Recensione
Takara no vidro
7.5/10
Recensione di hachi_rosa92
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Una storia che si lascia guardare, scorrendo piacevolmente tra una scena e l'altra, anche grazie al fascino indiscutibile del co-protagonista Takara.
La premessa non è particolarmente entusiasmante: Taishin inizia a studiare all'università di Tokyo solo per rivedere un ragazzo che l'ha consolato qualche tempo prima, e la famiglia di lui non ha obiezioni. Eppure, dopo aver conosciuto la spensieratezza caratteriale degli altri membri della famiglia Nakano ci si spiega questa decisione.
Taishin è decisamente duro di comprendonio nel comprendere tutti i segnali che Takara gli manda nel corso del tempo, e questo non è certamente aiutato dall'indecisione di Takara, che manda segnali contrastanti proprio perché è egli stesso in dubbio se sia giusto lasciarsi andare all'ammirazione che Taishin prova per lui.
Purtroppo resta un po' sospeso il dubbio che il rapporto tra i due non possa essere alla pari come Takara desidererebbe, perché un fondo di venerazione nelle azioni di Taishin rimane sempre nel rivolgere lo sguardo a Takara, anche quando realizza di non essere un suo "fan" ma semplicemente innamorato di lui.
La recitazione non aiuta da questo punto di vista, poiché degli atteggiamenti che nel manga avrebbero presumibilmente dovuto risultare solo "ingenui" finiscono, qui, per essere percepiti come eccessivamente infantili. Forse se Taishin avesse avuto alle spalle una qualche storia travagliata di problemi a relazionarsi, il tutto avrebbe potuto risultare interessante... Ma questo non è, come si evince anche da un'occhiata all'opera da cui il drama è tratto, e allora forse sarebbe stato opportuno lavorare su una recitazione, sì naif, ma meno esasperata.
Diverso il discorso per Takara, che è recitato con intensità ed espressività e che vale la visione dell'opera, anche per via del suo percorso di crescita e realizzazione personale. Takara si rende infatti benissimo conto del fatto che Taishin lo sta mettendo su un piedistallo, così come si rende conto di desiderare, in un certo senso, una situazione simile... Il perché viene spiegato nel corso delle puntate, e ci si riesce a immedesimare nel suo percorso e a fare il tifo per lui.
Bella la parte di approfondimento del tema escursionistico, che non viene lasciato al contorno ma ricorre preminentemente nelle varie puntate e del quale viene spiegato il senso nella vita di Takara. Anche i personaggi secondari hanno ciascuno la loro parte di rilievo.
Complessivamente un drama interessante, più per il personaggio di Takara che per altro, che ha il pregio di aver fatto sorgere in me il desiderio di leggere il manga.
La premessa non è particolarmente entusiasmante: Taishin inizia a studiare all'università di Tokyo solo per rivedere un ragazzo che l'ha consolato qualche tempo prima, e la famiglia di lui non ha obiezioni. Eppure, dopo aver conosciuto la spensieratezza caratteriale degli altri membri della famiglia Nakano ci si spiega questa decisione.
Taishin è decisamente duro di comprendonio nel comprendere tutti i segnali che Takara gli manda nel corso del tempo, e questo non è certamente aiutato dall'indecisione di Takara, che manda segnali contrastanti proprio perché è egli stesso in dubbio se sia giusto lasciarsi andare all'ammirazione che Taishin prova per lui.
Purtroppo resta un po' sospeso il dubbio che il rapporto tra i due non possa essere alla pari come Takara desidererebbe, perché un fondo di venerazione nelle azioni di Taishin rimane sempre nel rivolgere lo sguardo a Takara, anche quando realizza di non essere un suo "fan" ma semplicemente innamorato di lui.
La recitazione non aiuta da questo punto di vista, poiché degli atteggiamenti che nel manga avrebbero presumibilmente dovuto risultare solo "ingenui" finiscono, qui, per essere percepiti come eccessivamente infantili. Forse se Taishin avesse avuto alle spalle una qualche storia travagliata di problemi a relazionarsi, il tutto avrebbe potuto risultare interessante... Ma questo non è, come si evince anche da un'occhiata all'opera da cui il drama è tratto, e allora forse sarebbe stato opportuno lavorare su una recitazione, sì naif, ma meno esasperata.
Diverso il discorso per Takara, che è recitato con intensità ed espressività e che vale la visione dell'opera, anche per via del suo percorso di crescita e realizzazione personale. Takara si rende infatti benissimo conto del fatto che Taishin lo sta mettendo su un piedistallo, così come si rende conto di desiderare, in un certo senso, una situazione simile... Il perché viene spiegato nel corso delle puntate, e ci si riesce a immedesimare nel suo percorso e a fare il tifo per lui.
Bella la parte di approfondimento del tema escursionistico, che non viene lasciato al contorno ma ricorre preminentemente nelle varie puntate e del quale viene spiegato il senso nella vita di Takara. Anche i personaggi secondari hanno ciascuno la loro parte di rilievo.
Complessivamente un drama interessante, più per il personaggio di Takara che per altro, che ha il pregio di aver fatto sorgere in me il desiderio di leggere il manga.
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