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キョン

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Ambientato nel 1842, durante l'era Tenpou, nell'allora Edo (attuale Tokyo), capitale shogunale del periodo Tokugawa, "Oh! Edo Rocket" (titolo originale "Ooedo Rocket") è tratto da una rappresentazione teatrale di Kazuki Nakashima. La trasposizione animata è risultata, per molti versi, non priva di originalità narrativa e stilistica. La storia segue le vicende di un giovane artigiano di fuochi d'artificio, Seikichi, determinato a inseguire i propri sogni nonostante la politica autoritaria e restrittiva degli ufficiali governativi: Mizuno Tadakuni, consigliere anziano e longa manus dell'autorità shogunale, ha messo infatti al bando gli spettacoli pirotecnici assieme alle altre forme d'intrattenimento, in un anticipo di austerità Meiji, causando malcontento nella popolazione. Assieme al giovane maestro di hanabi, gli abitanti del vicolo di Edo, artigiani e saltimbanchi del caseggiato Furai, si arrabattano come meglio possono per eludere la stretta proibizionista degli ufficiali di polizia, tra cui si distingue per intransigenza il solerte Akai Nishinosuke, intenzionato a ripulire dal "lerciume" il blocco Furai.
Il setting storico viene arricchito inoltre da elementi fantascientifici, tra bestie venute dallo spazio impegnate in combattimenti all'ultimo sangue e l'apparizione di una misteriosa ragazza di nome Sora (nomen omen), che chiede a Seikichi di costruire per lei un fuoco d'artificio capace di raggiungere la Luna.
Il curioso quadro che ne viene fuori oscilla tra un'interpretazione macchiettistica dell'era Edo, punteggiata di rimandi didascalici alla realtà dell'epoca, e del gradevole anacronismo umoristico, disseminato a volontà in una sceneggiatura incline al rocambolesco.
La caratterizzazione dei personaggi è quanto mai variegata: si passa da un SD classico, riservato ai residenti del Furai, con forme in alcuni casi vicine all'antropomorfismo, a figure più allungate e meno sbilanciate sul comico, quali quelle di Ginjiro e O-Ise; ciò nonostante, l'elemento parodistico regna sovrano nella resa grafica e, complessivamente, nell'opera molti dei personaggi sono in effetti caricature di figure storiche realmente esistite. Non che manchi il conflitto, i cui opponenti sono da un lato gli abitanti del vicolo e dall'altro le propaggini dell'autorità, con al centro le creature aliene, fonte di terrore per gli uni e per gli altri, ma soprattutto mistero incomprensibile per i magistrati e la polizia; purtuttavia, il tono della storia rimane decisamente semiserio, fino a virare decisamente sul fantastico, proponendo persino un allunaggio ante litteram, grazie alla propulsione di un pirotecnico rocket. Da segnalare anche l'OP ritmata e dalla vocalità cangiante.
In estrema sintesi, "Oh! Edo Rocket" è indubbiamente una serie dal plot inconsueto, che si sforza di far sorridere attraverso strade molteplici, riuscendoci nella maggior parte dei casi.


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Ratto Volante

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Ho cominciato quest'anime un po' alla cieca, aiutato più dai giudizi delle (poche) recensioni che comunque lo descrivevano come demenziale.
La prima puntata mi ha lasciato perplesso. Dopo tre o quattro episodi avevo una mezza intenzione di lasciar perdere, anche per un chara un po' particolare, soprattutto in alcuni personaggi. Siccome a me non piace lasciare le cose a metà, ho perseverato, e ne sono stato premiato. Più si va avanti nella storia, più si capiscono i meccanismi di quest'anime, più ci si appassiona fino al finale praticamente perfetto.
La storia, ambientata in una Edo del 1842 un po' particolare, prende lo spunto da Seikichi, giovane fabbricante di fuochi d'artificio perennemente nei guai con la giustizia. Una sera il ragazzo incontra una bellissima ragazza che gli chiede di costruire un razzo che la riporti a casa.
Ho parlato di una Edo un po' particolare, perché
<b>SPOILER!</b>
praticamente in ogni puntata, i personaggi si trovano a usare, senza particolari problemi peraltro, utensili e oggetti del Ventesimo Secolo.
<b>FINE SPOILER</b>
Trovo ottima l'opening, a opera delle Puffy.
"Oh Edo Rocket" è un anime da guardare, sapendo che ha bisogno di un po' di tempo prima di ingranare e far partire i fuochi d'artificio.
Voto: 8,5.
Una particolarità: le prime sillabe di ogni puntata formano alla fine una frase che, più o meno, dice: "Da adesso in poi l'amore e la confusione... Ehm, com'era più? Ci vediamo!"


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Chiaretta

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Mi sono avvicinata a questa serie con molta molta sfiducia, me l'ha consigliata una mia amica, ma pensavo in tutta sincerità fosse una stupidaggine.

Il primo episodio non è nulla di che, il secondo carino ma insipido, e poi... poi ad un tratto la trama fiorisce! La confusione iniziale di personaggi e situazioni si dissipa e si intrica continuamente e la storia va avanti in un crescendo di gag e momenti di vivace demenzialità, ma questo non danneggia la trama. La storia è inaspettatamente corposa e solida, i personaggi principali piuttosto ben indagati, e piano piano, mentre vengono sviluppati episodio per episodio, è impossibile non affezionarsi a loro.
L'animazione è piacevole e inusuale i dialoghi sempre brillanti e i colpi di scena vi sorprenderanno fino alla fine. L'ultimo colpo di scena è a due minuti dall'epilogo, ed è molto spassoso.

Alieni, mostri spaziali, fuochi d'artificio, orgoglio, amicizia, un pizzico di romanticismo, ladri e beh... non perdete d'occhio l'onorevole pensionato del quartiere Furai, lui è il più sospetto di tutti!

Fuki

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Fuki

Episodi visti: 3/26 --- Voto 7
Serie decisamente demenziale, a tratti molto divertente. Se si è appassionati del genere o se non si pretende una grande complessità di trama e personaggi può regalare momenti di grande godimento. Alcuni personaggi, nel loro essere così surreali e impossibili, sono davvero riusciti.