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Quando ho finito di vedere questo anime, mi sono trovato a vivere uno stato di confusione, misto a emozione, misto a rabbia, misto a scoraggiamento, misto a...tutto il resto. Questo, perchè "Takopi's Original Sin" è una di quelle opere che non puoi giudicare se prima non la metabolizzi come si deve. Io, ad esempio, per scrivere questa recensione, ho avuto bisogno di almeno una settimana per smaltire il tutto. A distanza di giorni, continuavo a pensare alla serie, al fatto che potessi parlarne su Animeclick o meno ma non mi sentivo ancora pronto a buttare su un testo tutti i miei pensieri verso questa miniserie. Poi, ho preso coraggio e mi sono detto "bene, forse ci siamo". E quindi, eccoci qui. Ce l'abbiamo fatta. Finalmente.

Partiamo dal presupposto che "Takopi's Original Sin", se si potesse descrivere con solo una parola, potrebbe essere "Coraggiosa". Coraggiosa di trattare in modo diretto e senza alcun filtro tematiche attualissime e decisamente non di poco conto come il suicidio, la violenza domestica, il senso di inferiorità nei confronti dei propri fratelli e tanto, tanto altro. Forse è questo il suo punto di forza che la rende cruda e realistica allo stesso tempo, ed è proprio ciò che mi ha spinto a cominciare a guardarla, dato che, da grande appassionato di storie drammatiche e filosofiche, sono alla costante ricerca di qualcosa che mi colpisca forte e mi scuota emotivamente. Ecco, sotto questo punto di vista, l'opera è riuscita nel suo intendo di farmi capire e di fare capire al pubblico che i bambini (ma anche gli adulti, ricordiamocelo) possono essere vittime di atrocità che li segnano per sempre. Penso che siano pochissime le opere su questo filone.

Forse, a causa della sua palpabile crudeltà, la serietà viene un attimo smorzata dalla presenza "pucciosa" di Takopi che rende l'opera leggermente più fruibile e permette allo spettatore di immergersi in una realtà sì drammatica ma che garantisce comunque un attimo di respiro. Questa (chiamiamola così) "strategia letteraria" mi è piaciuta, onestamente. Non so se sia stata voluta dall'editore o dall'autore del manga ma funziona proprio per questo. Takopi si fa portavoce di quella che potrebbe essere il nostro spirito di sopravvivenza, quella vocina interiore che non riusciamo ad ascoltare quando raggiungiamo livelli tali di demoralizzazione che non vediamo nessuna via d'uscita.

Un altro punto di forza della storia? La profonda caratterizzazione dei personaggi principali della storia: Marina, Naoki e Shizuka, i tre bambini protagonisti di questo racconto, vivono delle esperienze al limite del disumano che li spinge a compiere, a loro volta, delle azioni disumane. Il dolore di un trauma ti segna per sempre, soprattutto se lo vivi da bambino. Sembra quasi, quello dell'autore, un monito all'umanità, raccontando una storia che può essere letta in modo universale: i tre ragazzi vivono in Giappone ma la storia potrebbe essere benissimamente ambientata ovunque. Siamo umani, facciamo cose umane. E, ahimè, non sono sempre le nostre sono azioni belle. Il contrasto che ho adorato è stato proprio quello tra bambini (traumatizzati) e genitori (cause dei traumi) dove si vedono proprio delle figure agli antipodi: gli adulti non sono per nulla delle figure positive e amorevoli e, anzi, crescono i propri figli nella paura, nella minaccia costante che se non si viene fatto qualcosa per compiacerli (anche se il più delle volte, neanche questo è sufficiente), possono trasformarsi in demoni che non si fanno certo problemi a aggredirli verbalmente e fisicamente.

Vi starete chiedendo qual è il motivo del perché ho deciso di mettere 6 a quest'opera. Una sufficienza risicata e non un alto voto con lode. Chi legge le mie recensioni, sa che mi piace partire dagli aspetti positivi per poi analizzare quelli negativi. Ecco, la spiegazione di questo voto basso è molto semplice: a partire dal terzo episodio, "Takopi's Original Sin" diventa un'opera quasi irriconoscibile da quella vista nei primi due episodi. Ci sono cambi repentini di atteggiamento da parte dei protagonisti, ci sono decisioni prese a caso, ci sono scoperte dell'ultimo minuto... e, come spettatore, è impossibile non trovarsi a pensare "ma perché non ci hanno pensato prima?" oppure "Ma era proprio necessaria questa cosa?". Non mi è possibile farvi degli spoiler, però, seppur il registro si mantenga sempre drammatico, si rimane particolarmente disorientati da quello che si sta guardando. L'opera inizia a partire per la tangente, a fare voli pindarici e viaggi nel tempo che non stanno né in cielo né in terra...fino al "lieto" fine: a mio parere, una cosa patetica ai limiti dell'indecenza. Si cerca in qualche modo di mettere una toppa ma, secondo me, senza un vero e proprio risultato soddisfacente che, invece, si tramuta in cocente delusione. La mia valutazione, infatti, è stata: Episodi 1-2 Pollice verde, Episodio 3 Pollice verde tendente al giallo, Episodio 4 Pollice giallo, Episodi 5-6 Pollice rosso. Capite bene come un'opera che comincia in pompa magna e che ti lascia sbalordito, quando scende di qualità diventa solo un'opera come tutte le altre. Ed è, duole dirlo, quello che è successo a me. Quest'opera non ha mantenuto le promesse fatte nelle...premesse (gioco di parole voluto).

Conclusioni: ritorniamo al "coraggio" di "Takopi's Original Sin": come già ribadito, ho visto poche, pochissime opere che sanno trattare in modo così diretto e realistico tematiche umane e, sicuramente, questo è il suo più grande pregio. Ti fa riflettere, ti lascia un groppo in gola, ti fa empatizzare con i protagonisti e ti fa indignare. Sotto questo punto di vista, ha decisamente fatto centro... su tutto il resto, invece, no. Ha toppato. E anche molto molto male, a mio parere. Naturalmente, prendete con le pinze la mia opinione, sono solo uno dei tanti che ha visto questa serie e sta esprimendo il suo pensiero.

PS inutile dire questa cosa ma meglio rimarcarlo come chiusura definitiva: NON GUARDATE L'OPERA SE STATE PASSANDO UN PERIODO NEGATIVO DELLA VOSTRA VITA. CHIEDETE AIUTO, NON SIETE SOLI. Anche quando tutto sembrerà nero, la luce si troverà. Firmato, una persona che vi vuole bene❤️