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Prima di entrare nel vivo della recensione, vorrei fare un piccolo confronto tra "Girls Band Cry" e "Bocchi The Rock!". Inizialmente pensavo che GBC fosse, passatemi il termine, una copia in CGI di Bocchi (Opera tra le mie preferite e secondo me inarrivabile). Dopo aver visto la serie mi sono reso conto che non è così. Certo, però, che nella serie si nota una forte ispirazione a "Bocchi The Rock!". Non tanto come contesto, che si differenzia da quello scolastico di Bocchi, ma più come elementi ricorrenti in entrambe le opere. Nonostante le varie similitudini sono convinto che, in fondo, le due serie siano molto diverse tra loro.

Concluso questo preambolo, mettiamo da parte "Bocchi The Rock!" ed entriamo nel fulcro della recensione. Senza fare troppi spoiler: la serie narra di Nina che, a causa del bullismo e vari problemi legati alla famiglia, abbandona la scuola e si trasferisce da sola in un piccolo appartamento a Tokyo. Una sera incontra per caso Momoka (che già conosce e ammira), ex membro del gruppo musicale Diamond Dust. Da questo incontro inizia tutto e poco alla volta si vanno ad aggiungere nuovi componenti alla band.

Per quanto riguarda la CGI inizialmente avevo storto un po' il naso, ma bastano i primi episodi per farci l'abitudine. Ammetto di essere partito prevenuto su questo aspetto e che se non mi avessero consigliato "Girls Band Cry" forse non lo avrei mai visto di mia iniziativa, ma alla fine il risultato è gradevole, soprattutto per quanto riguarda i giochi di luce in alcune scene.

Per quanto riguarda il lato musicale non posso andare nel tecnico perché parlerei senza cognizione di causa. In tutte le canzoni si cerca di infondere la personalità della band e lo scopo è proprio quello di scrivere brani personali, senza piegarsi troppo alle richieste del grande pubblico. Purtroppo, però, le canzoni che mi hanno colpito e che mi sono rimaste impresse sono poche. Ovviamente si tratta di un "difetto" (tra tante virgolette) pressoché soggettivo, che quindi non va ad influenzare il mio parere sull'opera.

Post scriptum: Le vicende della serie sono ispirate a quelle delle vere musiciste della band "Togenashi Togeari", che sono le doppiatrici dei membri del gruppo musicale nell'anime.

In conclusione: Per me Girls Band Cry è stata una piacevole sorpresa. Una serie in cui ragazze con varie ferite interiori si trovano unite grazie al potere della musica. Ricordando che il voto è comunque un qualcosa di volubile e che, secondo me, per questa serie si aggira tra il 7,5 e l'8; mi sento di assegnare quello più alto tra questi due valori. Voto 8!