Recensione
My Dress-Up Darling
7.0/10
Recensione di stefanchenco
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A pochi giorni dall'inizio della seconda stagione, è obbligatorio come sempre un bel rewatch e, perché no, pure una recensione di quest'opera per chi magari la inizierà in vista dei nuovi episodi.
Partiamo dal fondo, per una volta, e cominciamo a dire a chi consigliarla, tanto è una serie molto semplice e classica, facilmente identificabile nel genere. Vi piacciono le storie fantascientifiche in cui il classico ragazzo che non sa nulla del mondo, impacciato, senza amici e con passioni "strane", diventa amico, per un caso più unico che raro, della sua compagna di classe 'gnocca', simpatica, sbarazzina e pure un po' nerd? Vi piacciono le storie piene di cliché a non finire con scene più o meno tutte simili in cui lui, timidissimo fuori da ogni logica, si ritrova con lei che lo stuzzica in ogni modo con la sua innocente femminilità, creando situazioni tra le più classiche che si possano immaginare?
Beh, non è che ci sia molto altro qui lato sceneggiatura... Eppure, se questo è quello che cercate, nella sua imbarazzante semplicità, "My Dress-Up Darling" è un anime che non vi potete perdere.
Rispetto ad altri titoli dove questi pregi sono considerati difetti gravissimi, qua l'autore sfodera una scopiazzatura dietro l'altra, aggiungendoci un tema, quello del cosplay, che ci sta benissimo per aumentare ulteriormente il senso di già visto dell'opera. Eppure, in tanti abbiamo riso dall'inizio alla fine... Eppure, in tanti ci siamo emozionati con praticamente nulla... Quindi...
Cos'è quindi che ha reso l'anime così popolare?
Beh, la risposta è facile... Marin Kitagawa! Lo so, anche lei è un concentrato di cliché, ma funziona ancora meglio della storia quasi banale in cui si ritrova. È praticamente una best waifu dolce, un po' nerd, simpatica, gentile, bella, solare... praticamente un concentrato di qualità che non elenco tutte, altrimenti finirei i caratteri, e che messe insieme non stonano e la fanno brillare come un sole. Lei da sola è in grado di tenere in piedi praticamente tutta l'opera.
Gojo, il coprotagonista, è praticamente una spalla, anche se la sua semplicità a tratti è quasi commovente, e fa tenerezza (altre volte è però esagerata e frustrante). Per il resto, a parte un paio di personaggi che si vedono a metà, a cui viene lasciato molto spazio per poi dimenticarsene (ma perchè?!), nulla di nulla. Spero che nella seconda stagione il cast aumenti, perché va bene che Marin è stra-top, ma anche con lei poi le situazioni rischieranno di farsi un po' ripetitive.
Sul lato regia, la situazione è messa un po' meglio, anzi le tempistiche scelte per mettere giù le scene tra un episodio e l'altro sono fatte bene. Grazie a questo si sorride spesso, alternando però qualche scena (fatta bene) più sentimentale e psicologica di approfondimento dei personaggi. Più che piacevole, direi!
Tecnicamente, è un buon prodotto, anche se mi aspettavo di più, considerando chi l'ha animato. Diciamo che, a parte qualche calo di frame e animazioni nelle scene meno importanti, si guarda bene. Peccato solo per la qualità messa in altre, segno che si poteva fare di meglio.
Sul sonoro non ho molto da dire, a parte sulla sigla finale, che ti rimane in testa da tanto è carina e perfetta per questa serie. Una scelta più che azzeccata, praticamente un biglietto da visita per l'opera. Per il resto, nulla di che.
Ed ora vai con i voti: regia 8,5; sceneggiatura 6,5; design 7,5; personaggi 6,5; sonoro 6,5.
Voto: 7 pieno, che, fosse per me, sarebbe anche un 8, considerando quanto mi è piaciuto, ma oggettivamente ha una vagonata di difetti che incredibilmente rendono l'anime bello (ma son pur sempre negativi per una recensione più o meno seria).
Insomma, non un capolavoro, ma, come ho detto all'inizio, per chi ama le rom-com più classiche, è obbligatorio guardarlo!
Partiamo dal fondo, per una volta, e cominciamo a dire a chi consigliarla, tanto è una serie molto semplice e classica, facilmente identificabile nel genere. Vi piacciono le storie fantascientifiche in cui il classico ragazzo che non sa nulla del mondo, impacciato, senza amici e con passioni "strane", diventa amico, per un caso più unico che raro, della sua compagna di classe 'gnocca', simpatica, sbarazzina e pure un po' nerd? Vi piacciono le storie piene di cliché a non finire con scene più o meno tutte simili in cui lui, timidissimo fuori da ogni logica, si ritrova con lei che lo stuzzica in ogni modo con la sua innocente femminilità, creando situazioni tra le più classiche che si possano immaginare?
Beh, non è che ci sia molto altro qui lato sceneggiatura... Eppure, se questo è quello che cercate, nella sua imbarazzante semplicità, "My Dress-Up Darling" è un anime che non vi potete perdere.
Rispetto ad altri titoli dove questi pregi sono considerati difetti gravissimi, qua l'autore sfodera una scopiazzatura dietro l'altra, aggiungendoci un tema, quello del cosplay, che ci sta benissimo per aumentare ulteriormente il senso di già visto dell'opera. Eppure, in tanti abbiamo riso dall'inizio alla fine... Eppure, in tanti ci siamo emozionati con praticamente nulla... Quindi...
Cos'è quindi che ha reso l'anime così popolare?
Beh, la risposta è facile... Marin Kitagawa! Lo so, anche lei è un concentrato di cliché, ma funziona ancora meglio della storia quasi banale in cui si ritrova. È praticamente una best waifu dolce, un po' nerd, simpatica, gentile, bella, solare... praticamente un concentrato di qualità che non elenco tutte, altrimenti finirei i caratteri, e che messe insieme non stonano e la fanno brillare come un sole. Lei da sola è in grado di tenere in piedi praticamente tutta l'opera.
Gojo, il coprotagonista, è praticamente una spalla, anche se la sua semplicità a tratti è quasi commovente, e fa tenerezza (altre volte è però esagerata e frustrante). Per il resto, a parte un paio di personaggi che si vedono a metà, a cui viene lasciato molto spazio per poi dimenticarsene (ma perchè?!), nulla di nulla. Spero che nella seconda stagione il cast aumenti, perché va bene che Marin è stra-top, ma anche con lei poi le situazioni rischieranno di farsi un po' ripetitive.
Sul lato regia, la situazione è messa un po' meglio, anzi le tempistiche scelte per mettere giù le scene tra un episodio e l'altro sono fatte bene. Grazie a questo si sorride spesso, alternando però qualche scena (fatta bene) più sentimentale e psicologica di approfondimento dei personaggi. Più che piacevole, direi!
Tecnicamente, è un buon prodotto, anche se mi aspettavo di più, considerando chi l'ha animato. Diciamo che, a parte qualche calo di frame e animazioni nelle scene meno importanti, si guarda bene. Peccato solo per la qualità messa in altre, segno che si poteva fare di meglio.
Sul sonoro non ho molto da dire, a parte sulla sigla finale, che ti rimane in testa da tanto è carina e perfetta per questa serie. Una scelta più che azzeccata, praticamente un biglietto da visita per l'opera. Per il resto, nulla di che.
Ed ora vai con i voti: regia 8,5; sceneggiatura 6,5; design 7,5; personaggi 6,5; sonoro 6,5.
Voto: 7 pieno, che, fosse per me, sarebbe anche un 8, considerando quanto mi è piaciuto, ma oggettivamente ha una vagonata di difetti che incredibilmente rendono l'anime bello (ma son pur sempre negativi per una recensione più o meno seria).
Insomma, non un capolavoro, ma, come ho detto all'inizio, per chi ama le rom-com più classiche, è obbligatorio guardarlo!
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