Recensione
Recensione di paølø2Ø9ØØ
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| Quando la forza di volontà buca l’universo, ma letteralmente
Se dovessi descrivere Gurren Lagann con una sola frase, sarebbe: “Logica? Realismo? Gravità? No grazie. Qui si combatte a colpi di SPIRALE!”
Ambientato in un futuro in cui gli umani sono costretti a vivere sottoterra, l’anime segue Simon, un ragazzo timidissimo con il cuore più grande del trapano che porta sempre con sé, e Kamina, un energumeno megalomane dalla fede incrollabile nella virilità e nella fratellanza. Insieme trovano un mecha minuscolo… e decidono che con quello conquisteranno la superficie. E poi il cielo e poi lo spazio e poi… l’infinito.
La particolarità di Gurren Lagann è la sua crescita esponenziale di epicità. Ogni episodio dice “ok, più assurdo di così non si può”. E quello dopo risponde: “Tienimi la birra.” Prima combatti con robot grandi come un’auto, poi come un palazzo, poi come una città, poi come una GALASSIA e alla fine… lanci galassie come shuriken. Il tutto accompagnato da discorsi motivazionali così potenti da farti venire voglia di sollevare la lavatrice a mani nude.
Nonostante l’assurdità, Gurren Lagann sa anche strapparti il cuore, affrontando temi come la perdita, la maturità, l’eredità dei sogni e il superamento dei propri limiti. Simon passa dall’essere un ragazzino spaventato a leggenda universale seguendo la filosofia insegnata da Kamina: “Credi in te stesso che crede in me che crede in te!”.
Gurren Lagann è un concentrato di adrenalina, follia e cuore. Un anime che non punta alla logica, ma alla pancia e all’anima. Se non lo prendi troppo sul serio, ti regala momenti indimenticabili.
Voto personale: 10/10 — Perché se non ti emozioni guardandolo, hai perso lo spirito della spirale.
Se dovessi descrivere Gurren Lagann con una sola frase, sarebbe: “Logica? Realismo? Gravità? No grazie. Qui si combatte a colpi di SPIRALE!”
Ambientato in un futuro in cui gli umani sono costretti a vivere sottoterra, l’anime segue Simon, un ragazzo timidissimo con il cuore più grande del trapano che porta sempre con sé, e Kamina, un energumeno megalomane dalla fede incrollabile nella virilità e nella fratellanza. Insieme trovano un mecha minuscolo… e decidono che con quello conquisteranno la superficie. E poi il cielo e poi lo spazio e poi… l’infinito.
La particolarità di Gurren Lagann è la sua crescita esponenziale di epicità. Ogni episodio dice “ok, più assurdo di così non si può”. E quello dopo risponde: “Tienimi la birra.” Prima combatti con robot grandi come un’auto, poi come un palazzo, poi come una città, poi come una GALASSIA e alla fine… lanci galassie come shuriken. Il tutto accompagnato da discorsi motivazionali così potenti da farti venire voglia di sollevare la lavatrice a mani nude.
Nonostante l’assurdità, Gurren Lagann sa anche strapparti il cuore, affrontando temi come la perdita, la maturità, l’eredità dei sogni e il superamento dei propri limiti. Simon passa dall’essere un ragazzino spaventato a leggenda universale seguendo la filosofia insegnata da Kamina: “Credi in te stesso che crede in me che crede in te!”.
Gurren Lagann è un concentrato di adrenalina, follia e cuore. Un anime che non punta alla logica, ma alla pancia e all’anima. Se non lo prendi troppo sul serio, ti regala momenti indimenticabili.
Voto personale: 10/10 — Perché se non ti emozioni guardandolo, hai perso lo spirito della spirale.
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