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    Come si sente uno quando aspetta da tempo di vedere un capolavoro e si trova tra le mani un’opera di dubbio valore?
    Come me.
    Slam dunk è uno dei miei spokon preferiti: ho adorato Rough di Mitsuro Adachi pubblicato da noi dalla Star, ma credevo fosse un caso che si trattasse di un titolo sportivo: Adachi riempe le pagine con un misto di sentimenti e sensazioni, Slam dunk è diverso.
    Lo adorato in quanto ha presentato dei teppisti, persone che nella... [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Premetto in questa recensione tiro le fila di tutte e quattro le serie di Danmachi uscite finora.
    DanMachi è la storia di un ragazzo che vuole diventare un eroe, Bell, e tutto ha inizio nella città di Orario dove la dea Estia lo accoglie nella sua famiglia. L’unico motivo per cui lo accoglie è il fatto che lui è un bel ragazzino, mentre lei è una dea senza poteri, senza seguaci, senza soldi. I soldi per gli Dei li fanno i loro figli lavorando, come... [ continua a leggere]

    8.5/10
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    Credo che questo sia il quarto lavoro che vedo di Makoto Shinkai (il secondo alla regia) e il più completo: non si può negare che la regia è ottima, le inquadrature meravigliose e la musica perfetta.
    Ma non è il film perfetto: alcune cose sono molto scontate e la storia d’amore (che è sempre un cavallo di battaglia nella cinematografia anime giapponese) non regge bene. Si perché parla di innamoramento e non d’amore … che differenza c’è: nel primo... [ continua a leggere]
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    Non è la prima volta di Atsuko Ishizuka alla regia, ma io mi sono perso i suoi precedenti lavori, e non so se andrò a recuperarli. Di solito recupero solo le opere di autori che mi sono piaciuti davvero tanto o film di successo: successo che può essere di pubblico o di critica. A volte è più casuale: sento nominare un titolo e dopo qualche tempo mi capita tra le mani, un po’ inaspettatamente. Io credo che in effetti uno non sa mai cosa gli capiti... [ continua a leggere]
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    Di solito le storie di zombie non mi piacciono, ma, anche se qui sono di semplice contorno, la storia non decolla. Per carità, le animazioni sono molto buone e la trama aveva del potenziale. Sprecato.
    La prima parte ispirata a quanto lasciato di “Project Itoh” è un po’ lenta e non brilla, la seconda parte ispirata da Toh EnJoe, che ha concluso il romanzo da cui è tratta l’opera, è un po’ confusionaria, non risponde a varie domande, anche se è più... [ continua a leggere]
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    La mia recensione sarà flash in quanto questa serie ha tutti i pregi e tutti i difetti della prima serie di 26 episodi da me già recensita.
    In quella serie il maggior numero di combattimenti e la presenza di avversari interessanti mi aveva fatto dare un otto. In questo caso ho detestato ancora una volta l’umorismo da due soldi, inoltre i primi due episodi sono “vuoti”: servono cioè a presentare il personaggio di Rengoku, senza riuscire a renderlo... [ continua a leggere]
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    Memore del buon risultato di questo film al botteghino giapponese e attirato dal nome del regista, Masashi Ando, cresciuto all’ombra di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli ho deciso di guardare questo film del 2022.
    Come dicevo Ando è un collaboratore di Miyazaki ma ha avuto anche la forza di attrarre a se una staff con i fiocchi: ma il fatto di avere nomi famosi alle spalle non costituisce per me una virtù perché è il risultato quello che conta.... [ continua a leggere]
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    Pochi giorni fa ho recensito un film perfetto per il Natale (“Tokyo Godfathers”), oggi ho trovato un film buono per San Valentino. Non un film che parla di una passione feroce, nel mondo attuale la passione è poca e non dura. Questo film è lineare (qualcuno ha detto addirittura piatto) nel presentare un amore adolescenziale dolce, pacato, senza scatti.
    Qualcuno di voi dirà: “Che noia!” Vi assicuro che non è così, anche io da bambino preferivo le storie... [ continua a leggere]
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    Con questo special finiscono i film a disposizione su Infinity. Nell’attesa che ne vengano caricati altri recensisco questo “Lupin III – l’impero dei Lupin” che altrove (AC compresa) è conosciuto come “Lupin III e il dizionario di Napoleone”.
    La trama parte, come spesso succede, da un assurdo: i G7 si incontrano a New York e dibattono di come migliorare l’economia e ridurre i debiti dei loro stati: ci numerosi esperti ma danno consigli incomprensibili... [ continua a leggere]
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    C’è poco da dire, tranne che, secondo me, è un quasi capolavoro. Un film sulla violenza del bullismo, dove si sente il problema come vivo e terribile, senza però calcare la mano sulla violenza.

    La violenza più che fisica è psicologica, e quasi sempre avviene da compagni di scuola, amici o parenti.
    Si radunano in un castello magicamente sette individui: tutti tranne uno bullizzati. Anche quello non bullizzato ha il suo perché, la sua quota di dolore... [ continua a leggere]
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    È dagli anni ‘70 che nell’animazione giapponese vedo la tendenza, accanto a malvagi irriducibili e senza motivo, di far esistere personaggi (antagonisti del protagonista) in chiaroscuro.
    In chiaroscuro c’è di sicuro Eboshi, la signora della città del ferro: prima di lei non esisteva nessun villaggio umano, ma lei, combattendo con gli spiriti della foresta, ha creato il villaggio, ha liberato le schiave delle terre umane vicine, riscattandole, si... [ continua a leggere]
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    Per questo Natale mi hanno consigliato di vedermi come film in tema questo, un film che ormai ha vent’anni (è uscito nell’anno 2003, quando Miyazaki vinse l’Oscar per “La città incantata”), considerato un classico per le feste natalizie.

    Io dico che è stato un bel film, ma credo che non avrà mai la fortuna di “A Christmas Carol” di Dickens o, per rimanere nel piano dell’animazione, delle opere del già citato Hayao Miyazaki, ma è giusto così?
    No,... [ continua a leggere]