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Silver_94

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
È un anime molto leggero e divertente, con una storia che va avanti grazie ai suoi personaggi ben caratterizzati e a gag molto ben riuscite, un'animazione molto carina e una trama molto semplice ma che funziona. Questa cosa talvolta non è un male, infatti questo anime lo consiglio a coloro a cui piacciono gli anime tipo "Blend S", a chi ha appena guardato un anime abbastanza lungo e complicato per rilassarsi o a chi è in un periodo dove ha poco tempo libero ma vuole rilassarsi guardando un anime.

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
E’ una serie tratta da un webmanga dell'esordiente Rimukoro e trasposta dalla Doga Kobo, casa nota per la produzione di "Himouto Umaru-chan", "Plastic Memories" e "Gekkan Shoujo Nozaki-kun".

"Sewayaki Kitsune no Senko-san", traducibile in "Senko, la volpe indispensabile", appartiene al genere slice-of-life, ovvero è uno spaccato di vita arricchito (in questo caso) di elementi magici mai troppo invadenti. La storia di partenza non è delle più originali, in pratica Nakano Kuroto, un classico impiegatuccio aziendale, sta accumulando una imprecisata energia negativa dentro di sé, e dopo essere stato tenuto d'occhio da alcune divinità, verrà presto affiancato alla piccola Senko, una semidea del raccolto dalla fattezze parzialmente volpine. Sì, è la classica kemonomini con orecchie, coda e gracile corpo da lolita. Al primo sguardo il suo aspetto farebbe pensare all'energica e pestifera di turno, tuttavia il suo carattere è in realtà più simile a quello pacato impiegato per le casalinghe e più in generale per le donne mature, che di norma hanno poca rilevanza nelle storie. La cosa è giustificata dal fatto che, nonostante le apparenze, Senko ha 800 anni, un'età che viene più volte ribadita, anche per cambiare il punto di vista di certi comportamenti "assistenziali". Tra i due comunque si instaurerà subito una buona intesa, e come si può facilmente immaginare, Senko non è l'incaricata per puro caso.

Ma quale sarà dunque il piano per salvare questo giovane scapolo dall'oscurità che si porta appresso? Presto detto... coccolarlo, viziarlo e ancora coccolarlo. In pratica Senko non farà altro che assumere le veci della mogliettina premurosa e al contempo dell'animaletto domestico, occupandosi di fornirgli un pasto caldo, una casa in ordine e dandogli un minimo di contatto umano, permettendo a Nakano di accarezzargli la vaporosa coda dorata che si porta appresso, una parte del corpo verso cui il giovane pare avere, per la sua morbidezza, un'adorazione feticista. Non mancano poi casi più intimi come: pulitura delle orecchie, massaggi ashiatsu e lavaggio schiena, ma sono casi isolati. In parole povere, il compito della semidea sarà quello di alleviargli ogni sera il logorio della vita moderna.

I personaggi mostrati saranno veramente pochi e quelli che meritano di essere menzionati si possono tranquillamente restringere a due: la disordinata vicina-mangaka Kuonji, la cui sagacia è seconda solo al disneyano Pippo negli episodi contro la povera strega Nocciola, e poi la candida Shiro, un'altra semidea volpina dal carattere dolce, ma molto più vanitosa e immatura rispetto a Senko, che verso di lei ha infatti un atteggiamento da sorella maggiore. Per quanto riguarda gli episodi, non vi saranno avvenimenti particolari, nemmeno alla fine, ci verrà concesso giusto qualche breve retrospezione, e dal settimo episodio in poi qualche commento più ambiguo. Di conseguenza, la già scarsa apprensione mostrata per l'energia oscura, non potrà che assumere l'aspetto (già inteso) di una semplice scusante per mettere in atto degli episodi profondamente vuoti.

Tuttavia la serie ha una costante anima malinconica, si sarebbe potuta facilmente prestare ad affrontare la spinosa questione del realizzarsi, dei diritti negati o della gratificazione lavorativa, eppure il depresso Nakano non mostrerà mai momenti o pareri positivi verso il suo lavoro né si arrabbierà un minimo alla prospettiva di una domenica bruciata o di rimproveri immeritati, e nemmeno metterà mai in discussione il suo dovere, la sua scelta passata o il suo vivere in quel posto, anzi si considererà quasi un parassita nonostante gli sforzi. Non verranno nemmeno mai mostrati piccoli sogni accantonati; l'unica cosa che preoccuperà l'emaciato salaryman sarà il non deludere le aspettative generali. In pratica è un grido di dolore totalmente soffocato, fatto passare come normale e migliorabile sposandosi o con piccoli accorgimenti, che sicuramente fanno sentire il loro peso, ma non possono ribaltare uno stile di vita insoddisfacente, anche tenendo conto delle differenze culturali.

La verità è che ci troviamo davanti all'ennesimo sogno dell'otaku medio frustrato, che non vuole e non si vuole far reagire, ma solo invogliare a mettere su famiglia. Un prodotto consolatorio, avente tra l'altro un soggetto femminile con cui bisogna mantenersi entro certi limiti. Ecco, volendo, una nota positiva è che tali limiti vengono rispettati qui più che in altri prodotti. Il rapporto tra i due protagonisti infatti è dolce e platonico, Nakano nonostante i suoi disturbanti gusti pelosi è assolutamente innocente nei confronti di Senko, paragonabile in certi momenti a un padrone con un animaletto domestico, e lei di rimando, vista l'età, è molto posata, non solo mogliettina, ma anche un po' mamma, come le piace definirsi. Non si mostrerà mai in modo licenzioso il suo corpo acerbo, tranne in una scena in bagno dove si stempererà l'imbarazzo in modo abbastanza rapido e spontaneo. Questa semplicità si può applicare pure a chi graviterà intorno a loro due, dato che non vi saranno battute particolarmente insistenti sul loro rapporto e nemmeno si mostreranno granché le fissazioni della vicina Koenji, la cui utilità nella storia rasenta obbiettivamente lo zero assoluto.

Diciamo insomma che in questa produzione non hanno giocato troppo con queste fantasticherie, nonostante potessero fornire un po' più di "vivacità" agli spettatori di riferimento. Sono gli elementi in campo a destare malizia, e non tanto la loro messa in atto. Per quanto riguarda le scenette presenti dopo la sigla finale, la loro impostazione muta e in prima persona, stile visual-novel, aggiungerà allo già scarso interesse anche un po' di perplessità.

Alla fine non considero "Sewayaki Kitsune no Senko-san" come un prodotto orrido nel senso più stretto del termine, ma non mi sento proprio di consigliarvelo. Non mi va di demolirlo più di quanto non meriti, ma la storia è inconcludente, l'idea di base è oltre il banale, la visione dopo metà diventerà pure pallosa e, che lo si voglia o meno, alcune cose potrebbero infastidire nonostante tutto. Sinceramente, potete occupare meglio il vostro tempo... anche rovistando in altri slice-of-life.


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MephistNecromancer

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
"Sewayaki Kitsune no Senko-san" narra della vita di Kuroto Nakano, che conduce essenzialmente la vita del giapponese medio: lavora dalla mattina fino alla sera senza poter fare altro, e non appena torna a casa crolla dalla stanchezza, fa solo poche ore di sonno al giorno e non ha tempo di fare null'altro.
Dopo il suo ritorno a casa da un giorno di lavoro particolarmente duro, Kuroto ritrova a casa una piccola e dolce kitsune di nome Senko, la quale inizierà a prendersi cura di lui come farebbe una moglie, per dargli una pausa dallo stress della sua vita estremamente dura. Senko, kitsune di ottocento anni, gli rivelerà che il motivo della sua apparizione è per ripagare un debito che ha verso la sua dinastia.

Allora... ho trovato questa serie per puro caso, e in preda alla noia ho deciso di vederla, anche se non ne ero affatto convinto a prima vista. E nel bel mezzo della serie ho capito perché.
L'opera, dopo i primi episodi introduttivi, tutti molto simpatici, dolci e divertenti, prende una piega estremamente pesante, in cui molti degli episodi sono autoconclusivi. La serie, a mio parere, soffre tantissimo la mancanza di una trama di fondo, perché non c'è virtualmente nessun motivo che ti spinge a visionare l'episodio successivo; per questo sono dell'idea che fare dei corti al posto di episodi interi sarebbe stato molto meglio.

I disegni e le animazioni sono altalenanti: l'opening e le ending sono fatte molto bene e i disegni 'chibizzati' sono azzeccatissimi, mentre per quanto riguarda il resto della serie il tutto risulta un po' approssimativo e "sporco" nel suo tratto, cosa che non ho amato.

Serie pesantuccia e solo per gli amanti del genere slice of life autoconclusivo con fanservice e senza fili conduttori, cosa che io non sono affatto.