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Kazuya Kudo non è considerato un grande sceneggiatore in Italia e credo che a parte Granata press, che ha pubblicato anche Pineapple Army, non sia stato pubblicato da nessun altro editore.
Eppure non a tutti è dato di collaborare con Ryoichi Ikegami e Naoki Urusawa… ma il manga creato con Urusawa non posso giudicarlo non avendolo letto ma in questo Mai la ragazza psitica ci alcune pecche che i meravigliosi disegni di Ikegami nascondono bene tutto sommato.
Veniamo alla trama Mai è una ragazzina che un giorno a scuola fa un test sul quoziente di intelligenza, dal test risulta che possiede enormi poteri ESP e di ciò sono subito informate due agenzie che agiscono nell’ombra: una giapponese e l’altra la Wisdom Alliance, potenza occulta mondiale con sede in un castello del Giura.
Inizia una gara a ottenerla come propria adepta…
Che (spoiler) la Wisdom perde nonostante abbia decine di ESP ragazzini da inviarle contro e che controlla vari governi e agenzie mondiali: la Wisdom è infatti l’associazione segreta che negli anni ‘40 ha eliminato i dittatori fascisti e nazisti ed ora (il fumetto è dell’ ‘85) prevede che il mondo finira per una guerra atomica nel 1999 e ha deciso di farlo ripolare e controllare da super uomini e super donne (fine spoiler).
Io ho però trovato strano che la Wisdom con decine di anni di attività alle spalle possa contare solo su esper ragazzini. Si forse questa è la cosa più fastidiosa, perché altre trovate mi hanno ricordato altre cose che ho letto ma Kudo lavorando a quest’opera 40 anni fa è sicuramente quello plagiato.
Come edizione ho quella a episodi uscita su Mangazine agli inizi degli anni ‘90: Bernardi l’editore di Granata Press adorava il tratto di Ikegami e si racconta che quando i (futuri) Kappa Boys gli proponevano qualcosa dovevano bisticciare per convincerlo a pubblicare certi autori (spesso senza riuscirci) mentre in altri casi vedeva solo alcune tavole e senza chiedere niente della storia prendeva “a naso”.
E “a naso” mi sento di dare un otto a questa storia: trent’anni fa avrei detto che era passabile, oggi riconosco che è buona perché i disegni mi piacciono proprio e sono i difetti della trama quelli per cui tolgo due punti.