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Sonoko

Episodi visti: 20/52 --- Voto 9
Il Lungo Viaggio di Porfi è un meisaku molto recente, rispetto agli altri WMT, che ho finalmente l'occasione di seguire ora che sta andando in onda finalmente nella TV in chiaro.
La storia è, come tipico del genere, alquanto drammatica: Porfi è un ragazzino che vive tranquillamente a Simitra, in Grecia, insieme ai genitori e alla sorella minore, Mina. Dopo tanti sacrifici il padre è riuscito ad aprire un'auto-officina e Porfi, che ha ereditato da lui la passione per le automobili, lo aiuta nel lavoro. Tutto pare andare per il meglio, grazie a un'importante commissione da parte dell'esercito americano, tramite cui i protagonisti riescono a guadagnare a sufficienza per potere installare anche una pompa di benzina, che avrebbe portato loro molti più clienti.
Purtroppo però il destino vuole diversamente, e ancora prima che la pompa entri in funzione per la prima volta, un violentissimo terremoto colpisce Simitra ed entrambi i genitori di Porfi muoiono sotto le macerie. Mina si salva, ma cade in depressione e improvvisamente scompare.
E il povero Porfi viene a sapere che è salita su una nave diretta in Italia, accanto a una donna misteriosa. Così non gli resta che imbarcarsi, e accompagnato dalla sua civetta, Apollo, si mette alla sua ricerca in Italia.

La serie è piuttosto gradevole, quanto gli altri meisaku, tuttavia non me la sento di dare il voto pieno per alcuni motivi: innanzitutto il character design mi piace meno, ma se su questo potrei tranquillamente passare sopra, c'è purtroppo di peggio: essendo un meisaku recente è caduto vittima della censura, e le puntate che sto vedendo in questi giorni, quelle ambientate in Sicilia, qui definita semplicemente "l'isola", ne sono la terribile prova - a questo proposito, mi scuso per non aver aspettato la conclusione della storia per recensire, ma proprio non resistevo più, per i motivi che mi sto accingendo a spiegare proprio a proposito di tali puntate: i picciotti della mafia trasformati in innocui impiegati di aziende in concorrenza, che si mettono pure a girare in lungo e largo per il paese, passando in rassegna tutti i loro "soci in affari" per avere notizie di Mina; una macchia di sangue trasformata in macchia d'olio, come se l'olio fosse dello stesso colore; per non parlare dell'improvvisa anche se breve comparsa di primo piano, ovviamente estratta da un altro contesto, forse addirittura della puntata successiva, mai trasmessa in Italia, di una mano di un uomo rimasto senza vita che si accascia nel contesto di un allegro pranzetto a cui Porfi è stato invitato da uno dei 2 "presidenti". Davvero, non sapevo più se ridere o piangere.

Tuttavia questa è una colpa da attribuire esclusivamente a una pessima idea dei nostri censori, e non all'opera originale, perciò il mio voto non scende più di tanto.
I personaggi sono come sempre ben realizzati, anche se rispetto ad altre storie di lunghi viaggi by WMT ho riscontrato una troppo semplice soluzione dei vari problemi del protagonista, altro che Marco dagli Appennini alle Ande, ma soprattutto, altro che Remì!
Comunque tutto sommato quest'anime non è affatto male, e continuerò a seguire Il Lungo Viaggio di Porfi fino alla fine.
Voto: 9.

js

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js

Episodi visti: 2/52 --- Voto 9
Porphy no nagai tabi riapre il ciclo del World masterpiece theater, tale collana a causa dei pochi finanziamenti e la crisi degli ascolti venne chiusa nel'97. L'ultima serie ad aver concluso il ciclo fu "Dolce piccola Remi". Dopo ben 10 anni nel 2007 il World masterpiece, noto in Giappone come Meisaku, venne ripreso e il primo anime a riaprire questa nuova fase fu "Les miserables:shojo Cosette" mentre il secondo è Porphy che risulta essere la venticinquesima produzione nella lista degli anime del World. Porphy è tratto dal romanzo "Les orphelins de Simitra" di Paul Jean Bonzon del 1955. La storia si svolge in Grecia e racconta la vita di due fratelli Porphy e Mina; Porphy ha una grandissima passione per le automobili e sogna un giorno di lavorare come meccanico insieme a suo padre, ma un terremoto uccide i loro genitori e i fratelli vengono separati per vivere in due diverse famiglie. Un giorno Mina lascia il paese su una nave e Porphy intraprenderà un viaggio per l'Europa allo scopo di ritrovarla, da lì inizieranno le sue avventure. La regia è di Tomomitsu Mochizuki che lavorò in serie come "Cara dolce Kyoko", il character design è molto realistico e si allontana da quello tipico dei personaggi anime, le musiche sono nella norma. Bella la sigla di chiusura per il fatto che mostra delle panoramiche prese dal vivo di alcuni luoghi della Grecia, ma ciò che colpisce di più sono i fondali davvero bellissimi così belli da farci dei quadri. La trama essendo quella classica del ragazzo un po' sfortunato che deve affrontare diverse disavventure non ha nulla di nuovo però penso che riapra molto bene un ciclo che si considerava ormai superato. In conclusione Porphy è un anime semplice e tecnicamente ben fatto che piacerà di sicuro ai fan del World masterpiece targati Nippon.