Frankenstein
Sono rimasto sbalordito da questo film giapponese del 1981. Penso che conosciamo tutti la trama originale della storia del 'Mostro di Frankenstein', opera di grande successo, capolavoro del genere horror, che ha avuto molte trasposizioni cinematografiche e ha influenzato molte opere, tra cui anche alcuni anime.
Comunque, questa versione di 'Frankenstein' riprende in parte la versione originale del romanzo originale, e devo ammettere che è la miglior trasposizione animata fatta sul 'Mostro di Frankenstein' che io abbia mai visionato.
In questa versione viene offerto un gustoso mix di generi, in quanto l'anime ha una buona eterogeneità di scene, poiché propone in primo luogo horror e azione, ma è pieno anche di scene comiche e divertenti, ma anche di scene drammatiche e tristi.
La grafica e il sonoro rispecchiano l'età che hanno, e per l'epoca direi che si tratta di un lavoro al di sopra della media.
La psicologia dei personaggi è il punto forte dell'opera, a parte un paio di personaggi, buona parte del cast ha una psicologia ben costruita e coerente con le vicende della storia.
Avverto che per il primo quarto d'ora non mi stava piacendo, sembrava fatto molto male; ma per fortuna, con l'avanzare della storia, migliora di minuto in minuto la qualità del tutto, specialmente per quanto riguarda le psicologie dei personaggi, che partono molto incerte, ma che poi si delineano più che bene e rispettano il contenuto dell'opera in modo esaudiente.
Abbiamo anche la fortuna che questo film è stato doppiato in italiano, e devo dire che è un doppiaggio veramente buono e ben fatto, quasi tutte le voci corrispondono perfettamente al disegno del personaggio, talmente bene che questo mi basta per attribuirgli un 10, per quanto riguarda almeno la versione doppiata in italiano.
Mi ha colpito molto anche come sono stati fusi insieme i generi horror, comico e drammatico, poiché mantengono un livello inalterato di genuinità, cosa non da poco a pensarci bene, dato che di norma le opere che tentano di fondere molti generi insieme finiscono con il piacere solo a una ristretta categoria di spettatori.
'Frankenstein' è consigliato per chi vuol vedere qualcosa di vecchio e parzialmente fedele all'opera originale, senza che sia né troppo uguale né troppo diversa.
Comunque, questa versione di 'Frankenstein' riprende in parte la versione originale del romanzo originale, e devo ammettere che è la miglior trasposizione animata fatta sul 'Mostro di Frankenstein' che io abbia mai visionato.
In questa versione viene offerto un gustoso mix di generi, in quanto l'anime ha una buona eterogeneità di scene, poiché propone in primo luogo horror e azione, ma è pieno anche di scene comiche e divertenti, ma anche di scene drammatiche e tristi.
La grafica e il sonoro rispecchiano l'età che hanno, e per l'epoca direi che si tratta di un lavoro al di sopra della media.
La psicologia dei personaggi è il punto forte dell'opera, a parte un paio di personaggi, buona parte del cast ha una psicologia ben costruita e coerente con le vicende della storia.
Avverto che per il primo quarto d'ora non mi stava piacendo, sembrava fatto molto male; ma per fortuna, con l'avanzare della storia, migliora di minuto in minuto la qualità del tutto, specialmente per quanto riguarda le psicologie dei personaggi, che partono molto incerte, ma che poi si delineano più che bene e rispettano il contenuto dell'opera in modo esaudiente.
Abbiamo anche la fortuna che questo film è stato doppiato in italiano, e devo dire che è un doppiaggio veramente buono e ben fatto, quasi tutte le voci corrispondono perfettamente al disegno del personaggio, talmente bene che questo mi basta per attribuirgli un 10, per quanto riguarda almeno la versione doppiata in italiano.
Mi ha colpito molto anche come sono stati fusi insieme i generi horror, comico e drammatico, poiché mantengono un livello inalterato di genuinità, cosa non da poco a pensarci bene, dato che di norma le opere che tentano di fondere molti generi insieme finiscono con il piacere solo a una ristretta categoria di spettatori.
'Frankenstein' è consigliato per chi vuol vedere qualcosa di vecchio e parzialmente fedele all'opera originale, senza che sia né troppo uguale né troppo diversa.
Come Dracula, anche Frankenstein ha una sua versione tutta giapponese, che io ricordo di aver visto nell'ambito di una serie di OAV che andavano in onda di domenica pomeriggio su reti locali.
Qui fra i protagonisti, oltre al professor Victor Frankenstein e alla sua creatura (a cui alla fine, a differenza che nel romanzo, viene dato un nome, Franken) c'è Emily, la figlia del professore. Come nel romanzo la storia inizia con l'assurdo esperimento di Victor, che porta al risultato che noi tutti conosciamo: la creatura fugge e inizia a seminare il terrore. Victor, ignaro di ciò, torna a casa dalla moglie e dalla figlia e fa finta di nulla, anche quando scopre quello che sta succedendo. E intanto aumentano i morti, anche fra le persone più vicine al lui. Finché, casualmente, la creatura si ritrova nella baita dove vive il suocero di Victor, un ex-professore ormai cieco, che a causa del suo handicap fisico è in grado di andare oltre le apparenze... e anche la piccola Emily era dal nonno, in quel momento. Franken sarà davvero un mostro spietato come dicono tutti?
Questo OAV mi è piaciuto molto. A parte gli immancabili elementi di fantasia aggiunti (i dettagli sulla famiglia del professore) lo spirito della storia si mantiene in generale fedele al romanzo, interrogandosi sulla mostruosità di Franken. L'OAV è molto più splatter di Dracula, infatti quando lo vidi per la prima volta da piccola certe scene mi fecero davvero paura, tipo quando Suken, l'assistente di Victor, si toglie la benda e mostra ad Emily le conseguenze che l'aggressione da parte di Franken hanno avuto sul suo occhio... quell'espressione, quel primo piano sulla cavità orbitaria ormai vuota...
Ma appunto, nemmeno Frankenstein è soltanto una storia horror/splatter, e il finale è molto toccante.
Il character design è lo stesso di Dracula, e come si può vedere dalle immagini campione, è molto gradevole.
L'unica perplessità è la questione del nonno che vive nella baita; Emily ha anche un amichetto che si chiama Peter: il riferimento ad Heidi è fin troppo evidente. Inoltre l'animazione, come in tutti gli anime così datati, è imperfetta, poco fluida.
Comunque questo OAV secondo me è un gioiellino e il mio voto è 8.
Qui fra i protagonisti, oltre al professor Victor Frankenstein e alla sua creatura (a cui alla fine, a differenza che nel romanzo, viene dato un nome, Franken) c'è Emily, la figlia del professore. Come nel romanzo la storia inizia con l'assurdo esperimento di Victor, che porta al risultato che noi tutti conosciamo: la creatura fugge e inizia a seminare il terrore. Victor, ignaro di ciò, torna a casa dalla moglie e dalla figlia e fa finta di nulla, anche quando scopre quello che sta succedendo. E intanto aumentano i morti, anche fra le persone più vicine al lui. Finché, casualmente, la creatura si ritrova nella baita dove vive il suocero di Victor, un ex-professore ormai cieco, che a causa del suo handicap fisico è in grado di andare oltre le apparenze... e anche la piccola Emily era dal nonno, in quel momento. Franken sarà davvero un mostro spietato come dicono tutti?
Questo OAV mi è piaciuto molto. A parte gli immancabili elementi di fantasia aggiunti (i dettagli sulla famiglia del professore) lo spirito della storia si mantiene in generale fedele al romanzo, interrogandosi sulla mostruosità di Franken. L'OAV è molto più splatter di Dracula, infatti quando lo vidi per la prima volta da piccola certe scene mi fecero davvero paura, tipo quando Suken, l'assistente di Victor, si toglie la benda e mostra ad Emily le conseguenze che l'aggressione da parte di Franken hanno avuto sul suo occhio... quell'espressione, quel primo piano sulla cavità orbitaria ormai vuota...
Ma appunto, nemmeno Frankenstein è soltanto una storia horror/splatter, e il finale è molto toccante.
Il character design è lo stesso di Dracula, e come si può vedere dalle immagini campione, è molto gradevole.
L'unica perplessità è la questione del nonno che vive nella baita; Emily ha anche un amichetto che si chiama Peter: il riferimento ad Heidi è fin troppo evidente. Inoltre l'animazione, come in tutti gli anime così datati, è imperfetta, poco fluida.
Comunque questo OAV secondo me è un gioiellino e il mio voto è 8.
