Recensione
Love Flops
5.5/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
"Life is a rollercoaster/Just gotta ride it" ("Life is a rollercoaster" - Ronan Keating - 2000)
"Ren'ai Flops" ("Love Flops") è una serie anime originale dell'autunno del 2022, dello studio Passione. Il nome dello studio è già tutto un programma e l'opera ne rappresenta la conseguenza: una rom-com harem con alcune trovate demenziali spesso oltre il limite della decenza e solo in pochissimi passaggi divertenti, almeno fino al plot twist in cui vira sul drammatico, spiazzando lo spettatore ignaro di essersi trovato col protagonista Asahi Kashiwagi a vedere le sue gesta in una sorta di "Matrix", in cui tutte le situazioni surreali sono il frutto della mente del protagonista, che si è ritrovato ad interagire con cinque IA sotto le sembianze di ragazze.
Questa continua volontà di scioccare o stupire è la principale caratteristica della serie, tanto da rendere la sua visione una sorta di rollercoaster: e lo spettatore non può fare altro che lasciarsi trasportare fino a fine corsa o abbandonare la visione, non riuscendo a cogliere il senso di una serie continua di stupidaggini insulse senza alcun collegamento, se non quello che le cinque IA provano qualcosa per il protagonista per delle situazioni vissute nel loro passato.
Che le cinque ragazze siano delle IA lo si intuisce dopo il predetto plot twist a tre quarti della serie, e il cambio di registro narrativo potrebbe sortire un effetto negativo o positivo a seconda delle aspettative con cui lo spettatore ha approcciato questa opera. Positivo o di sollievo, se non è riuscito ad apprezzare le situazioni imbarazzanti e assurde della prima parte, o negativo e di fastidio per il tono serio e triste che assume negli ultimi episodi, dopo essersi probabilmente sbellicato dalle risate nella prima parte.
Personalmente, ritengo che sia un'opera il cui scopo principale sia quello di sottoporre lo spettatore a situazioni forti e impattanti, dando sempre l'impressione di voler stupire sempre a tutti i costi. Se il cambiamento repentino di genere è apprezzabile, l'aspetto che mi ha convinto meno è l'oscillazione tra i generi: il finale ritorna al surreale demenziale dopo la parentesi seria e drammatica.
Resta sullo sfondo l'incipiente ma sempre più presente tema delle IA senzienti, autocoscienti e i relativi pericoli per l'umanità.
In questa serie si affronta in modo demenziale se e come le IA possano innamorarsi degli umani fino all'estremo sacrificio di sé stesse. Per carità, "Love Flops" non ha alcuna velleità filosofico introspettiva, sfiora l'argomento con la leggerezza tipica delle rom-com comiche, anche perché fino a due terzi dell'opera non si intuisce minimamente che le protagoniste siano appunto IA.
E nella parentesi più seria viene inserito il tema del rimpianto. Ammetto che l'episodio in cui il protagonista riesce finalmente ad elaborare il lutto del suo passato è tutto sommato ben costruita e consequenziale con il resto dell'opera. Nulla di particolarmente originale, anzi, ma dopo tutta la serie di scemenze viste fino a quel punto riuscirà ad accontentare anche lo spettatore che anela al romanticismo tipico nipponico, quello velato e segnato da quel vago senso di dolce tristezza...
In breve: "Love Flops" è una serie consigliabile a coloro che apprezzano le rom-com sentimentali e siano disposti ad accettare al posto dei cervellotici drammoni una comicità demenziale e poco (ma veramente poco) arguta, fatto salvo un passaggio all'inizio della serie al limite del "geniale", come la dichiarazione di Aoi ad Asahi. In caso contrario, si può fare a meno della visione.
"Life is a rollercoaster/Just gotta ride it" ("Life is a rollercoaster" - Ronan Keating - 2000)
"Ren'ai Flops" ("Love Flops") è una serie anime originale dell'autunno del 2022, dello studio Passione. Il nome dello studio è già tutto un programma e l'opera ne rappresenta la conseguenza: una rom-com harem con alcune trovate demenziali spesso oltre il limite della decenza e solo in pochissimi passaggi divertenti, almeno fino al plot twist in cui vira sul drammatico, spiazzando lo spettatore ignaro di essersi trovato col protagonista Asahi Kashiwagi a vedere le sue gesta in una sorta di "Matrix", in cui tutte le situazioni surreali sono il frutto della mente del protagonista, che si è ritrovato ad interagire con cinque IA sotto le sembianze di ragazze.
Questa continua volontà di scioccare o stupire è la principale caratteristica della serie, tanto da rendere la sua visione una sorta di rollercoaster: e lo spettatore non può fare altro che lasciarsi trasportare fino a fine corsa o abbandonare la visione, non riuscendo a cogliere il senso di una serie continua di stupidaggini insulse senza alcun collegamento, se non quello che le cinque IA provano qualcosa per il protagonista per delle situazioni vissute nel loro passato.
Che le cinque ragazze siano delle IA lo si intuisce dopo il predetto plot twist a tre quarti della serie, e il cambio di registro narrativo potrebbe sortire un effetto negativo o positivo a seconda delle aspettative con cui lo spettatore ha approcciato questa opera. Positivo o di sollievo, se non è riuscito ad apprezzare le situazioni imbarazzanti e assurde della prima parte, o negativo e di fastidio per il tono serio e triste che assume negli ultimi episodi, dopo essersi probabilmente sbellicato dalle risate nella prima parte.
Personalmente, ritengo che sia un'opera il cui scopo principale sia quello di sottoporre lo spettatore a situazioni forti e impattanti, dando sempre l'impressione di voler stupire sempre a tutti i costi. Se il cambiamento repentino di genere è apprezzabile, l'aspetto che mi ha convinto meno è l'oscillazione tra i generi: il finale ritorna al surreale demenziale dopo la parentesi seria e drammatica.
Resta sullo sfondo l'incipiente ma sempre più presente tema delle IA senzienti, autocoscienti e i relativi pericoli per l'umanità.
In questa serie si affronta in modo demenziale se e come le IA possano innamorarsi degli umani fino all'estremo sacrificio di sé stesse. Per carità, "Love Flops" non ha alcuna velleità filosofico introspettiva, sfiora l'argomento con la leggerezza tipica delle rom-com comiche, anche perché fino a due terzi dell'opera non si intuisce minimamente che le protagoniste siano appunto IA.
E nella parentesi più seria viene inserito il tema del rimpianto. Ammetto che l'episodio in cui il protagonista riesce finalmente ad elaborare il lutto del suo passato è tutto sommato ben costruita e consequenziale con il resto dell'opera. Nulla di particolarmente originale, anzi, ma dopo tutta la serie di scemenze viste fino a quel punto riuscirà ad accontentare anche lo spettatore che anela al romanticismo tipico nipponico, quello velato e segnato da quel vago senso di dolce tristezza...
In breve: "Love Flops" è una serie consigliabile a coloro che apprezzano le rom-com sentimentali e siano disposti ad accettare al posto dei cervellotici drammoni una comicità demenziale e poco (ma veramente poco) arguta, fatto salvo un passaggio all'inizio della serie al limite del "geniale", come la dichiarazione di Aoi ad Asahi. In caso contrario, si può fare a meno della visione.