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Kirad

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Questo titolo atipico (un anime che non esiste nelle realtà, ma è interno ad un altra serie, "Mobile battleship Nadesico") ha doppiamente i difetti e i pregi dei titoli detti 'only fan'. Se infatti non siete fan di Nadesico e/o del genere robottoni nella sua versione più classica, difficilmente potrete capire il senso di questo OAV, e ancora meno godervelo, vedendolo solo come una collage di scene fintamente vecchio stile. Se invece siete dei fan di Nadesico, allora molto probabiilmente sarà per voi una piccola e divertente chicca, e se siete anche fan dei robottoni (il mio è il secondo caso) potreste restare estasiati dal rispetto quasi filologico di Gekiganger verso i suoi ispiratori, perchè si tratta di una affettuosa parodia-omaggio dei robottoni anni '70, di cui vengono ripresi tutti gli stereotipi narrativi, il design di personaggi e mostri, le musiche, e perfino le animazioni seguono lo stesso stile di quelle del periodo.
Ovviamente, tolto questo aspetto, l'anime non offre nient'altro e neppure gli interessa farlo, quindi non aspettatevi tentativi di approfondire o rinnovare il genere (come fece a suo tempo "Evangelion").
Voto 7+ perchè è un simpatico divertissement per appassionati e basta.


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micheles

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Anno 197X. In uno scavo archeologico il professor Kokubunji scopre delle misteriosi pitture rupestri lasciate dall'antica Razza Super Paleolitica e una fosca predizione. Le pitture rupestri sono i piani di costruzione di un robot gigante componibile detto Gekiganger III; la profezia è che la Terra verrà invasa dalla feroce razza aliena degli Kyoakk. Il professore raduna quindi un team di tre giovani piloti: Ken, l'eroe grintoso e testa-calda; Joe, il coprotagonista fico e dai lunghi capelli; Akira, il terzo pilota di corporatura robusta. Completano il cast l'immancabile figlia del professore, Nanako, e il solito bambino. Dalla parte dei nemici abbiamo il fascinoso principe Akara e la sua amata Mie, oltre ai soliti generali mostruosi.
La serie prosegue per un sostanzioso numero di episodi che vedono i nostri eroi combattere i mecha-mostri giganti inviati dagli Kyoakk, con tutti gli stereotipi degli anni settanta: donne bellissime che si innamorano e muoiono tragicamente, amici e parenti a cui viene fatto il lavaggio del cervello da parte dei nemici, nemici che passano dalla parte del bene, eccetera. Arrivati a metà serie ha luogo uno scontro epocale contro il principe Akara, che muore con onore. Subentrano quindi dei nuovi nemici, molto più forti dei precedenti, capitanati dal generale Massaka. In uno scontro disperato il coprotagonista Joe cade eroicamente e viene sostituito da un nuovo pilota, Tetsuya Ryuuzaki. Inoltre Gekiganger III viene sostituito da un nuovo robot, una sua versione potenziata, il Gekiganger V, e cambia l'opening della serie. Dopo molte puntate, i nostri eroi riescono a sconfiggere l'imperatore Hyperion in un epico scontro finale sulla Luna, grazie all'intervento dello spirito di Joe che appare a bordo di un Gekiganker III fantasma.
Oltre alla serie TV, di "Gekiganker" viene realizzato anche un film cinematografico, una versione alternativa della storia, in cui i nostri si trovano a combattere contro la Razza Super Paleolitica, che torna sulla Terra dopo diecimila anni per riprenderne possesso. I mostri della Razza Super Paleolitica attaccano sia i terrestri sia i Kyoakk: inoltre Ken viene ferito gravemente e sembra che la fine sia arrivata per i nostri eroi. Ma all'ultimo momento il professore tira fuori l'arma segreta che aveva preparato per questa evenienza, ovvero il Gekiganger V. Grazie all'intervento di Gekiganger V e all'aiuto del principe Akara che si allea con i terrestri, i nostri riescono a sconfiggere il super-mostro finale dei Palelotici in uno spettacolare combattimento. Il film si conclude con la scena di tutti che volano verso il tramonto e la suggestione che il principe Akara abbia in realtà un legame di sangue con i terrestri.

Questo per quanto riguarda la trama. Per quanto riguarda la realizzazione tecnica, la serie si distingue per le musiche di Michiaki Watanabe, il più grande compositore di musiche robotiche ("Mazinga Z", "Getter Robo", "Great Mazinger", "Jeeg", ... ) ed è cantata da Isao Sasaki, il più celebre cantante di sigle robotiche ("Goldrake", "Getter Robo", "Gaiking", "General Daimos", ...) qui in una delle loro migliori prove. Il chara design è di ottima qualità, di derivazione nagaiana, ma con notevoli addolcimenti, con uno stile che ricorda quello dei super robot shoujo di Nagahama; i personaggi femminili, tutti molto ben curati, richiamano lo stile di Shingo Araki. Animazioni e combattimenti sono di ottima qualità e di grande spettacolarità, specialmente nel film, che presenta un mecha design dei mostri molto più accurato.
Insomma si tratta di un'ottima serie, che potrebbe qualificare tra le migliori degli anni settanta, se non fosse per tre particolari. Il primo è che la serie non è degli anni settanta, essendo stata ideata alla fine degli anni novanta, vent'anni dopo la fine dell'età d'oro del super robot; il secondo è che la serie è stata solo ideata, ma mai realizzata interamente: tutto quello che abbiamo è un OAV di 30 minuti, contenente degli spezzoni sia della serie TV sia del film, una prova di concetto più che altro. Il terzo particolare è che finora vi ho preso in giro, perché "Gekinganger" non è mai esistito nel mondo reale, ma fa parte del cosmo narrativo della serie "Mobile Battleship Nadesico" (1996): in "Nadesico2, "Gekiganger" gioca un ruolo fondamentale, in qualità di una serie anime del lontano passato a cui tutti i personaggi si appassionano e da cui traggono ispirazione. Ma non è mai esistita nel mondo reale una serie TV di "Gekiganger" e tanto meno un film. Le varie scene di "Gekiganger" che vediamo in "Nadesico" e che sono state incluse nell'OAV in esame, insieme a scene aggiuntive tratte dal fantomatico film, vanno intese come un puro atto d'amore da parte di Kia Asamiya (il regista di "Nadesico") verso il robotico classico, in primis verso "Getter Robo" (Gekiganger è virtualmente identico al primo Getter, con le stesse trasformazioni) e "Combattler V "(Gekiganger V è virtualmente identico a Combattler, usa le stesse armi e la struttura della serie è la stessa).

Ma gli omaggi non finiscono qui. Il film di "Gekiganger" è una citazione multipla di "Mazinga Z contro il Generale Nero", il più famoso film robotico degli anni settanta: la sigla è identica, certe scene sono identiche - per esempio la sorpresa di fronte ai mostri parlanti -, l'arrivo di Gekiganger V a salvare la situazione parallela all'arrivo del Grande Mazinga a salvare Mazinga Z. Sono anche evidenti gli omaggi a serie come "Goldrake" e "Vultus V" e in generale a tutto il meglio del robotico anni settanta. Il tutto in maniera leggera e ironica, volutamente esagerata, fin nei nomi: abbiamo così la Razza Super Paleolitica, il potere del Sangue Caldo, il Fendente della Super Passione, eccetera. "Gekinganker" è il trionfo della girella. A fronte dei molti remake reali del robotico anni settanta, come "Shin Getter Robot", "Mazinkaiser", "Kotetsu Jeeg", "Shin Mazinger", tutti frutto di compromessi tra il passato e la modernità, e quindi tradimenti più o meno grandi dello spirito degli anni settanta, "Gekiganger" stravince come il perfetto remake, privo di ogni compromesso. Probabilmente questo è stato reso possibile dalla non-esistenza della serie; ma è comunque triste che di "Gekiganger" possiamo vedere soltanto una mezz'ora di animazioni. Voto 10 e lode e visione obbligatoriamente riservata solo a chi è cresciuto a pane e robot e può riconoscere le innumerevoli citazioni, sia nei nomi dei personaggi, sia nello sviluppo della trama, sia nelle immagini e nelle inquadrature, sia nello stile registico che imita alla perfezione le tecniche degli anni settanta.