E' un piacere ritrovarvi per un altro appuntamento con l'Italian Indie Comics Award! Oggi abbiamo il piacere di introdurvi un'opera dalle tinte molto... oscure: Dark Luster di Giulio Sciaccaluga.
 
Giulio Sciaccaluga è un fumettista genovese. Non ama particolarmente parlare di sé, preferisce che siano i disegni a parlare per lui e del resto loro possono dire davvero tanto della sua personalità. Disegna da quando ha memoria e ha sempre avuto un rapporto di amore/odio verso i mostri, come si può facilmente capire vedendo la sua opera, nella quale ha messo tutto di sé stesso. Sotto certi versi in realtà potremmo anche dire che i mostri siano quasi la sua passione.
Diplomato nel 2012 in un Liceo Artistico, sentiva di non essere apprezzato nella sua scuola, dove il suo estro veniva riconosciuto ma non valorizzato a causa del suo stile “particolare”. Una volta diplomatosi sceglie di non entrare in nessun istituto d’arte, ma nel 2014 sceglie di frequentare la Scuola Chiavarese del Fumetto, una scuola del fumetto di stampo bonelliano. I suoi fumetti preferiti sono Bleach, FullMetal Alchemist, Yu-Gi-Oh!, March Story e Monster Allergy, dai quali cerca di non farsi completamente influenzare nello stile.
La vita artistica di Giulio ruota da sempre intorno alla lavorazione di Dark Luster attirando le attenzioni del web e non solo: inizia una fruttuosa collaborazione con la rivista online Doraetos Manga ma un importante traguardo viene tagliato subito dopo, nel momento in cui si avvicina alla Shockdom, alla quale consegna delle tavole del suo fumetto, con l'intento di pubblicarle per Yang, una raccolta dei migliori webcomic italiani. In attesa di un eventuale buon riscontro di pubblico che possa trasformare il suo sogno di essere editato in realtà sta continuando la propria autopubblicazione sulla propria pagina facebook.

Di seguito la trama di Dark Luster:
 
Tanto tempo fa,  quando nell'universo non vi era altro che il nulla, colui che regolava ogni principio e ogni regola era un dio, chiamato Hyperios Megistos. Egli era un entità capace di dare la vita e la morte. Hyperios creò le galassie, i pianeti e tutte le sue entità, facendole morire quando erano alla fine del loro ciclo. Quando iniziò a sentirsi solo decise di creare degli altri Dei, suoi figli. Attribuendo loro un compito ben preciso nell'universo. Ma successivamente il peso dei suoi poteri, così opposti e in conflitto tra loro, lo costrinse a scindersi in due esseri: il primo di nome Helios Megistos, a cui fu affidato il potere di dare la vita, e l’altro Humbros Necross, capace di uccidere quando gli esseri dovessero finire la loro esistenza. Helios regnò incontrastato per molto tempo, perché era buono e amava i suoi fratelli Dei, ed essi riconobbero la sua autorità. Humbros però, essendo un essere completamente negativo e nutrendo ogni sentimento più malsano, geloso dell'autorità del fratello, radunò un esercito di Dei concordi al suo fine e grazie al suo potere di dare la morte col semplice tocco, riuscì a uccidere il fratello Helios. Spinto solamente dalla smania di potere e di distruzione di ogni opera del fratello, Humbros decise di uccidere anche tutti gli altri Dei, ma non senza pagarne le conseguenze. Durante l'ultimo combattimento venne infatti sopraffatto, addormentato e sigillato in una immensa prigione di fuoco e terra così da mantenere l'equilibrio nel mondo. Tale vittoria era però solamente temporanea, perché un giorno Humbros si sarebbe risvegliato e sarebbe tornato ad annullare l’universo... e quel giorno è arrivato! Toccherà a Shin, un ragazzo solitario che nasconde un destino chiave per la sorte dell'universo, impedirgli di porre fine all'universo… ma ce la farà? La sua epica avventura inizia in un giorno qualunque, incontrando una misteriosa ragazza con una grande falce...


Dark Luster agli occhi dell'autore non è quindi solamente un fumetto, ma una reinterpretazione della creazione dell’universo, dell’essere umano e di tutte le dinamiche che lo gestiscono e lo equilibrano (a suo dire, "una eterna lotta tra luce e tenebre, gestita emotivamente come un rapporto fraterno, qualcosa di molto oscuro ma allo stesso tempo molto brillante"). L’obiettivo dell’autore è mostrare che è l’emotività, legata alla propria mentalità e alle proprie convinzioni e paure, a guidare e governare le azioni di tutti, che essi siano divinità o semplici esseri umani.

Nata nel 2009 ma messa su carta nel 2010, Dark Luster è una lunga avventura dalle tinte horror, pieno di azione e combattimenti: un incubo, o per meglio dire una serie di incubi, formatisi nella testa di Giulio, un autore per certi versi visionario, che ha sentito la fortissima necessità di liberarsi dai sentimenti opprimenti che provava ogni notte. Ora la situazione non è molto diversa, gli incubi talvolta ci sono ancora, ma l'autore li accoglie più come momenti di ispirazione che di malessere trasformando quella che era una propria debolezza nella propria forza. 

Ecco di seguito l’intervista all’autore:

Ed eccoci finalmente all'intervista di Giulio! Ti senti pronto?

Direi di sì! Intanto vi ringrazio per questa iniziativa, davvero ammirevole!

Con che stile preferisci disegnare? Quali tecniche usi?

Se proprio dovessi etichettarlo si può parlare di “fumetto orientale”,  ma diciamo che il mio stile non si adegua a nessun tipo di canone poiché è il mio modo di vedere la realtà. Per realizzare la mia opera prediligo l’uso del disegno tradizionale, utilizzando matita e china, integrando nelle ultime fasi di lavorazione di una tavola i grigi in digitale.

Cosa significa per te fare fumetti? Che cosa differenzia, per te, i fumetti da tutto il resto dell’arte?

Il mio obiettivo, come dico sempre, è quello di creare qualcosa che funzioni in primis e che possa piacere alle persone che, come me, hanno un universo dentro di loro. Non c'è soddisfazione più grande che vedere il lavoro che hai svolto venire ripagato con i sorrisi e la passione del lettore.

Per me il fumetto crea un’interazione maggiore verso il pubblico, un’interazione più calda. Tu crei dei personaggi che agiscono, che sembrano quasi vivere tra noi (se ben fatti). È come occuparsi di un piccolo universo con il quale il pubblico può interagire.


Cos’è che ti piace del tuo lavoro come fumettista? E cosa no? Raccontaci una cosa che ami e una cosa che odi del mondo dei fumetti e del tuo lavoro.

La cosa che mi piace di più è ovviamente la parte pratica. Disegnare un fumetto mi realizza e mi fa sempre piacere sperimentare nuove soluzioni grafiche e vedere l’impatto che hanno sul pubblico. Quello che non mi piace è la scarsa capacità di giudizio del pubblico medio di questo ambiente, dovuta ad una educazione e sensibilizzazione quasi assente al riconoscere il prodotto di qualità.

Com’è nato “Dark Luster”?  Quali sono i tuoi piani per esso?

Dark Luster è nato a caso. Un giorno, mentre ero in viaggio, ricordai di vari incubi ricorrenti di quando ero bambino e ci ricamai sopra delle vicende, per passare il tempo. Ho cominciato a disegnarli per gioco dato che prima d'allora non avevo mai disegnato un fumetto, fu la prima volta diciamo. Da lì mi sono appassionato ed ho creato vari personaggi, prendendo già varie immagini ricorrenti nella mia testa ma dando loro una vera e propria forma. Piano piano si è andato così a creare un'avventura immensa che si svolge dentro la mia testa, ed ora sto cercando di trasportarla su carta.
Attualmente non ho particolari pretese, voglio solo migliorare e poter fare un bel lavoro, poterlo mostrare ad un pubblico e vedere che quest'ultimo lo apprezzi per quello che è, perché essendo una parte di me è come se avessi un mio piccolo spazietto in questo grande mondo.



Parlaci un po' di più di questi tuoi incubi, da dove nascono e come contribuiscono al tuo processo creativo?

Dalla mia infanzia. L’incubo era spesso il solito: un ragazzino con i capelli neri che proietta ombre terribili, ovunque, ombre piene di bocche e occhi, una sorta di demone che fagocita la gente. Un personaggio di puro terrore, tanto che mio padre si sentì addirittura costretto a disegnare sul muro un tirannosauro per farmi credere che lui lo avrebbe scacciato via (ma all'epoca mi son sempre chiesto come poteva un mostro scacciare un altro mostro.. ).

Personalmente tengo a casa un album di oltre 500 pagine, fogli raccattati da ogni luogo possibile, che testimoniano i miei sogni o “viaggi mentali”, la mia fonte primaria per la sceneggiatura di Dark Luster. Lì dentro è custodita ogni risposta, ogni passo che mi ha portato a creare la mia opera.

 

Cosa ami della tua opera? Perché i nostri lettori dovrebbero votarla al nostro Award?

Sono orgoglioso di quello che ho creato perché è il risultato di varie esperienze che ho affrontato nella mia vita, belle o brutte che siano sono una parte di me al quale non rinuncerei mai. Io tendo a non dare mai giudizi sul mio lavoro, preferisco lasciare carta bianca al pubblico e permettergli di dare un suo giudizio personale, però il consiglio che posso dare ai lettori è quello di non fermarsi al primo approccio: è qualcosa di molto più grande di ciò che sembra, il vero “Dark Luster” ha molto da offrire e non si è ancora rivelato.

Come hai creato i personaggi di “Dark Luster”? Come ti sono venuti in mente? Parlaci del tuo processo di produzione.

Ognuno di loro racchiude un’essenza di me stesso o delle persone che mi circondano. Ho osservato persone, fenomeni e reazioni per poterli creare, quasi viventi, o almeno, ci sto provando!

Ho notato che ci sono delle tavole con più neri del solito, non è una scelta casuale vero? Come mai?

In effetti un motivo c’è, non è casuale. Siccome è un continuo conflitto tra luce e tenebre, ho cercato di marcare questa cosa anche graficamente, in modo tale da far risultare più cupe e tetre le scene nel quale sono presenti gli antagonisti (o personaggi negativi), mentre in altre scene ho voluto rendere tutto più pulito e luminoso per risaltare i protagonisti (o personaggi estremamente positivi).

Ringraziandoti per la disponibilità nel rispondere a questa intervista: saluta il tuo pubblico!

Ringrazio chiunque leggerà l’intervista, mi dispiace per voi…ma non sono affatto bravo ad esprimermi per quanto riguarda il mio lavoro! Detto ciò, spero di sentire qualche vostro parere a riguardo del mio fumetto, ne sarei particolarmente felice!

 

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Link Utili:
Dark Luster
Giulio Sciaccaluga
Scheda di Animeclick


Concorrenti Precedenti:
Demon's Daughter
CyberSteel
Rogheneach


Tutte le news dei partecipanti

Che cos'è l'IICA?

L'Italian Indie Comics Award è un concorso nato per promuovere le autoproduzioni partecipanti e cercare di far conoscere loro ed i loro autori ad un pubblico più vasto, stabilendo nel frattempo quali sono le migliori per diverse categorie di genere e di stile (qui l'elenco completo e tutti i dettagli) in maniera da mettere le opere più meritevoli in risalto secondo divisioni il più possibili omogenee e pertinenti . Il concorso è strutturato in due fasi: la prima di rassegna, che si sta svolgendo attualmente, per presentare le opere partecipanti e la seconda di voto pubblico, che sarà effettuata verso giugno, dove tutti gli interessati saranno chiamati a votare ed esprimere le proprie preferenze (tale voto pubblico si unirà a quello della giuria di settore per dar vita al giudizio finale per ogni categoria).

Questa rassegna quindi è un'occasione di festa dove poter ammirare e commentare gli autori partecipanti, rammentando che sono esordienti, molte volte autodidatti, e che in quanto tali non sono perfetti, ma hanno tantissima voglia di mettersi in gioco, crescere e migliorare. Ci auguriamo quindi che possiate leggere le loro opere ed apprezzare i loro sforzi in quanto tali, promuovendo quelle opere che considerate meritevoli dando loro il vostro supporto. La maggior parte di loro lavora solo per passione nutrendosi dei commenti del proprio pubblico ed anche un piccolo parere positivo può fare la differenza e sostenerli nel loro sogno, non deludiamoli!