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Nae

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Candidate for Goddess è una serie breve, carina, ma senza fine reale, quindi si resta lì appesi senza sapere che succederà.
Ci troviamo in un futuro molto futuro, dove la razza umana colonizza l'universo e s’imbatte nei Victim, dei mostri galattici che per sport distruggono mondi e colonie. Siamo a evento avviato, è abitudine avere a che fare con i Victim, l'umanità difende a spada tratta l'ultimo mondo degli uomini, Zion, e le colonie più prossime a questo, tramite cinque robot un po' mistici aventi una sorta di anima divina, le Goddess, che formano il sistema Ingrid, il cui vertice può scatenare il grande potere del gruppo per distruggere in massa i Victim.

La storia segue due vicende parallele, quella dei piloti attualmente in carica e quelle dei cinque candidati piloti che dovranno sostituire gli uscenti. Purtroppo il sistema di pilotaggio ha un feedback negativo molto pesante e nel tempo logora i suoi piloti, quindi serve un ricambio veloce; inoltre per pilotare serve avere un riparatore gemellato con il pilota, il quale non solo sistema i robottoni, ma fa il cut off del feedback del dolore durante i combattimenti e stabilizza il pilota facendo anche da navigatore.
Sia piloti sia candidati sia riparatori sono giovanissimi (va di moda questa cosa di mettere il mondo nelle mani dei bambini dopo il ’95), quindicenni in media, e sono soggetti selezionati sotto il profilo fisico-mentale e di EX - particolare abilità che sfocia nella forma di un vero e proprio potere peculiare nei momenti di picco - ,ma solo tra gli uomini. Infatti nelle donne pare sia difficile ottenere i giusti parametri EX, quindi donne pilota non ce ne sono, salvo l'unica, la capoccia della cinquina di goddess, che però non sembra tanto normale. Le bambine quindi fanno tutte le riparatrici, partono con il dolce forno e per il diploma di scuola media devono fare un robottone da combattimento che emula le goddess, una cosa facile facile insomma.

Il protagonista è uno dei candidati, Rei, che però avendo il nome al femminile usa farsi chiamare Zero per il fatto che Rei al femminile in giapponese significa Zero e si sente più macho così appellato. Non brilla per la sua intelligenza e la compensa con capacità innate, come tutti i protagonisti per caso nasconde incredibili poteri e misteri, e con tediante ottimismo. Il caro fanciullo sogna di diventare pilota perché da piccolo è stato salvato dalla misteriosa Goddess pilotata dall'unica donna, e da allora sogna di fare il pilota e ovviamente ha praticamente il posto assicurato.

La serie è breve quindi gli autori non ci spiegano com’è iniziata la guerra, non ci spiegano i segreti dell'unica donna pilota, non danno spazio oltre a una manciata di personaggi, e anche quelli vengono analizzati solo da qualche angolazione senza approfondire nell'interezza il soggetto. Troppi sono i personaggi nel meccanismo per una serie breve, 5 più 5 più un'altra squadra di 5 più 5 più i misteriosi ombrosi che tramano per la terra, più l'istruttore e la dottoressa: troppa gente. Pecche ce ne sono quindi, però la trama di base è carina, magari con la seconda serie gli autori sistemeranno tutto chissà - mi fingo speranzosa.

Il lato tecnico è nella media e sotto la media, i disegni non sono sempre ottimali, il mecha design è buono ma solo per le goddess, in quanto è impreciso e senza pretese per i robot di addestramento, il movimento è un pochino ripetuto e standard nelle goddess (sempre i soliti movimenti), non ci sono combattimenti mozzafiato, ma non era lo scopo di questa prima serie, sperando ci sia il seguito. I costumini con il reggicoscia per i bimbini del GOA fanno un po' pena, come i costumi veste da camera per i cinque piloti ufficiali, ma pace, ho visto di peggio. Le musiche sono nella media o poco meno quelle di accompagnamento, mentre la sigla iniziale non si può sentire, è “schifida”, sembra uno stacchetto pubblicitario del reclutamento con zoommata iniziale sulla statua delle goddess in versione escort.
Che dire, il 7 ce la fa a raggiungerlo, visto che gira davvero di peggio, però in verità il voto è un 6,5 travestito. Se si è in astinenza da mecha si può guardare, diciamo così.