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Purtroppo uno dei miei difetti è quello di voler concedere molte chance ai soggetti che mi piacciono e per questo, nonostante i precedenti, ho voluto provare ancora una serie fantasy col protagonista prima maltrattato da tutti e poi in cerca di riscatto. Ma dopo questa visione credo che diventerò molto, ma molto più cauto nel valutare simili opere.
Eppure l'inizio era davvero promettente: il primo episodio sa descrivere bene la condizione drammatica di Ain unendo parole e fatti (e anche un tocco di violenza brutale), e rende più che giusto solidarizzare con lui. Sfortunatamente dopo questo buon esordio la narrazione sceglie la strada di farlo diventare troppo forte in troppo poco tempo. Ogni eroe deve superare delle prove per raggiungere il livello più alto e le prove in effetti ci sono anche qui ma sono eccessivamente sintetizzate, e anche a causa dei numerosi poteri che Ain riceve dalle ragazze che lo accompagnano (forse non avevo mai visto così tanti power up avvenire in così poco tempo) il nostro diventa il più potente già a metà serie, togliendoci in questo modo gran parte del divertimento: perché (anche se Ain non diventa mai antipatico in quanto si dimostra sempre gentile e umile) si dovrebbe parteggiare per uno che raggiunge così facilmente tutti i suoi scopi? Per non parlare della facilità, anch’essa smisurata, con cui tutte le ragazze si innamorano di lui. Ma davvero bastano cinque minuti di parole e/o azioni gentili per conquistare un cuore?
Inoltre anche sul piano dell'azione la serie risente di questa sua eccessiva rapidità, visto che su 12 episodi ci sono soltanto due combattimenti davvero degni di nota (gli altri si risolvono senza problemi proprio perché Ain è già il più forte), che pur non avendo nulla di originale nei contenuti e nelle coreografie almeno presentano un discreto mix di azione e suspense (anche di dramma nel secondo scontro). Ma per il resto abbiamo un titolo che se non annoia veramente ci va spesso vicino e raggiunge proprio la noia nell'ultima puntata, che vuole solo raccontare quanto sono felici le sorelle-spiriti ora che sono di nuovo insieme, oltre che con Ain (sarebbe stato meglio se l’episodio durava solo una decina di minuti).
Non parliamo dell'introspezione, visto che tutti i comprimari sono costruiti intorno ad una sola caratteristica immutabile, mentre Ain rappresenta un'occasione sprecata: subisce un’evoluzione che lo porta a diventare una persona matura, un vero eroe anche sul piano morale, e questo come concetto ci sta ma proprio come per la crescita da guerriero anche qui avviene tutto in maniera esageratamente facile e rapida. Infatti solo nel 6° ep. si ricordano che uno come Ain, bullizzato per quasi tutta la vita, non può non provare rancore e vendetta ma si tratta di una tentazione che appare e viene sconfitta quasi subito e così il ragazzo raggiungere una eroicità che sarebbe stato meglio mettere alla fine della storia, non nel mezzo.
Forse le uniche cose su cui non si può avere da ridire sono l'umorismo, che non è nulla di speciale ma funziona davvero (specie quando la guardiana Ursula fa l'istruttrice alla Full Metal Jacket) e le animazioni, che partono bene per poi calare un po’ ma restano sempre gradevoli, come pure il design dei personaggi (qualche eccesso di fan service comunque c'è). Le musiche sono ordinarie.
Per concludere, questa serie non è proprio il peggio del peggio ma si può anche evitare e io la ricorderò giusto come monito a non fidarmi troppo della descrizione del soggetto.