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Le produzioni giapponesi si sa vivono anche di mode estemporanee!
Non siamo ancora usciti dell'epopea Isekai con decine di visitatori dell'altro mondo che si reincarnano in qualsiasi cosa possibile ed impossibile, in qualsiasi essere... sino poi ad approdare ai reincarnati in nobili rampolli come terzo, quinto o settimo genito, sempre naturalmente dotati!
Abbiamo avuto gli Dei sciagurati, per non parlare delle storie d'amore tra coetanei, compagni di scuola... con lui sempre sfigatissimo ed impacciato e lei stupefacentemente gyaru, dislocati in ogni angolo particolare del Giappone ed intenti a praticare qualsiasi tipo di hobby particolare... ebbene l'ultima moda è mettere in scena storie d'amore di adulti o giovani adulti in contesti lavorativi che li vede colleghi, affrontare il mondo di oggi! Ok alle volte passiamo attraverso rapporti tipo uomo/elfo con ambientazioni lavorativa molto fantasy... ma il canovaccio è tracciato.
Ne ho visti diversi e sono onesto "Have a Crush at Work" decisamente non è il migliore della sfornata!
Recentemente ne ho visto uno, sorprendentemente carino, in cui due colleghi fingevano una promessa di matrimonio per evitare un trasferimento, mentre questo come plot è decisamente opposto.
Partiamo col dire che tecnicamente non è una anime scarso. Le animazioni sono discrete, i protagonisti carini, approfonditi parecchio, tutti gli altri fanno mero contorno, anche se ricorrenti.
La trama: I protagonisti (Masugi e Yui) sono impiegati nella stessa azienda, in due diversi reparti. Si sono conosciuti al corso di indottrinamento essendo stati assunti nello stesso periodo e subito non si sono presi, anzi tutti sanno che si punzecchiano per antipatia.
Ma le cose non stanno così, dopo le difficoltà iniziali i due hanno iniziato a frequentarsi dopo una serata di uscita lavorativa, ed oggi sono innamorati.
L'azienda che sembra una sorta di multinazionale o comunque piuttosto grande non ha una politica di divieto sui rapporti tra i colleghi, ma i due hanno deciso di non rivelare nulla a nessuno.
Anzi in pubblico persiste la loro commedia di antipatia reciproca per non alimentare sospetti e dicerie.
La storia lascerebbe presagire qualche equivoco, situazione interessante, patemi amorosi e magari situazioni divertenti... ma in realtà il problema dell'anime è proprio lì! Non succede nulla!!!
Ma proprio nulla! Passiamo 12 episodi a vedere questi 2 che si crucciano su come
dovrebbero apparire in pubblico, su cosa possano pensare gli altri se sapessero, in mezzo a sprazzi di quotidianità tra vita lavorativa e vita personale.
Assistiamo alle loro imprese di lavoro, al loro desiderio di far carriera ed ai tanti ciccipucci che si fanno a casa o in vacanza.
A mio avviso la poca ambizione di questo prodotto è il vero limite di una storia anche garbata.
Vorrebbe presentare le difficoltà di un uomo ed una donna che cercano di realizzare loro stessi a lavoro e di far combaciare il tutto con una vita privata appagante.
Stretti dagli orari lavorativi giapponesi, dagli impegni dell'essere adulti responsabili e la difficoltà di far coesistere in tutto questo un rapporto di coppia nato sul posto di lavoro.
Il problema è che la trama gratta troppo in superfice, senza affondare mai nella cruda realtà della vita! Senza mai presentare veri problemi e difficoltà del periodo stressante che viviamo.
È tutto all'acqua di rose e quello che resta negli occhi dello spettatore e molta noia.
Per questo l'ho trovato molto ambizioso ma estremamente banale.
Non ci sono accadimenti che ti lasciano empatizzare per uno o per l'altro o questioni serie che mettono in discussione scelte personali.
Paradossalmente ad un certo punto diventa più interessante assistere alla micro trama di due altri personaggi che poco alla volta iniziano a piacersi tra imbarazzo e qualche remora caratteriale, che la storia principale dei due protagonisti onnipresenti in tutta la serie.
Vorrei poter dare di più come voto a questo anime, ma non trovo davvero punti di forza su cui fare appiglio, se non la garbatezza della storia, mai volgare o trush, per il resto è piuttosto banale.
Si potrebbe dire che è una storia di adulti fatta per bambini.