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ryo79

Episodi visti: 29/26 --- Voto 8
".hack//SIGN" appartiene al progetto multimediale ".hack" (si pronuncia "dot hack"). Si tratta di una linea di prodotti basati su un'unica trama comune di stampo fantascientifico. La narrazione è ambientata in un mondo segnato dall'attacco di un pericoloso virus informatico che ha messo in dubbio la sicurezza di tutta la rete. Il 24 dicembre 2005 il virus "Pluto's Kiss" causa un malfunzionamento alla rete di computer connessi in tutto il mondo. Sebbene la rete viene ripristinata settantasette minuti più tardi, questo evidenzia la natura fragile della rete mondiale. Arrivati all'estate del 2006, l'unico sistema operativo ad essere sopravvissuto indenne al virus è stato l'ALTIMIT. Alcuni membri dello staff che ha lavorato al sistema operativo abbandonano la ALTIMIT Corporation per fondare la CyberConnect.
Nello stesso periodo il programmatore tedesco Harald Hoerwick crea un gioco di ruolo intitolato Fragment, ambiente che sfrutta per dare vita ad una IA che chiama Aura e che considera come la sua figlia virtuale. Per evitare ulteriori problemi il WNC (World Network Council) dispone che tutti i computer utilizzino il sistema operativo ALTIMIT, per via della sua invulnerabilità ai virus. Dall'estate del 2007, ALTIMIT è diventato l'unico sistema operativo utilizzato nel mondo. I giochi online ormai sono soggetti a forti restrizioni. Nel tentativo di rianimare il mercato dei giochi online, nel maggio del 2007 il WNC accorda un permesso speciale alla società CyberConnect e le commissiona lo sviluppo di un gioco. La società sfrutta il sistema di base di Fragment per creare un MMORPG chiamato The World.
Il 24 dicembre 2007 il WNC rimuove tutte le restrizioni imposte alla nuova rete. Lo stesso giorno la CyberConnect annuncia il lancio ufficiale di The World. Alcuni additarono come responsabile del precedente virus proprio la CyberConnect, società produttrice del gioco, che attraverso questa manovra si sarebbe garantita un'immensa fetta di mercato. In ogni caso ogni polemica cessò quando The World divenne un vero e proprio fenomeno di massa, con milioni di utenti connessi in tutto il mondo. Nel 2008 il gioco di ruolo vanta la presenza in rete di venti milioni di giocatori. Nel 2010 sono state vendute milioni di copie di The World, ma, proprio quando le cose sembrano andare per il meglio, diversi utenti cadono in uno stato di coma irreversibile per cause inspiegabili.

Enter into "The World"

".hack//Sign" fa parte di un progetto molto vasto, ben strutturato e costruito su un'idea di base davvero valida. La storia è ambientata in un prossimo futuro sul nostro pianeta, ma propone un'ambientazione interamente fantasy. Per fare ciò è stata introdotta l'idea di un MMORPG in stile fantasy, un po' come quelli che ci sono oggigiorno, ma con una tecnologia più sofisticata, che aumenta la possibilità di interazione col mondo virtuale e con gli altri giocatori. L'anime analizza le varie sfaccettature dei giochi di ruolo online, che possono essere un punto di ritrovo per persone con la stessa passione, ma anche un modo per estraniarsi della vita reale. La storia si evolve proprio come si svilupperebbe un gioco di ruolo online, evidenziando quasi esclusivamente l'aspetto sociale di questo mezzo di intrattenimento. La trama è ben strutturata, anche se la narrazione risulta piuttosto lenta. Viene lasciato molto spazio alle scene riflessive e l'attenzione viene focalizzata sui vari giocatori che indagano sul mistero che avvolge Tsukasa.

Col proseguire della storia si aggiungeranno sempre più domande e interrogativi sul protagonista, sugli altri giocatori e sul fantastico mondo di The World. A dispetto dell'ambientazione fantasy, non ci sono battaglie o duelli all'ultimo sangue, perfino le poche scene d'azione sono abbastanza tranquille. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, con una cura particolare alle sfaccettature psicologiche dei personaggi, focalizzando l'attenzione sulla contrapposizione tra vita virtuale e reale dei singoli personaggi e di come questa influisca sulle loro azioni nel gioco. Come BT e Bear che si sono frequentati nella vita reale e questo influenza il loro modo di rapportarsi anche nel mondo virtuale; oppure Crim, le cui avventure in The World sono condizionate dal suo lavoro, e quando si collega tende a lasciarsi alle spalle le cose serie per dare spazio al divertimento; l'esatto opposto di Subaru e Ginkan, che prendono sul serio più del dovuto il loro ruolo di supervisori.

Apprezzabile l'utilizzo della terminologia del mondo degli RPG e dell'informatica in generale. Sentiremo parlare di forum, server, bug, amministratori di sistema, PG, skill e tanto altro ancora. A livello tecnico si tratta di un ottimo prodotto con una grafica eccellente, ottime animazioni e fondali davvero suggestivi. Yuki Kajiura realizza una bellissima colonna sonora che è un misto fra musica elettronica e musica celtica. Spesso i brani sono cantati in inglese, come il brano "Key of the Twilight" eseguito da Emily Bindiger (che ha partecipato anche alla OST di "Cowboy Bebop"). Una particolare nota va fatta alla bellissima opening "Obsession" eseguita dal gruppo di Yuki Kajiura, i See-Saw.
In conclusione, è davvero un ottimo prodotto, che merita di essere visto anche da chi non è appassionato di giochi di ruolo.


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rosemary

Episodi visti: 27/26 --- Voto 7
Questo è un anime molto particolare. La storia segue il giovane Tsukasa, la cui coscienza rimane intrappolata, non si sa come, nel World, un famoso gioco di ruolo online, non potendone più uscire. Ottiene degli strani poteri che lo rendono praticamente invincibile e sembra interessarsi a una eterea bambina che non fa che dormire. La vicenda parla di lui e delle persone che incontra, giocatori del MMORPG incuriositi dalla sua presenza: alcuni vogliono aiutarlo a capire come tornare alla vita normale (anche se Tsukasa stesso non vuole) e comprendere i misteri che avvolgono il gioco, altri reputano la sua esistenza e i suoi comportamenti come pericolosi.

Gli episodi si succedono davvero troppo lentamente e l'intera vicenda sarebbe risultata più entusiasmante da vedere con metà di essi. Molte volte i personaggi rimangono per lo più a parlare e le vere svolte di trama avvengono raramente, anche se verso la fine della serie le cose si vivacizzano parecchio, con un finale che, paradossalmente, sembra invece fin troppo veloce negli avvenimenti.
Il protagonista è quanto di più apatico e flemmatico mi sia capitato di vedere in un anime; non vuole tornare nella realtà ma neanche capire cosa gli stia succedendo, è spesso antipatico e brusco, anche se col passare degli episodi subirà un cambiamento.

Ho apprezzato il character design (Yoshiyuki Sadamoto, dopotutto!) anche se a volte la qualità dei disegni è altalenate; le ambientazioni invece rimangono sempre molto suggestive. La colonna sonora è davvero splendida da sentire, molto particolare e originale.
Resta qualcosa da vedere sopratutto se si è apprezzata anche solo la prima quadrilogia dei videogiochi di ".hack"; infatti la trama finisce al ventiseiesimo episodio e quelli successivi sono degli extra che riguardano anche i personaggi della saga videoludica, ben integrati nella trama.
Il tutto, nonostante i difetti, mi ha lasciato una bella impressione; se avete la pazienza per seguire la vacuità di molti episodi, potrebbe in ogni caso piacervi.


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Alexander

Episodi visti: 28/26 --- Voto 6
".hack//Sign" rappresenta alla perfezione due dei generi purtroppo più in voga nell'animazione giapponese: il genere "rose nel cesso" (che comprende tutti gli anime basati su idee geniali, ma sviluppate male o non sviluppate affatto) e il genere "specchio per le allodole" (che comprende tutti quegli anime che partono a bomba, per poi afflosciarsi come palloncini sgonfi e riprendere un po' di vita solo verso la fine).
Immaginate di star giocando a un JRPG online tramite un dispositivo di realtà virtuale e, tutt'a un tratto, scopriate di non essere più in grado di uscire, di essere rimasti intrappolati al suo interno. Come reagite? Beh, le possibilita sono due, a seconda della vostra mentalità. Nel caso siate una persona comune: shock, paranoia, ricerca ossessiva di un modo per ritornare alla vita reale, compulsive richieste di aiuto e/o informazioni dagli altri giocatori, disperati tentativi di comunicare con l'esterno, scoppio di un terremoto mediatico etc. Nel caso invece siate profondamente insoddisfatti dalla vostra vita, fanatici di mmorpg e senza più alcun tipo di attaccamento al mondo reale: euforia incontenibile per un sogno che si realizza, avete finalmente una scusa per giocare senza più alcun limite nè interferenze, siete passati nel vostro mondo dei sogni sia con il corpo che con la mente, e passate a darvi alla pazza gioia per tutta l'eternità.
Orbene, quale delle 2 reazioni avrà il protagonista della nostra avventura di fronte all'incredibile evento? Semplice: nessuna! All'inizio è un po' perplesso, piagnucola un poco, dopo un paio di tentativi a vuoto, si convince che in fondo non è proprio un dramma, massì, dai, forse è meglio cosi, almeno così non dovrò più tornare alla noiosa realtà...
Paradossalmente, tutti i personaggi di contorno a Tsukasa sembrano preoccuparsi della sua condizione decisamente di più del diretto interessato, anzi oserei dire fin troppo: l'interesse di certi personaggi alla vicenda di Tsukasa a tratti sconfina nello stalking; possibile che nel più vasto mmorpg esistente nessuno abbia niente di meglio da fare che rompere le scatole a un povero disgraziato?
Nè si puo dire che tale scarsità di reazioni umane sia giustificata in qualche modo dal personaggio: per quel poco che ci è dato sapere sul suo conto, Tsukasa sembrerebbe appartenere più alla seconda categoria, dico "quel poco" perchè, a dispetto della superficiale somiglianza con Shinji Ikari di Evangelion, Tsukasa non è nel modo piu assoluto un personaggio profondo: è solo una sua pallida imitazione, perchè ne riprende tutti i tratti esteriori da sfigato depresso, ma senza neanche un decimo della sua profondità psicologica; infatti, mentre in Eva c'erano decine di scene introspettive che aiutavano lo spettatore a comprendere meglio il personaggio, qui non c'è pressochè nulla del genere, e verso la fine dell'anime il protagonista rimane ancora semi-sconosciuto per lo spettatore.
Tuttavia il più grosso difetto è senza dubbio l'atroce lentezza con cui (non) si dipana la trama: dopo le prime 5 puntate in cui, nonostante i problemi di cui sopra, qualcosa accade, l'anime sprofonda in un coma da cui non si riprenderà piu fino alla fine; da questo momento in avanti tutto ciò che vedrete saranno chiacchiere su chiacchiere, la maggior parte del tempo di ogni episodio sarà occupato da inutili discussioni dei vari personaggi riguardo a Tsukasa, o per essere più precisi da resoconti dei personaggi riguardo a come sia andata la loro ricerca di indizi su Tsukasa (tutte ricerche di cui mai noi spettatori avremo l'onore di vedere qualcosa) e molto raramente a tali chiacchiere farà seguito qualcosa di concreto, che sia un viaggio, un combattimento, qualche rivelazione shockante... quest'anime evita l'azione come il diavolo l'acquasanta. Scelta decisamente infelice, primo perchè non esiste un contesto che si presti a scene di combattimento meglio di un mmorpg, secondo perchè quelle pochissime che ci sono sono animate molto bene; è bene tuttavia precisare, a beneficio di chi preferisse i dialoghi all'azione, che il vero problema di quest'anime non è certo la quantità di dialoghi a discapito dell'azione, ma proprio la qualità dei dialoghi in sè. lo dico senza mezzi termini: i dialoghi di quest'anime sono tra i peggiori che ci possano essere in un anime; non troverete quasi nulla in essi di particolarmente divertente o intellettualmente stimolante che possa giustificare tale "scambio", ma solo noia e ripetitività.
Sebbene a livello di contenuti quest'anime sia piuttosto carente, decisamente superiori sono le sue qualità artistiche: le ambientazioni e i fondali sono stupendi ed evocativi, il character design è eccellente, ok che Yoshiyuki Sadamoto è sempre una garanzia, ma questo è forse il suo contributo migliore; non da meno la colonna sonora, composta da brani a metà tra trance e musica celtica, che contribuisce in maniera decisiva a creare l'atmosfera del gioco (fa eccezione la sigla iniziale, una vera e propria schifezza sia a livello di musica che di testo).
Conclusione: per chi abbia semplicemente voglia di appagare i propri sensi con bei panorami, personaggi e/o sottofondi musicali l'anime è piu che consigliato, per chi invece abbia voglia di seguire una vera storia... credetemi, è meglio se girate molto, ma MOLTO al largo!

P.S.: per quanto riguarda il videogioco, il mio giudizio su di esso è pressoche lo stesso che per la serie, quindi nel caso siate interessati, consiglierei di lasciar perdere e di procurarsi piuttosto il sequel .hack//G.U., uno dei videogiochi più sottovalutati della storia, e imho miglior titolo esistente di ambientazione mmorpg.


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AkiraSakura

Episodi visti: 29/26 --- Voto 5
".hack//Sign" è un anime prequel della serie di videogiochi della saga di "hack", che costituisce un progetto multimediale molto ambizioso, ma abbastanza discreto nel suo complesso. Le vicende che costituiscono questo universo narrativo ruotano intorno all'immaginario gioco di ruolo online "The world", che vanta di milioni di utenti in tutto il mondo.

Tsukasa, il protagonista, non riesce più a fare log-out da "The world", e non ricorda più nulla riguardante la sua vita nel mondo reale. Sembra che egli sia una sorta di "Lain", con cui condivide l'abilità di riuscire a trasferire completamente la sua individualità nel mondo informatico, e una sorta di "Shinji Ikari", in quanto ama fuggire evitando il contatto con gli altri utenti del gioco e dimostra un temperamento molto introverso e paranoico. Fino a qui, le caratteristiche del protagonista, e il contesto in cui si muove, sembrano delle scelte vincenti, che potrebbero fare di ".hack//Sign" un capolavoro. Invece non è così, in quanto queste idee brillanti vengono sviluppate molto malamente.

Il protagonista sarà affiancato da numerosi comprimari: Mimiru, Bear e Subaru, che svolgeranno delle indagini riguardanti i misteriosi eventi che avvengono in "The world". Uno di questi eventi è la comparsa della "chiave del crepuscolo", un oggetto misterioso e potentissimo (e dal design orrendo: assomiglia a due palle legate con una corda!) che Tsukasa è in grado di comandare a piacimento, in modo da poterle suonare ai "cavalieri scarlatti", i moderatori del gioco, che hanno per avatar i cavalieri più brutti e privi di dettagli mai visti nella storia dell'animazione giapponese. Bear inoltre svolgerà delle indagini nel mondo reale, per scoprire la vera identità di Tsukasa e il motivo per cui quest'ultimo non riesce a uscire dal gioco.

Passiamo ora agli aspetti tecnici. Il videogioco online "The world", nonostante venga presentato come un MMORPG affollatissimo, che permette la connessione di milioni di utenti, è praticamente vuoto. A parte i protagonisti, e qualche personaggio random messo lì per bellezza, i fondali sono vuoti, statici e privi di dettagli. Il contrasto tra la colorazione dei personaggi e la colorazione di questi ultimi viene subito all'occhio, e ricorda molto alcuni anime low budget degli anni '70. Le animazioni sono abbastanza "legnose" e il character design sembra una scopiazzatura di Yoshiyuki Sadamoto. La regia è praticamente inesistente e, per la maggior parte del tempo, i personaggi si siederanno su una roccia a parlare, parlare e ancora parlare. Potevano collegarsi direttamente a Twitter anziché iscriversi a un gioco online, no? I pochi combattimenti presenti nella sceneggiatura hanno una coreografia molto rudimentale, e il design dei mostri è molto elementare e di bassa qualità. Tuttavia, le musiche sono splendide, orecchiabili ed empatiche. Esse sono indubbiamente l'unico punto di forza di questo anime.

La serie si sviluppa in troppi episodi, infatti l'arco centrale di eventi viene dilatato all'inverosimile, risultando troppo noioso e prolisso. Verso le ultime puntate, se lo spettatore riuscirà a non droppare la serie strada facendo, le cose diventeranno più interessanti e il finale sarà abbastanza carino.

Cosa dire in definitiva di ".hack//Sign"? Che palesemente esso vuole rifarsi a "Lain" e "Evangelion" per sfondare, ma non ci riesce, a causa della pessima realizzazione tecnica e della scarsa originalità dei contenuti. Evidentemente i produttori volevano intascare molti quattrini con un basso budget, sfruttando le stesse idee e personaggi presenti in opere dal successo strepitoso, ma indubbiamente hanno fallito.


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kaonsama

Episodi visti: 29/26 --- Voto 9
".hack//sign", un capolavoro marchiato BeeTrain!, è un anime decisamente molto attuale: narra infatti la storia di un giocatore di un popolare gioco online che coinvolge interamente i sensi chiamato "The World", il quale rimane intrappolato nel gioco per misteriosi motivi e non riesce a fare il logout, finendo per essere additato come anomalia dalle autorità della rete.
Il protagonista è appunto questo ragazzo di nome Tsukasa, che a dire il vero è solo il nickname con cui accede al gioco da cui non riesce a uscire. Ci sono poi molti personaggi di contorno, quali Mimiru o Bear.
La cosa assolutamente vera, attuale e concreta di questo gioco è proprio la volontà di voler mettere sullo stesso piano personaggi completamente diversi tra loro sia per età sia per interessi, in un gioco dove tutto ciò che si vede spesso non è reale, comprese le persone stesse. Infatti nell'immensa agorà che è internet, o "The World" nel caso specifico di quel gioco, è molto facile trovare persone con una situazione familiare difficile, che cercano di alienarsi dal resto facendo finta di essere quello che in realtà non sono. Spesso in queste situazioni nasce anche l'amore, ed è esattamente quello che succede in ."hack//Sign" che, come dichiarato dal regista, è nato dalle intenzioni di creare un anime che parlasse dell'amore giovanile in un modo diverso dal solito: a questo ci hanno pensato le magnifiche ambientazioni fantasy e le stupende musiche della Kajiura, che non si smentiscono mai.

Il protagonista, questo Tsukasa, è un personaggio particolare, abbastanza ben studiato dal momento che, seppur sia timido, pauroso e insicuro anche nell'ambito dei rapporti umani, si dimostra allo stesso tempo molto profondo e capace di arrivare a fondo delle questioni, ostinato e deciso.
Per il resto l'attività del World è esattamente quella di un normale gioco MMORPG, per cui avremo i personaggi che cercheranno di portare a termine delle quest, attraversare dei dungeon, combattere contro gli altri giocatori, allearsi e tradire, trovare tesori: cose normali, insomma.

Il chara è piuttosto ben curato, anche se per Tsukasa ritengo che si potesse fare di meglio, ma senza togliere nulla al già fantastico lavoro fatto. La caratterizzazione dei personaggi è molto forte anche in quelli secondari, che si fanno spazio facilmente durante gli episodi della serie.
L'unica pecca che ho riscontrato è stata la lentezza della serie in generale: un eccelso prodotto, davvero, ma molto lento.
Inoltre penso di non sbagliarmi nel ritenere quest'anime (o l'intera serie .hack//) il divino padre e precursore di "Sword Art Online".


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HellSpawnluke

Episodi visti: 29/26 --- Voto 8
Lo studio Bee Train ha accettato una sfida rischiosa con questo titolo, considerando i numerosi flop anche cinematografici nel tentare di riportare sullo schermo piccolo o grande la complessa struttura di un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role-Playing Game). Personalmente sono sempre stato un'amante di questi videogiochi e ormai la mia esperienza affonda le radici nel passato millennio, ma devo proprio dire che le mani a cui è stato affidato questo progetto sono quelle giuste, le atmosfere sono accattivanti, le musiche azzeccate e in molte situazioni chiunque abbia avuto un minimo di esperienza di questi giochi può tranquillamente ritrovarsi.

Ho apprezzato particolarmente la netta distinzione tra il mondo virtuale "The World" e quello reale: da una parte il fantastico, le avventure, la bellezza di paesaggi immacolati, dall'altra un mondo grigio, brutto, privo di emozioni e persino di suoni. Non a caso viene rappresentato in bianco e nero e muto. E' proprio il caso di dire che il "World" sarà anche un mondo artificiale ma le emozioni dei personaggi sono vere, autentiche e riflettono perfettamente il carattere delle persone che lo popolano.
Non sono molti i personaggi intorno ai quali gira la trama principale, ma bastano per capire quanto vasto sia il bacino di utenti che un gioco di questo tipo possa interessare: dal ragazzino viziato (Sora) al VIP (Bear), dalla persona con seri problemi nel mondo reale (Subaru) alla ragazza tranquilla e spensierata (Mimiru).

In questi giochi la peggior insidia che si possa annidare è proprio la monotonia ma ci pensa il protagonista, un mago di nome Tsukasa, a romperla. All'inizio nessuno crede veramente a ciò che dice e si pensa che stia semplicemente interpretando il suo personaggio, ma poi si scopre che la verità è diversa e i nostri personaggi si troveranno immersi anima e corpo nella più incredibile delle avventure o Quest, come si dovrebbe chiamare usando il gergo appropriato.
".hack//Sign" è un titolo consigliatissimo a chi ha giocato almeno una volta assiduamente a un MMORPG e ringrazio a mia volta chi l'ha consigliato a me, Ironic74.


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klunk

Episodi visti: 29/26 --- Voto 5
Lentezza e staticità sono le due parole che mi saltano subito alla mente pensando al titolo di quest'anime.
Ambientato in un mondo virtuale vissuto tramite gli avatar dei protagonisti, mai, o quasi mai, mostrati nella loro identità reale, ".hack//Sign" narra la vicenda di uno di questi che non riesce più a disconnettersi dal gioco online.
Tsukasa, questo il nome del personaggio, è uno dei protagonisti più piagnoni e asfittici mai apparsi in un anime: non fa altro che lamentarsi rinchiudendosi in se stesso per tutto il tempo. Inoltre anche se l'idea di mostrare una storia attraverso degli alter ego virtuali non è da scartare, ma al contrario risulta originale, rimane in questo caso lacunosa e piena di ombre, e soprattutto si svolge attraverso dialoghi troppo prolissi e noiosi che a stento sono riuscito a seguire senza addormentarmi.
Il finale inoltre, a mio parere, è tutto da dimenticare e gli episodi sarebbero dovuti essere almeno la metà per dare al tutto una parvenza di ritmo e interesse.


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Micerino

Episodi visti: 28/26 --- Voto 7
".hack//Sign". Collegarsi alla rete ed entrare in un mondo virtuale in cui la fantasia supera di gran lunga la realtà. Fuggire. Distaccarsi da questo mondo.
Questi temi principali, il tutto condito da una trama discreta e da un caracter desing niente male, sono al centro di quest'anime, insieme ai classici temi dell'amicizia anche multi generazionale, e dell'accessibilità al net… ma, perché c'è un ma, personalmente la serie non mi ha entusiasmato, ed è per questo che il mio voto va sotto la media di quelli sinora dati.

Il progetto narrativo è ben strutturato, con una serie di personaggi che si interfacciano in un mondo virtuale dove impersonano degli avatar in un'ambientazione tipicamente fantasy. Ci sono quindi i cavalieri, i maghi, i bardi, addirittura le gilde, il tutto governato da una "ditta" che fornisce il programma e che sembra, comunque, non avere il controllo sullo stesso.
Sicuramente il personaggio principale desta le maggiori curiosità, un po' perché è e resta uno dei personaggi principali meno ciarlieri mai incontrati, un po' perché si scopre subito che altro non è che una trasposizione virtuale di una persona che non riesce più a fare il Logout. Provate a immaginarvi all'interno di War Of Warcraft senza la possibilità di uscire e vivendo in pieno tutte le emozioni (e sensazioni) di quel mondo. Ecco, piccole (o grandi) incoerenze che man mano che si va avanti nell'anime diventano sempre più ampie, sempre più forti, tali da rendere quasi grottesco il veder "soffrire" alcuni avatar mentre vengono malmenati. Oltre a questo, il gioco stesso ha la possibilità di interagire con la realtà (reale) stordendo i giocatori. Come non si sa, ma è possibile.

Insomma, c'è un'accozzaglia di esagerazioni che mi hanno lasciato un po' di amaro in bocca. Ancor di più poiché la storia, di suo, è davvero una bella storia. Narrata bene, con personaggi che "interpretano" molto bene i loro ruoli, con una regia che non lascia nulla al caso, e delle musiche davvero azzeccate che fanno sembrare le scene ancora più vive e intense.
Stessa cosa non si può dire per i disegni, un po' troppo semplici e non troppo curati, con fondali che vorrebbero ma non possono, lasciando spazio a ripetitive forme e stereotipi. Insomma manca di quella brillantezza che avrebbe, forse, fatto passare in secondo piano il fatto che, dopo tutto, ci si trova all'interno di un MMORPG. Detto sinceramente, sembra una bella locandina per i giochi di ruolo online, posti dove si incontrano farabutti, ma anche persone stupende, dove non si aggirano predatori sessuali, e spesso le persone si incontrano anche in real facendo confondere ancora di più game e real.

Amo il genere fantasy, e questo sicuramente è un fantasy che mi avrebbe entusiasmato molto di più se non ci fossero stati questi logout improvvisi o queste disconnessioni furbesche. Insomma, ".hack//Sign" è un anime che sa troppo di spot per essere definito "solo" come anime.
Da lodare l'OAV "Unisono" che conclude in gloria la saga. Gli altri OAV non valgono il sacrificio, ma quello è necessario se si vuole davvero il più bel finale che si potesse desiderare… ovviamente per chi ha apprezzato la saga.

Lascio da parte i commenti sul come la realtà virtuale sopperisca ai bisogni di rivalsa di quasi tutti i personaggi - fortunatamente c'è anche chi gioca per giocare e basta - o a come la realtà sia "muta" e sottotitolata. Insomma, lascio da parte queste piccole perle che, in verità, ho apprezzato non poco, perché sono le poche cose che fanno davvero riflettere, e che ti fanno arrivare in fondo.
Un suggerimento, se lo guarderete, fatelo con tanta pazienza: è lento, tanto lento, soprattutto all'inizio, ma dalla metà in poi diventa un po' più godibile. A differenza di molti altri anime, delude quasi tutto tranne nel finale, dove acquista brio e un po' di vivacità, ecco, questo è davvero da apprezzare.
Buona visione.


 6
George Tennent

Episodi visti: 28/26 --- Voto 9
".hack//Sign" è un anime dall'ambientazione decisamente originale: nessun mondo fantastico, niente sotterfugi per trasportare persone dal mondo reale a un altro, nessun post-apocalittico. Semplicemente parla di un videogioco di ruolo, un mmorpg. Lo trovo un lavoro sicuramente interessante e ben riuscito.

L'aspetto grafico è molto buono con disegni belli e puliti nello stile "tradizionale" praticamente senza computer grafica. I personaggi però sono molto semplici e solo alcuni scenari sono particolarmente dettagliati.
Le musiche sono ottime: danno uno spessore maggiore alla vicenda e coinvolgono lo spettatore, sono molto belle anche se si ripetono e a volte possono anche stancare.
Il doppiaggio italiano è (come al solito) di alta qualità, ma in particolare quello di Tsukasa è veramente eccezionale.
I personaggi sono caratterizzati molto bene e, chi più chi meno, si evolvono e maturano durante la vicenda. Si potrebbe addirittura stendere un interessante profilo psicologico per ciascuno di loro.

Tutto l'anime è ambientato in questo videogioco chiamato "the world", ma ciononostante è quasi completamente privo di azione. Sono pochissime le scene ambientate nel mondo reale, e sono proposte più che altro come ricordi o "sogni" sbiaditi, tanto che i dialoghi sono muti ed eventualmente sottotitolati. Peccato solo che questo "the world" sembri un po' povero: è fatto quasi solo da scenari e personaggi giocanti, perfino le scene che si svolgono nei dungeon vedono pochissimi mostri.
La trama ruota attorno a un personaggio di nome Tsukasa e alle relazioni tra i personaggi protagonisti. Come detto, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, c'è pochissima azione e tutto l'anime vede le interazioni tra questi personaggi ed è composto praticamente solo da dialoghi, cosa che rende la visione a tratti pesante. Inoltre i dialoghi tra i giocatori che riguardano gli eventi inspiegabili di "the world" includono parecchio "metagame", i giocatori cioè non si comportano come farebbero dei personaggi di un rpg ma sono del tutto consapevoli di trovarsi all'interno di un videogioco. Tuttavia ci sono molti misteri attorno agli eventi che coinvolgono il mondo di gioco, e le belle musiche aiutano un'ottima regia a sviluppare una suspense veramente coinvolgente.

".hack//sign" è indubbiamente un lavoro eccezionale e innovativo, e risulta difficile recensirlo adeguatamente senza svelarne la trama. Dal punto di vista tecnico è ottimo, da quello dei contenuti è intrigante, ma il tipo di narrazione non ne fa un anime per tutti. Se vi aspettate un anime fantasy resterete delusi, e se desiderate combattimenti e azione vedrete ben pochi episodi: si tratta di un anime piuttosto impegnativo, ma se entrerete nell'ottica vi basteranno pochi episodi per non riuscire a smettere di guardarlo e alla fine sarete decisamente soddisfatti.


 2
Anubis85

Episodi visti: 29/26 --- Voto 10
".hack//Sign" è l'anime che apre il mondo di ".hack" illustrandoci il primo "The World" e i primi personaggi che s'imbattono in questo mmorpg.
Avvincente, serio, comico e, perché no, anche "psicologico": i protagonisti sono persone reali che per svariati motivi si trovano a giocare a "The World" per evadere dalla realtà, creandosi un alter ego e vangando per i vari scenari che il gioco ha da offrire. Ed è proprio vagando che il protagonista principale Tsukasa riceve dei poteri "illegali", poteri non programmati nell'ambito del gioco. E come se non bastasse un "personaggio non giocabile", con le sembianze di "gatto/coniglio", renderà il tutto più enigmatico, visto che noi non sentiremo mai ciò che dirà a Tsukasa, ma sentiremo solo le risposte di quest'ultimo.
Ciascun personaggio (Mimiru, Bear, Sora, ecc.) riesce a catturare l'attenzione, cosa che accade in pochi anime.

L'anime consta di 26 episodi principali, più altri episodi "bonus". "Unison" è un omaggio sia a SIGN sia alla prima serie per Playstation2, quindi da vedere dopo avere finito il gioco, così da completare questa fase della storia. Ma chi non avesse la pazienza o la voglia di giocarci, può acquistare il manga in due numeri ".hack//XXXX" per compensare questa eventuale lacuna.

La colonna sonora è curata benissimo per ciascun singolo episodio, degna di Oscar. Una colonna sonora del genere credo di non averla mai ascoltata.
Graficamente non delude, e tenendo conto dell'anno di produzione, è da lodare. (L'anime successivo, ".hack//roots", è ancora più dettagliato e curato di questo, anche se la storia è un po' lenta).
Esiste una versione in DVD doppiata in italiano, quindi non è difficile reperirlo. Dopo avere visto il primo episodio verrete trascinati in un mondo che non vorrete più abbandonare. Finiriete per divorare i DVD nel giro di un paio di giorni, desiderosi di vedere sempre come si evolverà la storia, perché, a differenza di molti altri anime, "Sign" non si perde in inutili filler, e ogni episodio snocciola la trama in maniera superba. E' un acquisto di cui non vi pentirete.
Inoltre, anche se ".hack" si compone di varie "saghe", ciascuna ha una propria trama autoconclusiva, quindi non "dovrete" necessariamente vedere altro al termine di "Sign", ma credo che verrete spinti dalla curiosità a proseguire con le altre serie, connesse non per via dei personaggi ma per via dell'universo che li accomuna, perché il protagonista assoluto in tutte le saghe di .hack è "The World", il gdr online che vi rapirà a tal punto da non volere più fare log out.


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HypnoDisk

Episodi visti: 5/26 --- Voto 6
Ambientato nel mondo virtuale di una sorta di MMORPG online, ".hack//sign" racconta le vicende di Tsukasa, un ragazzo (perlomeno, il personaggio lo è) di cui non si conoscono la vera identità nel mondo reale, né l'età o il sesso, e che non riesce a effettuare il logout dal gioco, e non sa perché si trova lì. Altri personaggi s'impegnano ad aiutarlo contro la sua volontà.
La serie, almeno nei primi 5 episodi da me visionati, è totalmente ambientata nel mondo virtuale e mai nel reale, a parte qualche fotogramma, e il sistema di "connessione" non viene da subito spiegato, ma si presume che al gioco ci si colleghi "mentalmente".

Ebbene nella lista dei ragazzi più depressi e paranoici degli anime, in testa come potete immaginare c'è Shinji Ikari, però dopo la visione di questo anime posso dire che abbiamo un nuovo vincitore: Tsukasa. La serie devo dire che non inizia nel migliore dei modi, il primo episodio infatti non l'ho trovato per niente accattivante e solo dopo ha cominciato a rendersi interessante. Ora sinceramente non ho ben capito dove quest'anime volesse andare a parare, sicuramente l'intento è quello di mostrare come le persone possano prendere sul serio un gioco online, arrivando quasi a vivere la propria esistenza all'interno e relazionarsi in esso, ma isolandosi totalmente nella vita reale. Comunque sia, molti comportamenti li ho trovati assurdi. Finché si sta giocando, perché mai si dovrebbe chiedere pietà al nemico per paura di essere "uccisi", o fare discorsi così seri senza mai rientrare nell'ottica del gioco?

In ogni caso ".hack//sign" segue la scia di Neon Genesis Evangelion, ovvero, scene il cui senso è lasciato all'immaginazione dello spettatore, dialoghi profondamente psicologici e monologhi filosofici a go-go; sinceramente cerco di tenermi alla larga da questo tipo di opere. Non lo boccio, ma personalmente non mi sento di continuarne la visione, tuttavia se vi piacciono questo tipo di anime, allora dategli pure un'opportunità, d'altro canto l'ottima colonna sonora merita di essere sentita.
Secondo me, sopravvalutato.


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Franzelion

Episodi visti: 28/26 --- Voto 6
.Hack//sign, tanto particolare il nome quanto la serie, è un anime tratto dalla serie di videogiochi per PS2 ".hack".
In questa serie i personaggi vestono i panni di normali avatar guidati da degli utenti all'interno di un tipico MMORPG, che sarebbe un gioco online in cui per progredire è necessaria la cooperazione con gli altri utenti, come nel famoso World of Warcraft.
Beh, però non vi aspettate viaggi fantastici, epiche battaglie e dungeon lunghissimi: .hack//sign parla di tutt'altro, ovvero di un problema reale/virtuale del protagonista riguardante il come uscire dal coma/gioco (fare il log out, cosa in cui non riesce) e più in generale della caratterizzazione e dello sviluppo "psicologico" dei personaggi che sono tenuti a giocare e partecipare in gruppo a diversi eventi. Quindi in pratica assistiamo all'effetto che ha la società nel cambiare e nello sviluppare la mentalità di una persona, grazie principalmente a numerose metafore e riferimenti alla realtà, e tramite il videogioco che sarebbe appunto pura finzione, altro aspetto che viene approfondito non poco, fino a cadere "quasi" nel ridicolo qualche volta.
Tuttavia, sebbene siano guidati da un giocatore, questi avatar "animati" compiono spesso azioni poco credibili e coerenti con la struttura tipica di un MMORPG; consiglio quindi di distogliere lo sguardo da questa particolarità, in modo che possiate godervi di più l'anime.

La trama, all'inizio semplice e ben definita, si fa più avanti troppo aggrovigliata, complessa e vaga. Perché vaga? Perché non viene spiegato tutto, molti sviluppi appaiono piuttosto forzati e spesso non si capisce bene dove voglia andare a parare, fino a degenerare completamente nel finale, che dimostra la totale mancanza d'impegno da parte degli autori nel concludere l'anime in maniera decente; il tutto viene quindi risolto così, a casaccio, come una bomba che fa crollare un palazzo che si è costruito per tanto tempo e con tanta fatica, lasciando perciò il finale aperto e inconcludente (perché infatti non mi pare che venga continuato e concluso adeguatamente in un'altra serie ".hack").

Da questo punto di vista quindi è stato un enorme flop, non che lasci l'amaro in bocca, ma molto di più: immaginate di aver studiato due mesi per preparare un'interrogazione e di prendere poi un bel tre, quando invece credevate di essere ben preparati... ecco, stessa cosa.
Infatti, data l'enorme passività e lentezza nello scorrere degli episodi e delle vicende, si pretende almeno un finale degno di tale nome e che compensi la gran quantità di episodi e filler dilungati fino allo stremo (sia dello spettatore che dell'anime); cosa che non è arrivata come avrete capito.
Per fortuna l'anime può godere di una grande varietà di personaggi caratterizzati sicuramente sopra la media, ma non in maniera eccezionale; infatti il protagonista, Tsukasa, è il puro stereotipo dello sfigato che fugge da tutto e da tutti, un palese clone di Shinji di Evangelion, tanto che nel penultimo episodio ripete quasi le stesse parole di Shinji, roba da ridere; per non parlare di Mimiru che è fra i personaggi più insignificanti dell'anno.
Molto buoni invece sia i disegni (anche se non presentano un chara design molto originale, ma comunque avvincente e pulito) che le animazioni, così come la regia e le incantevoli musiche, sempre presenti e azzeccate, ti immergono rapidamente nell'anime.

Che dire, la formula di base era buona, ma è stata sfruttata ben poco.
E' stato un peso, più che un piacere, portare avanti la visione degli episodi, ma la sufficienza la raggiunge in merito all'innegabile alta qualità tecnica e a dei momenti che sanno far riflette, di spessore.
Ma se cercate qualcosa di divertente o di conclusivo, state alla larga da questo titolo.


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Tomodachi

Episodi visti: 29/26 --- Voto 8
Per tutti coloro che hanno giocato alla fantastica saga di Hack, la visione di questo anime presenta un modo per sapere come iniziò tutto. Infatti questo Sign si svolge prima dell'inizio del videogioco e mostra personaggi che in parte verranno riproposti come guest nel gioco o come protagonisti. Passando a un'analisi più accurata, l'anime presenta una storia complessa che più che sui combattimenti si concentra sul rapporto tra i personaggi e sulla loro psiche, mettendo a confronto la vita che fanno nel mondo reale con quella nel gioco. Le musiche sono ben curate e danno proprio l'aria di un mondo pieno di misteri, ma la scarsa azione rischia di rendere questo titolo non alla portata di tutti. Comunque è consigliato a tutti gli appassionati di Hack o a chi vuole vedere un anime capace di catturare.

Alexander

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Alexander

Episodi visti: 28/26 --- Voto 7
Avendo già giocato al videogioco, è uno degli anime che aspettavo con più ansia...
purtroppo l'imparzialità mi obbliga ad aggiungerlo alla ben nutrita lista di prodotti (in cui figurano già Ergo Proxy, Eureka Seven, RahXephon, e molti altri ancora...) che partono in modo strepitoso per poi scadere nella noia completa e risollevarsi un po' solo verso la fine.
Gli innumerevoli pregi di SIGN sono innegabili: fondali tra i migliori mai visti in un anime, personaggi eccelsi (sia psicologicamente che come design) e colonna sonora da urlo... tutto questo cattura l'attenzione fin da subito e la trattiene forte per tutti i primi 6 episodi (che mi sono sparato uno di seguito all'altro), all'incirca fino a quando Tsukasa viene catturato... ma da lì in poi, non succede più niente, o quasi!
Pochissimi e lenti progressi nella trama, dialoghi per il 60% inutili, i temi musicali migliori vengono progressivamente abbandonati, e perfino Tsukasa che, tutto sommato, all'inizio aveva un minimo di carisma, si trasforma sempre più in uno sfigato alla Shinji Ikari.
Il problema non è certo la scarsità di azione, quella poca che c'è è anche fatta molto bene, ma proprio che ad un certo punto la storia sembra essersi inceppata e non andare più avanti.
Un vero peccato, sarebbe potuto essere un piccolo capolavoro.
Ad essere il più imparziali possibile il voto giusto è 7, ma se siete fan di .hack, o più in generale se amate ambientazioni fantasiose e surreali, potete anche aggiungere un punto al voto.
Per me, tra tutti i "pezzi" del Project .hack, il migliore resta decisamente .hack//G.U., la seconda serie di videogiochi.


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ALUCARD80

Episodi visti: 29/26 --- Voto 8
Molti di noi giovani in quest'ultimo decennio si saranno sicuramente appassionati ai giochi per pc chiamati di ruolo di massa, ovvero i "mmorpg". World of Warcraft, Dark age of Camelot, Warhammer, eccetera, per intenderci. purtroppo abbiamo anche sentito fatti di cronaca a dir poco disdicevoli, persone che si sono totalmente assuefatte a questi mondi virtuali a tal punto da reagire in maniera assurda e pericolosa se al proprio personaggio venisse fatto del "male", ovviamente male virtuale. Hack Sign parla proprio del distacco che una persona può avere dalla dura realtà, nascondendosi in un sogno, un mondo che adora e dove lui è protagonista, lontano dal tedio, dalla sofferenza e dalle sfortune della vita reale.
Diciamo che non è che l'anime ricalchi esattamente questo inizio, anzi è ben più complesso e sottile, ma la morale che vuole impartire è sicuramente quella. esiste questo mondo virtuale, "the world", dove vari videogiocatori, come in ogni mmorpg, si trovano e vivono le loro quotidiane avventure ogni sera, chiamandosi come da prassi col loro nickname del personaggio, e man mano che conoscono i loro alter ego, riescono anche a conoscere di riflesso il carattere del loro proprietario. in questo classico scenario fantasy accade però qualcosa di strano: un certo tsukasa, viene segnalato da più persone come un giocatore fin troppo assiduo, in grado da rimanere collegato per ore e ore. il mistero si infittirà quando si verrà a scoprire che in realtà lo sfortunato non riesce più a uscire dal gioco (a fare il "log out"), ed è come intrappolato, anima e corpo nel gioco, e di conseguenza subisce sulla propria pelle tutto ciò che subisce il suo personaggio.
Hack Sign è un anime enigmatico, atipico, molto lento a partire, dai disegni curatissimi e i dialoghi dettagliati, non vuole strabiliare o meravigliare, piuttosto parla con gentilezza al cuore dello spettatore con tematiche moderne, lo fa tramite personaggi squisiti e forse un pò tristi, insoddisfatti della vita quotidiana, ma molto reali, tanto reali da ricordare, a volte si può avere l'impressione, persone conosciute. La trama, man mano che la storia proseguirà, diverrà sempre più intricata e misteriosa, il ritmo salirà pian piano, fino ad un finale particolare, sicuramente interessante, ma mai sopra le righe. La colonna sonora è un vero gioiellino, così come le animazioni in generale, curatissime in quasi tutti e 29 gli episodi.
Hack Sign è un anime troppo particolare, troppo diverso dalla massa (tra l'altro ispirato ad un gioco esistente) per non essere visto. Consigliato a chi ha voglia di pensare un pò, in tutta tranquillità.


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SuperFra

Episodi visti: 29/26 --- Voto 9
Hack Sign è uno degli anime meglio realizzati dell'ultimo decennio. La grafica è eccellente mentre le animazioni e le locazioni sono a dir poco spettacolari e a volte mozzafiato.
La storia è ben articolata anche se a tratti a causa di VOLUTI rallentamenti risulta un po noiosa. I rallentamenti della trama sono solo uno degli aspetti caratterizzanti il tema centrale dell'anime in questione: dipendenza dai MMORPG.
La dipendenza dai giochi di ruolo online dove si possono incontrare centinaia di persone che come te amano giocare online. Il pericolo sta nel rendere un gioco parte della nostra vita della nostra quotidianità estraniandosi della vita reale. Spesso pero questo mondo virtuale risulta essere anche un ottimo rifugio per persone che nella vita reale non apprezzano a pieno ciò che loro sono, riversando tutte le loro attenzioni in un modo dove possono essere ciò che vogliono.
L'anime si sviluppa proprio come si svilupperebbe un gioco di ruolo online evidenziando quasi solamente l'aspetto sociale che esso possiede, ovvero solo il modo con cui tutti i personaggio creano rapporti fra di loro che possono essere e di amicizia, e di alleanza come anche di odio ed inimicizia.
L'aspetto che però ha catturato particolarmente la mia attenzione, oltre che l'argomento trattato molto attuale ed importante, è la colonna sonora; essa è fra le più belle variegate mai sentite prima.
Le musiche sono propriamente ispirate a quelle dei tipici giochi di ruolo dove in ogni situazione bella o brutta che sia si viene accompagnati da musiche suggestive di sottofondo.
In conclusione è davvero un anime che merita anche se alla fine proprio quando la storia inizia a farsi intrigante essa termina abbastanza bruscamente rimandando le attenzioni ai dovuti sequel.

Paolo

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Paolo

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Tema attuale dei mondi persistenti online, questo mi ha colpito maggiormente! Nulla di simile era stato ancora tentato negli anime(almeno credo), l'originalità sicuramente premia, l'ambientazione tipica dei giochi "massive" lo rende intrigante ma le prime puntate sono estremamente piatte di contenuti, tanto che mi è venuto i mente: "potevano farlo in 13 episodi". Comunque nel complesso si fa apprezzare.

slanzard

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slanzard

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Bello! Davvero Bello! Quando decisi di avvicinarmi a questo titolo non mi sarei mai aspettato qualcosa di cosi bello.

Ma andiamo con ordine:

L’ambientazione è decisamente originale: il tempo non viene specificato, tuttavia si intuisce facilmente trattarsi di un futuro molto prossimo, se non addirittura un presente lievemente più tecnologico, ma è il luogo ad essere importante. L’intera vicenda è ambientata all’interno del videogioco “The World”, un MMORPG(gioco di ruolo online) basato sull’utilizzo della realtà virtuale. Il protagonista è Tsukasa, un vawe master(un PG mago), che per motivi ignoti non riesce ad effettuare il log-out(a disconnettersi dal gioco e a tornare nel mondo reale) e per questo è costretto,unico in tutto il gioco, a vivere interamente la sua esistenza al suo interno. Gia da questo semplice fatto, si intuisce come il gioco non sia un semplice gioco come la maggior parte dei suoi utenti ritiene. E per di più questa non è l’unica stranezza ruotante attorno al personaggio di Tsukasa, come l’apparizione di un mostro sconosciuto non presente nella programmazione del gioco, per di più invincibile, rispondente ai comandi del solo Tsukasa, o ancora il suo legame con uno strano PG gatto creato illegalmente, che attirerà su Tsukasa l’attenzione dei Guerrieri Scarlatti.

Degna di nota non è solo la caratterizzazione di Tsukasa, che tra l’altro ricorderà su più aspetti quella di Shinji di Evangelion, bensì quella di tutti i comprimari ruotanti attorno al protagonista, ognuno per i suoi personali motivi: Mimiru, un’esuberante guerriera, Bear, un saggio conoscitore del mondo, il veramente molto irritante e infantile player killer Sora, la signora dei Guerrieri Scarlatti, la dolce Subaru e altri. Tutti quest’altri potranno vantare una cura psicologica impeccabile, con grande attenzione soprattutto alla dualità mondo virtuale-vita reale dei singoli personaggi, essendo giustamente il loro comportamento nel World e le loro reazioni diretta conseguenza del loro vero carattere e della loro situazione psicologica. E per di più non sarà una caratterizzazione statica, ma in costante evoluzione, in rapporto all’interazione con gli altri personaggi e all’evolversi della trama.

Anche la trama è ben strutturata: quasi un giallo, verterà principalmente sulla tensione e sulla curiosità generata nello spettatore, dando informazioni sul misterioso flusso che sta attraversando il World col contagocce, e anzi aggiungendo sempre più domande e interrogativi, sia sul World e Tsukasa che sugli altri personaggi. Personalmente ho fatto davvero molta fatica a non finirlo subito, limitandomi a massimo 4-5 episodi a sera, per farlo durare un pochino di più … altrimenti me lo sarei sparato tutto di fila.

Ci sono due cose da segnalare: innanzitutto la pressoché assenza di combattimenti, quasi in contrasto con l’essenza MMO del World; anche quelle rare battaglie saranno abbastanza tranquille; sostanzialmente i personaggi parlano per il 90% del tempo, se non più. Visto il risultato finale, non posso che lodare questa decisione. Ovviamente questo fa si che il ritmo della narrazione risulti abbastanza lentino.

Positiva anche la scelta di mostrare le rarissime scene di vita reale dei personaggi come tramite un vecchio schermo televisivo col segnale molto disturbato e senza l’audio, come a dire che la vita reale dei PG è si importante, ma che l’intenzione è di soffermarsi sulla controparte virtuale, facendo cosi apparire distaccate le due realtà: quasi un lontano passato o un ricordo parzialmente dimenticato.

Secondariamente, un hardcore-gamer, RPGista e web-friendly come me ha particolarmente apprezzato l’uso della terminologia settoriale: impagabile il sentire parlare di forum, server, PG, amministratori di sistema, bug, skill, incremento delle caratteristiche,le varie versioni del World, log-in, player killer e altro. Positiva anche la scelta di introdurre 2 figure quasi leggendarie, i PG Balmud del Cielo Azzurro e Orcam del Mare Azzurro, personaggi potentissimi che fanno aumentare la credibilità del background del gioco, trattati sempre come presenze reali ma lontani, sempre e solo citati per nome; anche se verso la fine ci sarà un breve cameo di Balmud.

In conclusione un ottimo titolo, una fusione di cyberpunk e fantasy, passando attraverso gli RPG, e con una grande attenzione alla psicologia dei personaggi: per me è sicuramente il non-plus ultra, anche per il fatto che un gioco come The World è uno dei miei sogni d’infanzia. Lo consiglio a tutti coloro che ricercano anime almeno un minimo impegnati, con buona introspezione e trama.

Mikoman75

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Mikoman75

Episodi visti: 28/26 --- Voto 8
Eccezionale!
Musiche da favola, i personaggi ben ideati.
Una sola puntata risulta insufficiente essendo un collage di spezzoni per un riepilogo secondo me inutile. Per il resto i personaggi sono fantastici, un esempio eccezionale di come porsi con se stessi e gli altri. Una sola è la risposta che mi rimane ignota della serie. Che lavoro fa Bear al di fuori del "World"?

F_G

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F_G

Episodi visti: 28/26 --- Voto 10
Vorrei vedere in faccia gli ignoranti che sosengono che gli anime sono diseducativi.
Questa serie mi ha insegnato MOLTISSIMO, sui rapporti col prossimo e sull'accettazione di sè stessi. Mi ha fatto capire molte cose, su di me e sulle persone che mi circondano. Mi ha aiutato molto "vedermi" in uno dei personaggi e a maturare di conseguenza.
E' poesia allo stato visivo grazie a fondali fiabeschi (un pò meno per il chara di Yoshiyuki Sadamoto che è stato massacrato), ed è fornito della più bella colonna sonora mai realizzata per un anime (a parer mio). Effettivamente da punto di vista narrativo si è molto piatti, ed è sicuramente la cosa più importante, ma è una serie che se vista fino in fondo non lascia delusioni, anzi, si fa apprezzare ancora di più.

alexkain

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alexkain

Episodi visti: 28/26 --- Voto 5
Il mio voto non è per la storia che ci sta anche, carina abbastanza originale... ma quest'anime si poteva riassumere in 12 puntate (e ho esagerato)
Troppi tempi morti... la regia lascia molto a desiderare e il personaggio di Tsukasa dopo un po stanca (6 puntate di visione introspettiva su un personaggio sono troppe per qualsiasi Anime).
Da notare invece la bella colonna sonora e l'animazione di buon livello.

kayyam

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kayyam

Episodi visti: 29/26 --- Voto 8
Anime molto interessante. Io non ho mai giocato con un RPG quindi non lo giudico da questo punto di vista, ma mi pare rispecchi bene il comportamento di alcuni giocatori (un mio compagno di appartamento che staccava alle 21 da lavoro, restava connesso a un gioco simile tutte le notti fino alle 4/5 del mattino!). La storia è svolta bene, non spiega tutto ma è coerente e sa usare bene l'ellissi, al punto di evitare completamente la retorica del "Grande Scontro Finale dall'Esito Prevedibile" - anche se questo, sul momento, disorienta. Ben fatti i caratteri, soprattutto quelli di personaggi meno immediatamente simpatici come BT e Sora.

Vergognoso che nell'edizione italiana non abbiano sottotitolato le scritte. Potevano spendere qualcosa di più nel chara, talvolta troppo spigoloso (specie Bear e Mimiru) ma nel complesso il disegno tiene bene. Una sola puntata di riepilogo e - soprattutto - l'episodio 29 in deformed: finalmente viene alla luce il carattere sanguinario di Subaru! e c'è pure un pin-up nella sigla finale :-))))
Da vedere.

PS: caro Gianfranco, ma tu li hai visti davvero 26 episodi? o anche solo la metà? perché non c'è nessun bambino di 4 anni tra i protagonisti.

Hiroko

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Hiroko

Episodi visti: 28/26 --- Voto 10
E' un bell'anime, molto profondo e sensibile, approfondisce il carattere umano e la visione molto pessimista degli adolescenti e della gioventù odierna... molto espressivo e ben fatto... di solito non scrivo molte recensioni, anzi ad essere sincera è la prima che scrivo, ma questo anime merita con pienezza un' adeguata recensione... la colonna sonora è fantastica, forse la trama, anche se ben elaborizzata, non è molto umoristica ma fa comprendere molti significati... certo, forse complessi e forse anche nascosti, ma giusti e significativi... comunque, avendo visto l'ultima serie, io dò un unico consiglio... se andate in cerca di un anime d'azione o di super fantascienza questo non fa per voi, ma se ne volete uno bello, intrigante ed abbastanza neutrale non andate lontano.. hack sign fà al caso vostro!

Riou

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Riou

Episodi visti: 27/26 --- Voto 7
Tsukasa è un utente di The World, famoso gioco online, impossibilitato dal fare il logout (ovvero uscire dal gioco e tornare nella realtà). Appare freddo, spaventato da questo mondo e refrattario all'intenzione di fare nuove amicizie. Ma The World sembra essere anche posto di strani fenomeni tra cui spicca una misteriosa bamibina addormentata, che in qualche modo sembrano collegati all'impossibilità di Tsukasa di tornare nel mondo reale. Insieme ad altri giocatori, divenuti col tempo suoi amici, cercherà di scoprire cosa si cela dietro a The World. Questa è in poche parole la trama di Sign.
Ottima OST, personaggi abbastanza caratterizzati e ricrea il feeling e le atmosfere da MMORPG. Questi sono i punti forti di questa serie, aiutati da una trama con spunti interessanti e un buon disegno.
Ma non è tutto rose e fiori: per la prima metà della serie non si fa altro che parlare, parlare e parlare, rendendo la storia statica le puntate noiose. La situazione migliora dall'episodio 12/13 in poi, la storia comincia ad ingranare con qualche buon colpo di scena.
Un altro difetto che si può riscontrare è la quasi totale mancanza di combattimenti: i pochi che ci sono, oltre a non essere complicati sono anche rapidi, garantendo pochi divertimenti allo spettatore che li ama. Non sembra neanche di stare in un MMORPG in effetti.
Non è un prodotto tanto brutto ma non è neanche un anime che eccelle.

Sirius

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Sirius

Episodi visti: 7/26 --- Voto 6
Irreale

Questo secondo me l'aggettivo più adatto.
The World non solo è vuoto di PG e peino di Crimson Knight, come già qualcuno ha detto.
Gioco ai GDR da parecchio tempo, e non solo a quelli cartacei, ma anche agli shard di giochi per computer.
Di certo se entro in un dungeon non trovo 2 o peggio nessun mostro da combattere. Ne' tanto meno ho la possibilità di combattere, facendo apparire il mostro, o tornare indietro tranquillamente.
Non solo, in tutti i GDR che conosoco (tanti) è vietato parlare di questioni OFF in ON, per quello c'è la message board e i PM.
The World non ha master o DM quester che dir si voglia, da quel che vedo.
I PG girano con le mani in mano tutto il giorno, poi decidono di entrare in un dungeon, spesso da soli, non trovano nemici, ma trovano un bel forziere.
Io se avessi iniziato a giocare mi sarei stufato dopo un giorno...
Do un sei per le musiche molto belle e i peroaggi tutto sommato mi piacciono, al contrario della storia che trovo troppo banale.

28

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28

Episodi visti: 28/26 --- Voto 9
Una serie lenta ma molto ben fatta. L'ambientazione mmorpg fantasy è molto suggestiva, come del resto le musiche meravigliose. Purtroppo di azione ce ne è ben poca, è un anime molto celebrale dove si parla parecchio. Lo scopo dell'anime è entrare nella mente non solo del protagonista ma anche degli altri personaggi. Essi conducono nella vita reale delle esistenze molto diverse tra loro, talvolta scoraggianti, l'unica cosa che li lega è proprio il protagonista che avendo perso la memoria è passibile di essere la causa del caos che regna nel server del gioco. Ll'anime dietro una storia tanto lunga e avara di dettagli mostra pian piano come la socializzazione possa rimediare in parte alle insicurezze dell'animo (sempre che ci si sappia affermare al prossimo e non sottomettersi). Una serie bella ma che necessiterebbe di un minor numero di puntate, in quanto spesso ci sono momenti in cui non accade veramente nulla, oppure di un numero maggiore ma meglio gestito per vedere meglio le opportunità che offre The World.

capitano tylor

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capitano tylor

Episodi visti: 28/26 --- Voto 8
Una serie che va vista a fondo e accompagnata immancabilmente ai giochi e agli OAV a questi ultimi annessi; infatti, come da sempre dichiarato dal team ideatore, Hack è un progetto multimediale che coinvolge vari settori, e quindi è stato sapientemente - o no?- dosato in 2 formati: videoludico e home video.
La storia si dipana all'interno di un Mmorpg in voga nel futuro prossimo, con protagonista una ragazza la cui anima è prigioniera nel gioco suddetto, a causa di un'entità sconosciuta - ma che si comprendera' con l'andare del tempo.
Interessante è il fatto che l'attenzione è incentrata sui dialoghi e i rapporti in generale tra i vari protagonisti che vogliono aiutare Tsukasa, piu' che sull'azione, con un livello di realismo che chi ha giocato almeno un GDR online coglierà immediatamente.
Mi rifiuto di spiegare oltre questo aspetto che è pregnante per l'anime intero e mi limito a dire che l'episodio finale è il vero e proprio commiato dell'anime e del videogioco, nel quale infatti si vedono riuniti i personaggi di entrambi, e che è uno stimolo in più per provare entrambe le varianti di Hack.

masaru76

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masaru76

Episodi visti: 28/26 --- Voto 10
Ed eccomi qui a parlare di questo bellissimo anime (....come se ce ne fosse bisogno dopo tutto quello che hanno scritto gli altri ^^' ) che per la cronoca è stato anche il primo anime che ho acqistato appena è uscita la localizzazzione in italiano.
Si, devo ammettere che nn sono rimasto molto soddisfatto del mio acquisto: la beez poteva impegnarsi molti di più per rendere il parlato in italiano allo stesso livello di quello giapponese e, ora che il danno è stato fatto, se per apprezzarlo veramente bisogna vederselo in giapponese con i sottotitoli tanto varrebbe recuperare i video fansubbati....e allora perchè comprare tutta la serie come ho fatto io?

Beh, perchè come fansubber son ben cosciente che certe serie MERITANO di essere comprate solo per rendere giustizia al loro autore. E Hack sign è una di queste. Le motivazioni sono tante, molte già elencate da altri, ma principalmente tutto si può riassumere in una cosa sola. Quest'anime mi ha colpito profondamente al cuore, sia nella mia componente di videogiocatore ( che si è ritrovata in un mondo in cui varrebbe la pena di passare le giornate intere ) sia nella mia componente umana (che si è ritrovata a sperimentare in prima persona vecchie sensazioni ed emozioni ormai sopite all'interno della mia coscienza..). Hack sign è qualcosa di più del solito anime, è un viaggio onirico in un mondo virtuale in cui noi siamo gentilmente cullati dalla bellissima musica di Yuki Kajura e fatti viaggiare tra stupendi paesaggi in posti che solo il nostrio Io conosce.
Tutte queste sensazioni sono ulteriormente appagate dalle voci originali che nella loro completezze son capaci di dare al racconto un ulteriore spessore ( su tutte son stato colpito particolarmente dalla voce originale del padre di Aura, chiara e forte, ma al contempo molto malinconica, triste disperata...una sorta di ritornello melodioso che indica la propria triste condizione di impotenza nell'aiutare la figlia ).
Ed ecco spiegato il perchè del mio 10.

.Hack//sign è decisamente un anime troppo bello per poterselo perdere indi consiglio tutti quelli che son arrivati a leggere fin qui di correre a dargli almeno un occhiata ;)


PS: alle critche mosse finora nn posso far altro che rispondere che per apprezzare quest'anime ci vuole una mente libera dai comuni presupposti.... se volete guardare un anime con una storia corposa ora come ora si possono trovare molti altri anime che posson fare al caso vostro..se invece volete un anime con una storia orginale che vi colpisca per l'atmosfera suggestiva e per delle scene particolarmente coinvolgenti ebbene questo è l'anime per voi^^

PS2: i protagonisti nn possono rivolgersi a nessuno per loro diretta ammissione. Infatti in un qualche dialogo tra i personaggi si viene a conoscenca che i creatori del gioco hanno abdicato lasciando il completo controllo agli utenti (la polizia stessa, rappresentata dai cavalieri scarlatti, è formata da volontari ) e lasciando così l'onere/onore della gestione di The World a chi se ne volesse prendere cura^^

Gianfranco

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Gianfranco

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Dico subito che il mio parere è molto vicino a quello espresso da davorl. Anche io ho visto tutta la serie subbata, ma alla fine è il convolgimento che un anime riesce a dare che ne caratterizza il foto finale, giusto?
E bene, Hack Sign è un bel anime: trama originale, colonna sonora da urlo, grafica ben fatta ed animazione (quando ci sono) sono discrete.
Effettivamente però alcuni episodi sono un semplice riempitivo, messi li per "allargare" la serie, tanto che si ha la sensazione di un "passo sul posto" e non "in avanti" nella trama. Parte degli episodi si evolvono in dialoghi un po fini a se stessi, tanto è vero che non si ha nessun motivo di ricordarli. Le animazioni, ad essere cattivi, sono contate, ma la regia cerca di nasconderlo nel miglior modo possibile. Avrebbero potuto mettere qualche scena d'azione in più, visto che l'anime si prestava, o' magari rivelarci qualcosa in più su The World come gico in se.
Uno dei protagonisti poi risulterà essere un bimbo di 4 anni che, onestamente, tutto sembrava dal suo comportamento tranne che avesse 4 anni.
Nonostante queste pecche variopinte, Hack Sign lo consiglio un po' a tutti, se non altro perchè risulta comunque ben fatto, ed ha una trama completamente nuova.
Alla fine viene da sperare che la tecnologia si evolva il più presto possibile per farci provare anche a noi l'esperienza di The World.

Igor

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Igor

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
sarò chiaro e breve, ho avuto la fortna(e in certi casi anche abb soldi e tempo) per vedere tutte, ma proprio tutte le serie dei dot hackers, ho visto la sign, la liminality, e persino la dusk. questa serie è molto bella, musiche performed by kajiura e see saw divina, personaggi caratterizzatissimi, MA, nn prende il massimo dei voti perchè nel finale mi è un po scaduto, perchè dopo un bellissimo lieto fine, l' episodio 26 nn mi sa di niente, sembra solo la presentazione di gardenia. inoltre nn è la serie migliore a mio parere! dopo queste accuse, potrei elencarvi i pregi, ma sono troppi per poter illustrarliXD, quindi vi dico solo una cosa, fate uno sforzo e compratevi i dvd per vedervi sta serie! ne vale la pena

NERV-NC

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NERV-NC

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
.hack//Sign fa parte di quella categoria di Anime che ho visto tutto d'un fiato, non perchè ci fosse chissà quale rivelazione o avventura mozzafiato, ma semplicemente perchè ti prende e ti vien la curiosità di vedere ancora cosa succede. La trama effettivamente è molto sintetica se edulcolorata da tutto quello che gli gravita attorno, però forse è riuscita nell'intento di fare da ossatura per un'opera gradevole e godibilissima.

Una delle cose più attraenti è, secondo me, la colonna sonora: un vero spettacolo, sempre adatta alla scena! E che scene! Ottimi i fondali con ambientazioni surreali ma che ti fan venir voglia di andarci per davvero.
Da non appassionato nè di giochi di ruolo, nè di videogames, parlo forse da eretico che è rimasto colpito da altro. Magari gli appassionati si ritrovano un bel po' nel contesto e nelle scene di combattimento o in altri particolari oppure storceranno un po' il naso.
Altra cosa importante è l'Amicizia - con la A maiuscola - tra i personaggi: come alcuni si siano interessati alle vicende del povero Tsukasa anche se praticamente è uno dei tanti che se ne va in giro per The world. Bhe, certo lui ha delle qualità...anzi dei problemi che attirano l'attenzione, ma Mimiru e Bear potevano anche infischiarsene. Invece no, vogliono rendersi utili. E del resto emergono più volte i rapporti tra le "persone": la chat, la BBS, le e-mail, ma anche il rapporto che c'è tra Subaru e le guardie. Tutti rapporti che poi si concretizzano anche nella realtà (con qualche sorpresa e rivelazione in più nel finale).
Tutti i personaggi si ritagliano una nicchia d'approfondimento e del resto la stessa dimensione (26 episodi sono tanti) dell'anime ha consentito di caratterizzarli accuratamente, nel limite dei ruoli.
Insomma, se cercate un Anime di combattimento, non fatevi ingannare dall'ambiente: Hack Sign è molto riflessivo e cura l'evoluzione dei personaggi. Ma forse a molti piace proprio per questo.

La parte tecnica, si commenta da se: ho gia citato l'O.S.T. di tutto rispetto e plauso, ma come non apprezzare anche l'ottimo Chara di Sadamoto (che sta curando il Manga di Evangelion)? Le animazioni sono diciamo standard, senza l'uso della CG (a parte penso qualche dettaglio). Ho poi scoperto che la sceneggiatura è stata realizzata da Kazunori Ito, famoso (non lo sapevo) per Ghost in the Shell e Patlabor.

Un unico dubbio: ma un nome meno problematico potevano sceglierlo? Hanno mai provato a nominare una cartella o un file ".hack//*****"?

Solaris

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Solaris

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Hack//Sign è un'opera come si deve nel panorama ormai troppo massificato degli Anime moderni
Un'opera grandiosa, tanto da meritare a pieno titolo la palma di "Opera Multimendiale".
Tanto per intenderci, le storie di Hack, infatti vengono narrate in serie animate, videogames e manga, e l'utente può meglio immedesimarsi nel complesso universo del videogioco "The World".
The World è un vero e proprio universo parallelo, virtuale. Milioni di persone lo "abitano" ogni giorno. Molteplici sono le storie narrate in Hack, tante quanti gli utenti della rete, incluso te. Anche tu puoi far parte di The world, basta che ti compri il videogame e inizi a giocare! ;)
Ma perchè le persone giocano a The World, per divertimento? Sicuro ma non solo, c'è chi nel gioco cerca una vita che non ha mai avuto, chi cerca sogni, chi vuol scappare dalla realtà, chi cerca un amico e chi troverà l'amore, proprio come in rete oggi giorno, proprio come se il gioco fosse una realtà surrogata, ideale.
Ma c'è anche chi da quel sogno non può svegliarsi! Il Mago Tsukasa non riesce ad uscire dal gioco... un controsenso.. basterebbe spegnere il computer... ma non riesce ad uscire, come fosse stato risucchiato con tutta l'anima in The World! Inoltre fatti strani stanno accadendo in rete, mostri stranamente invincibili, messaggi criptici sul forum del gioco, locazioni segrete alle quali nessuno può accedere...e un oggetto dall'emblematico nome "La Chiave del Tramonto" ce molti cercano e nessuno ha mai trovato, la cui esistenza stessa è dubbia, un ogetto in grado di stravolgere le regole di The World
Mille misteri che un gruppo di persone, conosciutosi per caso in rete, tenterà di svelare.
Chi si aspetta una serie di pura azione resterà in parte deluso. Hack è una serie riflessiva e adulta, sacrifica spesso l'azione alla caratterizzazione dei persoaggi e al rapporto fra gli stessi e con la realtà virtuale. In fondo lo scopo finale del gioco non è il gioco in se, ma il perchè si gioca e il modo di relazionare se stessi nella realtà virtuale!
Ed è qui il bello della serie. Chi ha giocato a qualche gioco di ruolo, guardando questa serie, rifletta un attimo al modo col quale giocava, più che a cosa giocava. Riconoscerà di sicuro molti stereotipi dei giocatori in rete: Il killer, il cui scopo è solo quelo di far casino, Il maniaco del'ordine, ligio ale regole fino al ridicolo, chi si deverte solo, i principiante e tutte le figure del caso..
bello bello quest'anime è da vedere! Ma che fai qui ancora a leggere questa recensione!?! Corri a comprartelo, de corsa!! il gioco è già sugli scaffali e il primo DVD della serie lo sarà tra breve!
PS: Ah, pure la colonna sonora.. è da PAURA!!

3evil

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3evil

Episodi visti: 6/26 --- Voto 10
Veramente una bella serie,in questa serie si puo notare che filo sottile ci sia tra il mondo dei pc(come chat,videogames on-line,ecc...ecc...)al mondo reale.Qui viene anche evidenziata come i carateri dei ragazzi di oggi siano cosi chiusi e portati a contare sl edd'esclusivamente su noi stessi,ma cio che rende veramente unico questa seire di manga e che se ha legata a sta serie ci sia un videogioco(hack//infection) e anche un altra serie(don't hack limitaly)tutto rimane quasi perenemente insopeso lasciando con il fiato sospeso fino alla fine)

Skyrider

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Skyrider

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Un anime completo sotto ogni punto di vista, adatto a chi ha una grande passione per i Giochi di Ruolo di Massa On-Line (abbreviati a MMORPG) ma che può conquistare anche chi non ha familiarità con questo mondo. Aiuta anche la traduzione italiana dei FanSub che speiga i termini specifici quando questi vengono trovati.
I disegni sono molto curati, profondi e originali. Colpiscono per la delicatezza deltratto in alcuni personaggi come lo stesso Tsukasa. La storia è diversa dal solito, molto intrigante, anche se a volte difficile da seguire ma i personaggi sono molto curati sotto l'aspetto caratteriale. Oltre a riconoscerli a vista basta sentirli parlare per capire chi sta esprimendosi. Piccola pecca forse è la quasi totale assenza di scene d'azione, veramente schivate come la peste dallo staff creativo; l'anime si sviluppa infatti in lunghe scene di dialogo tra i protagonisti.
Punto di forza di questa serie animata è la colonna sonora. La musicalità, l'accostamento scene-melodia è riuscitissima e la colonna sonora svolge la sua funzione al 100%, trasmette emozioni. Del resto è firmata da Yuki Kajiura. Un nome una garanzia!!

Zelgadis

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Zelgadis

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Un anime stupendo, soprattutto le musiche rovinato però da un'edizione italiana pessima. In una scena si vede chiaramente Bear parlare senza essere doppiato e in un'altra BT si rivolge a Ginkan dicendo: "Tu sei il cavaliere che ha sconfitto quel mago?" (ma in realtà è lui ad essere stato sconfitto ). La BBS è stata tradotta come bollettino, quando invece si tratta di un forum. Ginkan viene pronunciato sempre in modo diverso (a volte "Ginkan" a volte "Ghinkan", che sarebbe più esatto. Il doppiaggio poi l'ho trovato fuori luogo: Tsukasa che dovrebbe essere un secondo Shinji perennemente depresso viene invece doppiato in modo da risultare borioso e sicuro di sé. Male anche Mimiru e Subaru.
Da segnalare cmq un'ottima qualità del video digitale: pochi in Italia fanno DVD di questa qualità.

Il mio consiglio è di togliere l'audio italiano e mettere quello originale con i sottotitoli (che sono ben fatti). Vale la pena vederlo anche solo per le splendide musiche. Gli do un bel 10 e anche se il mio voto è puramente affettivo, cmq rimane un anime da vedere.
Un'ultima annotazione: so che la serie ha avuto un grande successo di vendite. Credo che un pò di merito lo abbia anche il fansub che l'ha fatta conoscere. In fondo i fansub non sono poi così negativi, no?

davorl

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davorl

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
Probabilmente che il mio parere non risulterà popolare ma .hack//SIGN non mi ha colpito particolarmente. Non è brutto, ma non è nemmeno una serie che guarderei una seconda volta.
Premetto che non mi riferisco all'edizione italiana, ma all'ottimo fansub (ora ritirato), quindi doppiaggio e adattamento non rientrano nel giudizio.

Innanzi tutto i punti positivi:
- Le musiche sono davvero splendide
- L'ambientazione è originale
- I personaggi sono abbastanza caratterizzati

Mentre ecco i punti che non mi sono piaciuti:
- La storia poteva stare perfettamente in 13 episodi (o anche meno), invece in 26 risulta davvero troppo dilatata. Non fraintendete: non è la mancanza di azione che mi ha deluso (i miei anime preferiti rimangono Haibane Renmei, Planetes e Paranoia Agent... ), ma la mancanza di *storia*: tutta la trama si potrebbe riassumere in due o tre righe. E' vero, c'è l'interesse per i personaggi (in effetti sono arrivato all'ultima puntata solo spinto dalla curiosità di conoscere qualcosa di più sulle persone vere che si celano dietro ai personaggi del gioco), ma non basta a sollevarlo dalla sufficienza.
- A causa dei molteplici collegamenti con videogiochi ed altre serie rimangono diverse domande senza risposta; e appaiono personaggi che rubano la scena ai protagonisti e spariscono prima della fine della puntata. Probabilmente chi segue i videogiochi troverà tutto questo interessante ma per me è soltanto fastidioso.
- E' privo di credibilità. La mente di una persona rimane bloccata in un gioco online: cosa faccio? Un po' di investigazioni superficiali, poi tento di fare amicizia... NO, CAVOLO! Contatto il gestore del gioco, l'associazione consumatori, il governo! Faccio spegnere i server! Questa sensazione di incredulità mi ha accompagnato per tutta la serie.
- The World è vuoto. Deserto. La barchetta di Subaru viaggia (in un canale evidentemente circolare ;) ) senza mai incontrare nessuno sui ponti o lungo le strade. A parte l'occasionale party nei dungeon, anche gli altri protagonisti si incontrano soltanto fra di loro. E' un mondo con più cavalieri scarlatti che altri giocatori... Potrebbe trattarsi di una scelta voluta dalla regia (la solitudine di Tsukasa, bla bla bla), ma non penso: ho visto qualche minuto del primo videogioco e lì il mondo è molto più vivo. Temo che si tratti soltanto risparmio sulle animazioni.


Una considerazione finale: è passato un annetto da quando ho visto la serie, quindi potrei anche ricordarla peggiore di quanto non sia. Comunque il mio voto è un 6: non brutta, ma fra gli anime "lenti" ho visto di meglio.

Gladio

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Gladio

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Oltre ad apprezzare l'anime in se stesso sono anche un giocatore di MMORPG (massive multiplayer online role play game) la cosa che mi ha colpito particolarmente nell'anime e'la caratterizzazione dei personaggi.Rappresenta una buona fascia di giocatori con il quale ho giocato (sopratutto lo "stile" di Bear e Sora) ,in .hack// si trova tutto il mondo degli appasionati di questo genere di video game ,il lavoro e' geniale ,calcolando che e' stato fatto quando comunque il mercato degli mmorpg era un terzo di quello attuale e i punti di riferimento non erano poi molti.
Il successo dell'anime ha dato un scossone al mercato ,provate ad entrare in un MMORPG qualsisi e a creare un personaggio con uno dei nomi dei protagonisti della serie.....troverete i nomi gia impegnati ^^