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Francesco

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Francesco

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
Questi OAV di Devilman costituiscono una trasposizione del personaggio originale inventato da Nagai più corrispondente all’idea originale del suo autore rispetto alla versione della serie anime di anni Settanta.
Gli OAV sono incentrati sulla ricostruzione delle origini di Devilman e sui suoi primissimi cruenti scontri con altri demoni, Jinman e soprattutto l’arpia Siren e pur nella loro brevità (le due vicende coprono ciascuna una cinquantina di minuti) sono molto più accurate sia nella grafica che nella narrazione rispetto al vecchio anime.
L’aspetto dell’orrore è inoltre sicuramente più marcato: nell’insieme è quindi una rappresentazione qualitativamente migliore della serie di anni Settanta, ma che non si presenta come una serie quindi darei lo stesso voto del Devilman classico, ossia 8, anche perché personalmente non prediligo particolarmente il genere horror puro.


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SimoRovo

Episodi visti: 2/2 --- Voto 9
Ad oggi, gli OVA rispettivamente del 1987 e del 1990 della saga di Devilman sono l'unica trasposizione animata completamente fedele (se si esclude "Crybaby" di Masaaki Yuasa, splendido a sua volta ma che si prende le sue dovute libertà) al capolavoro manga di Go Nagai, e probabilmente pure la migliore dal punto di vista qualitativo. Infatti, l'unico difetto imputabile ai due magnifici episodi qui recensiti è il fatto che siano solo due, in quanto l'opera a suo tempo non venne mai completata a causa della morte del character designer Katsuo Komatsubara, che segna la fine dei lavori di trasposizione. Un peccato davvero, perchè se fosse stata portata a termine ci troveremmo davanti probabilmente a una delle migliori opere dell'orrore mai create nella storia dell'animazione, senza esagerazioni, ma meglio andare con ordine.

Non starò a riassumere la trama di "Devilman", ormai conosciuto e straconosciuto da chiunque bazzichi nel mondo dell'animazione giapponese da più di qualche settimana, basti però sapere che l'OVA non chiude completamente la storia di Akira Fudo, ma arriva fino alla fine del secondo volume su cinque, poco prima dei truculenti atti di terrorismo su scala mondiale delle armate demoniache. Così, ci troviamo tra le mani un primo episodio introduttivo concentrato sulla spiegazione dei rapporti tra Akira e Ryo, suo misterioso amico d'infanzia, e sul Sabbath, e un secondo episodio narrativamente meno importante, che racconta gli scontri del nuovo Devilman contro i demoni Jinmen e Sirene, qui presenti in ordine opposto rispetto alla loro apparizione cartacea. E' evidente come dal punto di vista narrativo sia, purtroppo, terribilmente monco, mancante di tutta la climax presente nel manga dalla seconda metà in poi, ma nonostante ciò sono presenti delle chicche che fanno rimpiangere ancora di più che non si potrà avere una degna conclusione del tutto, come una migliore caratterizzazione di Miki, sorella adottiva di Akira, o ancora i truculenti incubi di quest'ultimo (che ricordano le visioni del protagonista di "Mao Dante", il proto-Devilman sempre di Go Nagai), piccole aggiunte che vanno ad impreziosire un quadro psicologico di per sè già profondo.

Toltoci questo sassolino dalla scarpa, il resto rasenta la perfezione. La violenza eccessiva del manga qui viene riprodotta alla perfezione, se non addirittura incentivata ulteriormente: il sangue scorre a fiumi, il gore è più succoso che mai, le deformazioni dei corpi dei demoni sono sempre più disturbanti ogni minuto della visione che passa (allucinanti le orribili mutazioni dei nudi femminili) e, cosa più singolare che mai, Komatsubara riesce a migliorare ulteriormente l'iconico tratto anni '70 di Nagai, adattandolo all'animazione in maniera esemplare e mantenendone comunque lo stile grottesco e adatto a rappresentare ogni genere di oscenità infernale. Ma tutto questo orripilante ben di Dio non varrebbe nemmeno la metà se non fosse supportato da un comparto tecnico di prim'ordine, prime su tutto il resto le fluidissime animazioni che sembrano vitalizzare più e più la carne deforme e contribuiscono all'effetto orrorifico della visione, ma anche la regia, capace tanto di focalizzarsi in modo compiaciuto sui dettagli disturbanti e sulle espressioni di terrore dei (pochi) umani quanto di momenti di lirismo inaspettati in un prodotto di questo tipo (celebre la scena finale del secondo episodio, ove la proverbiale bellezza del demone Sirene è protagonista di un momento di delicatezza rara). Non meno importanti le musiche del genio Kenji Kawaii, che mette la firma sul tema principale di "Devilman", e del gruppo giapponese Anthem, che impreziosiscono il terrificante Sabbath con sonorità metal; chiude il cerchio il doppiaggio italiano di ottima fattura tranne per la voce di Ivo de Palma su Akira, ottima quando questo è trasformato ma davvero troppo maturo per sembrare un ragazzo delle superiori (evitate come la peste bubbonica la versione inglese, famosissima per essere così brutta da ammazzare dalle risate).

E' davvero una gemma nera, nerissima questa versione di "Devilman", che purtroppo è conosciuto da davvero troppe poche persone e meriterebbe venti volte la fama che ha. Se potete recuperatelo.


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megna1

Episodi visti: 2/2 --- Voto 9,5
Premesso. Questa recensione viene concepita da una persona che adora le storie pregnanti di mistero, che ripudia il genere splatter, e neppure troppo amante del congestionato settore degli OAV in generale. Però, a tutt'oggi, ho la percezione che queste due videocassette emergono e galleggieranno ancora per molto tempo nel mare di VHS, Laser Disc e DVD usciti negli scorsi decenni. L'impatto è devastante, specie se si è appena conclusa la lettura del manga originale. Di fatto, il tratto graffiante e underground di Go Nagai viene accantonato a favore di un character design più morbido ed elegante, anzi, sin dai primissimi fotogrammi, pericolosamente vicino allo stile pluriabusato di Miyazaki. Ahimé, ho pensato di primo acchito, ma alla fine si è rivelata la scelta ottimale: Komatsubara aveva ancora ben in mente il lavoro svolto su "Kaze no Tani no Nausicaä" qualche anno prima. Inoltre, una cospicua parte di disegni chiave è stata portata a termine da un piccolo gruppo di free-lance che si faceva chiamare Tokyo Momonga. Questo pugno di artisti era formato da Katsuya Kondo, Toshio Kawaguchi e Masaaki Endo, ovverosia le colonne portanti di film come "Tenku no Shiro Laputa" e "Tonari no Totoro". Sempre di origine ghibliana è la gamma cromatica, creata nientemeno che da Michiyo Yasuda, la regina dei colori. Una mossa controcorrente, agli antipodi della restante produzione per il mercato home video (dove le onnipresenti AIC e Artmic dettavano legge con tinte accese e accecanti). Si ha davvero l'impressione di trovarsi dinnanzi a un pregevole lungometraggio per il grande schermo, prodotto con gran dispiego di forze e con meticolosa dovizia di particolari. Sfido chiunque a non saltare in piedi mentre i due amici subiscono i primi assalti ad opera dei demoni, o quando Ryo sale sulla trave di un grattacielo in costruzione per tentare di colpire Silen. Sì, la violenza è parte integrante dell'opera, ma non è mai gratuita né prevalente o disturbante. Incute genuina paura, brividi, batticuore, come ogni thriller che si rispetti o un ingiallito racconto del terrore, oppure come una vecchia sgranata pellicola horror in bianco e nero (tuttavia alcune sequenze sono sconsigliate ai più impressionabili). Ad un certo punto le pulsazioni andranno in sincrono con le possenti musiche di Anthem e torneranno entro i valori stabiliti una volta arrivata la soave melodia finale. Sono sensazioni veramente difficili da provare nello sterminato mondo del gore, non solo nipponico. Che classe! Pazienza se la trilogia non è stata conclusa (stendiamo un velo pietoso sull'androgino "Amon"). Per una volta possiamo anche far lavorare la fantasia e immaginarci come sarebbe stato il capitolo finale, incrociando nel contempo le dita per il nuovo progetto di Masaaki Yuasa.

Capitan Oscar

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Capitan Oscar

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
Sono felice che ci sia almeno una trasposizione di Devilman fedele all'originale (invece la serie tv... Bheehh)... Però mi pongo un grande interrogativo: perchè , visto che hanno cominciato non hanno anche finito, cioè, perchè non continuavano a produrre altri OAV e trasporre tutto il manga invece che fermarsi allo scontro con Silen?? Boh!! chi lo sa!!
Comunque i soli 2 OAV che sono stati prodotti sono fatti veramente bene ( persino terrificanti... Lo devo ammettere!!!) Anche lo stile di di disegno è bellissimo...>!!! La trama e le ambientazioni del manga sono state rispettate e persino migliorate... Aggiungendo anche altre scene super violente e splatter!!
*unica nota negativa: nel manga il demone Jimmen aveva divorato l'amichetta di Devilman Sakiko mentre, nell'Oav, sua madre... Non chesia una cosa indispensabbile ma il manga faceva piangere pensare che quella povera bambine è morta in un modo così crudele (a me stava simpatica) mentre invece per la madre... Be' non tanto!!!


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Rukia95

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
<b>[CONTIENE SPOILER]</b>

"Devilman - la genesi" e "Devilman - l'arpia Silen" sono due OAV tratti dall'omonimo manga di Go Nagai. Il primo del 1987 narra la storia di Akira Fudo, un ragazzo timoroso che per una serie di eventi si trasforma in un uomo con le sembianze di un demone, ovvero Devilman. Il secondo del 1990 racconta i primi scontri di Devilman contro i demoni e in particolare contro l'arpia Silen.

Pur non essendo un'appassionata del genere horror, questi due OAV mi hanno davvero appassionato, tanto da farmi poi acquistare il manga per poter conoscere la storia completa di Devilman, dato che qui la storia si ferma a metà di quella raccontata nel manga, anche se resta comunque godibile.

Oltre alla trama molto coinvolgente, ci sono altri elementi che rendono ottimi questi due OAV: i personaggi, soprattutto la ben sviluppata personalità del protagonista, che subisce un profondo cambiamento dopo la trasformazione in Devilman. Infatti il primo OAV si concentra sul suo carattere gentile e un po' timoroso (lo dimostra il fatto che è stata aggiunta la scena del coniglio ferito non presente nel manga), mentre il secondo sulla sua indole coraggiosa e un po' scontrosa. Un altro personaggio che ha attirato la mia attenzione è Ryo Asuka, un vecchio amico del protagonista che gli farà conoscere l'esistenza dei demoni, che riesce a creare una perfetta atmosfera di suspense e mistero.
Altro elemento è il disegno: lo stile di disegno ben curato e definito è stato migliorato rispetto alla versione cartacea e rende la visione molto piacevole.

La musica è davvero ottima: la colonna sonora che si adatta perfettamente alle scene, soprattutto a quelle di combattimento.
Il doppiaggio è di alto livello grazie a un cast di doppiatori azzeccato e in particolare alla bravura di Ivo De Palma (Akira Fudo) e Claudio Moneta (Ryo Asuka).
In definitiva consiglio la visione di questi due OAV a tutti, soprattutto agli appassionati del genere, tranne alle persone molto impressionabili.


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Marco23111988

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
Devilman è un manga creato da Go Nagai, uno dei più famosi autori di manga, a lui si devono le nascite di Goldrake, di Mazinga e di molti altri manga da cui sono state poi tratte le serie TV che a partire da quel famoso 1978 iniziarono ad "invadere" la TV italiana introducendo il fenomeno degli anime nel nostro paese.
Dal manga di Devilman fu tratta una serie anime, che però ha poco a che fare con il manga. Questi due OAV sono invece molto fedeli alla storia originale.
La storia tratta di un ragazzo di nome Akira Fudo che viene coinvolto da un suo vecchio amico, Ryo Asuka, in un mistero che avvolge l'omicidio del padre di ques'ultimo. E' una storia di demoni con molte scene splatter, per cui la consiglio a quelli non impressionabili.

Il mio 8 è riferito più al primo episodio che al secondo, per il cui giudizio mi fermerei al 7; il primo mi era piaciuto tantissimo perché, a parte esserci la mia amata grafica anni '80 (io sono per la grafica degli anime fatti prima della metà degli anni '90), è anche decisamente più inquietante secondo me, ci sono un mucchio di scene molto suggestive dove si vedono Akira e Ryo parlare di demoni in luoghi bui - il buio aumenta di molto la tensione.
Il secondo episodio mi piace di meno, si perdono le scene dark e diventa decisamente più d'azione. Si vede Akira Fudo, diventato Devilman, combattere i demoni: non ho niente contro gli splatter e, comunque, anche il primo episodio aveva molte scene di sangue, ma è meno il mio genere.

Il personaggio di Devilman mi affascina moltissimo e quello che mi ha deluso è che, a causa della morte di Kazuo Komatsubara (il chara designer), la serie OAV non sia andata avanti. Infatti in origine gli OAV dovevano essere ben 7, solo con due la serie risulta alquanto incompleta. Purtroppo per il continuo bisogna leggere il manga.


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Shaka_no_virgo

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
Qualche anno addietro ho visto questi 2 OAV, più il film Amon, che ho trovato semplicemente stupendi, di lì a ritroso ho rimediato il manga et voilà.
Devilman OAV non è un prodotto per tutti, quindi è sconsigliato a chi non ama il genere horror e quello splatter.

La trama è molto fedele al manga di Go Nagai, capolavoro secondo me, e ritroviamo qui il giovane Akira che frequenta il liceo ed è fidanzato con la compagna di classe Miki. Akira è decisamente ingenuo e buono, addirittura irritante per la sua eccessiva innocenza, ma in fondo è ciò a renderlo speciale agli occhi di qualcun altro. Miki, e non solo lei, lo ama per questo.
Dal passato riemerge il migliore amico di Akira, Ryo Asuka che, dopo essere scomparso per qualche anno dalla vita del primo, ne rientra in modo tempestoso. Strani fatti stanno accadendo in Giappone, orribili creature chiamate demoni hanno cominciato ad apparire e a cibarsi degli esseri umani. Che cosa si inventerà Ryo Asuka per fermare ciò? In che modo coinvolgerà il suo amico Akira?

Se volete saperlo dovete vedere questi OAV, realizzati benissimo e molto curati nella colonna sonora e nel doppiaggio. L'arpia Silen è splendida, sexy e inquietante allo stesso tempo.
Alla fine degli OAV rimane un punto interrogativo, come andrà a finire? Purtroppo il film Amon non dà un buon finale a Devilman, quindi vi rimando al manga.
Non si direbbe ma, anche in una storia del genere, l'amore è la forza più potente del mondo.

odracir78

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odracir78

Episodi visti: 1/2 --- Voto 10
Devilman nasce dalla mente geniale di Go Nagai, creatore di Mazinga e Goldrake.
Dopo la morte di suo padre, il giovane Ryo scopre un terribile segreto. Milioni di anni fa, ancor prima dei dinosauri, i demoni regnavano indiscussi sulla Terra. Ma in un modo o nell'altro vennero intrappolati nei ghiacci. Ora però si stanno risvegliando e cercano di rimpossessarsi della Terra. L'unico modo per fermarli e fondersi con uno di loro acquisendo così i lori enormi poteri. Ma solo una persona dall'animo puro e sincero può riuscirci, doti della quale Akira, vecchio amico d'infanzia di Ryo, è in possesso.
Tutto è perfetto, secondo me, dalla storia al design delle ambientazioni e dai personaggi alle musiche. Ma il vero punto di forza e l'atmosfera cupa e tenebrosa piena di mistero. A mio parere, Devilman OAV è un vero capolavoro.

Utente5795

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Utente5795

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
"Devilman OAV" è un ottimo anime che riprende piuttosto fedelmente (anche se qualche diversità, in special modo nel secondo episodio, c'è) la trama del classico horror di Go Nagai. Stando a quanto ho sentito, la prima serie televisiva relativa all'Uomo Diavolo ha deluso gran parte dei fan, in quanto molto più edulcorata e supereroistica rispetto al manga. Questo OAV invece riprende le macabre atmosfere dell'opera originale e le estremizza ulteriormente, risultando un prodotto coraggioso per l'epoca in cui fu distribuito, e tuttora decisamente disturbante per la violenza e il pessimismo. Infatti solitamente tollero bene lo splatter, ma qua ci sono scene davvero estreme. Nonostante ciò, non si tratta di un pulp sterile e senza pretese, perché la trama non viene mai trascurata e la sceneggiatura è fantastica, matura e priva di quelle ingenuità che si potevano riscontrare nel manga.

Anche il lato tecnico è molto curato: il character desing è molto simile a quello di Go Nagai, e le scene di combattimento sono mozzafiato, anche grazie al tocco surreale e inquietante che accompagna le sequenze in cui compaiono i demoni. Ottime paiono pure le scelte cromatiche, mentre la malinconica colonna sonora, perfetta per il carattere tragico dell'opera, non fa altro che amareggiare ulteriormente l'incauto spettatore.

Devilman OAV è un anime molto complesso, non per tutti, specialmente non per chi è sensibile, ma è imperdibile per i fan di Go Nagai, davvero un'eccellente trasposizione in celluloide di Devilman. Peccato che vengano coperti solo i primi due volumi del manga.


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ivan180378

Episodi visti: 2/2 --- Voto 8
Si tratta di due OAV da 50 minuti ciascuno. Genere horror-splatter. Praticamente questi sono i primi due veri episodi della serie di Devilman. E sottolineo il termine "veri". Infatti se la serie TV è stata da me recensita con il voto di 5, questi due OAV meritano appieno il voto 8!
Dicevo che questi rappresentano i primi due episodi della serie. Nel primo OAV Akira diventa Devilman, e nel secondo episodio si confronta con il suo primo nemico: l'arpia Silen.
E' importante capire che la differenza con la serie TV è netta, sia nei charachter design che nella storia. La serie TV è praticamente una storia tipica di robottoni e Devilman è un super-robot con armi tecnologiche. La serie OAV invece rispecchia meglio il manga e in essa Devilman è davvero un demone.

In breve la trama dei due OAV.
Prima dell'era glaciale, la Terra era abitata, oltre che da specie animali preistoriche, anche dai terribili e infernali demoni. Con l'era glaciale questi si sono ibernati. Giunti ai nostri giorni, lo scioglimento dei ghiacci ne determina il graduale ritorno.
Akira, uno studente molto sensibile e buono, apprende questa terribile realtà. Scopre, con l'aiuto di un amico, che l'unico modo per combatterli è di fondersi con uno di loro, diventando appunto un Devilman. Quindi inizierà, nel corso di questi due OAV, a combattere i primi terribili nemici. In essi sono frequenti i momenti di orrore e quelli splatter.

A mio avviso sarebbe bello che uscisse l'intera serie. Infatti Devilman OAV è davvero un buon anime horror. Spettacolare è il lungo combattimento con Silen, e agghiaccianti sono alcune scene. Quel che gli abbassa un poco il voto sono le scene troppo fumettistiche, che ricordano i prodotti Marvel. Ad esempio il modo in cui Akira accetta di fondersi con un demone è troppo rapido e passivo, come fosse cosa di tutti i giorni. E' difficile spiegarvi cosa intendo per fumettistico, ma immaginate un eroe Marvel e quando guarderete questi OAV capirete.

Voto 8. Consigliato.


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Caio

Episodi visti: 3/2 --- Voto 7
Trama molto curiosa là dove il male estraneo o sopito nel cuore degli uomini, li invade dall'esterno nella forma aerea di un diavolo, trasportato dalla baldoria baccanide e fine a sé stessa.per essere demoni bisogna ritrovare le proprie origini animali. Ottimo spunto ma ancora una volta il demoniaco è vissuto nelle scene violente di lotta, scene virtuosistiche, belle esteticamente con forte attrattiva. Ma il demoniaco passa anche nel non detto come l'impossessarsi degli uomini tramite gli istinti primordiali e qui che la regia dovrebbe soffermarsi maggiormente. Tuttavia Akira risulta vittima di un destino demoniaco, di un sé nascosto ancora più demoniaco e qui il leitmotiv finalmente si mostra per la bellezza dei contenuti. Il doppiaggio italiano male si addice l'opera perché ne appiattisce tutte quelle sfumature della linguistica recitativa nipponica cui canoni sono la durezza espositiva e l'espressione impulsiva e breve delle emozioni. Da vedere

Tielle

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Tielle

Episodi visti: 2/2 --- Voto 9
Io sono Deeevilmaaaan!
(Devilman- La Genesi)

Sono passati anni da quando ho visto su Vhs, i due Oav di Devilman, ma oggi come allora li considero delle pietre miliari dell'animazione.
Si parte con il primo Oav: La genesi.
Siamo di fronte alla quiete prima della tempesta. Il giovane Akira Fudo viene contattato dal suo amico d' infanzia Ryo Asuka, che lo trascinerà in un' avventura arcinota a tutti. E' un Oav fatto interamente di dialoghi, che affascinano lo spettatore, tenendolo inchiodato alla sedia fino alla fine dell' episodio. Voto:8.
Poi abbiamo L' Arpia Silen. In quest'episodio, i combattimenti la fanno da padrone sin dall'inizio c'è azione; lo scontro contro Jinmen è d' antologia (pur distaccandosi un pò dal manga per qualche fattore), puro Nagai style, mentre lo scontro con Silen è una meraviglia per gli occhi nella sua epicità. La storia non viene trascurata. Purtroppo per vederla finita nella sua interezza abbiamo aspettato anni, per poi vedere Amon - L' Apocalisse di Devilman.
La realizzazione tecnica è migliore, soprattutto nei colori.
Voto: 9
In entrambi i casi le musiche sono stupende.
Non parliamo poi del ottimo doppiaggio.

Appena ne uscirà il supporto digitale, non pensateci due volte e acquistatelo. Non ve ne pentirete.

TheDemon8719

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TheDemon8719

Episodi visti: 2/2 --- Voto 10
Nel 1972 fu creata, parallelamente al manga, la serie animata di Devilman. Inizialmente il manga fu ideato per fare da supporto cartaceo alla serie animata, ma ben presto Go Nagai si liberò dai vincoli imposti dalla Toei Animation per seguire una strada diversa. Furono quindi originati due prodotti totalmente differenti: un manga violento, potente, pietra miliare del fumetto giapponese, e un anime quasi supereroistico, dove il protagonista era simile ad un robottone anni ‘70, dalle grandi ali rosse e i pantaloncini alla Superman. Per anni i fan hanno richiesto a gran voce una degna e fedele trasposizione animata delle vicende dell’Uomo Diavolo: nel 1987 la Kodansha e la Dynamic Planning li accontenta producendo il primo OAV di Devilman. Originariamente progettata come una trilogia (si pensò anche ad un’esalogia), la serie conta solo due OAV che coprono le vicende dei primi due tankobon dell’opera di Nagai, ovvero la Genesi e lo scontro con l’Arpia Silen.
Questa nuova versione animata, pur rimanendo fedele all'iconoclasta ed inquietante spirito dell'originale, presenta alcune differenze (nemmeno troppo evidenti, tranne in alcuni casi), tra cui l’eliminazione o rivisitazioni di alcuni momenti futili o non adatti all’atmosfera e alla storia (come il confronto iniziale tra i tre teppisti e Akira, oppure il comportamento dello stesso Akira, molto più maturo e coraggioso che nel fumetto).
Il Character Design è opera dell’ottimo Kazuo Komatsubara, che dona a questo OAV un tratto che richiama quello di Nagai, ma che si discosta tremendamente, regalandoci un disegno realistico, oscuro, elegante e macabro, perfettamente in linea con lo svolgimento della storia.
La regia è firmata da Tsutomu Iida (all’epoca un esordiente), il quale non opera come la maggior parte dei registi che traggono spunto da manga, non prende di peso le scene del fumetto per inserirle nella versione animata. No, Iida rielabora le scene disegnate da Nagai, dandogli inquadrature e atmosfere diverse. Come lo scontro tra Silen e Akira/Devilman (in cui l’appoggio di un animatore di tutto rispetto come Yoshinori Kadara è essenziale) dove il combattimento diventa carnale, con riferimenti e movenze erotiche. Una regia che dà molta importanza agli sfondi, agli sguardi, che riesce sempre ad essere poetica.
Abbiamo parlato di animazioni: Kadara è al suo stato di grazia, dà il meglio nell’animare visi deformati da rabbia e sadico divertimento, corpi che si scorticano, muscoli che si flettono…ogni particolare è reso in maniera superba anche grazie al morbido ma deciso tratto di Komatsubara.
Di importanza rilevante è anche la musica. Kenji Kawai compone melodie drammatiche, spesso lente e delicate, ma anche sonorità veloci e potenti, che accompagnano in modo emozionante, poetico e sublime tutti i minuti di questi due magnifici OAV. Menzione speciale anche per le bellissime “Light It Up” e “Show Must Go On” degli Ansem Waters, che sostituiscono in certi momenti le melodie di Kawai, dando (forse) maggior incisività ad alcune scene.
Il doppiaggio italiano è di grande qualità. La direzione è affidata all’ottimo Ivo De Palma che fa un magnifico lavoro, fedelissimo all’originale. Forse un po’ troppo sopra le righe alcune interpretazioni (come quella di Akira/Devilman del già citato De Palma), ma di sicuro un ottimo doppiaggio.
Nel momento in cui vengono scritte queste righe non esiste ancora una versione DVD: la D-Visual, che ha ristampato il manga dopo le esauritissime versioni Dynamic, ha promesso da ormai 3 anni una nuova edizione in DVD, contenente, tra le altre cose, tre tracce audio (italiano -inedita-, italiana -vers. Dynamic-, giapponese) probabilmente ri-masterizzate in Dolby Digital. Speriamo che prima o poi esca un’edizione DVD, visto che le VHS non sono facilmente reperibili.
In definitiva, quest’opera si discosta dal manga del maestro Nagai, dando alla serie un’impronta profonda, poetica, forse più ottimistica rispetto al fumetto, probabilmente perché incompleta del finale apocalittico visto nel manga.

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 2/2 --- Voto 9
Finalmente viene resa giustizia animata al manga di Go Nagai con una trasposizione abbastanza fedele con questa serie OAV. Tutta la violenza, la crudeltà ed il sangue del fumetto vengono riportate in questa serie OAV che davvero non risparmia cazzotti nello stomaco allo spettatore. La definizine di anime "Horror" spetta a questo Devilman come a pochissimi altri anime. E' un classico. Secondo me è davvero imperdibile. Certo, alcune parti (comprese quelle più ingenue od "obsolete" del manga) vengono trascurate ma nel complesso direi che il lavoro è stato davvero ben fatto. Amanti di demoni, sangue e violenza... filate a vedere questi OAV!