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_Protector_

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Trama: Yakumo Saito è un giovane universitario, conosciuto a scuola per essere in grado di vedere spiriti e fantasmi; questo è possibile grazie al suo occhio sinistro rosso, che tiene però celato sotto una lente a contatto. Il compito di Yakumo è quello di risolvere le faccende in sospeso che trattengono gli spiriti dal consentire loro l'eterno riposo; sarà grazie a questo suo dono che incontrerà Haruka, una compagna di università che ha da commissionare un caso al "detective degli spiriti".

Commento: anime poco conosciuto, è una di quelle serie che passano inosservate; peccato, dato che a mio avviso merita. I disegni sono un po' troppo spigolosi, ma non così malvagi. La storia di fatto non è nulla di originale: un sensitivo in grado (grazie al suo occhio sinistro) di vedere gli spiriti e che li aiuta a trapassare, un detective degli spiriti insomma. Inizialmente Yakumo si limiterà a risolvere dei piccoli e semplici casi, che servono solo da presentazione della trama e dei personaggi; successivamente, con l'entrata in scena dell'antagonista (anch'esso in grado di vedere e interagire con gli spiriti), le storie che ci vengono presentate iniziano a farsi più complesse, più intriganti, e i misteri che nascondono sono interessanti e non annoiano. Sarà proprio la storia di fondo che si cela tra il protagonista e l'antagonista che interesserà maggiormente, rispetto ai vari casi paranormali.
L'accoppiata thriller-soprannaturale mi è molto piaciuta: proprio come prevede il genere di questo anime, l'ambientazione e i colori durante tutta la durata dell'anime saranno molto cupi, adatti alle situazioni, studiati apposta per aumentare il livello di tensione. Altro compito svolto benissimo è quello delle musiche, azzeccate e adatte alle situazioni; bella anche la opening, anch'essa cupa e misteriosa. Una grande pecca dell'anime è però la lentezza che si riscontra in alcuni episodi.

Mi sento comunque di consigliare questo anime: non è certamente un capolavoro, né è imperdibile, però si lascia guardare ed è interessante.

Voto: 8


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blacker98

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Davvero bell'anime, genere introspettivo, paranormale, thriller ma presenta anche qualche nota d'azione. La storia si incentra sull'occhio rosso di Yakumo, uno studente solitario e a prima vista presuntuoso, che è in grado di vedere le anime delle persone morte; grazie a questo particolare potere aiuta una ragazza sua coetanea a risolvere misteri insoliti collegati appunto agli spettri.
A mio parere è un'opera piacevole e discreta, di certo non all'altezza di altre anime con uno sfondo simile ma comunque io lo consiglio vivamente a chi è amante del genere. Il mio voto è otto perché, a mio parere, il finale è troppo scontato e potrebbe necessitare di una seconda serie.

Ronda

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Ronda

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Davvero ben fatto. Mi di dispiace che non sia stata realizzata una seconda serie e, a dirla tutta, l'aspetto. E' proprio il genere di anime che amo, d'azione e allo stesso tempo introspettivo, con i giusti cliffhanger e il ritmo incalzante.
Siamo nel genere paranormale, Yakuno è uno studente universitario nato con un occhio maledetto. Quest'occhio, rosso e sinistro, gli permette di vedere le anime dei defunti e di comprenderle. Nessun super potere, soltanto questo. Sfruttando l'abilità del suo occhio, Yakuno entra in un giro di indagini che lo porteranno a scoprire non solo la verità sul suo passato ma anche sull'uomo che lo perseguita per trascinarlo nel tunnel dell'odio.
Sebbene non manchino gli elementi caratteristici delle serie nipponiche (cui molto sono affezionata), ovvero il protagonista freddo e distaccato, la ragazza candida e sincera che naturalmente si innamora di lui, il detective trasandato che investiga al di fuori di ogni etichetta ecc. l'anime è davvero coinvolgente e invoglia alla visione catturando l'attenzione. Sicché una puntata tira l'altra.
Dopotutto l'esperienza insegna che non è tanto la storia che deve risultare nuova, ma il modo in cui la si racconta. E gli autori hanno fatto un ottimo lavoro.
Da vedere.


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Nae

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Shinrei tantei Yakumo" è una di quelle serie che fanno da contorno, non brillano, ma non sono nemmeno a livelli così bassi da finire negli orrori. Sul piano tecnico ci siamo, i disegni sono decenti, i comparti d'animazione e musica sono buoni, ma la trama non convince e onestamente lascia un senso di "perdita di tempo" nello spettatore.
Io ammetto di aver visto questa serie perché in un momento di stanchezza non sapevo cosa guardare e per pura casualità mi suonava bene il nome "Yakumo", dai tempi di "3x3 occhi", e non chiedetemi come ho fatto l'associazione. Ho deciso così di guardare quest'anime. Il mio 6 è regalato perché i momenti di tedio sono tanti, ma onestamente, ho visto cosa gira di recente e mi sento quasi cattiva, perché la sufficienza ce l'ha questa serie, che ha anche il pregio di essere breve. E, sì, è vero, ha il malus di non finire per davvero, ma almeno non uccide con 50 episodi improbabili, a 13 si ferma.

Veniamo alla trama che non convince: il bel tenebroso Yakumo ha il potere di vedere i fantasmi, gli spiriti e annessi tramite il suo occhio sinistro che è rosso e figo. Ha il classico atteggiamento da bello dannato e depresso, che odia il mondo e diffida di tutto e tutti, bisognoso di essere salvato da se stesso, dal suo pessimismo cosmico, ma soprattutto dalla sua diffidenza verso la razza umana, e con qualche spruzzatella di spleen decadentista c'è il tocco per nulla di classe del rassegnato in Yakumo, il dotato di poteri che sa più del necessario e disprezza l'uomo medio. Vista l'impronta fin troppo ovvia e da manuale del protagonista non poteva che seguire a ruota la coprotagonista, Haruka, la salvatrice di Yakumo, l'anima gentile, la Beatrice luminosa e piena di speranza che di vasi di Pandora ne ha due, non uno, doppia dose di speranza, per compensare la mancanza del bel fanciullo.
I due, in modo assolutamente non coerente, legano subito per un caso iniziale che riguarda la ragazza, diventeranno amici, più che amici, non si capisce, ma si capisce, ecc.. La bella zuccherosa ottimista scioglierà l'animo depresso e cupo di Yakumo e lo aiuterà ad affrontare le ombre del suo passato con il suo animo luminoso. Insomma, già visto, signori, già sentito e magari anche trattato meno banalmente.

Tanto la trama di contorno, ossia le indagini, quanto la storia centrale, ovvero il misterioso figuro nell'ombra del passato di Yakumo, non coinvolgono abbastanza, scadendo in una prevedibilità che a un certo punto dà seriamente fastidio, tuttavia inganna bene, concede dei dubbi di speranza elargendoli anche abbastanza lentamente all'inizio, al punto che ci si illude abbastanza da volerci arrivare, all'episodio 13. Il ruolo del detective nel passato di Yakumo è stata l'ennesima cosa ovvia; per fortuna non si chiama Gordon, e nella sua inutilità ha tentato di illudere lo spettatore che ci fosse di più sotto, però non c'è.
Il lato psicologico dei personaggi secondo me è trattato in modo inconsistente per quello che voleva apparire quest'anime, un thriller-paranormale-psicologico: di fatto i due principali sono due stereotipi fatti e finiti che non si sforzano di variare da questa loro base e i personaggi secondari non sono trattati con abbastanza interesse da distogliere dal tedio di Haruka e dall'ovvietà di Yakumo. Io capisco il concetto serie breve, quindi non allarghiamo l'analisi che rischiamo di non gestire, ma almeno qualcosa di più articolato lo si poteva fare secondo me, e magari si sarebbe creato un vero colpo di scena.

Insomma, tanto fumo, come già ho già detto - disegni decenti e musiche buone -, ma niente arrosto: la storia non decolla mai davvero, e non spinge mai oltre il banale e lo scontato del già visto. Conscia che gira molto di peggio, io la sufficienza la do, ma con una certa remora.


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Dartes

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Psychic Detective Yakumo è un anime prodotto dagli studi Bee Train, Sogo Vision e NHK, e mandato in onda nel 2010.
E' un anime di genere mistero/psicologico che mi ha colpito molto, tralasciando il fatto che questo sia il mio genere preferito.
Ha una storia non troppo originale, ma sviluppata davvero in modo eccelso. Psychic Detective Yakumo narra di Saitou Yakumo, un ragazzo, studente universitario, che ha la capacità di vedere gli spiriti delle persone morte, grazie al suo occhio sinistro, che risulta di un rosso scarlatto, coperto infatti nella vita quotidiana da una lente a contatto. La coprotagonista femminile, una ragazza di nome Hakura, anche lei studentessa universitaria, si mostra all'inizio del primo episodio, rivolgendosi al detective per un caso di "possessione" riguardante una sua cara amica.

Yakumo, mettendo in mostra le sue particolari doti, riuscirà a risolvere il caso; in questo modo le loro strade si uniranno, e Hakura si innamorerà molto precocemente del giovane detective, seguendolo nelle sue "avventure", se così si possono definire.
All'inizio ci si concentrerà sui vari casi che verranno affidati al detective, ma poi si entrerà nel vivo della storia con il passato del protagonista e con l'entrata in scena di un antagonista anch'esso "speciale".
La trama sa molto di "vecchio", perché non è particolarmente originale, anzi, tutt'altro. La cosa che all'inizio lascia di stucco è il protagonista, Yakumo, un personaggio molto particolare anche al di là della sua dote di vedere i fantasmi, perché è molto accattivante e misterioso, con un carattere cinico e cupo, tipico genio incompreso in stile Death Note.

Mentre la coprotagonista, a mio parere, rovina l'atmosfera che si crea con il detective e "stona" un po' troppo.
L'ambientazione per me è davvero eccellente, realizzata alla perfezione; si crea un'atmosfera cupa, misteriosa e ricca di suspense, caratteristiche ideali per anime di questo genere.
Il tutto procede molto lentamente, forse anche troppo, e devo ammettere che mi sarei aspettato di più, e che sono rimasto un po' deluso nel finale.
Per quanto riguarda la parte tecnica siamo su di un livello altissimo; ottima sono le qualità video/audio, i colori sono resi sempre sul grigio per aumentare lo status di tensione e lo spettrale con immagini nitide, e il doppiaggio è eccellente. Poi, fattore secondo me determinante, trovo i disegni perfetti, realizzati con cura e nei dettagli.
L'opening è meravigliosa, sia a livello di canzone sia a livello di video, mentre l'ending è nella norma.
Concludo dicendo che Psychic Detective Yakumo è un anime davvero particolare, che consiglio a tutti gli amanti del genere, però raccomandando anche di non aspettarcisi troppo, e che, forse pecca maggiore, non si addice a tutti.

Ais Quin

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Un paio di braccia femminili giacciono sul pavimento. Le mie.
Sarà capitato anche a voi di “inciampare” casualmente in un'opera che non avevate mai sentito nominare e di rimanerne colpiti per qualche motivo, no? Un clic e via nella lista dei desideri, dove magari rimarrà a fare la muffa per chissà quanto tempo, per non parlare di quei manga o anime che ci si dimentica di possedere un secondo dopo averli comprati o scaricati. Così come sarà capitato anche a voi di ritrovarvi, un giorno, con l'impressione di non avere più niente da leggere o da vedere.
Ebbene, cari amici, quasi certamente non ne siete consapevoli, ma in quei momenti non siete tanto diversi da una fanatica dello shopping di fronte a un armadio pieno di indumenti con l'etichetta ancora attaccata. E' un'immagine che per gli esemplari della specie a cui appartiene siffatta creatura leggendaria (altro che Deoxys!) simboleggia nientemeno che il vuoto siderale. Ma non temete, guarire si può. Basta darsi la pena di scartabellare la cara vecchia wishlist e, prima che ve ne rendiate conto, avrete trovato il vostro Graal. Usa-e-getta, si capisce, ma al momento la priorità è mettere a tacere lo stomaco, non saziarsi del tutto.
Ecco, tra me e <i>Psychic Detective Yakumo</i> è andata più o meno così; sinceramente non ricordo neppure cosa mi abbia spinto a decidere che dovevo vederlo a tutti i costi, in compenso ricordo di essermelo chiesto all'incirca tre volte a puntata. Quindi, se proseguendo nella lettura di questa recensione avrete l'impressione che me la sia legata al dito, sappiate che avete colto nel segno. Non che ne vada fiera, anzi: che ci crediate o no, mi si stringe il cuore a ogni voto negativo. E va bene, va bene: <i>quasi</i> ogni voto negativo.

Vi presento Yakumo Saito, studente universitario introverso e sciamannato, affetto da <i>Heterocromia iridis</i>. Pausa. “E che diavolo sarebbe l'<i>Heterocromia iridis</i>?”
Sì, insomma, ha gli occhi di due colori diversi, verde il destro e rosso il sinistro. È proprio quest'ultimo a conferirgli la possibilità di vedere gli spiriti dei defunti, dono gravoso e per nulla invidiabile con cui soltanto di recente, e con moltissimi sforzi, è riuscito a scendere a patti. Offre consulenze private a pagamento e collabora spesso, seppure di malavoglia, con la polizia nella risoluzione di casi particolarmente spinosi, di solito affiancando un detective di nome Goto a cui lo lega un complicato rapporto di lunga data.
Un giorno il giovane riceve la richiesta di aiuto di Haurka Ozawa, una ragazza convinta che una sua amica sia stata posseduta da uno spirito. Il nostro eroe è tanto incaut... Pardon, tanto "generoso" da accettare di occuparsi del problema, non sapendo che ben presto si troverà al centro di una vicenda dai contorni sempre più inquietanti, che lo costringerà a fare i conti con un passato che sperava con tutte le forze di essersi lasciato alle spalle.

Ecco, appunto: parliamo un po' della trama, ovviamente senza scendere troppo nei particolari per non rovinare la sorpresa a coloro che fossero interessati a vedere quest'opera. Fin dai primi episodi è chiaro che i casi in cui Yakumo viene coinvolto - alcuni dei quali piuttosto dozzinali, fra l'altro - fungono soltanto da pretesto per sviluppare quello che è l'intreccio vero e proprio, caratterizzato da forzature che spesso si traducono in tristi “ripescaggi” di personaggi che passavano di lì per caso e senza sapere bene come si sono ritrovati a ricoprire un ruolo più o meno rilevante ai fini della storia. Chi è l'uomo con entrambe le iridi scarlatte che perseguita il ragazzo? Qual è il suo obiettivo? La risposta è talmente intuiva che si può a stento considerare uno spoiler, ma voglio essere magnanima e lasciarvi il piacere di arrivarci da soli. In compenso ciò costituisce l'unica certezza, o quasi, che si ritroverà lo spettatore una volta terminata la visione dell'anime, dal momento che i numerosi dubbi che si accumulano nel corso della narrazione sono destinati a rimanere tali o a rivelarsi delle emerite sciocchezze. Fino all'ultimo ci si crogiola nella speranza che il tanto atteso scontro fra Yakumo e l'uomo misterioso fughi ogni incertezza, ma... Sorpresa! Lo scontro ha effettivamente luogo, ma la serie "non" finisce! Al momento non è dato sapere se è prevista una seconda stagione, ma se queste sono le premesse è probabile che gli interrogativi di facciano sempre più numerosi.

I personaggi sono un'altra nota dolente: tutti dei cliché ambulanti, a parte forse l'unica alleata del cattivo. Mentre la caratterizzazione di alcuni permette di passare sopra a questa mancanza di originalità - mi riferisco in particolar modo a Yakumo e a suo zio Isshin -, in altri casi non si può non rabbrividire di fronte a tanta sconfortante prevedibilità. Inutile dire che sotto questo aspetto Haruka costituisce un caso da manuale, non uscendo quasi mai dal suo ruolo di “fanciulla dal cor gentile” creata apposta per “redimere” l'algido Yakumo. Riuscirà a fargli vedere la vita attraverso il famoso paio di occhiali rosa, magari infilandoglielo di soppiatto mentre dorme? Ai posteri l'ardua sentenza. Quanto a me, non vorrei trovarmi nei panni del poveretto.
Il comparto tecnico è debitamente soddisfacente, con delle animazioni buone, una grafica senza fronzoli che si adatta molto bene al tipo di storia raccontata, un ottimo doppiaggio - del resto si sa, Daisuke Ono è una garanzia - e una colonna sonora nel complesso gradevole e variegata. A tale proposito merita una menzione a sé l'opening, cantata dallo stesso Ono. Peccato, appunto, per la sceneggiatura “a groviera”, che priva lo spettatore di qualsivoglia spunto di riflessione, vanificando completamente quei pochi che ci sono. Tanta accuratezza nel confezionare un prodotto così scadente a livello contenutistico non può non sapere di spreco, ma forse sono le mie papille gustative ad avere qualcosa che non va. Che dite, è il caso che mi faccia controllare?


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Shiro-san

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
La storia di Psychic detective Yakumo nasce da una novel, la quale successivamente è stata riadattata in due manga e in questo anime.
Sinceramente mi aspettavo molto da questa serie: il genere prometteva bene (connubio fra mistero, commedia e detective story), la grafica non mi sembrava male e la base narrativa era abbastanza intrigante. Quello che mi è rimasto alla fine della visione dei 13 episodi è, invece, soprattutto delusione. Delusione perché la trama si è rivelata un flop man mano che la serie proseguiva e delusione perché la storia non finisce (e apre ad un possibile sequel).

Le vicende ruotano intorno a Yakumo Saitou, normalissimo ragazzo universitario, se non per il fatto che possieda un occhio color rosso rubino in grado di vedere i fantasmi. Di per se non c’è niente di straordinario, oramai siamo abituati a personaggi che vedono spiriti a destra e a manca, ma la peculiarità della serie è il comportamento del protagonista di fronte al suo “dono”. Yakumo odia con tutto il cuore il fatto di essere diverso (nasconde l’occhio con una lente a contatto), ma nonostante questo, sfrutta il suo potere per portare sollievo alle anime dei vari fantasmi; quell’ occhio è il simbolo di tutte le sue sofferenze e del suo passato che lo perseguita.
Di fianco a questo personaggio enigmatico mettiamoci la solita ragazza impietosita e dal “cuore gentile” ed otteniamo la coppia Yakumo- Haruka Ozawa. Mi sono chiesto più di una volta, durante la visione, perché, dopo aver creato una figura curiosa e fuori dai soliti schemi, la narrazione debba essere obbligatoriamente normalizzata e livellata verso il basso. La risposta non l’ho trovata.

Tutte le vicende inizialmente si incentrano sulla risoluzione di vari casi in cui sono implicati spiriti e maledizioni, ma con l’avanzare della visione la storia cambia target. Il passato del protagonista la “fa da padrone”, tutti gli avvenimenti e i personaggi che hanno segnato la crescita (nel bene o nel male) di Yakumo incominciano a comparire e a scompaginare la serenità trovata negli anni.
La storia sembra infine implodere nella battaglia fra bene e male. I produttori non attuano compromessi: o si è l’incarnazione della malvagità o un angelo salvatore; come si dice, “non esistono più le mezze stagioni”.

Dal punto di vista grafico, la serie parte alla grande, facendoci pregustare un buon livello tecnico. Come non detto. Spesso, nel corso della visione, si hanno dei cali inquietanti: proporzioni sbagliate, senso della profondità assente… La Bee Train ha realizzato lavori migliori.
Sulla musica ho invece poche recriminazioni: l’opening di Ono “Key” è forse ciò che si eleva di più nell’ambito melodico, ma tutto sommato la colonna sonora è discreta.

In fin dei conti di Psychic detective Yakumo mi ha illuso, non è che si tratti di una brutta serie, ma quando le aspettative sono alte, inevitabilmente lo spettatore richiede di più. Sufficienza tirata per i capelli.


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AmarantaKiller

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Psychic Detective Yakumo consta di 13 episodi ed è stato realizzato dalla Bee Train. Si tratta di un anime molto ben confezionato: belle musiche, bel character designer, ottimo doppiaggio, grafica molto buona. Ma dopo aver visto i primi due episodi, che mi avevano impressionata positivamente, mi sarei aspettata davvero tanto di più e, invece, è stato una delusione puntata dopo puntata e in alcuni momenti mi sono mortalmente annoiata.

Il protagonista della storia è Yakumo, uno studente dai poteri straordinari, che riesce a vedere gli spiriti dei defunti e che collabora costantemente con la polizia per aiutarla a risolvere alcuni casi. Queste indagini all'inizio un po' vaghe, pian piano dopo assassini e rapimenti, riguarderanno sempre più da vicino il protagonista e il suo passato.
A mio parere, sebbene ricalchi lo stereotipo del protagonista enigmatico e introverso, Yakumo è un personaggio accattivante, che incuriosisce e che mette in ombra tutti gli altri personaggi; come la coprotagonista Haruka, una ragazza che non ha nessuna dote particolare, se non quella di star dietro a Yakumo tutto il tempo e a passare la sua vita a preoccuparsi per lui.

Ho apprezzato molto le atmosfere un po' gotiche e, talvolta, un po' da noir, l'intensità di alcune scene e la resa drammatica della condizione di Yakumo; tuttavia, mi è sembrato che mancasse qualcosa. Sarà che ne ho abbastanza di vampiri e fantasmi, ma credo che in questo caso la storia forse fosse il vero punto debole oltre a un ritmo narrativo, in alcune puntate, veramente lento e dall'effetto soporifero. Insomma, devo riconoscere che è un anime un po' sottotono per i miei gusti, ma con potenzialità che non sono state valorizzate a dovere.

È veramente un grande peccato e, soprattutto, uno spreco considerando che, ritmo a parte, il resto è davvero molto ben fatto! Spero soltanto non ci sia in cantiere una seconda serie dalla simile realizzazione, perché altrimenti sarebbe da evitare assolutamente.


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Mirari

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Shinrei Tantei Yakumo è un anime di 13 episodi che ruota attorno al protagonista, possessore di un occhio scarlatto con il quale è in grado di vedere i fantasmi. La trama non è originale ma le storie dei vari spiriti sono interessanti e anche la vicenda principale, legata al passato del protagonista, si sviluppa in modo soddisfacente.

Una pecca sono i due personaggi principali: Yakumo ed Haruka. Il primo è il classico personaggio taciturno che preferisce stare in disparte, mentre la seconda una una ragazza abbastanza normale, che s'inserisce nella vita di del protagonista senza farsi troppi problemi; ciò che stona non sono tanto i personaggi presi singolarmente, quanto più il rapporto e l'interazione fra i due, che risulta parecchio forzata e convince poco in parecchi punti e situazioni. Il punto forte della serie sono sicuramente l'atmosfera e le musiche, fra cui merita d'essere citata la opening, molto bella ed "in tema". Shinrei Tantei Yakumo non è un anime che spicca, ma è sicuramente godibile ed interessante. Meriterebbe un 6.5, ma per i suoi punti forti ho alzato la valutazione a 7.


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Killing91

Episodi visti: 3/13 --- Voto 10
Posso dire finalmente di aver trovato il mio anime soprannaturale/mistero. Già, dopo anni di ricerca e attesa finalmente è arrivato un anime degno di queste due categorie. Ci sono stati vari sperimenti in passato di questo genere, ma personalmente non mi hanno mai attirato più di tanto. Le storie sono trattate in maniera particolareggiata e mai raccontate solo per il gusto di farlo, il character design è armonizzato perfettamente con i temi trattati, anche se l'introspezione dei personaggi l'avrei curata un po meglio, ma facciamo finta di niente. Altra cosa importante è la presenza di un antagonista che muove i fili da dietro le quinte, cosa che in passato non c'era.

La storia ruota attorno a Yakumo Saiuto, uno studente universitario con un potere particolare, quello di poter vedere le anime dei morti. Il suo potere deriva dall'occhio sinistro di colore rosso (presumibilmente di un demone) che ha da quando è nato e che l'ha emarginato dalla società. Una ragazza, Haruka Ozawa, lo segue nelle sue investigazioni sull'occulto e a volte lo aiuta a risolvere i misteri. Un detective un po' trasandato invece gli fornisce i lavori, in cambio di denaro si fa aiutare a risolvere dei casi inspiegabili. L'antagonista di cui parlavo prima ha gli stessi occhi di Yakumo, una coincidenza? Si scoprirà inseguito.

Penso di aver già detto tutto nell'introduzione, anche se sembrerò di parte, dato che è il mio genere preferito, vi consiglio di guardarlo, perché ne vale la pena.


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ryuuguu_rena

Episodi visti: 3/13 --- Voto 6
Quest'anime me l'ha suggerito un'amica perché sa che impazzisco letteralmente per il seiyuu del protagonista principale (dopotutto ognuno ha il proprio seiyuu preferito, no?).
Sono usciti solo tre episodi al momento e devo dire che, personalmente, la storia non suscita in me molto interesse.

La storia ruota intorno a Saitou Yakumo, un ragazzo che ha la capacità di vedere e parlare con gli spiriti dei defunti grazie al suo occhio sinistro, caratterizzato da l'iride rossa che lui "nasconde" con una lente a contatto. Nonostante possa vedere e parlare con i defunti non può toccarli o esorcizzarli.
Un giorno una ragazza, Hakura, va da lui per chiedergli aiuto e da quel momento in poi sembra quasi che la ragazza si sia innamorata di lui, infatti continua a frequentarlo anche dopo che il caso viene risolto, in quanto si ritrova immischiata nei vari eventi soprannaturali che accadono nell'anime.

Sinceramente in questi 3 episodi la trama mi ha dato la sensazione di "già visto", una specie di Ghost Wisperer versione animata, però non parto prevenuta, seguirò l'anime fino alla fine sperando in un risvolto interessante.
Il personaggio principale mi piace moltissimo: freddo, indifferente, solitario, cinico, tagliente e pungente ma anche sensibile e fragile, infatti nel terzo episodio si sente impotente in quanto non riesce ad aiutare il fantasma del bambino dalle anime "cattive".
La coprotagonista non mi è particolarmente simpatica: si innamora subito di lui o comunque fa trapelare sentimenti d'affetto nei confronti di Yukamo sin dal secondo episodio, cosa un po' troppo frettolosa per i miei gusti, e poi si intromette troppo velocemente nella sua vita (questa cosa mi dà una sensazione troppo irreale).
Ci sono altri personaggi che circondano il nostro Yukamo come, ad esempio lo zio che l'ha cresciuto e un detective con il quale collabora per risolvere alcuni casi misteriosi, e un uomo che, a quanto pare, desidera la morte di Yukano e che ha entrambi gli occhi con le iride rosse... sarà forse il padre o qualche parente di Yukamo? E perché vorrebbe ucciderlo? Cosa sta tramando? Lo scopriremo nelle prossime dieci puntate!

Per ora, come voto, mi sento di dargli un sei, ma spero di poterlo cambiare a serie finita!