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Mandelin

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
<b>Contiene spoiler!</b>
Questo anime prende spunto dall'omonimo manga di due anni prima prendendone quasi subito, tuttavia, le distanze. Infatti la trama del fumetto, con alcune variazioni anche decisive, viene presa e rimescolata per essere riproposta principalmente nell'arco dei primi due episodi. Dopodiché inizia un'avventura tutta improvvisata dovuta anche al fatto che il manga non è mai stato terminato e gli autori si sono evidentemente presi la libertà di cambiare il finale provvisorio della versione cartacea per poi iniziare una storia nuova. La differenza principale, credo, si riscontra nel personaggio di Hilda, una feroce pirata spaziale detta "ghiaccio bollente". Nel fumetto è caratterialmente fredda e meschina e non esita a tradire il protagonista principale, Gene Starwind, anche quando questi le concede il suo aiuto come guardia del corpo contro un clan di pirati cinesi; nella serie animata, invece, il momento del voltafaccia viene anticipato rispetto ad altri eventi e Gene sopravvive senza però conservare rancore verso Hilda e continuando, anzi, con lei l'avventura fino agli sviluppi successivi e velocissimi. E se nel manga la piratessa moriva proprio per la vendetta di Gene, nell'anime sacrifica la sua vita per salvare il protagonista e gli altri suoi compagni. Insomma, ho snocciolato una piccola parte di trama per far capire che non si deve affrontare questo cartone con l'aspettativa di ritrovarsi tra le pagine del fumetto. Se poi volete vedere solo il cartone tanto meglio per voi.
In generale in questa serie si respira un'aura più spensierata, personaggi e situazioni risultano abbastanza stereotipati e non mancano le solite puntate filler, inutili ai fini della trama e spesso disegnate male. Alcuni episodi però mi hanno colpito proprio per la grafica particolareggiata, soprattutto nei dettagli delle astronavi (caratteristica in comune col manga) e per l'animazione alquanto fluida, nonostante risalgano 1998. Se tutto il cartone fosse stato realizzato così ci troveremmo di fronte ad una delle maggiori opere mai eseguite e non a caso alle spalle può vantare la presenza dello studio "Sunrise".
Apprezzabile praticamene tutta la colonna sonora.
Tirando le somme, questa è una serie semplicemente godibile. Quindi le do solo un 7, dovuto soprattutto alle modifiche e all'evoluzione della trama del fumetto, che rendono il tutto molto più scontato e fanno calare di tensione l'atmosfera, nonché ad alcune situazioni descritte troppo sbrigativamente, in particolare alcune lotte animate da troppe poche scene a volte incomprensibili. Comunque rimane un'opera da vedere!


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GeassOfLelouch

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Outlaw Star - Future Hero Next Generation" è un anime di 26 episodi, targato Sunrise, del 1998, sul genere avventura fantascientifica inizialmente concepita da Takehiko Ito nel suo manga raccolto in 3 tankobon.

Il protagonista è Gene Starwind, un cacciatore di taglie che insieme al suo compagno James Hawking viene contattato da Hilda per compiere un lavoro di bodyguard. Purtroppo per il duo, il lavoro si rivela una fuga da tre forti pirati Kei dotati di strani poteri magici Tao, che inseguono l'outlaw Hilda colpevole di aver portato via loro una valigia contenente una specie di ragazza bio-androide, Melfina, che viene da loro resuscitata.
Iniziano quindi le tantissime avventure, la conoscenza di molti personaggi e la fuga verso lo spazio, tanto adorato quanto temuto da Gene, del nostro trio accompagnato da Melfina che non ricorda nulla del suo passato.

Quest'anime tamarro, ma veramente ben fatto, ci mostra il vero significato del genere avventura spaziale a volte infarcito di qualche episodio filler o comunque di scarsa importanza a livello di trama principale, ma anche i filler sono godibili, pieni di azione e divertenti.
La trama iniziale non è nulla di eccelso o straordinario, ma è un continuo pellegrinaggio da un pianeta all'altro che porta con sé sempre nuove scoperte, nuove missioni e nuove conoscenze alla ricerca del leggendario tesoro che si nasconde nella misteriosa e sconosciuta Galactic Leyline ricercata dai pirati Kei e da altre personalità di rilievo nel mondo di Outlaw Star.
Con il susseguirsi degli episodi, che purtroppo hanno la pecca di essere quasi fini a sé stessi fino al decisivo episodio 15, scopriremo cos'è veramente Melfina, perché in molti la cercano e il suo legame con la nave più tecnologicamente avanzata dell'universo, la XGP, controllata dal computer "intelligente" Gilliam.
Ma le scoperte ci verranno esposte in modo stitico, a piccoli bocconi, mentre molte cose non le verremo mai a scoprire in perfetta linea con quello che la serie vuole essere ed è: una storia di eroi alla conquista dello spazio fra immense avventure.

Graficamente parlando "Outlaw Star" è quasi impeccabile (sarà forse perché ho visto la versione rimasterizzata): i fondali sono molto dettagliati, ben curati e sembrano dei quadri di poco inferiori ai film dello studio Ghibli; i colori scelti si adattano molto bene all'idea dello Spazio e le navicelle spaziali, interni compresi, sono molto curate nei particolari.
La scelta dei chiaroscuri inoltre esalta i giochi di luci e ombre che contribuiscono ad allietare molto bene la vista. Dall'episodio 16 in poi, però, si nota un lieve cambiamento nel comparto grafico che si impoverirà leggermente negli ultimi episodi risultanti un bel po' carenti di chiaroscuri rispetto agli inizi.
Il tratto è tipico degli anime di quell'epoca con volti un po' spigolosi, corpi muscolosi, ma non troppo, e vestiti spesso ampi con pettinature leggermente bizzarre.

Le animazioni sono molto fluide, veloci e con inquadrature d'impatto nelle scene d'azione, che risultano adrenaliniche al punto giusto in base alla gravità o all'importanza dei duelli.
Peccato che sulla fine della serie, nel momento topico del "tutti contro tutti" nel fatidico episodio 25, gli scontri salienti risultino affrettati e si concludono in poco tempo, lasciando un po' di amaro in bocca per la loro velocità e sbrigatività.

Riguardo ai personaggi, essi sono leggermente stereotipati: il bimbo affarista genio del computer e perfetto tecnico meccanico, il protagonista estroverso e impulsivo, ma con molta fiducia nelle proprie e altrui possibilità, la ragazza timida e insicura che non conosce il proprio passato, la schiva samurai e la forzuta aliena che non ragiona troppo.
Va sottolineato che anche i personaggi secondari avranno i loro momenti e ci si potrà ricredere su di loro, mentre purtroppo ai nemici non è dedicato molto spazio a livello psicologico. Nonostante ciò, impiegheremo poco ad affezionarci a tutti i membri della combriccola della Outlaw Star, che sapranno farci sorridere e stupire in alcune riprese: ci appassioneremo alla storia, moderna per la grafica dei fondali e ricca di colpi di scena.

Il comparto sonoro allieta bene e accompagna egregiamente le situazioni che si verranno a creare e le sigle si adattano molto bene all'anime. L'opening "Through the Night" di Masahiko Arimachi è frizzante, d'impatto, con un ritmo abbastanza veloce e fa entrare bene nell'ottica della serie dando la giusta carica, mentre la prima ending "Hiru no Tsuki" calma e trasognante, ben si adatta a stemperare le emozioni e l'azione che si susseguono nel corso delle puntate.
La seconda ending "Tsuki no Ie", sempre di Arai Akino, regala emozioni simili alla prima sigla finale, ma in modo diverso. Anche le immagini delle sigle sono azzeccate e ben si adattano a entrambe: frame che scorrono veloci e variano in base al ritmo per la sigla d'apertura, mentre per l'ending le immagini sembrano quasi dipinti che si adattano alla perfezione al ritmo lento e sognante del leitmotiv della canzone.

Infine va menzionato il finale leggermente agrodolce, ma in linea con quello che la storia vuole essere. Stessa cosa per le tematiche presenti.
Lasciandovi con le ultime parole scritte negli ultimissimi frame, vi comunico il mio voto che non poteva essere più alto di così: 8.

The Adventure never ends_
We'll set off on a journey
sometime somewhere
to the stars again.
and the new adventures will begin.


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laury84

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
TRAMA:
Gene Starwind è un abile cacciatore di taglie e tutto fare, un po' spaccone e amante di donne ed alcool, che lavora sul lontano pianeta Sentinel 3 con il suo giovane amico Jim Hawking, esperto di elettronica e computer. Gene sogna di lasciare il suo squallido pianeta in cerca di avventure e 'purtroppo' per lui verrà esaudito: viene ingaggiato dalla fuorilegge Hilda come guardia del corpo e per una serie di vicissitudini e malintesi diventa a sua volta ricercato e proprietario della nave rubata dalla donna, la XGP15A-II, soprannominata Outlaw Star. È l'astronave più veloce ed avanzata della galassia, navigabile solo in presenza della misteriosa Melfina. Seguiamo quindi le avventure di Gene e del suo equipaggio (a cui si uniranno altre due fuorilegge) mentre fuggono dalla legge, dai pirati Kei (creatori della nave) e cercano di risolvere il mistero che circonda Melfina e la fantomatica Galactic Leylin, che dovrebbe condurre ad un fantomatico tesoro.

Se state cercando una storia avventurosa con una buona trama, un po' di umorismo e un pizzico di romanticismo avete trovato l'anime giusto. Non è speciale: la prima metà della serie a volte è episodica (ci vengono presentati i vari personaggi e ambienti durante la fuga) ma sempre piacevole e l'approfondimento dei personaggi a volte lascia a desiderare, impedendo loro di uscire dal loro stampo; le motivazioni sono comunque chiare e nella seconda parte l'intrigo si infittisce. Il finale sa forse di già visto, ma è in linea con la storia e l'ho trovato soddisfacente.
Il character design è un po' spigoloso (come d'altronde era di moda negli anni '90) e i colori sono piacevoli (né troppo accesi né spenti); le animazioni e i fondali sono discreti.