Recensione
Nazo no Kanojo X
7.5/10
Mi sono avvicinato a questo manga più per curiosità che altro visto l'incipit particolare che lo poteva differenziare da tante storie simili, si parla infatti di una relazione tra due ragazzi, Tsubaki e Urabe, basata sullo scambio di saliva attraverso il dito. E' tramite questo rituale giornaliero che i due protagonisti prima scoprono di aver un legame, e successivamente riescono a capire cosa passi per la testa o sia successo all'altro.
La storia a parte questa particolarità non si discosta molto dai classici del genere, ci saranno situazioni ambigue (visto anche il desiderio di tenere segreta la loro relazione), i festival scolastici e le ragazze che "misteriosamente" vengono attratte da Tsubaki, ma il tutto risulta godibile e abbastanza coinvolgente da voler proseguire la lettura fino alla fine, finale tra l'altro abbastanza romantico e che lascia giusto qualche punto aperto (la situazione di lei e il suo passato rimangono ancora un mistero).
Buoni i personaggi di contorno che arricchiscono la storia, mentre ho trovato un pò scadente il disegno, con personaggi che finiscono per risultare simili e un tratto generale che non mi ha lasciato molto poco.
Nel complesso però come detto è un'opera godibile dalla giusta durata (ci sono solo alcuni capitoli riempitivi o ridondandi), che in una categoria piena di tante altre opere simili è riuscita a trovare le sue carte originali da giocarsi e lo fa nella giusta maniera.
p.s. è sempre un piacere vedere Urabe tirare fuori e destreggiarsi con le sue forbici
La storia a parte questa particolarità non si discosta molto dai classici del genere, ci saranno situazioni ambigue (visto anche il desiderio di tenere segreta la loro relazione), i festival scolastici e le ragazze che "misteriosamente" vengono attratte da Tsubaki, ma il tutto risulta godibile e abbastanza coinvolgente da voler proseguire la lettura fino alla fine, finale tra l'altro abbastanza romantico e che lascia giusto qualche punto aperto (la situazione di lei e il suo passato rimangono ancora un mistero).
Buoni i personaggi di contorno che arricchiscono la storia, mentre ho trovato un pò scadente il disegno, con personaggi che finiscono per risultare simili e un tratto generale che non mi ha lasciato molto poco.
Nel complesso però come detto è un'opera godibile dalla giusta durata (ci sono solo alcuni capitoli riempitivi o ridondandi), che in una categoria piena di tante altre opere simili è riuscita a trovare le sue carte originali da giocarsi e lo fa nella giusta maniera.
p.s. è sempre un piacere vedere Urabe tirare fuori e destreggiarsi con le sue forbici
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