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shinya

Episodi visti: 26/25 --- Voto 8
“Ookiku furikabutte” è una serie anime del 2007 composta da venticinque episodi più uno special.

La trama si sviluppa più o meno così: la storia è incentrata su un ragazzo di nome Mihashi Ren, a cui piace giocare a baseball. Infatti, mentre frequenta le scuole medie, si iscrive al club di baseball nel ruolo di lanciatore, solamente grazie alla raccomandazione del nonno, tra l'altro preside di quella scuola. Mihashi viene così disprezzato da tutto il resto della squadra sia per il fatto della raccomandazione sia per il suo scarso rendimento in campo. Alla fine Mihashi, capendo di essere solo un peso e non sentendosi ben voluto, abbandona la squadra, trasferendosi in un’altra città. Qui si iscrive per puro caso a un’altra squadra di baseball, assemblata con vari ragazzi provenienti da altri club, nata da appena un anno e avente come allenatore una donna. In questo nuovo gruppo Mihashi avrà piena fiducia dai suoi nuovi compagni di squadra, e con l’aiuto di Abe Takaya, il ricevitore della squadra, Mihashi stesso riuscirà a ritrovare la fiducia anche in sé stesso.

Ho visto diversi anime incentrati sul baseball e, già che non è uno sport così rinomato nel nostro Paese, molte volte ho fatto davvero fatica a seguire la dinamica di questo gioco che mi ha sempre un po' affascinato, forse perché così straniero ed esotico (?).
Nel caso di “Ookiku furikabutte”, inaspettatamente, mi sono trovata molto a mio agio, nel senso che vengono spiegati passo passo le tecniche essenziali, i lanci e i trucchi di questo sport, insomma le basi per seguire con un minimo di logica l'andamento delle partite. Ed è questo, secondo me, uno dei tanti punti di forza di questa serie. Inoltre mi ha affascinato la batteria (termine baseballiano per indicare la coppia lanciatore-ricevitore) di Abe e Mihashi! Soprattutto l'attenzione riservata ai vari tipi di lanci.

Complessivamente la serie può essere divisa in due archi: il primo introduttivo in cui la squadra di Mihashi si sfida durante un programma di allenamento in amichevole proprio con la ex squadra in cui giocava Mihashi. In questo capitolo viene posta l'attenzione su Mihashi e sul trauma che i suoi ex compagni di squadra gli hanno lasciato. Abe, per iniettare una buona dose di fiducia nel suo compagno, decide di vincere a tutti i costi la partita. Il secondo arco invece vede la squadra di Mihashi partecipare alla prima partita del campionato della loro regione, dove si scontreranno con la fortissima squadra campione uscente.

Una piccola nota negativa è il fatto che inizialmente non riuscivo bene a distinguere i vari personaggi, poi mi sono abituata e il character design non mi è comunque dispiaciuto.
Le opening e le ending non mi hanno colpito particolarmente, ad eccezione della seconda ending che rispecchia molto la personalità di Mihashi.
A volte in qualche episodio viene fatto un piccolo riassunto degli aspetti salienti dei precedenti episodi, ma nulla di eccessivo o pesante.
Ho amato moltissimo le faccine buffe di Mihashi quando è con Abe (e non solo!) e anche Abe mi ha fatto divertire molto nei suoi scatti d'impazienza! Altro bel personaggio è Tajima Yuuichirou, eccellente battitore e determinante nei momenti decisivi delle partite. Anche il capitano Hanai Azusa mi è piaciuto molto. La coach è molto brava a guidare i suoi allievi e non stona affatto con il resto dei personaggi.

Consiglio vivamente a tutti questo anime, in grado di regalare delle belle emozioni durante la visione, anche perché tiene abbastanza alta la tensione ad ogni episodio. Un buon spokon a tema baseball veramente ben fatto.
Chiudo con una piccola nota: se si vuole vedere come negativo il fatto che viene impiegato l'80% delle puntate per le partite di baseball, mi sale il nervoso! E' uno spokon, non stanno mica a pettinare le bambole!


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Ayamar

Episodi visti: 24/25 --- Voto 5
La storia ruota attorno a Ren Mihashi, un ragazzo tenero e impacciato che ama giocare a baseball. Nel corso dell'anime scopriremo ciò che lo ha spinto ad essere quello che è, quindi il suo passato, ma non solo. Accanto a Mihashi troviamo Takaya Abe, colui che riuscirà a gestire e a motivare il nostro protagonista. Amerete e odierete Mihashi allo stesso tempo, vorrete vederlo più sicuro di sé, come un vero asso dovrebbe essere, ma allo stesso tempo le sue facce buffe e la sua sbadataggine vi faranno sorridere. L'anime scorrerà tranquillo senza particolari momenti clou, la colonna sonora non ha chissà quale impatto emotivo, ma è comunque ben fatta.

L'unico vero motivo per cui non sono riuscita ad apprezzarlo è la sua eccessiva, realmente eccessiva, lentezza. Non trovo accettabile quasi dieci puntate soltanto per una partita, per quanto importante sia, soprattutto se in esse non ci sono particolari colpi di scena. All'inizio vi andrà bene, ma poi inizierete a pregare che finisca, perché davvero non ne potrete più di vedere che le cose rimangono praticamente sempre uguali per tutte quelle puntate.


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Demon92dc

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Premettendo il fatto che non conoscevo il baseball, devo dire che si tratta di un buon anime, perché mi ha fatto scoprire, in modo chiaro e semplice, il mondo di questo sport, attraverso la storia di un ragazzo che dopo molte peripezie, dovute al suo difficile passato, finalmente riesce a integrarsi con la squadra.

Storia: 8/10. E' molto lineare e ben fatta, ti fa vivere in prima persona la fatica e la gioia di affrontare ogni nuovo inning, ogni volta con una marcia in più grazie al bagaglio d'esperienze acquisite durante gli allenamenti, non tralasciando, tuttavia, la storia, quasi a sé stante, del protagonista principale. Forse l'unica pecca è rendere proprio queste partite interminabili; secondo me sarebbe stato meglio farne di più e più brevi.

Art (disegni): 8/10. I disegni sono molto belli e ben curati, e anche l'animazione è fatta bene.

Sound: 5/10. Come sound non mi è piaciuto particolarmente; ad esempio, il canto d'incoraggiamento che durante le partite i fan avversari ripetevano a mo' di cantilena continuamente mi irritava parecchio; inoltre, anche l'opening e l'ending non erano esattamente un capolavoro...

Personaggi: 7/10. I personaggi di questo anime sono ben caratterizzati: ad esempio, Mihashi, il protagonista, è un ragazzo molto chiuso e timido che avrà un'evoluzione positiva durante il corso dell'anime; poi Takaya, un personaggio che rispecchia, in sé, i valori di lealtà e amicizia, che sarà molto d'aiuto per far superare a Mihashi le sue difficoltà a relazionarsi con gli altri e aiutarlo a ritrovare la fiducia in sé stesso; e infine l'allenatrice della squadra, che fino alla fine non smetterà di incoraggiare i suoi ragazzi, spronandoli sempre a dare il meglio di loro stessi. Tuttavia, molti altri personaggi che avrebbero potuto avere un ruolo più caratterizzato restano fini a sé stessi, cosa che un po' mi è dispiaciuta.

Divertimento: 7/10. Come anime non mi è dispiaciuto, anche perché, come ho detto all'inizio, non conoscendo il baseball, è stato molto chiarificatore per me; certo non è stato neanche divertentissimo a causa della lungaggine di certe partite, ma a chi come me non conosceva questo sport lo consiglio caldamente. Inoltre, la presenza di diverse battutine e momenti di euforia contribuiscono a rendere l'anime scorrevole e abbastanza gradevole.

In definitiva un anime ben fatto, piacevole da guardare e molto istruttivo, essendo ricco di valori positivi; lo consiglio a tutti coloro che preferiscono vedere un anime che parla di uno sport in modo limpido e più vicino possibile alla realtà, senza le esagerazioni tipiche degli shounen.


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KenRen

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Ookiku furikabutte anime di genere Sportivo/Scolastico e nulla più.
Ardita la scelta degli autori nel proporre un protagonista che ha tutto fuorché carisma e spirito da Ace o più chiaramente, se visioniamo tutti gli anime sul baseball, non troveremo un pitcher così ansioso, insicuro e timoroso come questo, in altre parole non vi aspettate di essere coinvolti emotivamente da questo personaggio, ma quanto vi farà incazzare la sua perenne indecisione! Ma forse sarà proprio questo suo lato a farvi tenerezza e a farvi pensare che forse l'anime vale la pena essere visto.
Nessuna novità all'orizzonte per quanto riguarda la trama; squadra liceale di baseball di uno sperduto paesino campagnolo che formatasi da poco mira al fantomatico "Koshien", fortunatamente gli autori non sono caduti nel patetico trasformando una squadra di mezzi scappati di casa in una forza della natura, al contrario proprio la debolezza e la mancanza di risolutezza del protagonista e l'immagine contrastante del resto della squadra che fornisce supporto alle sue lacune, danno un minimo tocco di innovazione a quest'opera.
La storia ovviamente vede la nostra squadra confrontarsi alla pari con i campioni, se no che anime sarebbe stato, ma nel complesso lascia l'opera a metà, che prosegue nella seconda stagione dell'anime.
Nonostante non entusiasmi molto dal punto di vista del coinvolgimento, l'anime non stanca né annoia lo spettatore e la riuscita è sicuramente sopra la sufficienza.


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Shaoranlover

Episodi visti: 26/25 --- Voto 9
"Ookiku Furikabutte" racconta la storia di Mihashi, un adolescente a cui piace da matti il baseball, in particolare ama giocare come pitcher, ed è questo il ruolo che riveste nella squadra della scuola media Mihoshi. Per essere all'altezza del compito, nonché per passione verso lo sport e insicurezza caratteriale, Mihashi si allena duramente, al limite del danno fisico, a lanciare. I suoi compagni tuttavia sono convinti non abbia la stoffa per giocare e tanto meno come titolare, e lo accusano di essere un raccomandato e un egoista perché non vuole cedere il mound ad altri ragazzi reputati più capaci. Con il tempo, la situazione si fa insostenibile per Mihashi che al termine delle medie cambia istituto in favore di un altro con una squadra di baseball in cui la sua cattiva fama non sia arrivata e possa migliorarsi.
Durante la ricerca del club giusto per lui, Mihashi viene trascinato a partecipare a una sessione di allenamento del team del liceo Nishiura. L'allenatrice Momoe e il catcher Abe si accorgono che Mihashi non è affatto un cattivo giocatore: forse non possiede doti immediatamente riconoscibili quali pura potenza o velocità nei lanci, in compenso ha un ottimo controllo della pallina e una precisione nei tiri rara per uno studente. Caso mai, quello che è necessario per Mihashi è maggiore fiducia in se stesso e nelle sue capacità; a questo proposito, è spronato dal supporto e dalla competenza in qualità di catcher di Abe. Mihashi è entusiasta e si unisce così al Nishiura.

Ren Mihashi è l'atipico protagonista di "Oofuri": atipico perché se nei titoli sportivi non è inusuale che il protagonista e la sua squadra partano da zero per poi affermarsi tramite costanza e duro lavoro, Mihashi ha già delle particolarità spiccate e un carattere piuttosto difficile da gestire. Mihashi infatti, anche per colpa dei suoi ex-compagni, ha sviluppato un coriaceo senso di inferiorità e incertezza, caratteristiche che determinano il suo intero personaggio: è estremamente timido, quando parla si esprime separando le frasi in piccole parti che pronuncia gradualmente a seconda della reazione (o della reazione che si aspetta) dell'altro. Quando è sotto pressione, si agita, diventa rosso in viso e ha un'espressione da pulcino indifeso. Anche in campo non è affatto fiducioso nella sua abilità, si affida totalmente alle direttive di Abe. È probabile che Mihashi susciti due differenti tipi di reazione nello spettatore: lo si può apprezzare e adorare in quanto fa leva sul proprio spirito paterno/materno, oppure lo si vorrebbe picchiare. Anche tra i suoi compagni del Nishiura c'è chi lo accetta prontamente (Tajima e Izumi) e chi fa fatica (Abe).
Takaya Abe è il catcher della squadra e il coprotagonista della serie, e forma la battery principale del Nishiura insieme a Mihashi. Il rapporto di amicizia e sostegno che si instaura tra Abe e Mihashi è uno dei temi portanti di "Oofuri". Dovendo giocare in coppia, è necessario che Abe riequilibri l'attitudine negativa, a tratti disfattista, di Mihashi e lo sproni a tirar fuori il suo pieno potenziale; in questo, il carattere di Abe è strutturato bene: mentre Mihashi ha un comportamento (per quanto involontariamente) fatalista, Abe è calmo, logico e razionale, è consapevole delle sue possibilità e di quelle altrui, siano essi i suoi compagni (nel qual caso si impegna per valorizzarle, in primis con Mihashi) o i suoi avversari (in questo caso studia la loro tattica di gioco e tenta di svantaggiarli). Se il suo atteggiamento cool è prezioso nel baseball, quantomeno non è sempre positivo nei rapporti umani: nella sua relazione con Mihashi alle volte sembra lo stia manipolando e trattando con condiscendenza.
Un elemento che agisce da collante tra i membri del Nishiura è Tajima, il cleanup hitter. Caratterialmente è solare, estroverso e chiassoso, e spesso fa da "interprete" per Mihashi, suggerendo cos'è che vuole dire. Il suo spirito allegro si riflette nel modo di giocare, molto versatile meno che per gli home run a causa della sua costituzione piuttosto piccola: ciò lo spinge a cercare ancora di più l'interazione dei compagni.
Mihashi e Tajima appartengono anche alla stessa classe, assieme a Izumi. Izumi ha un carattere più posato e serioso stile Abe e condivide la versatilità di Tajima, anche se sul campo e in gruppo brilla meno proprio per il suo atteggiamento più pacato, tanto che non è cerimonioso neanche nei confronti degli allievi più grandi, come Hamada.
Hamada è un amico d'infanzia di Mihashi e compagno dalle elementari di Izumi. In precedenza giocava anche lui a baseball (da piccolo Mihashi riceve il suo primo guantone come regalo da Hamada), ma ha smesso per via di un problema al gomito, spiega, ma la cosa non è del tutto chiara. Comunque anche Hamada è appassionato di baseball e organizza e dirige il gruppo di tifosi del Nishiura.
Rispetto a tanti club, il Nishiura è speciale. Uno dei motivi è che non ha un allenatore uomo che svolge il suo lavoro con metodi paterni, bensì ha un'allenatrice che lavora anche part-time. Il suo nome è Maria Momoe, ed è un personaggio davvero singolare: ha una grande forza fisica (durante il primo episodio offre ai neoiscritti un succo d'arance spremute a mani nude) e quando il suo team segna un punto nel corso delle partite si entusiasma in un modo tale che pare abbia un orgasmo (di certo il suo seno spropositato non aiuta a dare un'impressione diversa). Nonostante gli avversari a volte si dicano imbarazzati e perplessi nel vedere un'allenatrice, Momoe è estremamente dedita al suo ruolo (i ricavati dei suoi lavori extra vanno a coprire le spese del club), competente e ha idee molto chiare: per lei una dote irrinunciabile in ogni squadra che si rispetti è la coesione tra i membri. In effetti una delle prime attività che organizza è un ritiro.

Al termine del ritiro, il Nishiura affronta in un'amichevole il Mihoshi, l'ex-squadra di Mihashi. È grazie a questo incontro che Mihashi compie un ampio passo nel lasciarsi alle spalle il passato e accettare senza rimorsi di coscienza la maglia numero 1.
Il match con il Mihoshi mi ha colpito per una serie di motivi. Personalmente non sono un amante del genere sportivo: di solito trovo che la narrazione penda troppo sul fronte dell'azione (comprensibilmente, mi rendo conto che l'aspettarsi diversamente è un mio limite), mentre a me piace seguire i personaggi e il loro sviluppo; in questo modo però c'è il rischio non si parli più di sport. Ookiku Furikabutte mi ha soddisfatto poiché equilibra queste due tendenze: appunto nel corso della partita Nishiura-Mihoshi si nota la maniera davvero magistrale in cui i caratteri dei vari personaggi si riflettono nel loro stile di gioco, come i personaggi si amalgamano tra loro e nei rispettivi compiti, intanto che la partita è mostrata in modo comprensibile anche per chi di baseball non sa nulla e mettendone in luce aspetti meno appariscenti (le varie tattiche del catcher e dell'allenatore, il modo in cui i due team tentano di leggere le intenzioni avversarie).
Infine, è chiaro a tutti che se il Mihoshi non è una squadra competitiva la colpa non è di Mihashi ma dell'atteggiamento individualista preso dai suoi giocatori, pronti soltanto ad affidarsi a talenti personali piuttosto che ad allenarsi duramente e lavorare in squadra. Il Nishiura all'opposto premia queste qualità, e quindi vince.
L'opposizione bravura individuale-gioco di squadra mi ricorda molto la premessa di "Kuroko no Basket" (d'altronde è possibile che Tadatoshi Fujimaki si sia ispirato all'opera di Asa Higuchi). Come Mihashi, anche Kuroko si ritrova escluso dalla sua squadra, nota ai fan come Generazione dei Miracoli, in quanto gli altri cinque appartenenti prendono le distanze l'uno dall'altro, affidandosi solamente al proprio talento e perdendo di vista il fatto che il basket, come il baseball, è un gioco di squadra. Per dimostrare la validità della propria convinzione e modo di giocare, "Kuroko" si iscrive in un'altra scuola superiore e cerca di instaurare nella sua nuova squadra un rapporto di fiducia e collaborazione con cui battere e "convertire" i restanti membri della Generazione. Anche Kuroko è un protagonista parecchio atipico: non sembra affatto il personaggio principale di uno shounen con la sua natura assai poco appariscente (il suo stile di gioco sfrutta proprio il fatto che viene poco notato per passare la palla), però si differenzia da Mihashi nella fiducia delle proprie capacità, mentre Mihashi predilige uno stile di gioco più realistico ("Oofuri" non mostra fanta-baseball come in "Kuroko's Basket" si gioca fanta-basket. "Oofuri" non si chiama "Mihashi no Baseball").

Chiusa la parentesi, oltre all'armonia tra la parte sportiva e di character development un altro pregio riguarda il comparto tecnico: lo studio d'animazione innanzitutto ha compiuto un ottimo lavoro nel migliorare lo stile di disegno dell'autrice originale e nel conferire alla produzione un carattere unitario. Il character design risulta tutto sommato ben realizzato considerando che si basa su disegni di partenza piuttosto bruttini (nelle prime tavole del manga Mihashi sembra un parente stretto di E.T.) e nel complesso le animazioni sono molto fluide; in generale, "Ookiku Furikabutte" anime presenta uno stile magari non all'avanguardia tecnicamente ma piacevole a seguirsi proprio in virtù della sua ricercata semplicità. Lo stesso vale per le musiche: la soundtrack è interamente composta di pezzi privi di accompagnamento canoro, il che permettono di sottolineare alcuni passaggi centrali degli episodi senza sviare l'attenzione richiamandola sulle tracce musicali.
Il risultato di tutto ciò è una serie animata gradevole da guardare e ascoltare (merito anche dell'azzeccato doppiaggio) la cui storia si evolve gradualmente e in cui ogni passo (nel fervore della partita, nell'evoluzione dei caratteri) è necessario per lo sviluppo globale.
L'unico difetto che ho avvertito durante la visione è lo scarso numero di episodi totali: se ventisei puntate sono sufficienti per un prodotto dallo svolgimento rapido, non bastano per uno che al contrario fa della crescita in tempi dilatati il suo punto di forza. Dopo tutto in questa prima stagione si mostrano solamente due partite, e lo spazio dedicato allo slice of life è ristretto; d'accordo che se i rapporti tra i personaggi hanno modo di emergere anche sul diamante il bisogno di mostrare i protagonisti al di fuori di esso è minore, tuttavia avere spazio anche per trattare della vita quotidiana dei giocatori del Nishiura sarebbe stato tutt'altro che negativo.

"Ookiku Furikabutte" è una produzione che tratta di sport e amicizia, e lo fa con simpatia, dolcezza, una nota di drammaticità e tanta, tanta intelligenza. Tramite le vicende di Mihashi e compagni "Oofuri" fonde sapientemente sport e introspezione, creando un grande affresco del significato dell'adolescenza: crescere, profondendo tutto l'impegno possibile in compagnia di numerosi amici e persone care con cui condividere quest'esperienza indispensabile e indimenticabile. L'unico rimpianto è che la serie non duri di più e il vuoto interiore che lascia dietro di sé è davvero grande, ma a ogni modo penso sia un titolo da vedere, una piccola perla da aggiungere al proprio tesoro.


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Arashi84

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Il mio rapporto con il baseball è sempre stato strano: nonostante nella mia vita mi sia ritrovata diverse volte ad avere a che fare con questo sport, non sono mai riuscita a comprenderne le regole e il funzionamento. Quindi, perché mai approcciarsi a un anime del genere? I motivi sono due ed estremamente semplici: le uniformi e la presenza di un protagonista apparentemente inetto. Dopo aver visto i venticinque episodi di cui si compone "Oofuri" (l'opera è conosciuta anche con quest'abbreviazione), non posso fare altro che ringraziare la semplice eleganza del design delle uniformi e la mia momentanea passione per i protagonisti piagnucoloni.

Ren Mihashi è il pitcher (cioè il lanciatore) ufficiale nella squadra di baseball della sua scuola media, la Mihoshi, che però in tre anni non ha vinto nemmeno una partita a causa dell'incapacità del suo pitcher; perlomeno, questo è quello che pensa una parte della squadra, convinta che Mihashi abbia ottenuto il suo ruolo in quanto nipote del preside. Il ragazzo, così, addossandosi tutte le colpe delle sconfitte, abbandona la sua vecchia scuola per frequentare le superiori in un'altra prefettura. Anche se inizialmente non è sicuro di voler tornare a giocare a baseball, viene letteralmente trascinato nella squadra del liceo Nishiura, dove troverà nuovi compagni pronti ad accoglierlo e soprattutto ritroverà la voglia di giocare a baseball con passione.

Come dicevo all'inizio, di baseball non ci capisco nulla, e pur considerando il fatto che "Oofuri" sia un anime sportivo molto tecnico e strategico, la serie mi ha coinvolto tantissimo, facendomi provare emozioni diverse: gioia, ansia, felicità, curiosità ma mai noia. In pratica il 90% della serie è occupato da due partite che però scorrono veloci come il vento nonostante il "tecnicismo" di cui parlavo prima. Alla fine della serie sono riuscita anche a capire qualche regola di gioco, ritrovandomi a pensare: "Questo deve essere un safe/out, no?!".
Ho apprezzato molto i personaggi che, sebbene siano tanti e non abbiano pari visibilità, sono ben caratterizzati e interessanti. Un piccolo difetto però risiede nel fatto che graficamente non tutti i personaggi siano particolarmente caratterizzati, infatti ci ho impiegato un po' di tempo per associare i nomi ai volti, specie quando in campo i ragazzi indossano cappelli o elmetti. Gli elementi che spiccano di più sono i due protagonisti: il pitcher Mihashi e il catcher (il ricevitore) Abe, un duo tanto strampalato quanto interessante. Non sono da meno il capitano Hanai, Tajima (il mio preferito), Izumi e tutti gli altri membri della squadra che riescono, bene o male, a farsi conoscere e apprezzare. Nonostante quindi la storia s'incentri maggiormente su Abe e Mihashi, tutta la squadra è protagonista.
Mihashi è un ragazzo timido, perennemente in lacrime e totalmente insicuro: l'esperienza negativa nella sua vecchia squadra l'ha portato alla convinzione di essere un totale inetto, inutile se non dannoso per l'intera squadra. Ha sempre paura di sbagliare e di deludere i compagni, ma fortunatamente i ragazzi della Nishiura e la tostissima allenatrice Momokan (nomignolo affettuoso con cui la chiamano i ragazzi) riconoscono immediatamente il suo vero valore, infondendogli fiducia e l'ormai persa voglia di vincere. Elemento fondamentale per la riuscita di quest'ardua impresa è Abe, un ragazzo molto intelligente, serio e severo, che si prenderà cura di Mihashi in un modo "paterno", decidendo di fare di lui un grande pitcher.

In definitiva, quella che Mihashi intraprende non è solo la strada per diventare un perfetto pitcher, ma un percorso di crescita che lo aiuterà a liberarsi dai fantasmi del passato e dalla sfiducia per ritrovare nuovamente la voglia di salire sul mound (la collinetta da cui lancia il pitcher) lanciando la palla con tutta la passione che gli brucia in corpo. Dopotutto anche Charlie Brown, nonostante il suo pessimismo, quando si trova sul mound riesce per un attimo a pensare, o meglio sperare, di avere il mondo tra le mani.
Sinceramente, nonostante io lo trovassi incredibilmente tenero, più di una volta mi sono chiesta se Mihashi, con il suo continuo lacrimare, non potesse risultare irritante agli occhi dello spettatore, specie se maschio e quindi privo di "quell'istinto materno" che può portare una ragazza ad amare un personaggio così fragile. Poiché però anche alcuni suoi compagni di squadra ammettono di trovarlo a volte irritante e incomprensibile, credo che il personaggio vada bene così; non è il classico "genio" o la carismatica star della squadra, è semplicemente un ragazzo con scarsa autostima che, supportato dagli altri, ha bisogno di crescere e comprendere il suo valore.
La cosa più bella della Nishiura è l'essere una squadra composta da ragazzi "normali", con talento sì, ma allo stesso tempo pieni d'insicurezza, paura e inesperienza, fattori che comunque sono compensati dalla genuina voglia di vincere e dare il massimo.
Bella anche la caratterizzazione dei personaggi delle squadre rivali: la partita con la Tousei è un esempio, da entrambe le parti, di sportività e amore profondo per questo sport.

A discapito di una realizzazione tecnica non eccelsa, "Oofuri" è un anime gradevolissimo, che diverte ed emoziona con discrezione, senza grandi effetti speciali. Non mi sento di consigliarlo a chiunque, chi non ama il baseball o non ne è minimamente incuriosito potrebbe trovarlo noioso, ma chi è in cerca di una bella storia sportiva credo proprio che dovrebbe dare una possibilità a quest'anime.
La serie termina con la prima partita del torneo estivo, come se il suo scopo fosse semplicemente quello di presentare i personaggi e le loro particolarità. Mihashi e Abe ne hanno ancora di strada da fare per diventare un perfetto duo di pitcher/catcher, quindi, sotto con la seconda stagione!


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niki010

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Ookiku Furikabutte è uno dei migliori anime che abbia mai visto per un motivo molto semplice: prende uno specifico argomento di un certo genere e offre quindi una storia finemente lavorata, che espone tutti gli aspetti migliori di quello stesso genere, in un unico pacchetto conciso e accattivante. In questo caso è il baseball scolastico. Da lì, Furikabutte, mostra ai telespettatori tutte le sfumature e i dettagli che questo sport praticato in un club possa offrire: amicizie, cameratismo, dolori, vittorie, duro lavoro, profitto. L'anime non cambia mai il suo soggetto prescelto.
Non ci sono giocatori che azzeccano ogni palla, né battitori di homerun, né squadre con intenti di dominare il mondo. Solo giocatori realistici e partite di baseball.

In primo luogo parliamo dei personaggi: Furikabutte dimostra una buona conoscenza degli adolescenti e tutti i personaggi sono molto realistici. A differenza di altri anime, non ci sono giocatori "star". Ognuno ha il suo momento di gloria, e questo è un aspetto in cui Furikabutte ha davvero un vantaggio su altri anime, dove invece tutti i giocatori, oltre a quelli principali, a volte passano in secondo piano nel corso con il passare del tempo. Si arriva a vedere quindi l'evoluzione di una squadra: da perfetti sconosciuti, i nostri, lavorando insieme insieme ottengono una serie di vittorie.
E per quanto riguarda le partite? Assolutamente accattivanti. Infatti una di esse può durare anche dieci interi episodi. L'anime copre meticolosamente ogni singolo aspetto del gioco, sia la strategia che le azioni primarie o secondarie. E se si pensa che nessun anime possa tirare fuori questo livello di dettaglio pur rimanendo ancora interessante e divertente, allora vi sbagliate. Furikabutte tiene il lettore con il fiato sospeso. Dopo ogni episodio si ha subito la voglia di vedere il successivo.

Un aspetto che mi ha colpito è che nella serie gli avversari non vengano rappresentati come nemici. Nelle scene di gioco infatti, si è in grado di ascoltare i pensieri degli avversari e di vedere le loro contro-tattiche messe in atto per rispondere efficacemente a quelle dei protagonisti. L'anime non ci permette di dimenticare che l'avversario è per molti versi simile alla squadra, e che ad ogni vittoria in un torneo di baseball, squadra che perde sarebbe potuta essere altrettanto meritevole della vittoria.

Vorrei soffermarmi sul personaggio principale, Ren. Sembra chenon sia piaciuto a causa della sua personalità sottomessa e alla tendenza a mettersi a piangere sulle piccole cose. Personalmente, ho trovato invece che fosse un personaggio carismatico. Penso che l'anime abbia fatto un ottimo lavoro nel ritrarre i suoi pensieri e il suo comportamento nervoso anche fornendo spunti di grande umorismo.

In definitiva, Ookiku Furikabutte è una serie sportiva unica. Essa cerca qualcosa di nuovo, dandoci un cast di personaggi superlativo, e poi ci mostra, partita dopo partita, inning dopo inning, come questa squadra si prepari per vincere le partite. Questa è una storia di baseball credibile grazie a tutte le sfumature che da esso derivano.
E' certamente la migliore rappresentazione del baseball che io abbia mai visto e una delle raffigurazioni più belle della giovinezza e della competizione. È più che guadagnato il suo posto nei miei preferiti.


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roooo83

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Uno degli anime sportivi migliori che abbia mai visto! La storia ruota attorno alla crescita dell'insicuro protagonista e dei progressi che fa nel gioco e nella vita sociale. Lo consiglio vivamente se amate il baseball o le serie sportive, non vi deluderà! Mihashi-kun è un personaggio fantastico e rappresenta benissimo i caratteri timidi e impacciati. Piano piano, grazie al baseball riuscirà ad aprirsi e a trovare nei propri compagni di squadra la forza di cambiare. Bellissimo e coinnvolgente a mio avviso!

kamikyu

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kamikyu

Episodi visti: 14/25 --- Voto 8
Un anime sportivo, diverso da tutti gli altri! Diverso perché vengono trattati principalmente gli aspetti timidi e insicuri del protagonista, ma che lo caratterizzano in maniera splendida. Forte impatto ha l'ambientazione, come non accade invece negli altri anime scolastici, ed è interessante tutto l'ambiente circostante. A mio avviso è un anime che può dare molto, se lo si guarda con interesse e passione!

Ninja Edicolas

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Ninja Edicolas

Episodi visti: 10/25 --- Voto 8
Gli episodi in totale sono 25 il 25° è uno special, la storia oltre che sul piano del gioco si sofferma moltissimo anche sul piano umano e sul rapporto che si crea all'interno della squadra fra il pitcher (lanciatore) ed il catcher di turno (quasi un rapporto tra gay sembra a volte), atto nel conferire fiducia in questo caso a Mihashi, timido, imbranato ma che vuole conquistare la fiducia di Abe il catcher. Non esistono in questo anime fortunatamente i soliti tiri ultra fighi con super poteri, è un anime basato sul baseball del tutto reale^^

Brutal

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Brutal

Episodi visti: 24/25 --- Voto 7
La maggior parte degli anime che parlano di sport si concentrano solitamente sul lato spettacolare del gioco (guarda quanto tiro forte la palla, come faccio gol bucando la rete, come sfondo un muro con un pugno, ecc ecc). Ci sono però delle eccezioni, e questo Furikabutte sembra essere una di queste. Dopo un bel po' di puntate mi sono reso conto che la storia si sofferma moltissimo sulla strategia di gioco e sulle sue varie fasi: basti pensare che alla 24esima puntata si sta ancora svolgendo una partita che dura ormai da molti, molti episodi, e sembra quasi che ci sia 1 puntata per ogni inning (cioè fase di gioco). Premesso questo, e il fatto che il baseball proprio non mi piace, sto seguendo la serie con un discreto interesse: la storia è ben raccontata e suscita il suo interesse. Il protagonista, il lanciatore (ovviamente), Mihashi, è timido e un po' imbranato ma allo stesso tempo simpatico per la caparbietà con cui si allena e l'amore che mette nel suo sport preferito. L'allenatrice ha delle tette enormi (bò?)... Per quanto rigaurda gli altri personaggi, sono tutti un po' scialbi, fatta eccezione per il "catcher" che fa coppia fissa con il protagonista e ne dirige la strategia.

Non il migliore nel suo genere, ma di certo non il peggiore.

katsymiej

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katsymiej

Episodi visti: 9/25 --- Voto 9
[Si parla per favore solo dell'anime, tnx :-)] Tratto dall'omonimo manga vincitore del premio Tezuka, Oofuri è l'ennesimo anime anbientato nel mondo del baseball scolastico. Ma chi conosce i vari H2, Touch, Major e gli altri pilastri del genere noterà subito che quest'anime è particolare.
Mihoshi non è un superlanciatore in cerca di sfide, ma un ragazzo timido e complessato che decide di combiare scuola perchè odiato dai suoi compagni di squadra. Alla base di quest'odio c'è il fatto che lui sia l'asso della squadra (il lanciatore) perchè nipote del preside. Se a ciò aggiungiamo che in tre anni non abbia vinto una partita, diventa chiaro il perchè si sia convinto di essere scarso. Ma i nuovi compagni, ed in perticolare Abe, non la pensano così.