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erGino

Episodi visti: 26/26 --- Voto 6
"Rainbow" è l'adattamento animato dell'omonimo manga del 2002, anche se in realtà ne riprende circa un terzo della storia, che corrisponde ai primi due archi narrativi.

Capiamo subito di cosa parla.
La trama è molto semplice, è incentrata sulla vita di sette ragazzi che cominciano le loro avventure in un riformatorio e, come dice la stessa sinossi, di come affronteranno le loro vite una volta fuori. Il che ci anticipa già una naturale divisione in due parti. Approssimativamente, diciamo che la prima parte arriva fino all'uscita di tutti i ragazzi dal riformatorio.
In linea generale, che sia la prima o la seconda parte della trama, il tema non cambia: si tratta di un'opera fortemente drammatica e, specialmente all'inizio, anche molto cruda. I ragazzi infatti sono vittime da una parte di adulti malvagi, che si approfittano della loro condizione di debolezza, e dall'altra del contesto storico del Giappone; infatti, ci troviamo nel 1955 e a dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale questo Paese aveva ancora le ossa rotte e cominciava da poco la ripresa economica.
In un periodo così difficile, sei ragazzi vengono arrestati e mandati in un riformatorio, dove condivideranno la cella con un certo Anchan che, insegnando loro i valori dell'amicizia, dell'umiltà e del sacrificio, cambierà per sempre le loro vite.

Ecco, già sul tema dell'amicizia avrei qualcosa da ridire, visto che dopo appena due episodi, non si sa come, sono già talmente amici, da favorire l'evasione di Joe, esponendosi a un rischio altissimo. Non solo questo, il tema secondo me non viene neanche gestito bene lungo tutto l'arco temporale, infatti viene riproposto in maniera così insistente e sottolineato in modo tanto mieloso, che a lungo andare un po' disgusta.
Inoltre, ogni disavventura verrà risolta banalmente e prevedibilmente con il grande potere dell'amicizia.

Tornando alla vita in orfanatrofio, un altro tema dominante è quello della violenza che viene perpetrata dal guardiano Ishihara e dal medico Sasaki, il primo con percosse e il secondo con abusi. Questo tema è chiaramente una delle colonne portanti, ma anche qui individuo un difetto non indifferente. Trovo assurdo infatti che ci sia un accentramento di potere così forte nelle figure di Sasaki e Ishihara, sembrano essere gli unici due lavoratori nell'istituto, nel quale si atteggiano a sceriffi di un anacronistico villaggio americano. Agiscono incontrollati e indisturbati, tutto viene gestito a loro gusto, e la narrazione risente di questa realtà poco contestualizzata.

Chiudo la prima parte con la scena dell'incisione sull'albero dei sogni dei sette ragazzi. Fondamentale, questa giustifica tutto lo sviluppo successivo, che quindi si focalizzerà su come i ragazzi affronteranno il mondo là fuori e su come cercheranno di realizzare i propri sogni.

Per brevità, non dirò molto sulla seconda parte, solo che la trama rimane piuttosto semplice, ogni protagonista viene trattato singolarmente, le storie si succedono senza complicati intrecci o colpi di scena. Anche all'interno della stessa storia, non vi aspettate grosse sorprese: ognuno in qualche modo se la caverà e il finale sarà lieto. Inoltre, se alcune storie ci danno qualche emozione, che sia la simpatia di Kyabetsu o la drammaticità di Joe, altre sono veramente insulse, in particolare quelle di Baremoto e Suppon.

Direi basta così con la trama.
Per quanto riguarda i personaggi, rimango poco entusiasta. Dei protagonisti, direi che si salvano Mario e Joe: il primo è il cuore del gruppo, quello che poi sarà la chiave perché ognuno realizzi il proprio sogno, il secondo invece mostra due lati molto diversi del suo carattere e ispira molta tenerezza.
Ma la vera sorpresa arriva dall'antagonista Ishihara! All'inizio sembra essere destinato a restare nella sua piatta violenza, ma cambia moltissimo nella seconda parte. È meno cattivo? No, ma rivelerà un lato molto umano, un uomo debole, fragile, che ha paura. Questa paura lo tormenta, fino a farlo andare fuori di testa.

Dal punto di vista tecnico, molto bene, d'altronde è lo studio MADHOUSE alla produzione: riescono anche ad aggiustare un character design piuttosto incerto nel manga, dove fra Mario e Heitai onestamente non trovo molte differenze. Unico dettaglio che reputo fastidiosissimo, la voce narrante, così piatta, così velata, così noiosa, accompagnata sempre dalla stessa musica... La sopporto ancora meno fuori dal riformatorio, dove trova meno giustificazione di esistere.

Per concludere, mi dispiace dissociarmi così fortemente dall'opinione comune, ma proprio non capisco come faccia "Rainbow" a meritare un votone. Di certo sono stato influenzato dal senso di smarrimento che ho provato nel passaggio fra la prima parte e la seconda, per questo ho voluto leggere il manga, che mi ha indotto ad alzare il voto fino alla sufficienza ma non oltre.
In ogni caso, è un'opera originale, che ritengo valga almeno la pena di un'occhiata, tanto per capire di cosa si tratti.


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kirk

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7,5
Lavorato dal famoso studio Madhouse e tratto da un fumetto seinen sceneggiato da George Abe e disegnato da Masasumi Kakizaki del 2002, “Rainbow” può dirsi una serie matura, che ci porta nei giorni della violenza e della dura vita dopo la Seconda Guerra Mondiale.

La serie è di ventisei episodi, divisa in due parti: la vita dei protagonisti nel riformatorio, dove i ragazzi si ambientano, fanno amicizia, sopportano una vita dura angustiati da una guardia carceraria che li odia (Ishihara) e da un dottore che si diverte a fare sesso con i giovani detenuti del carcere (Sasaki) - certo, si poteva calcare di più la mano sui risvolti sessuali, però aiutano a focalizzare meglio la storia di Joe e della sorella, lasciati in un orfanotrofio dove la responsabile non è meglio del dottor Sasaki.
La seconda parte dell’anime è tutto sommato meno violenta, e si focalizza sulle storie dei personaggi dopo la liberazione, tutti amici ancora e solidali fra di loro, mentre vivono avventure legate all’amore e alla carriera. Tutto molto bello.

Le animazioni sono buone, il comparto musicale idem e la storia (o le storie della seconda parte) sono orchestrate bene. C’è forse un po’ troppo buonismo, ma non mancano personaggi cattivi e lotte. La tragedia è sempre dietro l’angolo: il matrimonio di Setsuko, l’amore di Sbronzo, ma tutto va per il meglio. Ci sono anche episodi divertenti come quello in cui Cavolo diventa mafioso.

Non sempre Madhouse mi ha soddisfatto, ma stavolta devo dire ha fatto un lavoro abbastanza buono, e quest’opera è da poco disponibile legalmente anche in Italia. Occasione d’oro per guardarla.


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Manfredicus

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7,5
Tutto sommato, è un bell'anime.
Ho visto "Rainbow" su consiglio di mio fratello e non mi è dispiaciuto, tuttavia penso che il manga non sia adattato alla perfezione, poiché nelle prime puntate dell'anime succedono molte cose in poco tempo e i rapporti fra i personaggi non vengono ben sviluppati. Tuttavia, nella parte finale secondo me la narrazione va migliorando, e ho apprezzato il finale, anche se so che l'anime adatta solo i primi undici volumi su ventisei.
Tutto sommato, un anime abbastanza crudo e che cala bene nell'atmosfera del Dopoguerra, da vedere, ma forse meglio da leggere.


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Kartman

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
"Rainbow - Nisha Rokubou no Shichinin" è un anime tratto dal manga di George Abe illustrato da Masasumi Kazikaki, prodotto dalla Madhouse e diretto da Hiroshi Koujina.

Trama
Sei ragazzi, noti alle forze dell'ordine per la loro dissoluta osservanza delle regole, vengono spediti in un riformatorio "particolare" nel Giappone, sconfitto, post Seconda Guerra Mondiale (1955). Assieme a un giovane che i sei troveranno nella cella, Rokurouta, dovranno confrontarsi giornalmente con soprusi e umiliazioni di ogni genere. Dolore e sofferenza costituiranno il labirinto psicologico dal quale i sette protagonisti dovranno cavarsi fuori con l'aiuto di un mentore, già residente della struttura al momento del loro arrivo, che cercherà di insegnar loro i valori dell'amicizia e della fratellanza.

Personaggi
Devo dire che i personaggi sono il punto di forza di questa serie, tutti ben caratterizzati. Il personaggio che ho apprezzato di più e senza dubbio è Minakami Mario, che dopo la morte del "fratellone" continua a coltivare il suo sogno di diventare un pugile professionista. Ho anche apprezzato Yokosuka Jou, che con la musica cercherà di incontrare la sua sorellina.

Grafica, disegni e musiche
Ancora un bel lavoro della Madhouse, i personaggi sono ben dettagliati e la grafica è fluida. Ho apprezzato l'uso dei colori e il gioco d'ombre, un altro punto forte di questa serie. Per quanto riguarda le musiche, devo dire che si sposano perfettamente col clima della serie, e mi è piaciuta particolarmente l'opening.

Commento generale
Secondo me, i due valori che hanno reso questa opera un capolavoro sono: il contesto storico e l'amicizia.
Riguardo al primo, la storia è ambientata nel Giappone del Dopoguerra, periodo difficilissimo, sia dal punto di vista economico che morale. E non scordiamoci tutti i problemi e morti che ha causato la bomba nucleare. Tutto questo è ricostruito molto bene dai realizzatori, che regalano allo spettatore una ricostruzione molto interessante dell'epoca. Il secondo punto è il valore dell'amicizia e la forza d'animo, che per tutta la storia vengono rinviati agli spettatori in modo toccante e costruttivo.
Secondo me questa serie, che purtroppo è poco conosciuta, è un capolavoro, la consiglio a tutti.


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Hatake Rufy

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
"Rainbow - Nisha Rokubou no Shichinin" ("Arcobaleno - I sette criminali dell'area 2 cella 6") è un anime tratto dal manga di Masasumi Kakizaki, che è capace di trasmetterti tantissime emozioni e lasciare il segno.

La trama è ambientata nel 1955: dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il Giappone è ridotto in crisi e povertà, e tanti ragazzi commettono illegalità per riuscire a sopravvivere, tra cui sei ragazzi più o meno coetanei, Mario, Suppon, Baremoto, Kyabetsu, Heitai e Joe, che finiranno nel riformatorio di Shonan. I sei ragazzi vengono rinchiusi nella cella 6, dove si ritrovano con Sakuragi, che impartisce ad ognuno di loro una lezione; in seguito verrà chiamato fratellone. Il loro rapporto nato in quella cella darà loro respiro e soprattutto sogni da coltivare, per non perdere la speranza in quell'inferno, duro da affrontare.

Consiglierei tanto questo anime a tutti, perché ha davvero tutto quello che serve per intrattenere lo spettatore, e non saprei perché non dovrei consigliarlo, qualora ci fossero difetti che, a parer mio, non ho notato.
L'ambientazione è ottima, caratteristica, e rispecchia in pieno quegli anni, soprattutto accennando alla bomba atomica scoppiata a Hiroshima che ha causato problemi su tutti i fronti.
I personaggi sono sviluppati bene, ognuno di loro con un carattere che è capace di mettere nei guai così come salvare qualcuno, ma soprattutto quello che arriva allo spettatore è l'incredibile rispetto e fedeltà che provano per il loro fratellone; Marco sembra essere il più affezionato di tutti, tanto che mira a diventare come lui. Tra loro potrebbe nascere qualche diverbio, ma, per come sono stati educati dal loro amato fratellone, i ragazzi hanno imparato a perdonarsi a vicenda e soprattutto a sostenersi qualora ci fosse il bisogno.
Lo sviluppo della storia è un crescendo che poi si riduce a una linearità che servirà per mettere in luce uno dei ragazzi, che sembra essere il protagonista principale nell'arco conclusivo della serie.

I disegni sono molto realistici e adatti a quell'epoca, nulla da dire; il comparto sonoro è altrettanto ottimo, sempre con un'ottima musica di sottofondo per sottolineare il momento; soprattutto l'opening è davvero molto bella, "We're not Alone" dei Coldrain, e la ending, "A Far-off Distance".

In conclusione, "Rainbow" è un capolavoro nel suo genere e va assolutamente visto, se vi piace il genere drammatico. Non ne rimarrete delusi.

npepataecozz

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
E' risaputo che "la storia viene scritta dai vincitori"; ne consegue che in essa trovano poco spazio (per non dire nessuno spazio) i torti subiti dai vinti. Questo, certamente, è avvenuto anche per la Seconda Guerra Mondiale ed è un qualcosa che noi italiani conosciamo molto bene, in quanto da ormai quasi un secolo gli Alleati vengono dipinti come i santi liberatori del Paese, trascurando tutte le offese che, inevitabilmente, questi hanno compiuto nei confronti della popolazione italiana durante l'invasione. Devo precisare che la mia introduzione non vuole rappresentare una critica "politica": ritengo che i regimi dittatoriali che durante gli anni venti e gli anni trenta si sono imposti in Italia, Giappone e soprattutto Germania siano stati tra i più terribili per la loro ferocia e la loro disumanità, e son felicissimo del fatto che siano stati abbattuti; la mia è, invece, una critica sul modo con cui viene scritta la storia, che non tiene conto dei sentimenti dei vinti, se questi contrastano con la versione ufficiale. Il silenzio della storia, però, non è strumento sufficiente a cancellare il rancore provato dalle popolazioni per le ingiustizie subite; ed ecco perché, ancora nel 2010, vengon fuori prodotti come questo "Rainbow - Nisha Rokubou no Shichinin" che, prendendo spunto dalle vicende di sette ragazzi, espone il punto di vista giapponese sugli eventi che seguirono l'occupazione americana al termine della Seconda Guerra Mondiale. E non son tutte rose e fiori.

La trama di questo anime può essere tranquillamente divisa in due parti: nella prima viene narrato il terribile regime carcerario a cui vengono sottoposti sette ragazzi, a causa della corruzione e dei vizi propri di chi gestisce il riformatorio minorile a cui sono stati destinati; nella seconda vengono invece raccontate le difficoltà che questi incontreranno per inserirsi nuovamente nella società al termine del loro periodo di detenzione, in uno scenario dominato dalla presenza americana nel Paese.

Insomma, due anime al prezzo di uno. Devo dire che sono stato indotto alla visione di questo titolo dagli argomenti trattati nella prima parte: mi aspettavo una storia simile a "Le ali della libertà", un film che ho amato moltissimo. Somiglianze, in verità, non ce ne sono; tuttavia i vari episodi sono caratterizzati da una tale intensità che è quasi impossibile non rimanerne rapiti. Al contrario di quanto mi aspettavo, però, è nella seconda parte che "Rainbow" dà il meglio di sé: anche se i ragazzi continuano a cacciarsi nei guai, qui l'atmosfera è decisamente meno tesa, al punto che più di una volta mi son ritrovato a chiedermi cosa c'entrassero questi episodi col resto della serie. In realtà, le vicende dei vari protagonisti, pur risultando coinvolgenti e spesso commoventi, a mio avviso fanno solo da sfondo a quello che era il vero intento dell'autore: descrivere, seppur sommariamente, la vita nel Paese del Sol Levante negli anni quaranta e cinquanta. Ciò che emerge con prepotenza è lo stato d'animo del Paese, ed è meno amichevole di quanto si possa immaginare: un Paese sconfitto e debole, ma allo stesso tempo arrabbiato per le bombe su Hiroshima e Nagasaki, e ferito nell'orgoglio per i soprusi subiti dagli occupanti. Ma non è soltanto verso gli Americani che si dirige il rimprovero: se da un lato, infatti, viene mostrata una parte della popolazione giapponese in cui alberga un desiderio di rinascita, dall'altra viene descritta un'altra parte fatta di profittatori e corrotti.

Insomma, "Rainbow - Nisha Rokubou no Shichinin" è sicuramente un anime da vedere, specie da chi si professa un ammiratore della storia e della cultura giapponese. E' pur vero che viene raccontato uno dei momenti più bui della storia nipponica; ma è proprio nel momento del bisogno, come sembrano dirci Mario e compagni, che si deve manifestare la vera amicizia.


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Hook80

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Anime a dir poco spettacolare e unico nel suo genere!!!
Se vi piacciono gli anime che raccontano episodi di vita reale, con personaggi normali che fanno cose reali e vivono esperienze reali, fa proprio per voi. Ovvero qui non succede niente di paranormale o fantascientifico, non ci sono supereroi coi super poteri... qui troverete solo crudezza, violenza, privazione di dignità, a volte anche ansia, cattiveria pura, ma ciò che dà una speranza ai protagonisti di non affogare nel mondo marcio degli adulti di quell'epoca infame è la profonda amicizia che li lega indissolubilmente. Quello che passano è impressionante e ingiusto, ma ciononostante riescono continuamente a trovare la forza di sorreggersi a vicenda, ognuno col proprio sogno da voler realizzare una volta liberi dal loro inferno.
L'anime si concentra in una prima parte all'interno del riformatorio Shonan, dove i protagonisti si conoscono e, successivamente, nella seconda parte, si sposta a trattare le loro vite al di fuori, da liberi, ognuno intento a realizzare il proprio sogno, dove il loro legame di amicizia continua ad essere presente, portandoli continuamente ad aiutarsi l'un l'altro nelle varie difficoltà che anche qui gli si presentano.

Qualitativamente è molto molto valido, sia graficamente che come ambientazioni, ricreate alla perfezione e che lasciando percepire in maniera esemplare gli stati d'animo dei personaggi e di chi guarda l'anime stesso, il quale si ritrova esattamente a rivivere in prima linea quello che questi giovani ragazzi sono costretti a passare.

Anime forte, da guardare assolutamente dunque, e da ricordare per sempre nel cuore come uno tra i migliori... sono convinto che lascerà sicuramente il segno anche a voi!


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lelouch

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Era da un po' che volevo vedere questo anime e finalmente l'ho visto... che dire? Wow!
"Rainbow" è ambientato nel Giappone del Dopoguerra, dove si fa largo l'istinto di sopravvivenza in una nazione dove corruzione, fame e ingiustizie sono ovunque. In questo scenario desolante sette ragazzi vengono rinchiusi per aver commesso dei crimini in un riformatorio che sembra più una vera e propria prigione; i sette, accomunati da un destino ingiusto e beffardo, presto uniranno i loro cuori per poter sopportare le molte torture che dovranno affrontare nel riformatorio. Le storie che ci sono dietro ai sette protagonisti sono tutte varie e molto toccanti: non sarà difficile affezionarsi a questi ragazzi che, grazie a uno di loro (Sakuraghi), impareranno a vivere con il sorriso e credendo nel futuro nonostante tutte le difficoltà e gli imprevisti che li accompagneranno in tutto l'anime. Non saranno pochi i momenti in cui lo spettatore si commuoverà per tutte le avversità e la crudeltà di alcuni episodi, ma non mancheranno gli attimi di felicità anche per i gesti più piccoli.

Tecnicamente è buono, animazioni sempre fluide e ottime, chara molto bello e curato.
La colonna sonora è buona e rende l'idea a seconda della situazione, la opening è veramente bella e in tema con l'anime.

Che dire ancora? "Rainbow" riesce a tenere incollato allo schermo e non annoiare lo spettatore, curioso di vedere come continuerà la lotta di questi giovani e sfortunati ragazzi. Consiglio "Rainbow" a chiunque per i temi maturi che tratta, per farsi un'idea di come era il Giappone dopo la guerra e per vedere una vera storia che dimostra cosa sia la vera amicizia.


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selene90

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
"Rainbow" è la storia di sette vite che si intrecciano tra loro, fin quasi a fondersi. E' la storia di sette giovani ragazzi che, per necessità o costrizione, vengono etichettati come pericolosi criminali e mandati in un riformatorio. Se dapprima i rapporti fra loro sono freddi e burrascosi, arrivando anche a scontrarsi fra loro per delle inezie, il rapporto va consolidandosi a poco a poco grazie al personaggio che fa da protagonista al primo arco della storia: Rokurouta Sakuragi, un ragazzo forte e deciso, giudizioso e paziente, che dimostra di avere una saggezza maturata dalle esperienze da cui è stato provato in passato.
La prima metà dell'anime si concentra quindi sulla vita di questi sette ragazzi in un riformatorio in cui soprusi e violenze sono all'ordine del giorno, specie da parte del sadico secondino Ishihara (più colpevole di quanto siano mai stati i protagonisti) e del mostruoso medico del riformatorio, Sasaki, che approfitta di false promesse per sfamare i propri ignobili desideri sessuali.
Al di là della bellissima storia di amicizia che emerge già dai primi episodi e che va consolidandosi sempre più fino alla fine, il personaggio che più trovo intrigante è senza dubbio Sakuragi, o An chan come viene chiamato dai suoi compagni. An chan è un personaggio che sprona i suoi amici a riscattarsi nella vita, a sfamarsi di speranza; un personaggio che sembra più intenzionato che mai a mostrare che il mondo che li circonda non è forzatamente grigio o nero, ma pieno di colori. Strappa loro il giuramento di vivere con serenità e forza ogni sfida che la vita vorrà loro offrire, anche una volta usciti dal riformatorio.
L'anime punta tutto sul lato realistico-drammatico. Se anche i personaggi possono apparire un po' idealizzati, la storia è precisa in ogni particolare. La spietatezza dei gesti che i carcerati devono subire ingiustamente, la tristezza che un personaggio come Ishihara suscita nel momento in cui ci si rende conto della sua totale mancanza di umanità, l'incredibile senso di lealtà che trasuda da ogni tentativo di uno dei protagonisti di proteggere tutti gli altri... sono tutti elementi che rendono questa una delle migliori storie che mi sia ritrovata fra le mani. La seconda metà dell'anime, a mio parere, perde leggermente d'interesse, forse perché manca quello che è stato lo stipite della storia. Tuttavia ho trovato dolce e terribilmente drammatica la scelta di mostrare come i sentimenti nati in pochi mesi dietro alle sbarre possano aver portato i sei protagonisti rimasti a maturare.
Se infatti la prima metà dell'anime è incentrata a mostrare la spietatezza delle carceri giapponesi post guerra, la seconda parte mostra invece l'innaturale crudeltà della società che, essendo sempre stata fuori dalle prigioni, dovrebbe essere riscattata da qualsiasi colpa, e che invece si dimostra più criminale di chiunque altro. Le difficoltà nel trovare un lavoro, nel raggiungere i propri sogni, nel non essere visti come semplici rifiuti della società… tutte problematiche che i personaggi dovranno affrontare, fino a giungere anche a quelle più semplici e struggenti, come degli amori non ricambiati.
Oltre a una trama realistica, dolce e teatrale, e a dei personaggi carismatici e perfettamente caratterizzati, l'anime di Rainbow colpisce per le sue colonne sonore che, con dolcezza candida, accompagnano tutta la storia. Musiche dolci e lente che sembrano contrastare moltissimo con la crudezza delle scene.
Un anime che consiglio vivamente a tutti.


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AlYagami

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Rainbow-Nisha rokubou no shichinin è, a mio parere, uno dei migliori anime esistenti. "Che esagerato" direte voi. E invece no, e vi spiego anche il perché.

La storia, sebbene sia ambientata cinque anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, è molto attuale in quanto, a causa della guerra, il Giappone si trova in un stato di povertà. La povertà porta fame e la fame, se non viene colmata, ci porta a commettere delle azioni che normalmente non faremmo mai come per esempio furti o violenze. Questo è quello che è successo ai protagonisti dell'anime che dopo essere stati arrestati verranno portati in riformatorio.

E' qui dentro che cominciamo a conoscere i personaggi protagonisti di Rainbow. Ragazzi qualunque, ragazzi come noi. Ragazzi che dovranno affrontare qualsiasi tipo di violenza e abuso. Rainbow è un'anime davvero crudo, duro, ma che col passare delle puntate ti "obbliga" a continuare a seguirlo. Vuoi per l'attaccamento che il regista ti crea verso i personaggi, vuoi per il modo in cui vengono mostrate le scene che ti sembra quasi di viverle, ma una cosa è sicura, Rainbow è una vera metafora della vita e chiunque potrebbe rispecchiarsi in uno dei protagonisti. Mostra la vita come potrebbe e sicuramente è la nostra, con le mille difficoltà che ogni giorno dobbiamo combattere, per le ingiustizie che molte volte subiamo, per la perdita di qualcuno a cui volevamo bene. E quando sembra che la vita non abbia senso, che sembra che tutto ci vada male o quando pensiamo addirittura di farla finita è li, è proprio in quel momento, che dobbiamo far vedere di che pasta siamo fatti e uscirne, ricominciare grazie alla nostra determinazione, al nostro coraggio, e anche a una cosa che spesso viene dimenticata: l'amicizia e la fiducia verso il prossimo.

Rainbow-Nisha rokubou no shichinin è un cocktail di valori, di emozioni quali la felicità, la rabbia, il dolore; di sensazioni che proveremo, sempre più forti col passare delle puntate. E' un'anime che indubbiamente insegna molto e ci fa riflettere su tanti aspetti della nostra vita e ve lo posso assicurare, potrebbe anche farvi scendere la lacrimuccia.

Quindi, in conclusione, voto 10 e lode senza se e senza ma.


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Nana-chan~

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Rainbow - Nisha rokubou no shichinin è un anime diretto da Hiroshi Koujina, ispirato all'omonimo manga seinen.
La storia, ambientata qualche anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, parla della vita di sette ragazzi che, avendo compiuto dei crimini per poter sopravvivere in una società disastrata come era quella Giapponese ai tempi, sono stati arrestati e portati dentro il riformatorio Shonan, vicino a Tokyo. Tratta principalmente la situazione di disperazione del dopo guerra, che in un certo senso ha distrutto le vite di questi sei ragazzi portandoli nella strada sbagliata. Le situazioni di tutti i ragazzi però sono estremamente reali e toccanti: per fare un esempio, tra loro c'è un ragazzo che ha perso la sua famiglia per colpa della bomba atomica. Quindi tocca temi veramente molto delicati proprio perché accaduti sul serio, situazioni tragiche della Seconda Guerra Mondiale, ma non lo fa mai in modo scontato o leggero. Tutt'altro. E' un anime che contiene parecchie scene violente che ogni tanto possono arrivare ad essere perfino disturbanti perché troppo crude, e il fatto che siano reali disturba ancora di più; ma è anche questo che lo differenzia dagli altri anime.
Il tema principale che l'anime va ad affrontare è l'amicizia, oltre alla solidarietà e il coraggio, ma lo fa in un modo serio e adulto, da seinen appunto. E' proprio la situazione di disagio dei ragazzi che tra violenze, molestie e abusi che subiscono quotidianamente, li porterà a legarsi così tanto l'uno all'altro e a mettere l'amicizia prima di qualunque altra cosa, tanto che riescono a metterla anche sopra la loro stessa vita. Questo accadrà principalmente grazie al ragazzo più grande, Sakuragi, che riuscirà ad insegnare loro come non arrendersi mai e soprattutto a non abbandonare mai i loro compagni, perché in un ambiente simile trovare qualcuno su cui contare è un dono preziosissimo, da non buttare mai via. Impareranno a rischiare sempre per arrivare a quello che vogliono, perché "alla fine cosa c'è da perdere?", anche se le probabilità che quel sogno si avveri sono all'1% bisogna sempre e comunque rischiare e lottare per quella minuscola possibilità.
I personaggi sono tutti caratterizzati benissimo, in particolare io ho un debole per il più grande di loro (Sakuragi Rokurouta) che - nonostante all'inizio possa dare una brutta impressione - si rivela una persona splendida, e fa da colonna portante per tutta la storia essendo lui la fonte di tutti gli insegnamenti dati dall'anime, ma li trovo tutti ben fatti e molto reali, chi più chi meno. La trama è ben sviluppata e tutti i 26 episodi sono ben articolati, tutti con un preciso messaggio da dare al pubblico. Le musiche le trovo veramente valide, così come la voce che narra, contribuiscono moltissimo a rendere l'atmosfera cupa dell'anime. Ad esempio l'opening e l'ending le trovo meravigliose. Rendono perfettamente lo spirito dell'anime, l'opening rende benissimo la parte della rabbia e della grinta che ci mettono tutti i ragazzi nell'andare avanti sempre e comunque, l'altra invece rende la tristezza e la malinconia ma al contempo la speranza che si portano dentro per gli eventi che hanno passato.
Insomma che dire di più? Lo trovo fantastico, è uno degli anime più sottovalutati e sconosciuti che conosca e mi dispiace moltissimo per questo, lo consiglio vivamante a tutti, è una di quelle opere che ti fa dire "un anime può benissimo raggiungere i livelli di un film/telefilm".
In sostanza: consigliato.


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Marco Onizuka

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Una serie che ho amato fin dal primo episodio. Tanti sono i valori che trasmette quest'anime, in cui l'amicizia conta più di ogni cosa e forse viene trattata nel modo più profondo che io abbia mai visto in una serie. Qui l'amicizia è la colonna portante di tutta la vicenda, un'amicizia che va oltre ogni cosa, e che pur essendo in un ambiente senza pietà, i sette faranno di tutto per sopravvivere ed aiutarsi tra loro. Sei di loro arriveranno nel riformatorio, e nella loro cella ci sarà già un detenuto che si rivelerà essere una grandissima persona che per loro diventerà importantissima e si stringeranno amicizie profonde che legheranno i sette in modo indissolubile. Affronteranno tante difficoltà in questo riformatorio, tra guardie crudeli che cercheranno di toglierli di mezzo, intrighi vari e guai, con tantissimi colpi di scena ed emozioni. Le ost sono bellissime e ben si sposano con i momenti emozionanti di questa serie, che sono tanti e anche i disegni sono ottimi. Sono sicuro che se facessero vedere questa serie nelle scuole o in qualsiasi altro posto, i ragazzi potrebbero imparare tanti valori che ormai hanno dimenticato.


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kaiji94

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Raimbow - Nisha rokubou no shichinin", è un anime del 2010, prodotto dallo studio Madhouse.
Trama: La storia è ambientata in Giappone, dieci anni dopo la seconda guerra mondiale. In questo scenario di povertà, sei ragazzi noti alle forze dell'ordine per la loro inosservanza delle regole, vengono portati in riformatorio per essere rieducati e reinseriti nella società giapponese. Da quel momento avrà inizio la loro lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Considerazioni personali: "chi trova un amico trova un tesoro", non esiste proverbio più azzeccato per descrivere quest'anime. Come già detto in precedenza, il Giappone dopo la sconfitta nella guerra, era precipitato in una situazione disperata. In questo scenario di desolazione, i sei protagonisti potevano contare solo su se stessi. Uno dei punti forti della serie è la superba caratterizzazione dei personaggi: nel corso degli episodi vedremo maturare questi ultimi interiormente, nel tentativo di realizzare i loro sogni una volta usciti dal riformatorio. L'anime è permeato da un senso di negatività, in cui i nostri protagonisti dovranno fare i conti con la cruda realtà del mondo in cui vivono, ma solo con la forza di volontà e l'appoggio delle persone a loro care potranno superare le avversità. Per concludere, "Raimbow - Nisha rokubou no shichinin" è una serie che tratta tematiche crude e mature, consigliata a coloro che cercano una storia impegnativa, costituita da forti valori, su tutti quello dell'amicizia.


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nanny96

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
10: non posso che dare il voto massimo a questa serie che mi ha toccato e commosso fin dentro l'anima. La serie è ambientata in un Giappone degli anni '50 e segue la storia di sei ragazzi che sono stati rinchiusi in un riformatorio, ognuno con delle colpe diverse da espiare. I sei avranno come compagno di cella un ragazzo più grande, che si trova dentro il riformatorio già da due anni. Inizialmente i sei ragazzi non andranno d'accordo con il compagno di cella, ma con il passare del tempo i sette diventeranno amici per la pelle e la trama dell'anime ruota proprio attorno al tema dell'amicizia. Non è la solita amicizia che si può trovare in un comune anime shounen, ma un qualcosa di molto più profondo e diverso, come sono diversi i temi trattati. Alle volte alcune scene dell'anime possono risultare eccessivamente "crude" ma, come specificato all'inizio di ogni episodio, questa violenza è volta a rappresentare fedelmente l'atmosfera di quel periodo.
La trama è coinvolgente ed emozionante (senza esagerare, quasi tutti e 26 gli episodi mi hanno commosso), la realizzazione tecnica è ottima, ma il punto forte è sicuramente rappresentato dalle musiche. Esse contribuiscono a rendere ancor più emozionante ogni scena, che si tratti di momenti tristi o divertenti. In definitiva (se non si fosse già capito) consiglio questo capolavoro a tutti coloro che in un anime cercano storie più mature e commoventi, e che cerchino qualcosa di diverso da un panorama nel quale ormai molto più spesso troviamo solo scazzottate senza senso farcite da filler ed enormi dosi di fanservice.


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Ryu88

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
"Rainbow - Nisha rokubou no shichinin" è un anime bellissimo, che fa molto riflettere e che ci mostra veramente come siamo fortunati a vivere una vita serena e tranquilla.
"Rainbow - Nisha rokubou no shichinin" racconta le vicende di sette ragazzi rinchiusi in un riformatorio durante il secondo dopoguerra. Tra soprusi e abusi impareranno veramente il significato della parola amicizia.
E' un anime molto particolare, di quelli che di solito non si trovano in giro e che, come molti altri, sono indirizzati specificatamente a un pubblico adulto a causa sia dei forti messaggi che manda, sia nel modo in cui li manda, ovvero attraverso scene e situazioni molto molto forti che, molte volte, riescono a far inorridire persino un adulto, figuriamoci un bambino.
Molto molto belli sono i caratteri psicologici di ciascun protagonista: tutti molto diversi ma capaci di sorprenderti ogni volta. I disegni molto molto significativi, con atmosfere cupe, aiutano a trasportare lo spettatore nei drammi che si snodano nel corso della vicenda, così come le musiche, a partire dalla bellissima opening "We're not alone". Buona fluidità nei movimenti e una buona regia rendono il tutto più unito e verosimile. Ottimo è anche il doppiaggio.
Unica piccola nota negativa, a mio avviso, è data dal fatto che molte volte le puntate sono un po' troppo lente nella narrazione e possono annoiare lo spettatore; per il resto, nulla da dire.
Consiglio quest'anime a tutti coloro che cercano un prodotto serio e interessante su cui riflettere, in un periodo in cui l'animazione giapponese è rivolta più ai combattimenti e al fanservice.


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irishman

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
A chi mi mostra sorrisini beffardi quando viene a sapere della mia passione per gli anime alla (veneranda) età di 40 anni, mi piacerebbe proprio poter mostrare anime di questa levatura, per convincerli che questo mondo non presenta soltanto prodotti per bambini, o comunque di basso profilo.
Questo "Rainbow - Nisha rokubou no shichinin", infatti, è una serie che non è assolutamente adatta a bambini, o a chi non abbia voglia di trovarsi a meditare su quali siano i valori più importanti della vita, dopo aver ricevuto un vero e proprio "cazzotto nello stomaco" grazie alle bellissime e toccanti immagini che scorrono davanti ai nostri occhi.
Per quanto riguarda la trama dell'anime in questione, la potete trovare riassunta qui sulla pagina introduttiva della serie. Vi basti sapere che ci troviamo di fronte a un prodotto che si ispira in modo più o meno voluto al bellissimo film "Le ali della libertà" e si svolge nella prima parte in un riformatorio giapponese ai tempi dell'immediato dopoguerra, periodo in cui il Giappone si scopriva con le ossa letteralmente rotte, dopo la terribile sconfitta, a suon di bombe atomiche, da parte degli Stati Uniti.

Questa breve introduzione del canovaccio ci apre la strada a una primissima riflessione, ovvero all'abilità magistrale con cui gli autori sono riusciti a innestare la loro storia in un periodo storico ben preciso, delineandone con sensibilità ed esattezza tutte le grigie e tristi sfumature.
Questo background così dettagliato, infatti, ci farà capire qual è il motore per cui i protagonisti di questa storia sono finiti in riformatorio e perché, il più delle volte, compiranno determinate azioni.
Il periodo post bellico, infatti, vide il Giappone uscire dalla guerra con la consapevolezza che molte delle certezze su cui aveva fondato la propria "anima" erano state spazzate via, prima tra tutte il fatto che una volontà incrollabile avrebbe piegato anche un nemico tecnologicamente e numericamente più forte. Questa vera e propria umiliazione piegò il popolo giapponese, oltre agli altri drammi del periodo, le conseguenze delle atomiche, un paese distrutto, un'economia che da un'impostazione bellica doveva tornare a una normale, facendo i conti con la ricostruzione del paese. Senza dimenticare l'ulteriore umiliazione che il paese dovette affrontare, e che è ben tratteggiata nell'anime, ovvero il fatto che da nemici, Americani e Giapponesi si ritrovarono di fatto a dover coesistere, con l'occupazione di truppe americane sul suolo nipponico e la conseguente forzata convivenza tra il popolo sconfitto e i militari vincitori.

E in questo quadro si inseriscono le vicende dei nostri ragazzi, così ben caratterizzati, sia nel chara design sia nel profilo psicologico, da farceli vedere più umani rispetto a tanti protagonisti di film in carne e ossa.
Ecco quindi che avremo i due protagonisti principali che si troveranno legati più degli altri da un fortissimo senso di lealtà e onore, oltre che dall'amore per la boxe, tra cui l'intellettuale del gruppo, più schivo degli altri e forse il più fragile e quindi il più facile a cadere nelle trappole del mondo esterno, che lo portano in certi momenti ad allontanarsi dal gruppo.
Senza citare tutti i protagonisti, basterà ricordare che per ognuno di essi, nei 26 episodi della serie, verrà tratteggiato in modo dettagliato e toccante, tutto il loro passato, che li ha portati agli eventi a cui assisteremo nell'anime. Quest'accenno ai protagonisti ci porta di conseguenza all'altro punto focale dell'anime in questione: l'amicizia come valore assoluto.
In una società devastata dalla crisi post-bellica e, più in particolare, in un riformatorio dove i soprusi, le molestie, le ingiustizie sono all'ordine del giorno, i ragazzi stringono un'amicizia che si rivelerà indissolubile, nonostante a volte alcuni dei componenti possano vacillare di fronte a essa in conseguenza delle loro vicende.

Nello sviluppo della serie non mancano i momenti romantici o comici, anche se comunque i momenti "forti" la fanno da padrone, che siano momenti di sadica e gratuita violenza ai danni dei nostri eroi o di soprusi e molestie sessuali della peggior specie. Questo però non va assolutamente preso come elemento negativo della serie. Anche questi momenti così crudi non vanno mai oltre il lecito, e servono a delineare la storia sul giusto binario, dando un senso di angoscia e ansia allo spettatore.
Se a tutto questo associamo un'ottima qualità grafica con sfondi di ottimo livello (dell'impeccabile chara design abbiamo già parlato) e delle bellissime musiche (l'opening è letteralmente stupenda e calza alla perfezione con l'impatto che la serie riuscirà a generare) si ha un quadro completo di quest'anime, che tanto per cambiare, chissà perché, le aziende italiane del nostro settore hanno deciso di ignorare.
Grazie ancora all'instancabile opera dei fansub, perché senza di loro non potremmo goderci "perle" come questo "Rainbow - Nisha rokubou no shichinin".


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Aquaryus

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
"Rainbow" è un anime molto profondo che pone in primo piano l'amicizia.
In realtà, l'importanza dell'amicizia viene ribadita un po' in tutte le opere d'animazione, ma in quest'anime gli amici sono il fulcro della storia stessa, tutto ruota intorno al legame che in breve tempo si creerà tra i protagonisti.
Ci sono anime che, per evidenti motivi, ci appaiono troppo brevi o troppo lunghi, invece questa storia è stata raccontata con estrema precisione; ogni episodio ha il suo perché, non c'è quel senso di mancanza o di noia che può esserci quando la storia ha dei vuoti narrativi o ci sono episodi di troppo.
La grafica è di alto livello, il doppiaggio è ben fatto e con voci che caratterizzano bene i personaggi, mentre le musiche creano la giusta atmosfera tesa, anche la sigla iniziale è davvero adeguata per il genere di storia.
"Rainbow" è un anime drammatico e commovente fondato sul sentimento dell'amicizia, adatto a chi cerca storie impegnative e di grande impatto emotivo.

uskebasi

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uskebasi

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Rainbow: Nisha Rokubō no Shichinin è un anime prodotto dalla Madhouse, diretto da Hiroshi Koujina e ispirato all’omonimo manga seinen scritto da George Abe e illustrato da Masasumi Kakizaki.
È un’opera cruda che va vissuta, come metafora delle difficoltà della vita, piena di messaggi, che l’azzeccata regia riesce a infondere perfettamente nell’anima: valori come l’amicizia, la determinazione, il coraggio, la solidarietà, di cui con fatica i personaggi si fanno portatori ispirati.

L’opera narra delle vicissitudini di un gruppo di ragazzi che finisce in un riformatorio minorile nel dopoguerra giapponese. Rainbow è un affresco purtroppo non sviluppato come avrebbe meritato, ma che fa da palco all’approfondimento caratteriale dei personaggi, alla loro evoluzione. La ricerca della felicità come diritto umano a cui anelare: questo è il vero motore di quest'anime. Ricerca che passa attraverso il caparbio raggiungimento degli obbiettivi che ciascuno dei protagonisti si prefissa nella vita, al costo di sopportare qualsiasi dolore, qualsiasi privazione, qualunque prevaricazione.

L'anime è composto da 26 episodi dove nulla è scontato, dove in parecchi frangenti non sono i buoni sentimenti a vincere e dove i malvagi e gli approfittatori possono avere la meglio, come nella vita vera. I personaggi imparano a suon di insuccessi che non tutto va sempre come si desidera. Ma con fatica, aiutandosi l’un l’altro, cercano di conquistare un centimetro alla volta il diritto alla loro felicità.

<a href="http://uskebasi.wordpress.com/2011/06/16/rainbow-nisha-rokubou-no-shichinin/">Uskebasi.wordpress.com</a>


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Pan Daemonium

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
La Madhouse con Rainbow ha fatto un ottimo lavoro, forse un po' troppo "sentimentale" per il mio cuore di pietra, ma di certo pieno di temi importanti, con vicende interessanti e intriganti.
Anche graficamente è stato fatto un ottimo lavoro, con personaggi ben caratterizzati morfologicamente, e anche psicologicamente, c'è da ammetterlo.
Mi sento, però, di muovere qualche critica: a parte, come ho già accennato, un'eccessiva enfasi sul tema dell'amicizia, che pervade la serie dal primo all'ultimo secondo (ma è una critica soggettiva, dato che è un tema che, personalmente, aborro), mi sento di biasimare in particolare due cose, cioè il limitato sviluppo del contesto storico e del passato dei personaggi. Parliamo di vicende ambientate nel dopoguerra, ma l'anime sostanzialmente tratta in modo troppo superficiale le ferite che la guerra ha lasciato, addirittura non mostrando alcun rancore nipponico nei confronti dell'uomo americano. Non so se questo rancore ci sia realmente stato, ma la mia immaginazione mi porta a pensar di sì.

Di conseguenza, un maggiore inquadramento storico-culturale avrebbe giovato al mio intelletto pignolo ed esigente.
I creatori avrebbero, inoltre, dovuto caratterizzare meglio il passato dei personaggi. Di alcuni è stato detto tutto (Joe, Tartaruga) e gli autori han dimostrato di essere stati capaci di mettere su storie molto tristi, ma importanti per capire il presente in cui si svolge Rainbow. Degli altri si dice poco, si accenna, oppure addirittura non si dice alcunché. È un peccato, avrei preferito che fossero creati più flashback, anche perché mi piace analizzare storie umane che, con tutta probabilità, sono realmente avvenute in quel periodo, e ancora oggi avvengono.

Detto questo, do a quest'anime un voto più che buono. A me è piaciuto in modo modesto, ma immagino che gli altri umani lo gradiranno molto più di me.
Probabilmente sono stato ingannato dal considerare quest'anime come uno del filone "psicologico". Di certo non gli appartiene.

Selene
Selene

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Senza dubbio è un anime che lascia il segno. Ho iniziato a guardarlo senza troppe aspettative, perché temevo fosse un anime in cui le scene di violenza costituissero il "fulcro" della trama. Non è affatto così. Ci sono scene forti, ma sono sempre poste in contrasto con il vero tema portante della storia: l'amicizia. I protagonisti vivono in un Giappone povero (fine anni '50) dove, per molte persone, non ci sono garanzie per condurre vite tranquille o agiate.
I protagonisti di questa storia sono rinchiusi in un riformatorio, hanno commesso "crimini", ma per quale ragione? Per pazzia? Perché sono malvagi? L'anime ci farà scoprire che dietro azioni "illecite" si nascondono "storie di vita", storie che sono narrate sullo sfondo di in una società triste, ingiusta, fatta di oppressi e carnefici. Quale futuro possono avere i ragazzi che finiscono in un riformatorio senza poter contare sulla tutela dei diritti umani? Cosa faranno una volta fuori? Si costruiranno un futuro? Cresceranno nel bene o nel male?
Un futuro felice si può costruire con chi abbiamo vicino, con le persone alle quali siamo disposte a dare la nostra vita. È questo che "Fratellone" insegnerà ai ragazzi della Cella due, Area 6.

Posso dire che ho pianto come una fontana in un mucchio di puntate? Questo cartone riscalda il cuore perché fa vedere come, nonostante tutte le sfortune di questo mondo, se hai un Sostegno (gli Amici), tu puoi credere nella vita e in un futuro migliore. Le ingiustizie e il dolore ci saranno sempre, ma farai di tutto per "vivere" e "proteggere" le persone che vuoi avere accanto. Che bello! Se cercate un anime "formativo" questo è il migliore. Rainbow insegna i valori dell'amicizia e della fratellanza. È un anime veramente commovente e profondo. 10 e lode.


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Yami_Yume

Episodi visti: 26/26 --- Voto 9
Mi sono imbattuta per puro caso nell’opening di questo anime e in un certo senso mi ha subito colpita. La realtà del riformatorio di Shonan si muove spontaneamente verso quella che è l’incredibile somiglianza nei confronti della società attuale. Il profondo senso di dolore, che sia esso fisico o morale, incarnato nell’animo di sei ragazzi condannati, in nome di quella che dovrebbe essere la giustizia, a patire le sofferenze di quel luogo dove tutto regna, fuorché la giustizia.

Non è facile recensire “Rainbow”. Si tratta di un anime che mi ha segnata dal profondo. È un concentrato di emozioni e ideali che emergono così chiaramente da farti andare il cuore in tilt, non il cervello.
La grandezza di “Rainbow” sta nell’elevata capacità da parte dei realizzatori di ergere questa serie nonostante si partisse dal presupposto che non si sarebbe trattato di una trama alquanto “leggera” e dagli sviluppi facilmente digeribili. Non solo. Dopo quello che è, purtroppo, l’evento che fa terminare la prima parte, sembra quasi inutile andare avanti, sembra che tutto finisca lì, che non ci sia più nulla da fare e verrebbe voglia di accantonare tutto. E invece no. L’anime continua e sei spronato a continuare per sapere. Ti chiedi: “E ora? Che ne sarà di loro?”. E proseguendo con gli episodi ti rendi conto che forse, purtroppo, era qualcosa di inevitabile, che doveva succedere. Ed ecco che, tra incomprensioni e divergenze, si fortifica quello che è il profondo sentimento dell’amicizia, che in questa serie spicca, riuscendo a proiettarsi perfettamente nell’animo dello spettatore, che a sua volta riesce a calarsi nei panni dei personaggi e a scorgere, attraverso i loro occhi, quella dura realtà.

Nulla è scontato: è questo l’altro punto forte di “Rainbow”. Infatti più volte capita di avere la certezza che alla fine vada tutto bene, che quel determinato personaggio riesca nel suo intento, ma non è così. E credo che “Rainbow” voglia fare proprio questo: smentire ogni possibile certezza, per rispecchiare al meglio le difficoltà riscontrabili nella vita. La vita va avanti, nonostante i numerosi insuccessi, perché non tutto va sempre come desideri. A tal proposito, è incredibile la caratterizzazione dei personaggi, che ci vengono presentati nel pieno della loro originalità, che fuoriescono dai soliti stereotipi e che finalmente sono dotati di un’anima.
Un’ottima trovata, inoltre, è stata quella di inserire una voce narrante fuori luogo che dà all’anime quel tocco poetico che non guasta affatto, catapultandoci nella psicologia dei personaggi e permettendoci di riscoprirne le tensioni che li tormentano.
E, infine, una OST che ti rimane nel cuore: pezzi che calcano alla perfezione ogni singolo evento, un ritmo eccelso che contribuisce a ergere questa serie capace di far venire i brividi.

Il massimo che ho sempre assegnato è 8, quando riconosco l’ottima realizzazione di un anime. Ma quando è anche capace di lasciarti qualcosa dentro… allora è tutta un’altra cosa. “Rainbow” fa riflettere profondamente sull’importanza di quei valori che questa incredibile serie si propone di far riconoscere ed apprezzare. Forse il motivo per cui do 9 sta proprio nel fatto che, nel momento in cui completavo un anime, il giorno dopo ero già alla ricerca di qualcos’altro. Come se, dopotutto, fossi rimasta insoddisfatta, come se mi mancasse qualcosa. Ma le riflessioni su questo anime mi hanno perseguitata per giorni e giorni. Ogni opera ha il suo insegnamento… e io riesco a coglierlo anche in quella più banale. Ma, in questo caso, ci troviamo di fronte a qualcosa di ben più serio.


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AmarantaKiller

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Rainbow: Nisha Rokubō no Shichinin è un anime prodotto dalla Madhouse, diretto da Hiroshi Koujina e ispirato all'omonimo manga seinen scritto da George Abe e illustrato da Masasumi Kakizaki.

Quanto alla grafica, la Madhouse non si smentisce mai e, come al solito, è di grande qualità: fluidità delle immagini, sfondi nebulosi e il riverbero colorato della luce sono eccezionali. Il character design di ciascun protagonista è realizzato molto bene; sicuramente quello più singolare, che spicca di certo non per avvenenza, è quello del piccoletto Suppon, con le sue orecchie enormi e l'espressione saccente. Ho notato, inoltre, una certa somiglianza di Mario con Rocky Joe del famosissimo anime degli anni '70, sia per la scelta del pugilato, sia per alcuni atteggiamenti del protagonista. Da notare anche che in genere i personaggi "cattivi", come ad esempio la sadica guardia del riformatorio Ishihara, hanno espressioni esageratamente contratte del volto; ghigni caricaturali e risate fragorose che ricordano molto Joker di Batman.

Per quanto riguarda la trama, Rainbow è sicuramente una bellissima storia di amicizia, anche se leggermente idealizzata. Protagonisti sono 6 ragazzi: Mario, Suppon, Soldier, Joe, Baremoto e Kyabetsu, che, ad eccezione del primo, usano sempre tra loro questi soprannomi. Siamo negli anni '50 e il Giappone versa in condizioni di povertà estrema. La prima metà dell'anime - episodi 1-13 - racconta della permanenza dei protagonisti tra le quattro mura del riformatorio Shōnan, vicino Tokyo, nel quale questi ragazzi poco più che sedicenni sono stati appena rinchiusi. Qui sarà fondamentale l'incontro con il loro compagno "di cella", il diciottenne Rokurouta Sakuragi. Infatti, dopo uno scontro violento iniziale con lui, i ragazzi iniziano a chiamarlo An-chan, perché quest'ultimo più che un leader diventa per loro un fratello maggiore protettivo che, nonostante la giovane età, ha già una profonda saggezza. È proprio lui che insegna loro il valore dell'amicizia come quello della famiglia, - se si considera che molti di loro hanno perso i propri cari in guerra - della complicità, del soccorrersi a vicenda in caso di difficoltà, dell'importanza di perseguire i propri obiettivi e di realizzare i propri sogni, creando un rapporto di fiducia fortissimo con loro.
<b>[Attenzione, possibili lievi spoiler.]</b>
An-chan è un personaggio chiave: sprona i suoi amici, una volta usciti dall'inferno del riformatorio, a riscattarsi nella vita e restituisce loro la speranza di emergere dallo stato di degrado e di disperazione, nel quale tutti quelli come loro, che vengono bollati come "rifiuti della società", vivono. Strappa loro la promessa di combattere con tutte le loro forze per realizzare ciò che amano e, in un giorno come tanti, suggellano tale promessa incidendo sulla corteccia di un albero i loro propositi. Questo albero, che compare spessissimo, avrà un valore simbolico fondamentale per loro: non soltanto rappresenta il punto di ritrovo quando bisogna prendere decisioni importanti insieme, ma è anche fonte ispiratrice per ritrovare il coraggio di andare avanti. Tuttavia, l'idillio lascia subito posto alla durissima realtà del riformatorio, dove dominano violenza, angherie di ogni genere, abusi sessuali e persecuzioni, e dove è soprattutto An-chan a farne le spese. Ciononostante lui ha un asso nella manica: i suoi ragazzi, che si inventano di tutto - e con successo - per salvarlo da morte certa. <b>[Fine spoiler.]</b>

La seconda metà della serie - episodi 14-26 - si sviluppa raccontando la vita dei ragazzi dopo la fine della detenzione e della loro lotta per la sopravvivenza, costellata anch'essa di difficoltà, brutti incontri, rischi mortali e scelte insensate. <b>[Attenzione, spoiler!]</b> È il caso di Baremoto, che inizia a chiedere prestiti ai suoi compagni e rubare soldi alla sua famiglia già poverissima per poter fuggire con una prostituta di cui si è innamorato, o come Kyabetsu che tenta di diventare uno yakuza. <b>[Fine spoiler.]</b> Tuttavia, la forza del gruppo, che equivale al sostegno di una vera e propria famiglia, salva anche coloro che perdono la via maestra, sia con le buone che con le cattive.
Infine, ho trovato straordinaria l'idea della delicata voce fuori campo femminile, che riporta i pensieri più intimi dei protagonisti e che dà, a mio avviso, un tocco di poesia e di intensità in più. Grande nota di merito anche per il ritmo narrativo che, nonostante la tipologia di storia non proprio leggerina, rende gradevolissima la visione dell'anime.


Ci sarebbe ancora moltissimo da aggiungere, ma temo poi di rovinare tutto inciampando negli spoiler. Posso solo concludere dicendo che Rainbow è un anime dalla storia non facile, ma che merita assolutamente di essere visto e diffuso. Sono sempre titubante quando devo assegnare un 10 - e lo sono anche in questo caso - ma credo che questo voto sia doveroso per far emergere questa serie, che fa davvero la differenza.


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cartman666

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Assieme a Shiki, questo è secondo me l'anime migliore del 2010: prodotto Madhouse, spicca per la qualità e la bellezza dei disegni e delle animazioni, oltre a questo la storia è davvero originale e interessante.
Ambientato negli anni '50, l'anime descrive le vicissitudini di un gruppo di ragazzi rinchiusi in un carcere minorile, dove faranno conoscenza con un ragazzo più grande, perseguitato da un secondino.

La storia si divide in due archi narrativi: i primi 13 episodi, ambientati nel carcere, dove si vedranno i ragazzi cercare di resistere ai crimini e alle angherie subite dal secondino aiutato e protetto dal medico del carcere, che abusa sessualmente di alcuni di loro; i secondi 13 episodi sono ambientati al di fuori del carcere minorile, con i ragazzi che provano a farsi strada in un Giappone ancora a pezzi per la guerra.
Un prodotto stupendo, destinato agli appassionati più esigenti, un capolavoro assoluto targato Madhouse, impreziosito anche dalla stupenda opening iniziale. Da non perdere.


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Franzelion

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Definirei Rainbow - Nisha rokubou no shichinin come il più grande concentrato di valori e ideali da seguire che si sia mai visto. Con un anime del genere mi sembra superfluo parlare della "trama", dirò giusto la base: un gruppo di prigionieri di un riformatorio che devono cercare di supportarsi a vicenda per tirare avanti in quella vita da cani che conducono, "grazie" al personaggio più odioso che ho mai visto in un anime, ovvero il secondino Ishihara. Ma questo è solo l'inizio di una lunga e drammatica storia, che riesce a toccare nel migliore dei modi le corde del cuore dello spettatore, e che non cesserà di stupirvi: i colpi di scena sono dietro l'angolo.

Parlare di quest'anime non è facile, sarebbe molto più semplice aprire completamente il cervello e far fuoriuscire tutte le emozioni che mi ha suscitato. Questo perché in Rainbow si ha il massimo coinvolgimento emotivo nelle varie situazioni, grazie alla regia e alle ottime (lodevoli) musiche che calcano alla perfezione ogni momento toccante, drammatico o crudo che sia. Tecnicamente parlando i disegni presentano un chara design bellissimo, decisamente vario e poco monotono, e quando serve sa essere molto espressivo. Peccato per le animazioni, che nel 2010 sarebbero potuto essere un po' migliori, ma questo è quello che spesso accade quando si traspone un manga (che prenderei all'istante se fosse acquistato in Italia) in anime.
I personaggi sono molto vari e caratterizzati molto bene, con il loro passato, i loro pregi e i loro difetti, perché insomma, siamo tutti esseri umani. Poi l'anime è costante, sempre ad altissimo livello, mai un calo, un filler o altro, ritmo sempre avvincente, ed era da parecchio tempo che una serie non mi catturava così, invogliandomi parecchio a proseguire con gli episodi, tanto che mi son bruciato 16 episodi in 2 giorni.

È un'opera che più che vista va vissuta, in tal modo si è rivelata per me una stupenda esperienza di vita, con questi splendidi volti sorridenti che rimarranno per sempre impressi nel mio cuore, ormai sono entrati a far parte di me; come del resto i messaggi che la serie riesce a infondere perfettamente nell'anima, valori come l'amicizia, la determinazione, il coraggio, la solidarietà e tanto altro.
Un anime originalissimo, che non poteva mancare nel panorama dell'animazione giapponese: vi presento Rainbow - Nisha rokubou no shichinin, un manuale di vita.


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Sandro lo shinigami

Episodi visti: 18/26 --- Voto 10
La storia racconta di un gruppo di ragazzi, ognuno dei quali ha alle spalle una triste storia che li porterà a venir rinchiusi in un riformatorio. Lì comincerà la vera storia, partendo dalla conoscenza di Sakuragi, un ragazzo già presente nella cella 6, quella dove vengon spediti i ragazzi...
Che dire, anime stupendo! La trama si può dire che sia del tutta inedita per il mondo dell'animazione. Spesso ricorda il telefilm americano Prison Break. Devo dire che episodio dopo episodio quest'anime non fa che prender sempre più lo spettatore. Lo consiglio vivamente a chiunque. Da lodare anche la bellissima Opening iniziale.

Vronde

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Vronde

Episodi visti: 3/26 --- Voto 9
Attualmente è il mio anime preferito del 2010. MadHouse sta facendo davvero un eccellente lavoro e le vicende dei personaggi sono realizzate molto bene, con tanto di follia annessa.
Dal lato grafico e tecnico siamo davvero su alti livelli e le original soundtracks, contribuiscono a far immedesimare lo spettatore nelle scene rappresentate.
Per chi cerca una serie TV con un team di personaggi legati tra loro con uno stile bunker e da rapporti sentimentali, questo progetto è l'ideale.