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BiancoGatto

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5,5
Ikkitousen si presenta come il classico seinen, in cui è presente un richiamo a temi più elaborati che però vengono travolti molto velocemente sin dai primi episodi da tutti gli schemi tipici dei più stereotipati shonen. In questo anime la fanno da padrone combattimenti irrealistici con una narrazione abbastanza lineare, e in quest'opera risulta abbastanza evidente la spinta verso il connubio azione/fan-service/nudità.

Ikkitousen ricalca tutti gli stereotipi degli shonen, declinati con immense quantità di fan-service. Al pari di altre serie, non si prende eccessivamente sul serio, ma riesce a mantenere una trama coerente.
La storia procede spedita con un sacco di combattimenti tra ragazze che spesso finiscono per perdere i vestiti. Il tema del destino e dell’importanza delle figure storiche impersonate dai protagonisti cade spesso in secondo piano o anche in terzo piano, lasciando spazio alle situazioni comiche e ai siparietti di stampo più sexy. Molti dei personaggi non hanno spessore e servono solo per ricreare gli schieramenti in battaglia. Il comparto tecnico non è niente di eccezionale e neppure di buon livello, anzi siamo su un livello mediocre, ma i disegni sono carini e le ragazze sono disegnate molto bene.
In definitiva Ikkitousen è un anime anche sotto la media, che non stupisce in niente, non primeggia in nulla, ed è anche abbastanza stereotipato e sempliciotto, però le ragazze sono graficamente e visivamente appaganti e fa molto piacere vederle.


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joke95

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
«Ikkitousen» è una serie anime di 13 episodi di genere ecchi prodotta dallo studio J.C.Staff nel 2003, la trama ruota attorno alle sei scuole più forti del Giappone che si giocano la conquista al territorio del Kanto, questi famosi "Toushi" hanno degli orecchini chiamati "Magatama" e dentro ciò si trovano i loro vecchi spiriti degli antenati che hanno combattuto durante l'epoca feudale, e tutti avranno lo stesso destino, chi riuscirà a conquistare l'intera regione?

Sonsaku Hakufu protagonista di questa storia è una giovane ragazza bella e prosperosa dalla forza incredibile e insieme al cugino Kokin, Shimei Ryomou, Gakushuu e Saji Genpou che faranno parte del accademia Nanyo, poi ci sono gli avversari, della scuola Rakuyo, che saranno Totaku, Bunwa Kaku, Housen Ryofu e Koudai Chinkyuu, e infine l'ultima scuola è il Kyosho con a capo Sousou Motoku e altri suoi valorosi guerrieri, i quali li vedremo sempre sfidarsi con le scuole restanti appena il torneo verrà annunciato.

La grafica è davvero carina, ma non delle migliori come vedremo nelle successive serie, i corpi femminili sono disegnati molto bene e per nulla sproporzionati, ambientazioni moderne e combattimenti vari realizzati in maniera davvero eccellente; il doppiaggio è fatto benissimo con colonne sonore adatte per ogni tipo di situazione.

Finisco con il dire che è un'ottima serie ecchi-storica a mio parere, non come qualcuno la vuol far passare solo come ragazze nude che combattono, all'interno troveremo molta storia, sentimenti e commedia da far divertire molto lo spettatore, giudicando finale e sviluppo della trama mi sento di dare questo voto; la consiglio a tutti quelli che cercano una serie divertente con belle ragazze e tanto humor, ma se volete approfondire per bene la vera storia di «Ikkitousen» consiglio di leggere il manga, poiché è molto più ben realizzato e spiegato rispetto alla serie anime.

Voto Finale: 8


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God87

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Nel Kanto sette scuole superiori sono in lotta tra loro per la supremazia: ognuna di esse è guidata da toushi, esperti di arti marziali, il cui destino è legato alla propria Magatama, un orecchino che contiene lo spirito del corrispondente eroe del periodo storico dei Tre Regni. La giovane e svampita toushi dell'istituto Nanyo, Sonsaku Hakufu, insieme a suo cugino Kukin, altro toushi, inizia così la sua lotta contro i guerrieri delle altre scuole, quasi tutte ormai conquistate dal malvagio Toutaku Chuuei, reincarnazione dell'imperatore Dong Zhuo - Zhongyngdel e condottiero del liceo Rakuyo. Essendo ogni lottatore accomunato allo stesso destino del suo antenato, anche Hakufu dovrà morire nella sua battaglia?

A molti non piace il capolavoro di Yuji Shiozaki. Io, invece, lo amo.

Nato nel 2000 sotto forma di manga (splendidamente pubblicato in Italia da J-Pop), "Ikkitousen" ha spaccato le platee di manga/animefan in tutto il mondo. Chi, da una parte, ne ha condannato il fanservice esasperato, trovando ridicoli gli spunti seriosi della trama (morti, immolazioni etc.) quando il contorno si riduce a mille combattimenti tra avvenenti ragazze dove sono la norma inquadrature semi-pornografiche di slip, tette e culi, felice armamentario spesso messo a nudo da audaci distruzioni di vestiti - insomma, il culto maschilista dell'ecchi e del catfight aggiornato alla Guerra dei Tre Regni. Poi c'è chi, come me, non solo lo ha apprezzato per queste ragioni, ma ha trovato anche geniali le doti di sceneggiatura di Yuji Shiozaki, a ricordo dei migliori Imagawa e Urasawa nella gestione di un cast immenso (un'ottantina di personalità) e nel raccontare la vicenda dal punto di vista di numerosi gruppi di personaggi. Nulla da ridire sulle caratterizzazioni non memorabili e sulla serietà nulla della trama, "martoriata" dal fanservice kitch, ma, che dire, "Ikkitousen" va benissimo così, una barzelletta scritta e disegnata benissimo, con un gustoso chara sexy e di una certa importanza storica nel delineare il nuovo genere, tipicamente nipponico, delle storie di arti marziali dove a praticarle sono ragazze hot che spesso e volentieri si ritrovano nude in battaglia.

Scontata una trasposizione animata, che arriverà puntualmente, tre anni dopo, da parte di J.C. Staff, ottenendo un successo strepitoso che troverà addirittura, per ora, ben quattro seguiti. Piace non solo, ovviamente, la felice intuizione della formula action+sexy, ma anche la rielaborazione parziale della trama originale per creare una storia che, nei sequel, si evolverà in una storyline nuova di zecca.
La nota negativa di questa prima serie, che si avverte parecchio se si è fan dell'originale, è certo la rimozione degli aspetti più audaci del manga: qualsiasi riferimento esplicito a rapporti e pratiche sessuali è cassato, sono tralasciati gli hobby masochisti dell'inquietante Totaku e sopratutto i generosi davanzali delle ragazze, esibiti in ogni scontro (per ovvie ragioni i vestiti hanno una durata minimale), sono spesso "oscurati" da insopportabili reggiseni inventati di sana pianta. Limiti da accettare per l'esistenza di "Ikkitousen" su supporto televisivo.

Non mancano, fortunatamente, un gustoso effetto bouncing delle mammelle, l'ossessivo amore per primi piani di mutandine e, sopratutto, un chara da rotondità e tinte caldissime, tutti espedienti che aumentano notevolmente il sex appeal delle provocanti donzelle. Dal punto di vista narrativo, invece, pur seguendo i primi tre volumi del fumetto, "Ikkitousen" li rielabora facendo sue situazioni e avvenimenti, ma cambiandone l'ordine cronologico e apportando diversi cambiamenti che apriranno la strada alla trama inedita che si svilupperà già dal successivo "Dragon Destiny". Il risultato finale, pur non mirando certo a essere memorabile, è di ottimo interesse per fan e non, regalando un finale soddisfacente e senza troppi quesiti irrisolti.

Di serietta si parla, è impossibile negarlo, ma "Ikkitousen" anime è spigliato e procede spedito, accattivante, non annoiando mai e prestandosi idealmente a maratone di più e più episodi, grazie al ritmo, alle ragazze (ovviamente!) e ai bei disegni, a fronte di animazioni, però, poco più che funzionali. È vero che per la sua natura action-ecchi fallisce miseramente nei suoi sub-plot drammatici, dove anche quando muore qualcuno si è bombardati da tette e biancheria intima, ma siamo sicuri che lo guardereste per questo? Pollice verso, semmai, per i personaggi, che, escluse icone sexy che entreranno nell'immaginario collettivo - la perversa Ryomo, con il suo eccitante occhio bendato, e la divina Kanu - e 2/3 dei personaggi carismatici oltre ogni limite (Totaku e Saji in primis), per il resto sono tutti macchiette fatte con il cartoncino, appena funzionali alla storia e per nulla interessanti. La stessa protagonista Hakufu, creata volutamente come una ragazza cretina oltre ogni umano limite, è così irritante che l'attenzione non può che essere interessata ai pochi comprimari "di spessore".

In ogni caso la versione animata di "Ikkitousen", seppur lontana dai fasti del fumetto, ne rappresenta un gradevole antipasto che merita una visione da parte degli amanti del genere, ed è forte la curiosità per i vari prosiegui che ne cambieranno la trama. Va da sé che se volete il vero "Ikkitousen" dovete rivolgervi al fumetto.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
Probabilmente è la prima volta che mi capita di esultare riguardo all'incompiuta localizzazione italiana di un anime da parte di una società di tutto rispetto come la Shin Vision. Ebbene, qualche anno fa la nota casa editrice acquisì di diritti di "Ikkitousen" opera del 2003, la prima di una saga giunta ad oggi a ben quattro serie. Chiusi i battenti, Shin Vision dovette rinunciare alla proprietà di quegli stessi diritti insieme a quelli di tantissimi altri titoli, ma fintanto che uno scempio simile non fosse stato confezionato e venduto a dei potenziali, sventurati fruitori d'animazione giapponese, un barlume di entusiasmo sarebbe comunque potuto sussistere. Per fortuna quel barlume non s'è spento. Ancora oggi noi italiani possiamo ritenerci lieti di non aver sprecato nessuna forma di denaro nell'acquisto di "Ikkitousen".

Ma cos'è questo "Ikkitousen"? Cosa lo rende così assimilabile a un sacchetto della spazzatura, e qual è lo scopo della sua essenza?
"Ikkitousen" si spaccia per una serie basata sulle arti marziali e sul ruolo influenzante della predestinazione ai danni di un vasto gruppetto di tettone e omaccioni assortiti, il cui atteggiamento è incessantemente subordinato al destino che i magatama, speciali orecchini al cioccolato ripieni di spirito al latte, gli hanno riservato. A ognuno dei tizi spetta uno di questi 'smarties' e pertanto uno spirito di un suo antenato, risalente all'epoca delle sanguinose cronache cinesi dei Tre Regni.
Ma qual è questo perentorio fato che le nostre scolarette imbottite dovranno fronteggiare e magari ribaltare a tutti i costi prima di fare tutte una brutta fine?
Niente di particolare: il destino delle signorine e dei loro amici è chiarissimo fin dall'inizio, e non si scosta molto dall'attività quotidiana di vari animali selvatici, ovvero quella di 'mazzularsi' in continuazione per la supremazia e di colmare i momenti vuoti con delle sane 'spazzate', chiamiamole così.

Ed è con una vispa quanto stupida 'studentessa', di nome Sonsaku Hakufu, conosciuta dai più come 'bocce esplosive' - non scherzo, è proprio così - che si apre il sipario, o sarebbe meglio dire 'si alza la gonnella' di quest'anime, che dunque si 'svela' senza indugi per quello che è: una becera mascherata che si serve in maniera subdola di un contesto storiografico drammatico per smorzare l'intrinseco schifo di cui si fa carico, reclamabile non soltanto nella raffigurazione a più riprese di situazioni che non stonerebbero affatto in un qualsiasi hentai, ma anche nell'assoluta mancanza di logica degli avvenimenti primari e secondari; nella pessima caratterizzazione dei personaggi, tanto numerosi quanto irritanti, la cui unica copertura sembra limitata al buon design (quello femminile); e infine nell'insufficiente realizzazione tecnica, gravata da scarsa fluidità (c'è davvero la mano del J.C.Staff?) e da inquadrature incapaci di dinamizzare combattimenti già di per sé monotoni, ma soprattutto da quella che personalmente indico come punto più basso raggiunto dall'opera: la ridicola colonna sonora.
"Ikkitousen" non vale assolutamente la visione, né come stimolante di ormoni, né come picchiaduro animato, tanto meno come commedia - già, avevo dimenticato di citare le gag, divertenti quanto una barzelletta da cinepanettone.


 7
micheles

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Ikkoutousen" prova a essere contemporaneamente un anime drammatico, un anime comico e un anime ecchi. Non riesce a fare bene neppure una delle tre cose e la commistione dei tre generi fa precipitare il risultato finale. È difficile mettere insieme drammaticità e comicità; mettere insieme dramma ed ecchi è ancora più difficile; mettere le tre cose insieme è impossibile. Alla fine "Ikkitousen" è un accozzaglia di combattimenti che non sono appassionanti per l'eccessivo fanservice e per le scenette comiche che li intramezzano. Non funziona come anime comico per l'eccessività drammaticità in cui è immerso (ci sono assassini, pervertiti, personaggi che muoiono). Funziona peggio di tutto come anime ecchi: ha un chara design decisamente hentai ma è frustrante perché non vediamo abbastanza delle grazie delle protagoniste.

Se le protagoniste fossero meno erotiche e il fanservice fosse più leggero (oppure se fosse seriamente ecchi e non drammatico) sarebbe più tollerabile, ma così è insopportabile. Se volete vedere un anime ecchi che sia veramente ecchi e onesto nella sua vocazione vi consiglio di vedere "Queen's Blade", che non è per nulla drammatico, è discretamente ironico e soprattutto vi fa vedere tutto quello che c'è da vedere. "Ikkitousen" così com'è può arrivare a stento alla sufficienza. Se io fossi una donna gli assegnerei un 2; invece sono un uomo non indifferente ai seni a cocomero e questo è l'unico motivo per cui l'ho visto. Lo promuovo a fatica per l'assenza di personaggi maschili particolarmente odiosi come quelli di "Inferno e Paradiso", che invece non può assolutamente arrivare alla sufficienza. Il chara design delle protagoniste si fa ricordare, tutto il resto no.


 5
Eretria90

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Questo è un anime molto strano, trascina con sé molti dubbi e un senso di irresolutezza.
La storia premette una certa originalità nella virilità delle donne, nonostante le loro forme prosperose sono sempre in vista per un fanservice costante. Inizialmente quindi, la storia sembra sbocciare in modo buffo ma differente da tante altre, e le si presta molta attenzione perché si conoscono personaggi nuovi e particolari che incuriosiscono. Nel bel mezzo di questa serie, l'attenzione cola a picco, vengono citate troppe persone e si fa confusione. La trama sembra andarsene per fatti propri e pretende d'essere seguita ignorando gli enormi dilemmi che si accumulano continuamente nei dialoghi enigmatici di questi personaggi. Nel frattempo perdi il senso di questa storia e dove voglia andare a parare: ti sembra di concentrarti molto di più nel tenere conto del numero di divise scolastiche che vanno in frantumi (praticamente sono usa e getta) sempre sullo stesso punto, cioè sulle enormi tette a forma di limoni giganti. Perchè limoni? Sono ovali e con dei capezzoli molto vistosi.
Per fortuna, verso gli ultimi episodi, si comincia ad assistere a dei risvolti interessanti all'interno della trama, e si arriva al nocciolo: si può scampare al proprio destino infausto?

"IkkiTousen" infatti è il racconto di una storia di combattenti, che discendono dagli uomini che hanno fatto la storia dei 'Tre Regni'. Tal storia sembra ripetersi in codesta generazione futura. Non so perché, ma la leggenda si risveglia proprio nei coetanei della nostra "stupida" protagonista, Hakufu, dopo circa 1800 anni.
La serie quindi acquista chiarezza verso la fine, e con la consapevolezza dello spettatore aumenta l'attenzione e quindi il relativo interesse... e meno male, era pur ora!
Ma le perplessità non si dissipano tutte. Ci sono da spiegare molte cose, prima fra tutte le dinamiche relazionali. Assistiamo a combattimenti mortali in cui senza alcuna spiegazione, e istantaneamente, i ragazzi - che prima si stavano massacrando - si trovano ad andare a braccetto subito dopo. Passano su ai tradimenti, alle scorrettezze e alle umiliazioni; alcune amicizie sono del tutto ingiustificate. Il finale ne è un esempio lampante, la cui motivazione per un epilogo del genere, non me la so spiegare.

Passando alla parte grafica, "IkkiTousen" si fa notare non per i colori brillanti, ma per le curve dei muscoli e delle prosperità femminili. Un fattore positivo è che la fisicità dei personaggi è molto differente in ognuno di essi, e non mi riferisco soltanto alle divise o al colore dei capelli, ma fondamentalmente a molti aspetti fisionomici. La mia preferita fisicamente/psicologicamente è Ryomou Shimei, davvero ben caratterizzata sotto ogni punto di vista.
Infine, non so se valga la pena consigliare quest'anime. E' una storia che non lascia il segno ma può piacere a chi vuole vedere un po' di scene ecchi accompagnate da un qualche fondamento nella storia con elementi di rivalità e anche d'ilarità.


 5
npepataecozz

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Ci ho messo un po' per riuscire a trovare la prima serie di Ikkitousen, un titolo che mi ha da sempre incuriosito, se non altro perché me lo vedevo citato un po' ovunque. Qualche sera fa sono riuscito finalmente a trovare la serie fansubbata e mi sono subito immerso nella visione.
Proprio a causa della fama che lo seguiva (di cui in verità non avevo immediatamente colto l'origine) avevo riposto grandi aspettative in questo anime. Ebbene queste aspettative sono state ampiamente confermate da un prodotto davvero originale e qualitativamente impeccabile. Il fatto che non si trattasse, in realtà, di un anime ma di una sfilata di biancheria intima è un dettaglio davvero irrilevante.

Vi narro un po' di trama: il distretto del Kanto è devastato dalla lotta fra i componenti di sette scuole, ognuna delle quali aspira a ottenere la supremazia sulle altre. Un bel giorno in una di queste si presentano un bel paio di mutandine bianche contenenti una ragazza di nome Hakufu. Appassionata di arti marziali, partecipa anche lei volentieri alla lotta fra le varie scuole; ma non tutto è così semplice come si pensa. All'interno delle mutandine... ehm, di Hakufu, vive un drago leggendario che si risveglia ogni qualvolta la ragazza, nel corso di un combattimento, resta seminuda. Cioè no, non è quello che volevo dire: quando nel corso di un combattimento perde i sensi, ecco! Quando accade, il corpo seminudo della ragazza viene governato da quest'essere mitologico che renderà pan per focaccia al suo avversario di turno: con pochi abili colpi riuscirà a spogliare... ehm, a sconfiggere l'avversario di turno che sarà costretto ad alzare mutandina bianca. Bandiera bianca, volevo dire, bandiera bianca.

Ironia a parte, l'uso estremo del fanservice in Ikkitousen è qualcosa di davvero sconsolante; tette, sederi, biancheria intima di vario colore o specie sono presenti in ogni singolo fotogramma e, sinceramente, ciò a me ha dato molto fastidio. Va bene un po' di malizia ogni tanto, ma qui si sfora abbondantemente nella volgarità; posso capire che un colpo di karate ben assestato possa distruggere gli abiti dell'avversario, ma, data la frequenza con cui capita qui, le ragazze avrebbero fatto meglio a combattere nude da subito. Avrebbero perlomeno risparmiato sulle spese di riparazione. Ma il peggio viene fuori da certe inquadrature dal basso assolutamente senza senso.

Quanto al resto della trama, questa si ispira a un romanzo cinese, i "Tre regni" (non sono così colto ovviamente, mi sono informato): i protagonisti dell'anime sono una sorta di reincarnazione di quelli presenti nel romanzo e ne condividono, almeno in teoria, il destino. Se l'idea di base può sembrare interessante, il suo sviluppo lo è - ahimè - molto ma molto meno. I vari personaggi conoscono già la loro sorte e sembrano muoversi senza avere nessun fine pratico se non quello di evitare il destino avverso. Peccato che manca un qualsiasi elemento che faccia pensare anche all'inevitabilità dello stesso: basterebbe semplicemente mettersi in pantofole a guardare la tv senza fare troppo casino ed è fatta. Si fatica davvero a capire il senso di molti scontri e molte decisioni prese sembrano davvero incomprensibili: insomma il tutto sembra dominato solo da una grandissima confusione.
In definitiva consiglio a chi non ama le storie con troppo fanservice e senza una logica ben definita di dedicarsi ad altro; a chi invece adora le mutandine femminili consiglio di vedersi il nuovo spot degli intimissimi, che è meglio.


 5
Ravenguard

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
Innanzi tutto ci tengo a dire che mi sono avvicinato a quest'anime in cerca di qualcosa di leggero e poco impegnativo. Che si trattasse di un anime incentrato sui combattimenti fra ragazze e sul fanservice mi era più che chiaro e visto che sono in un periodo di grande stress era quello che cercavo, una specie di "Sekirei" o "Kampfer". Ho fatto queste premesse per fare capire che il mio voto non è dovuto al fatto che mi aspettassi un'opera di Miyazaki e invece mi sia trovato davanti Ikkitousen, ma ci sono altri motivi dietro.

1) La realizzazione tecnica
Sì, lo so che ci troviamo davanti a un anime del 2003, ma mi permetto di dire che, trattandosi di un anime basato sul combattimento, mi aspettavo un'animazione migliore e qualcosa di più di tre mosse a personaggio ripetute in diverse combinazioni.

2) Fanservice
Chi guarda questo tipo di opere si aspetta molto fanservice, ma qui si esagera! Praticamente tutti gli episodi sono composti solo da scene di fanservice. Sono talmente tante e gratuite che l'effetto è palesemente ridicolo e assurdo. Sarebbe sicuramente un hentai se ci fossero scene esplicite anziché intuite. E questo ci porta alla...

3)Trama
Semplicemente non esiste - primo ho paragonato Ikkitousen a un hentai, ma ho visto hentai di due episodi con una trama che al confronto sembravano un'opera di Shakespeare. Siamo in una scuola dove non ci sono lezioni, e l'occupazione degli studenti e di quelli delle scuole vicine è pestarsi dalla mattina alla sera, e questo ci potrebbe anche stare visto il genere. Tuttavia non esiste motivazione nello scontro se non quella di ripetere le vicende storiche vissute dalle precedenti reincarnazioni degli studenti.

Non c'è nessun approfondimento dei personaggi, che non variano di una virgola da quando vengono presentati alla fine della serie. Non è presente nessuna situazione ironica, a parte le scenette fan service non c'è nessuna situazione minimamente divertente, nessun doppiosenso, situazione ambigua, battuta ecc. Scusate se è colpa mia, ma un paio di mutandine non bastano a divertirmi.
Inoltre non vi è nessuno sviluppo inaspettato della trama, nessuna tensione narrativa. La presenza pervasiva del fanservice costringe i personaggi in situazioni assurde togliendo il tempo per fare qualsiasi altra cosa, anche parlare, infatti le frasi che si dicono sono sempre le stesse.

Un appunto poi sui personaggi. Oltre che nulli, senza carattere se non lo stereotipo dato inizialmente e senza evoluzione all'interno della storia, in altri anime del genere (vedi sempre "Kampfer" e "Sekirei") gli autori si erano sforzati di trovare una motivazione per cui combattessero solo le ragazze. Qui purtroppo no. Dico purtroppo perché qui gli uomini combattono, ma almeno per questa prima serie si riducono a due categorie: i cattivi, volte forti ma che comunque fanno una fine idiota senza combattere praticamente mai; e gli inutili. Proprio così, gli alleati maschili sono capaci solo di prenderle e di essere salvati (non riescono a reagire contro nessuno, nemmeno a sferrare un pugno per salvare la faccia) e poco importa se dovrebbero essere le guardie del corpo dell'eroina o addirittura uno dei quattro regnanti del suo liceo.

Insomma, Ikkitousen è uno dei peggiori anime che abbia mai visto rapportato al suo genere. Non abbasso ulteriormente il voto perché, a parte l' appunto già fatto sui combattimenti, non posso dire che la realizzazione tecnica sia pessima.


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MdM83

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Visto che ultimamente ero in vena di anime con patate menanti e fanservice annesso, mi sono recuperato la prima serie di Ikkitousen, tratta dall'omonimo manga di Yuji Shiozaki, che tra l'altro pare si discosti non poco a livello di trama e personaggi. La serie è davvero mediocre sia dal punto di vista grafico (character design poco ispirato - Ryomou è un clone spudorato di Rei Ayanami! -, animazioni poco curate e sfondi tirati via) sia da quello della mera sceneggiatura.

In realtà la storia in sé sarebbe pure interessante, in quanto ogni personaggio è l'incarnazione di uno dei protagonisti della Guerra dei Tre Regni e ognuno di loro ha il destino inevitabilmente segnato da ciò; ma la mancanza di un vero e proprio motivo per tutte le mazzate leva ogni sorta di pathos ai combattimenti. Il tutto si protrae per 13 episodi con tanto di mega-pseudo colpo di scena nel prefinale, ma dire che è poca cosa sarebbe troppo generoso.

Che cosa rimane, quindi? Il lato ecchi del tutto, esaltato all'inverosimile, tanto che ogni singola inquadratura rivela un upskirt o una mezza tetta. Mi basta per invogliarmi a cominciare pure la seconda serie, realizzata da uno studio diverso, non sia mai che migliori anche solo di un soffio. Ma francamente ne dubito.


 1
Rieper

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Ikkitousen è uno di quegli anime che ho visto per puro caso, sperando in qualcosa di originale, che tuttavia non si è mostrato appassionante neanche nei momenti chiave della storia.

Partiamo dalla trama, che è il punto debole di tutta la baracca: Hakufu, giovane ragazza stereotipo degli stereotipi (tonta, poco vestita e ben attrezzata) è la reincarnazione di un antico guerriero del passato, e ha come missione divenire la più forte combattente in circolazione. Come si diventa i più forti? Semplicissimo, prendendo a cazzotti qualsiasi cosa si dimostri una minaccia sul proprio cammino, magari in minigonna e senza biancheria ché si sta più comodi... Finito. Sì perché come il narratore della storia direbbe "Cosa ce ne importa di queste antiche leggende quando c'è una ragazza, in una vasca da bagno, nuda e con due seni esplosivi???".

A essere sinceri non ho niente contro delle anime-girls vestite (a malapena) da cameriere dei maid-cafè che ti attaccano stritolandoti con le cosce. E non ho niente neanche contro il fatto che tutti i combattimenti hanno, come elemento base, la distruzione del vestiario innanzitutto, lasciando intatti i vari arti del corpo.
Gli sporadici momenti comici a poco servono allo scopo, specie perché tutto gira attorno allo stesso obiettivo: ragazze con futuri seri problemi di schiena (cos'avrò voluto dire?), che si apprestano a fare il bagno nella classica vasca giapponese, giocando l'una con l'altra a vedere chi ha le migliori... abilità di combattimento.
Episodio dopo episodio si sente una noia atroce, che potrebbe essere scavalcata a malapena dalla infinitesimale quantità di fan-service, ma non ci riesce comunque.

Tecnicamente Ikkitousen è passabile e poco più, dopotutto ha comunque un po' d'anni sulle spalle, però animazioni e comparto audio se la cavano abbastanza bene.
Sono arrivato alla fine per il principio di finire ogni anime che abbia iniziato a vedere, tuttavia è stata davvero dura: mutandina qui, inquadratura là, calcio con spaccata a destra, vestiti a brandelli a sinistra. A voi decidere se visionarlo o meno, io non lo consiglierei comunque.


 1
Nyx

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Ikkitousen è un'opera particolare, questo vale la pena precisarlo immediatamente. Si tratta di una giusta via di mezzo tra un ecchi e un'opera di lotta. Nessuno dei due generi prende il netto sopravvento sull'altro, all'interno della storia sono molto ben amalgamati e tutto sommato entrambi ben curati.
Protagonisti dell'opera sono i Toushi, ragazzi e ragazze guerrieri che hanno ereditato lo spirito, e soprattutto il fato, di grandissimi condottieri dell'era feudale.
L'opera è ambientata ai giorni d'oggi e i ragazzi sono comuni studenti riconoscibili da un orecchino a forma di spicchio di "tao" di vari colori a seconda del territorio e del gruppo di appartenenza.
Ogni Toushi è senza ombra di dubbio un elemento dotato di straordinarie capacità di lotta, ma solo pochi di loro sono i veri eredi dello spirito, dei poteri e del fato di fortissimi e valorosi guerrieri vissuti 1800 anni prima.

Il fato è un elemento fondamentale in quest'opera, i suddetti Toushi vi sono legati indissolubilmente anche se alcuni di loro lotteranno fino allo stremo per cambiare le proprie sorti.
I protagonisti sono ben caratterizzati, e la trama scorre agevolmente, via via sempre più appassionante, sempre più chiara e acquistando anche quel tanto che basta di profondità, senza tuttavia tralasciare momenti di puro e semplice umorismo. Anche i combattimenti acquisteranno una certa profondità con il progredire della storia, anche se, perlomeno nella prima serie, passano quasi in secondo piano rispetto alla natura ecchi dell'opera stessa.

Come scritto in precedenza, i toushi sono anche ragazze, ognuna più forte e sensuale dell'altra.
In qualsiasi scontro, anche in modo decisamente forzato, finiranno immancabilmente con i vestiti strappati mostrando le loro generose grazie. Incuranti di ciò continueranno a combattere fino alla morte, se necessario.
Ma non c'è solo questo: pur non essendo definibile come un hentai, alcune situazioni saranno fin troppo chiare ed esplicite vista la maliziosissima natura di alcuni protagonisti.


 3
Ryu88

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Che dire di quest'anime? Personalmente lo considero uno dei migliori in circolazione.
La trama è molto avvincente già dalla prima puntata. Meraviglioso ho trovato il richiamo al romanzo dei Tre Regni. I personaggi sono molto interessanti: dal punto di vista grafico sono molto ben disegnati; anche dal punto di vista psicologico non sono niente male. Unica pecca è Hakufu, la classica eroina bellissima e stupida, molto simile a Yuna di "Kage Kara Mamoru" e a San di "Seto no Hanayome".
In Ikkitousen non manca l'elemento Yuri che va d'accordo molto bene con l'andazzo ecchi della storia.
Molto belle ritengo anche le musiche; mi ha un po' deluso, invece, l'opening.
I combattimenti sono interessanti e permettono di immergerti già da subito nel vivo della trama.
Ikkitousen è un anime consigliatissimo. Voto: 9,5


 1
__Setsuna__

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Arti marziali, belle ragazze, mutandine e reggiseni! Questo è Ikkitousen! Consiglio vivamente di vedersi la versione Dvd-Rip Uncensored, cosi da gustarsi al meglio le meravigliose inquadrature davvero provocanti e dettagliate delle numerose parti intime che via via accompagneranno la storia.
Sonsaku Hakufu è una giovane ragazza carina e dalle curve molto formose, esperta nelle arti marziali, vive le sue giornate come una comune studentessa delle superiori: l'unico problema sono le numerose sfide che deve affrontare a causa della sua sbadataggine e sopratutto per le sue linee provocanti, messe in risalto dal suo abbigliamento molto "leggero". La scuola che frequenta è suddivisa in vari clan che si affrontano spesso in spettacolari duelli, sia interni che con quelli di altri licei; in mezzo a tutto questo appaiono molti elementi fantastici e sci-fi che rendono i combattimenti ancora più esagerati e pompati. La giustificazione di tutto è il fatto che molti personaggi nella storia sarebbero delle reincarnazioni di famosi guerrieri del passato; inizialmente il tutto potrebbe sembrare intrigante e appassionante, ma purtroppo, almeno per me, non è stato cosi.

La trama s'infittisce di numerosi personaggi dai nomi più insoliti, facendo faticare molto la memoria dello spettatore nel cercare di capire chi sia la persona citata, e come se non bastasse a volte vengono chiamati per nome, a volte per cognome! Non solo, la storia in sé per sé non ha nemmeno un senso vero e proprio, se non quello di vedere combattere svariate persone in mezzo a culi e tette. In generale comunque ci si lascia appassionare, fino ad arrivare ad un finale abbastanza aperto che lascia intendere una continuazione assicurata.

Tecnicamente abbiamo di fronte un buon titolo, con un character design valido e animazioni sufficientemente fluide; la punta di diamante si presenta sui dettagli delle famose parti intime, messi in risalto attraverso zoom e inquadrature di elementi provocanti, tra cui mutandine e reggiseni, intrisi di particolari maniacali che faranno uscire il sangue dal naso a molti spettatori! La caratterizzazione dei personaggi è buona, donando a molti di questi dei particolari che si fanno apprezzare, sia per quanto riguarda gli elementi fisici sia quelli concernenti le loro storie.
Arrivando al comparto audio, le musiche sono intonate con la trama, ma sono sopratutto le varie opening ed ending che regnano su tutto.
In definitiva è un titolo che consiglio solamente a un pubblico più adulto che vuole godersi una buona dose di action-arti marziali contornata da scene ecchi ed elementi fantasy.


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Apachai

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Questo anime è particolarmente indicato a chi è amante del fan-service, in quanto, non ricordo una sola scena dove non viene usato.
La trama è interessante poiché applica, in un contesto scolastico giapponese, le vicissitudini avvenute Cina durante il periodo dei "Tre Regni" (all'incirca del 220 D.C.).
Tuttavia la trama stessa non avanza di troppo e viene oscurata, a mio avviso, dall'eccesso di fan-service.
Un altro punto di forza di quest'anime è la qualità dei combattimenti, anch'essi a mio avviso eccessivamente copiosi, però a livello grafico sono ben curati e anche a livello tecnico propongono mosse di assoluta qualità.


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amon

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
<B>::Spoiler::</b>
Una nuova studentessa all'istituto Nanyo di nome Sonsaku Hakufu stà creando problemi abbattendo uno per uno i studenti che gli vanno in contro. Koukin sente la notizia che una nuova alunna stà massacrando gli studenti della scuola a questo punto Koukin capisce che si tratta di sua cugina Sonsaku, lui cerca di fermarla prima dell'irriparabile ma non arriva in tempo, infatti si presenta davanti a lei Gakushu uno dei quattro generali infastidito dal casino creato da Sonsaku, lui si fà dare un calcio apposta per testare la forza della ragazza ma lui non viene scalfito anzi con una mossa la stende a terra.
Così inizia Ikkitousen una storia di grandi combattimenti, ragazze sensuali, tradimenti, doppio giochisti è capovolgimenti della sorte.
Io consiglio vivamente la visione di Ikkitousen perchè uno dei migliori generi di combattimento in tutto il mondo questa è la mia valutazione su un capolavoro che merita 10 come voto.


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leab

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Questo anime non ha nessunissimo senso, è tutto un viavai di combattimenti e certe inquadrature ''eros'' che piacciono ai maschietti (anche al sottoscritto); la trama praticamente serve solo da tramite per arrivare la combattimento finale. Non che tutto ciò sia un male ,ma non è decisamente il mio genere. Vi sono molte cose carine, i personaggi femminili, in primis, vanno menzionati perché, anche se non mi piace lo stile di disegno, loro vengono apprezzate. I combattimenti che sono il fulcro dell'anime sono fatti piuttosto bene, si trova sicuramente di meglio, ma non sono da buttare. Il sonoro e il doppiaggio non mi sono piaciuti molto, troppo forzati e esagerati. Le animazioni sono fatte benino.
Insomma il tutto si mantiene sulla sufficienza, ma aggiungo un punto in più per la presenza esagerata dell'ecchi, che io puntualmente apprezzo :).
Se non volete niente di troppo serio e godervi qualche buon combattimento (e anche ammirare qualche scena hot) guardatelo, altrimenti lasciate stare.

Enrikk

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Enrikk

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Anime godibile che soddisfa probabilmente più gli amanti dell'ecchi che gli amanti dei combattimenti. Io definirei Ikkitousen più un'introduzione alle due serie successive che sono Dragon Destiny e Great Guardians e credo che insieme le 3 serie rappresentino uno dei migliori esempi di anime action-ecchi.
Il design è ben fatto e la trama in questa prima serie è semplice da seguire e gira attorno all'arrivo della protagonista che incarna lo spirito di un forte antico guerriero che se la dovrà vedere con altri combattenti. Le ragazze sono ben disegnate, non c'è dubbio, e probabilmente è difficile rimanere impassibili, tuttavia spesso e volentieri l'aspetto ecchi tende a sovrastare troppo lo sviluppo della trama. Si sente troppo l'esigenza di mostrare mutandine in alcuni casi a scapito della storia. Comunque sono rimasto soddisfatto dei combattimenti e sicuramente dalla seconda metà in poi gli episodi si fanno più interessanti.

Shinta

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Shinta

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Sono venuto a conoscenza di questo anime durante il mio viaggio in Giappone. Da un punto di vista tecnico direi che non c'è molto da discutere: i disegni sono ben fatti così come le musiche sono sempre adatte. Purtroppo però gli aspetti negativi in questo anime sono molti, a partire dalla trama che va dal troppo ovvio al ghirigori senza senso in poco tempo; la storia rasenta il ridicolo; i personaggi sono ben fatti ma poco caratterizzati; inoltre i fanservice (che spesso sono anche positivi in un anime) qui sono davvero troppi. Spesso si ha più l'impressione di vedere un Hentai che non un anime d'azione. Insomma, la sufficienza se la merita (anche perchè son solo 13 episodi), però non aspettatevi niente di più: è il classico anime che guarderete una volta sola nella vita.