo cambiamento emotivo avrà delle serie conseguenze in ambito scolastico e in seguito anche sul piano lavorativo di tutte le parti coinvolte.
Tora, detto il tigrotto, è più amichevole, spontaneo, dall'animo artistico, ma poco empatico e un po' superficiale verso i sentimenti altrui; Ookami, il lupastro, figlio di un uomo facoltoso, è brusco, scontroso, molto diretto, e sembra che nulla possa toccarlo intimamente, si vedrà poi, che non è così: aiuterà Mii in un paio di situazioni delicate e solo alla fine svelerà i suoi reali sentimenti.

Tora e Ookami, da studenti universitari, diventeranno professori del liceo dove Mii studia, e questo scatenerà tutta una serie di situazioni, spesso già viste in altri shojo scolastici, ma qui trattate con coerenza, senza diventare mai stucchevoli o forzate; la gita scolastica, i dispetti degli altri studenti, la gelosia della cattiva di turno, l'amicizia sincera della ragazza con cui Mii entra in confidenza, uscendo un po' dal suo guscio protettivo del ristorante dove Mii aiuta sua nonna.

Troviamo alcuni personaggi secondari che hanno il loro ruolo all'interno della serie, che l'autrice riesce a tratteggiare bene in poche pagine; queste figure interagiscono con Mii e contribuiscono alla sua evoluzione di adolescente alle prese con i primi approcci sentimentali o d'amicizia: i sentimenti di Mii, lentamente vireranno in una direzione soltanto, prevedibili quanto si vuole, ma in fondo naturali.
Sono quasi sempre dei personaggi positivi: la coraggiosa amica di Mii, ragazza onesta, intelligente, aperta e senza pregiudizi, Shishio, il ragazzo che ha una cotta per lei, contrapposto al compagno di scuola inizialmente ostile che in seguito cambia atteggiamento.
L'unica figura che ho trovato eccessiva nella sua cattiveria senza motivazioni reali - pura e semplice gelosia, o bisogno di fare del male solo per il gusto di farlo? - è Kotani, la ragazza che ricatta e cerca di screditare socialmente la povera Mii, che presa in contropiede, si lascia quasi sopraffare. Kotani è inserita all'interno della storia in maniera un po' precipitosa, come elemento di disturbo e non si capisce bene la ragione di questa scelta, fatta forse più per allungare il brodo, ma a mio avviso, non se ne sentiva la reale necessità.

I disegni dell'autrice sono semplici, il tratto è pulito, chiaro, le figure sono tondeggianti, morbide e armoniche, gli sfondi e le ambientazioni sono essenziali, lo stile è quello tipico degli shojo, nell'insieme è un prodotto molto gradevole, piacevole alla lettura.
Nel panorama vastissimo delle opere di questo tipo, questa è una serie datata, magari simile a molte altre su molti aspetti, ma più valida di tante altre, con dei personaggi che coinvolgono il lettore e una figura adolescente dal carattere convincente. Un buon motivo per avvicinarsi a questa serie.