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Hatake Rufy

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
"Romance Down Story" è uno degli special di "One Piece", prodotto nel 2008; si posiziona cronologicamente dopo la saga di Thriller Bark, senza però condizionare la storia principale.
Il comparto tecnico si dimostra subito ben realizzato, con delle buone animazioni e un buon comparto sonoro che non rinuncia mai alle tipiche OST della serie. Ora veniamo alla trama.

La nostra ciurma è in mare ormai priva di scorte e decide di usare la mini-merry con a bordo Luffy per cercare qualcosa. Come solito Luffy si caccia nei guai, perdendosi e incrociando la strada dei pirati di "Galley falce di luna", che sconfigge facilmente; proseguendo senza un meta precisa, Luffy sbarca su un'isola dove non viene accolto con gentilezza per via delle precedenti esperienze con i pirati di Galley, ma successivamente il nostro capitano farà amicizia con una ragazza di nome Silk.

Lo sviluppo di questo special è molto semplice quanto scontato, infatti ci troveremo davanti a una storiella priva di colpi di scena o quant'altro, che però risulterà abbastanza piacevole da guardare. La durata di questo episodio è sicuramente giusta, in merito al fatto che a tale trama non servono più di trenta minuti per svolgersi; la semplicità, e forse monotonia, con le quali questo special si mostra, sono accreditate anche dall'impatto che i personaggi hanno sulla trama e dai punti emotivi che trasmette con tanta facilità, ma questo è un aspetto risaputo in "One Piece", che rende sempre apprezzabile una sua opera.
Concludo questa recensione consigliando questo special davvero carino.


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Zenzero

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Questa puntata speciale mi è piaciuta un sacco, non per la puntata in sé, ma per il fatto che è la versione animata della versione alternativa del primo capitolo del manga.
La trama si può sorvolare e i disegni inoltre sono i classici di inizio anime.
E' bello vedere il personaggio di Silk, che non è altro che il prototipo di Nami, la bella navigatrice della ciurma. Questo lo si può dedurre facilmente, date le molte analogie tra questo villaggio e i suoi abitanti con quello di Foosha.
La storia è leggermente riarrangiata rispetto al capitolo alternativo, infatti qua la storia è ambientata subito dopo "Thriller Bark". Sono dettagli comunque poco rilevanti.
Questa puntata a mio avviso vale più di tutti i film messi insieme, che reputo totalmente inutili, mentre qua si tratta di come sarebbe potuto iniziare il nostro amato "One Piece" se il maestro Oda non avesse cambiato idea.
P.S.: nonostante mi piaccia molto il personaggio di Silk, sono comunque felice di avere Nami in ciurma e di come, specie nella prima parte della storia, siano andate le cose.


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GianniGreed

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Episodio speciale di One Piece, che ne porta in animazione il capitolo pilota, Romance Dawn.
Nel manga originale, questo era solo un prototipo, e l’unico protagonista era Rufy, nell’anime invece, si è deciso di cambiare quest’aspetto e ambientare la storia in un punto imprecisato, successivo comunque all’avventura a Thriller Bark, visto la presenza dello scheletro Brook tra le file della ciurma. Per poter ricreare l’avventura in solitaria di Rufy, gli altri personaggi, stremati dalla fame, mandano Rufy in cerca di cibo sull’isola più vicino, mentre loro restano ad aspettare sulla Thousand Sunny. Arrivato sull’isola Rufy farà la conoscenza di Silk, un’isolana che lo attacca convinta che sia un pirata venuto a saccheggiare la città. Arriverà davvero un pirata con questa intenzione e toccherà a Rufy, e alla sua ciurma al completo difendere l’isola.

La trama di questo special è semplice e anche scontata, prendendo però spunto solo da un racconto di poche pagine, ne è stata creata una versione animata sicuramente piacevole per i fan. Vista la breve durata non bisogna aspettarsi molto, il combattimento contro il nemico infatti è molto veloce, d’altronde questo è il “primo” nemico della storia, che andava bene per un Rufy all’inizio della sua avventura, come quella del manga da cui è tratto, ma che contro il Rufy della parte in cui l’anime è collocato, non ha speranze.

I disegni sono un po’ diversi da quelli della serie anime, forse a causa di uno staff diverso, o forse tempi di realizzazione ristretti, si nota comunque una minor cura nei dettagli e sui personaggi. Le musiche sono le stesse della serie, e il doppiaggio è ottimo come al solito.

Una curiosità è il fatto che esistano due capitoli pilota di One Piece, è stato scelto di animare il primo dei due, che in qualche modo è il vero prototipo, per esempio, perché, è presente il personaggio di Shanks, sostituito nell’altro da un più anonimo nonno di Rufy.
Si tratta di un opera dedicata ai fan di One Piece, una specie di regalo e celebrazione al tempo stesso, partendo proprio dall’inizio che qualcuno non ha potuto leggere.


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Slanzard

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Nel corso del Jump Super Anime Tour, evento itinerante da poco conclusosi in Giappone come parte dei festeggiamenti per il 40° anniversario della rivista Monthly Shonen Jump di Shueisha, è stata presentata una serie di speciali d’animazione ispirati a titoli storici e recenti che hanno costruito la fortuna dell’editore. Tra questi, uno dei pezzi da 90 è senza dubbio One Piece di Eiichiro Oda, che nel 2007 è stato anche il manga più venduto in patria col volume 46.

Per omaggiare la serie di Cappello di paglia alla Toei Animation hanno scelto di adattare per il JSAT il primo dei due one shot di Romance Dawn, gli episodi pilota creati da Oda nel 1996, prima della serie regolare, al debutto l’anno successivo. Raccolti in seguito nei volumi One Piece Wanted e One Piece Red, disponibili anche in Italia per Star Comics, i due episodi autoconclusivi rappresentano a tutti gli effetti il prototipo dell’attuale One Piece. Dal volume Red è tratto lo speciale anime che andiamo a trattare.

In questi capitoli, Rufy (o Rubber, come è noto in Italia agli appassionati del cartone) appare solo e senza una ciurma, esattamente come agli inizi della saga; tuttavia, per andare incontro alle aspettative dei fan, è stato deciso di collocare One Piece: Romance Dawn Story in un momento successivo, permettendo quindi l'apparizione degli altri membri dell'equipaggio del nostro simpatico e aspirante “re dei pirati”.

<b>[ATTENZIONE! CONTIENE SPOILER (ANCHE SULLA SERIE)]</b>

Come spesso succede in questi special, non è possibile stimare l'esatto momento in cui si svolge l'avventura, ma grazie all'ammontare delle taglie sui comprimari, e soprattutto alla presenza di Brook (lo scheletro dalla chioma afro che vedremo in tv con la prossima saga di Ice Hunter e Thriller Bark, ma già noto ai lettori del manga e ai più “smaliziati” spettatori dell’anime), si deduce che non può sicuramente essere precedente alla decima stagione.
Per non distaccare eccessivamente il corto dal pilot da cui è tratto, però, gli autori hanno dovuto separare il capitano dalla sua ciurma, adducendo come motivazione la penuria di cibo: Rufy, è quindi incaricato di andare, a bordo della Mini-Merry, in cerca di viveri da riportare alla nave (ma conoscendo la sua voracità, voi ce lo mandereste?). Ma non prima di un breve prologo in cui assistiamo alla storica decapitazione di Gold Roger, il re dei pirati, dopo la sua lenta salita verso il patibolo a mani legate, e alla famosa frase di sfida diretta a tutti i presenti a trovare il suo immenso tesoro, il leggendario “One Piece”, nascosto da qualche parte lungo la Rotta Maggiore (il Grande Blu). In queste scene viene interamente mostrato il suo volto, come avvenuto solamente negli ultimi capitoli pubblicati in Giappone. Dopo l'esecuzione, una breve panoramica dei mari solcati da centinaia di navi: l'Era dei Pirati è iniziata!


La scena si sposta quindi sulla Thousand Sunny (la seconda nave della nostra ciurma preferita), e ci vengono mostrati uno ad uno i membri dell'equipaggio: Nami, Sanji, Robin, Zoro, Brook, Franky, Chopper e Usoph, ognuno con la relativa taglia aggiornata, che sfiniti dalla fame crollano a terra uno dopo l'altro implorando il ritorno del capitano, ormai assente da giorni.

Rufy, intanto, è addormentato profondamente sulla barca dopo un piccolo spuntino; ecco però una non meglio definita nave pirata decisa a saccheggiare un insediamento costiero appena individuato. Facciamo la breve conoscenza di Silk, giovane lavoratrice in una piccola pensione. Ben presto si diffonde la voce dell'imminente assalto e, mentre tutti fuggono cercando di mettersi in salvo, la ragazza recupera una spada dalla sua camera e corre verso il molo, proponendo alle poche persone lì presenti, tra cui il sindaco, di combattere.
La nave attracca, ma l'equipaggio è a terra svenuto e il capitano Crescent Moon Gally, famoso per la sua ridicola barba a forma di Luna crescente, è legato all'albero maestro insieme ai suoi due ufficiali. Rufy scende a terra e scambiato per Gally viene attaccato da Silk, che, chiarito l'equivoco, gli offre un pasto caldo per farsi perdonare. Scopriamo che la ragazza era stata abbandonata in tenera età da una ciurma di pirati che aveva invaso l'isola e, anziché essere uccisa o scacciata, era stata amorevolmente accolta dagli abitanti: da qui il grande amore per il villaggio e per la sua gente, che considera il suo tesoro.

Rientra in scena, a questo punto, il nemico della situazione, Gally, che fin da subito si dimostra un avversario da quattro soldi, sebbene per una serie di circostanze sfortunate e imprevedibili (diciamo pure volutamente forzate al fine di drammatizzare un po' l'atmosfera) Rufy si ritrova in difficoltà, e il pirata ne approfitta per distruggere parte del villaggio. Alla vista delle lacrime di Silk, il ragazzo di gomma e parte all’attacco, rischiando anche di finire in mare e affogare per la seconda volta...

Con l'arrivo dei nostri al gran completo entriamo nella fase conclusiva dello speciale. Dopo aver salvato il proprio capitano dall'annegamento, i suoi compagni iniziano a lamentarsi per la prolungata assenza dalla nave e per il mancato recupero delle provviste. Accortisi poi del nemico, si scatenano, suonandogliele di santa ragione sulle note della prima storica opening della serie, “We Are!”, approfittandone anche per recuperare i tesori estorti al villaggio e, soprattutto, i viveri per la nave.
Possiamo infine goderci la divertente sigla di chiusura, realizzata appositamente per l'occasione.

Piacevole l'intera colonna sonora, specialmente l’ending, nella media le animazioni, che svolgono bene il loro dovere risultando piacevoli e molto veloci durante il combattimento finale. Meno bene invece i disegni, altalenanti e discontinui nelle proporzioni - chiaro esempio sono le dimensioni del seno di Silk, che spesso variano da una scena all'altra senza soluzione di continuità - ma che rimangono, in ogni caso, più che sufficienti, mentre il character design è quello apprezzato nella serie tv.

Buona la scelta di utilizzare la prima storia di Romance Dawn per questo speciale senza quasi modificarne alcun aspetto: la trama è semplice e, dato il tempo a disposizione, la caratterizzazione dei personaggi non poteva che essere quella tipica delle comparse presenti anche nella serie animata. La psicologia del personaggio di Silk è l'unica degna di nota, l'unica in grado di lasciare, almeno in parte, un segno nello spettatore. Come One Piece ci ha abituato, la storia è un mix di comicità, gag demenziali, combattimenti e commozione che, nonostante le ristrettezze temporali, riesce a colpire lo spettatore: al “Non sorriderò mai più!” di Silk non sono potuto restare impassibile, soprattutto quando accompagnato dallo sguardo vuoto e privo di qualsiasi emozione e speranza nel futuro mostrato dalla ragazza in quel momento.
Apprezzabile anche la scelta di mantenere Gally come nemico. Un avversario più potente e complesso avrebbe richiesto troppo tempo per poter essere introdotto e sfruttato al meglio delle sue potenzialità, finendo per essere usato malamente e ridicolizzato. Per cui, meglio un personaggio già ridicolo di suo, in linea con i primissimi nemici della serie, che presenta molte analogie con Buggy il Clown, di cui probabilmente è stato anche il prototipo. D'altronde non si incontrano sempre nemici potentissimi e invincibili…

Il giudizio complessivo è positivo. Qualitativamente Romance Dawn Story non risulta inferiore ai primi tre film di One Piece: un buon lavoro!