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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
“Chi trova Lupin trova un tesoro”, versione Mediaset di “Lupin III - All’inseguimento del tesoro di Harimao”, è uno special televisivo uscito nel 1995 in Giappone, per la regia di Osamu Dezaki.
Chi sia Osamu Dezaki non c’è bisogno di ricordarlo: oltre a lavorare su più di un “Lupin III”, ha lavorato su opere come “Rocky Joe” e “Jenny la tennista”, per arrivare prima della morte, nel 2011, a dare il suo imprimatur ad opere relative a “Black Jack”, “Hamtaro”, “Yu-Gi-Oh” e “Golgo 13”. Sebbene non ho apprezzato tutto quello che è uscito dalle sue mani, va considerato comunque un gigante.
Un altro gigante è Monkey Punch, benché io lo associo unicamente a “Lupin III”, infatti l’unica sua altra opera arrivata in Italia, se ben ricordo, è l’anime di “Cinderella Boy”, tratto da un suo fumetto brevissimo, in cui si parla di un investigatore (Ranma) che in seguito a un incidente si trasforma nella sua collega (Rella) al suono della mezzanotte. Comunque, se anche di fatto tutto il prestigio di Monkey Punch sia collegato al suo “Lupin III”, ricordiamo che nel corso degli anni l’autore ha dato l’imprimatur a storie di cui non ha creato la sceneggiatura, specie per quanto riguarda gli anime. Qui si sente infatti la mano di Shoji Yonemura, qui alle prime armi.

Ma com’è quest’opera? Sembra un solito Lupin che non svetta in niente rispetto alle storie già viste, ma ho promosso appieno la colonna sonora, qui davvero molto bella.
E per il resto? C’è la squadra al completo, con poco spazio per Zenigata e Goemon, una rivale per Fujiko e, udite udite, un vecchietto che è l’ispiratore di 007... naturalmente, per problemi di copyright, non lo potevano chiamare James Bond... anche se, secondo me, è una via di mezzo tra James Bond e Indiana Jones.
Ma allora è un’opera da vedere? Se non vi piace Lupin, no, ma, se vi piacciono le sue avventure, sì.
Il mio voto in buona fine è un sette meno, ma sempre un sette.


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Gustavo69

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
In questo special televisivo Lupin e compagni si trovano ad avere a che fare con una spia britannica che ha ispirato James Bond stesso (dato che non potevano certo usare il nome di James Bond impunemente... per via dei diritti d'autore!), il quale è l'unico a sapere dove si trova il leggendario tesoro di Harimao (personaggio basato a sua volta sulla vera figura storica nota come "Harimao-Malayu", un bandito della Malaysia che in realtà era un agente segreto giapponese, morto poi di malaria nel 1942). Visto che il tesoro fa gola anche a un gruppo di neo-nazisti, capeggiati da un pazzoide che si fa chiamare "Hellmafordite", sir Archer e la sua bella nipote Diana decidono di ingaggiare Lupin e la sua banda per aiutarli a ritrovare il tesoro prima lo facciano i neo-nazisti.

"Lupin III - All'inseguimento del tesoro di Harimao" è, nel bene e nel male, una classica avventura di Lupin alla ricerca dell'ennesimo favoloso tesoro, che vede Lupin & Co. viaggiare per tutto il mondo (o quasi) per trovare i "pezzi del puzzle" (in questo caso tre statuette), per poter poi accedere al tesoro stesso, e nel frattempo fronteggiare nemici più o meno agguerriti. La formula insomma è abbastanza vecchia, ma funziona ancora in questo special: ciò che forse non funziona troppo bene è il villain principale, fin troppo "fiacco", poco interessante e poco carismatico. Certo, non è che ci possiamo aspettare sempre un conte di Cagliostro in ogni avventura di Lupin, tuttavia si poteva forse fare di meglio. Oltre a un antagonista poco riuscito, bisogna anche evidenziare un Zenigata fin troppo macchietta in questo film: non è certo l'unica volta che succede, e forse non è nemmeno la peggiore, però il suo ruolo è davvero fin troppo marginale.

Nonostante i difetti evidenziati questo film scorre comunque in maniera piacevole, senza troppe sorprese o colpi di scena, ma in fondo non sono questi elementi indispensabili per un buon film di Lupin, o per un film in generale.


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alex di gemini

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
Tra l’apertura del tunnel sotto la Manica e la Guerra del Pacifico sarà passato un po' di tempo, non trovate?
Eppure in questo film i due eventi saranno incredibilmente vicini. Il viaggio inaugurale del treno nel tunnel sotto la Manica si rivelerà un fiasco totale e la compagnia costruttrice dovrà pagare danni per una cifra spaventosa. Ma il proprietario non è uno qualunque, dato che stiamo parlando di un gentleman inglese eroe della Guerra del Pacifico, che ha avuto una vita tale, da essere il vero ispiratore di James Bond e che, come a parodiare Indiana Jones, decide di salvarsi recuperando il tesoro di Arimao. Durante la guerra in Estremo Oriente aveva infatti incontrato ed era diventato amico di Arimao, capo di una banda di ladri e guerriglieri che attaccava con imparzialità sia Inglesi che Giapponesi, accumulando un favoloso tesoro. In punto di morte nominò il suo amico esecutore testamentario, affinché i suoi tre figli non andassero in discordia, ma non bastò. E nessuno ebbe il tesoro. Inizia così un rapporto di rivalità e collaborazione con Lupin, dato che per prima cosa bisognerà appropriarsi di tre statuette, e sia Lupin che il nobile inglese ne hanno una a testa. Ma a fare da terzo incomodo entrerà in scena un’organizzazione neonazista che si rivelerà una terribile avversaria e il suo comandante un cattivo sorprendente. Una volta tanto Lupin riuscirà ad andare a cena con una donna che non sia Fujiko... roba da non credersi! E, cosa ancor più incredibile, Goemon avrà un ruolo diverso dal solito e sarà interessato a fare soldi! Tra vicende che strizzano l’occhio a “Indiana Jones”, ambienti esotici ben descritti e vicende in perfetto stile “Lupin”, non avremo certo di che annoiarci. Il finale e il suo sottomarino possono piacere o non piacere, ma non si può certo negare che siano originali.

Grafica e regia ottime, personaggi azzeccatissimi, per un buon film che un sette e mezzo lo merita tutto.


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Fabbrizio_on_the_Road

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
“Lupin III - All'inseguimento del tesoro di Harimao” è il settimo special TV dedicato a Lupin, andato in onda originariamente nel 1995 e diretto come i primi quattro da Osamu Dezaki. È un film che, pur non dispiacendomi, mi è sembrato abbastanza dimenticabile e fin troppo prevedibile nel suo sviluppo. Gode tuttavia di un lato tecnico rispettabile e di una gestione dei personaggi discretamente riuscita.

L’aspetto più convincente dello special a mio avviso è l’ottimo equilibrio tra la componente comica e quella più seria, che ha sempre contraddistinto il personaggio. Nei precedenti lavori di Dezaki su Lupin, spesso e volentieri si eccedeva nel lato comico, favorendo una visione sicuramente gradevole a più riprese, ma che in definitiva risultava a tratti frivola e fine a sé stessa. Viceversa, in special come “Viaggio nel pericolo” (che per ora rimane quello che ho apprezzato di più), veniva esaltato un lato più maturo delle vicende con una tensione continua che lasciava poco spazio al divertimento. Questa volta non ci si può lamentare su questo fronte, il film sa essere spassoso e impegnato al tempo stesso. Abbastanza valida come già detto la gestione dei personaggi, e non mi riferisco solo ai soliti protagonisti, ma anche alle nuove comparse che animano la storia di questo special.
Nonostante questi pregi, devo ammettere di non aver apprezzato troppo questo film per un motivo abbastanza preciso, ovvero la totale mancanza di idee originali. Gli special precedenti, anche quelli meno riusciti, avevano una qualche caratteristica che li contraddistingueva. La trama di questo settimo special invece è fin troppo ordinaria e scontata, risultando a volte noiosa. Sempre nel ‘95 usciva nei cinema giapponesi “Le profezie di Nostradamus”, che al di là del livello tecnico comprensibilmente più alto, cercava di proporre una trama più politica e accattivante, che, pur rientrando perfettamente negli standard delle avventure di Lupin, risultava a suo modo più iconica e un po’ più coraggiosa.

“Lupin III - All'inseguimento del tesoro di Harimao” è uno special fatto bene, ma che propone uno sviluppo degli eventi che sa di già visto, con colpi di scena troppo telefonati. Pur nei loro limiti, i primi special diretti da Dezaki avevano qualche elemento più distinguibile, dal ruolo dell’informatica in “Bye Bye Liberty”, alle atmosfere western de “Il mistero delle carte di Hemingway”, fino al fascino della storia russa ne “Il tesoro degli Zar”. Come film di per sé non delude, ma con la consapevolezza dei lavori che erano già stati fatti sul personaggio era lecito aspettarsi qualche idea più innovativa.


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Marco23111988

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Amo Lupin III, tanto che ormai ho visto e rivisto i film, e gli episodi TV, infinite volte e li conosco ormai a menadito. Eppure, se con gli altri film non ho avuto problema, li ho recensiti perfettamente in ordine di uscita, questo ho aspettato un po' prima di recensirlo, perché lo ricordavo poco.

Stavolta il mitico ladro, nato come manga nel 1967 dal genio di Monkey Punch, vuole trovare il tesoro di Harimao, e per fare ciò deve recuperare tre statuine che rappresentano rispettivamente: un orso, un'aquila e una scimmia.
Ma il nostro eroe non è l'unico a cercare il tesoro, alla sua ricerca ci sono anche Sir Archer, un ex-agente della CIA che ha bisogno del tesoro per pagare un suo debito ed evitare di finire in fallimento, e sua nipote Diana. Loro, nonostante le divergenze iniziali, finiranno per collaborare.

Avventure, ironia, azione, personaggi ben caratterizzati, ecco cos'è Lupin III, e questo film non fa eccezione.
Nota molto positiva va per i bei disegni, anche se certe scene sono un po' troppo illuminate dal Sole o dalle luci. Una cosa che mi piace moltissimo sono poi i frame, sarà che sono usati per usare meno sequenze ma a me piacciono, trovo che diano al film un aspetto molto artistico.

Peccato che Goemon sia così poco presente nel film e che si faccia troppo spazio al lato comico di Zenigata, dimenticandosi che lui è prima di tutto il più gran rivale di Lupin III.
Altra nota dolente: avrei preferito che i nemici neonazisti fossero più caratterizzati, invece appaiono prepotentemente nella scena senza presentazioni e nel film non ci viene spiegato più di tanto chi siano.

Il doppiaggio come sempre è molto buono, con degli ottimi Roberto del Giudice (Lupin III), Sandro Pellegrini (Jigen), Alessandra Korompay (Fujiko), Antonio Palumbo Goemon), Rodolfo Bianchi (Zenigata).

Questo non è il primo film di Lupin diretto da Osamu Dezaki, come regista non mi fa impazzire, trovo che punti troppo sul lato comico del ladro gentiluomo e co., si vedano anche "Bye Bye scoppia la crisi", "Il tesoro di Hemingway", "Ruba il dizionario di Napoleone" e "Il tesoro degli zar".
Non ho nulla contro il lato comico di Lupin, ma per me bisognerebbe ricordare che Lupin in origine era decisamente più spietato e cinico, oltre che più serio.

Piccolo commento, in un altro film, "Il diamante penombra", è stato tolto ogni riferimento al fatto che uno dei nemici fosse in realtà un travestito, invece si è fatto lo stesso con il cattivo di questo film (bella coerenza davvero!); già la censura è sbagliatissima, almeno fossero coerenti.
E comunque è un errore storico, se si tratta di un neonazista come è possibile che sia un travestito? I nazisti erano contro a certe cose.


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deathmetalsoul

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
All'inseguimento del tesoro di Harimao è il settimo speciale, dalla durata di 90 minuti circa, ideato da Monkey Punch e dedicato a Lupin III. Lo special viene creato nel 1995 con la regia di Osamu Dezaki e Masato Sato e con la sceneggiatura di Hiroshi Kashiwabara, Shinzo Fujita e Shoji Yonemura. In Italia arriva nel 1999.
In esso Lupin e la sua banda vogliono mettere le mani sul leggendario tesoro di Harimao, un tesoro che a detta di alcuni avrebbe un valore illimitato; per trovare questo fantomatico tesoro il ladro gentiluomo ha bisogno di tre statuette, per questo si rivolge all'unico uomo che possa sapere dove siano e come utilizzarle. Quest'uomo, conosciuto come Sir Archer, stereotipo di 007, è un uomo anziano astuto, che da tempo voleva misurarsi con Lupin, e insieme a sua nipote Diana darà inizialmente molto filo da torcere al nostro eroe. Man mano però, con l'entrata in scena di una terza parte, un'organizzazione neonazista, si formeranno varie coalizioni, e si partirà alla ricerca del tesoro dando il vero inizio a questa bella avventura.

Il film è molto godibile, soprattutto poiché possiede quell'ironia propria di Lupin (è bello notare che nel prodotto si distinguono un Goemon e uno Zenigata molto più ironici del solito, che non mancheranno di far fare più di qualche risata), e perché tutti i personaggi sono sfruttati molto bene. Molte sono le situazioni paradossali che si vengono a creare, ma il filo del discorso è ben saldo nelle mani dell'autore, e infatti sino alla fine il tutto regge magistralmente.
Anche tecnicamente il prodotto è ad un buon livello, i disegni sono belli, le animazioni dirette da Masatomo Sudo peccano davvero raramente, e anche la colonna sonora è all'altezza. Unica nota mezza stonata riguarda il doppiaggio italiano di Goemon, che non è quello della serie, proprio qui che dice qualche parola in più del solito.
Concludo consigliando a tutti la visione di questo film, una buona avventura ricca di azione da guardare come qualcosa di leggero che difficilmente può deludere.


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shonan-oni

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Gran bel film, degno come tutti i film di Lupin di un buon voto.
La trama è ricca di misteri e presenta numerose scene comiche durante tutto lo svolgimento. Ad esempio Zenigata con i suoi spaghetti in brodo. Questa scena infatti si ripeterà più volte ed è veramente divertente. Per non parlare del fatto che, ad un certo punto, si vede Zazzà che si getta in volo con un paracadute fatto da tutte le ciotole contenenti gli spaghetti che ha mangiato. Anche verso la fine mentre cerca di portarsi in salvo, essendo sopra un barile in mare aperto, ed è insieme a dei criminali c'è la battuta su questi famosi spaghetti. Infatti dice( circa): hai il diritto di tacere... Nessuno vuole una ciotola di spaghetti di soia?
Come ogni volta c'è una bella donna (con seno siliconato) oltre a Fujiko e stranamente Lupin riuscirà ad andare insieme a lei a cena fuori (cosa che finora non ho mai visto).
Anche Goemon è divertente in questo film. Infatti viene assunto (2 volte: una da Lupin e una dal cattivo) part-time con stipendio (anche se non riuscirà ad ottenere neanche un cent).
I luoghi dove è ambientata la storia sono ben curati. Anche i personaggi ben disegnati, soprattutto la nipote dell'ex 007. Fujiko viene disegnata seguendo lo stile della prima serie, quindi capelli arancioni e ondulati. Questa è una cosa che accade poche volte, infatti negli altri film Fujiko è disegnata seguendo lo stile della seconda serie.
Jigen e Lupin non hanno nuove particolarità, sono sempre disegnati come in tutti i film e hanno anche le stesse abitudini.
Lupin in questo film è affiancato da un avversario/aiutante.
Il finale è bello, ma a me ha lasciato un senso di spreco (chi lo vedrà lo capirà).
Quindi un bellissimo film.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
"All'Inseguimento del Tesoro di Harimao" è il settimo special televisivo dedicato a Lupin III: siamo nel 1995, stesso anno di uscita de "Le Profezie di Nostradamus".
Nell'ottobre del 1999, si aggiudica la prima visione TV nel nostro paese.
Ancora una volta, dal manga di Monkey Punch nasce un altro dei frizzanti e godibilissimi film del filone. In quest'avventura piuttosto frenetica, sono innumerevoli le situazioni a cui il ladro gentiluomo deve venire a capo: una banda di ladri ha nascosto in un luogo segreto il favoloso tesoro di Harimao, il loro leggendario capo. Lupin III si mette sulle sue tracce, seguito dagli inseparabili Jigen, Goemon e Fujiko. Ma per arrivare all'ambita meta deve prima trovare le tre statue dell'orso, dell'aquila e della scimmia, sparse per il globo. Come se non bastasse, gli tocca anche affrontare pericolosi rivali, ed ovviamente, vedersela con l'ispettore Zenigata, sempre pronto a metterlo con le mani nel sacco...
Affidato alle cure di Osamu Dezaki, il titolo mostra alcune delle caratteristiche tipiche di questo regista, come i frequenti fermo immagine, ricchi di suggestivo tratteggio, e il sapiente utilizzo della luce.
Questo lungometraggio, che assicura un bel po' di intrattenimento, non batte mai un istante la fiacca, proponendo una gran sequela di inseguimenti, intrighi, doppi, tripli giochi, e gag assurde, a cui il marchio "Lupin" ci ha costantemente abituati.
La simpatia del protagonista e della sua squadra è sfolgorante come al solito, le divertenti macchiette con Zenigata non perdono un colpo, le ambientazioni ci permettono ancora di ammirare splendidi ritratti di grandi città, in questo caso Amsterdam, oppure di antichissime, mistiche rovine, colme di tesori da scovare.
Tutta l'azione si sviluppa, come da programma, a ritmo di brani di musica jazz!
Senza dubbio il film in questione si colloca tra i più riusciti degli anni '90, perciò se siete fan del ladro in giacca rossa, non potete farvelo scappare.

Lupin

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Lupin

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Nel 1995 la TMS dà il via a un'operazione di rilancio commerciale di Lupin III col film Kutabare! Nostradamus; lo special dello stesso anno, affidato nuovamente alle esperte mani di Osamu Dezaki, viene realizzato con maggior cura e impegno produttivo dei precedenti.
Lupin viene messo a confronto con uno dei suoi primi modelli ispiratori: James Bond, qui trasfigurato nella figura di Sir Archer, uno 007 invecchiato e imborghesito.
La storia, scritta da uno staff di sceneggiatori insolitamente consistente, è elaborata e scorrevole pur senza rifuggire da stereotipi ingenui e talvolta di dubbio gusto (come il personaggio di Herr Mafurodite). Il tutto è giocato sulla dominante di un vivace umorismo che, nonostante qualche evitabile eccesso farsesco, rende lo special brillante ed estremamente godibile.
Ma a risaltare più di ogni altra cosa la performance stilistica di Dezaki, un visionario (e autocompiaciuto) impasto barocco di ardite composizioni grafiche, virtuosismi di ripresa, giochi di luce, inserti illustrativi non animati, split screen e altri espressionismi formali, spesso eccessivamente ampollosi e tuttavia efficacissimi nel coinvolgere e suscitare emozioni nello spettatore. Sotto la direzione di Dezaki anche il tratto grafico di Masatomo Sudo si fa più severo e tagliente rispetto allo special precedente, senza però perdere del tutto una certa tendenza di fondo alla pacchianeria.