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9.0/10
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Una grande sorpresa. Con la sigla hanno avuto la mia curiosità, ma già solo dopo 10 minuti hanno avuto la mia totale attenzione, tanto per citare un altro maestro del pulp (che a sua volta viene citato nell'opening).

Mi aspettavo uno splatterone bello violento condito con un po' di gnocca e urla sguaiate ma è il modo in cui questo viene portato in scena che lo rende unico. E' bello crudo ma anche drammatico a volte (però mai troppo serioso).
Per citare un esempio banale, la trasformazione di Denji non è la classica degli shonen, trasuda sì forza ma anche sofferenza, quasi martirio.
E' un'altalena di emozioni questo Chainsaw Man, è capace di darti delle calorose pacche sulle spalle ma anche delle gomitate allo stomaco quando meno te lo aspetti.

Il cast dei personaggi, in linea con il tenore dell'anime, è quanto di più eterogeneo e stramboide possibile, e che dire, li ho trovati tutti strepitosi: Denji, Aki, Makima, Power, Himeno...
Poi vabbe', io ho un debole per Makima, ma non solo per un fattore puramente estetico, soprattutto per come è stata tratteggiata la sua personalità: dannatamente sexy, elegante, garbata ma anche letale, spietata, imperturbabile.
Appunto per i produttori di Hollywood: così si descrivono le donne forti, non basta indicarle col dito e dire "quella è una donna forte" ci deve essere una ragione valida dietro questa caratteristica e soprattutto non c'è bisogno che assomiglino a dei maschi mancati (chiuso sfogo).
Denji di contro è un protagonista abbastanza insolito, non fa niente per risultare simpatico, è abbastanza anaffettivo, disincantato e indolente ma arrivi a comprenderlo se non addirittura a provare compassione.
In generale comunque sono tutti più o meno dei reietti, la voce della ragione lì dentro è solo Aki, personaggio perfetto per controbilanciare le personalità estrose degli altri.

Dal lato tecnico nulla da dire: disegni e animazioni sono ottimi, la cgi è molto gradevole, la regia è da grande schermo.
Menzione al design dei vari mostri (o diavoli), sembrano davvero venuti fuori da un incubo lisergico.
Difetti? E' troppo breve, solo dodici episodi. Non conosco il manga, ma la trama è chiaramente tagliata a metà e si interrompe proprio quando comincia a ingranare.
Adesso a distanza di tre anni si parla di un film, non mi piace molto l'idea di cambiare format ma speriamo che venga concluso come si deve l'arco narrativo.