Skelter Heaven
A guardare, o a leggere, qualcosa seguendo l'ispirazione (ma forse è meglio dire l'istinto) si possono avere piacevolissime sorprese, ma anche tremende scoperte. Capire a quale delle due categorie associare Skelter Heaven è facilmente intuibile dalla lettura di questa premessa, nata, purtroppo, proprio a seguito della sua visione.
Definire Skelter Heaven è già difficile di per sé. Un corto sperimentale? Un OVA inspirato a qualcosa? Non si sa e non sono riuscito a scoprirlo... Lo spettatore si trova solo di fronte a una metropoli giapponese sotto attacco di una grottesca creatura (aliena!?) con le impotenti forze di difesa che possono ben poco contro di essa. Solo un manipolo di squinzie, a bordo di esoscheletri fatti con il meccano, può fronteggiare la minaccia e di conseguenza esse vengono mandate allo sbaraglio.
Non c'è molto altro. La trama può sembrare chiara ma alla fine i classici "chi?", "cosa?", "dove?" "come?" "quando?" e, soprattutto, "perché?" trovano vaghe o inesistenti risposte.
Immagini e pillole di grafica trovati qua e là possono suggerire qualcosa di interessante, ma è un fuoco di paglia. I disegni, quando sono semplici e la situazione non è movimentata, sono decenti, finanche buoni, ma appena le cose si muovono un pelo di più il dettaglio si impoverisce e le animazioni divengono "scattose" e approssimative. Non contenti, gli autori hanno fuso il tutto nelle scene d'azione con una computer grafica veramente orribile, disegnata male e animata peggio. Globalmente il risultato tecnico è imbarazzante, ciliegina sulla torta l'invasore alieno decisamente plastico nelle sue movenze, come neanche un portiere calcistico al servizio dei fotografi.
Non c'è molto altro da dire su questa produzione; del resto dura anche poco e forse questo è il suo principale e unico pregio (via il dente, via il dolore). Neanche si potrebbe definirlo trash, dal momento che prodotti di quel tipo hanno un proprio stile e orgoglio e facilmente sono fatte molto meglio.
Sconsiglio di vedere Skelter Heaven, a meno che a proprio rischio e pericolo non si vogliano scoprire nuove frontiere. Sempre che si riesca a tornare indietro...
Definire Skelter Heaven è già difficile di per sé. Un corto sperimentale? Un OVA inspirato a qualcosa? Non si sa e non sono riuscito a scoprirlo... Lo spettatore si trova solo di fronte a una metropoli giapponese sotto attacco di una grottesca creatura (aliena!?) con le impotenti forze di difesa che possono ben poco contro di essa. Solo un manipolo di squinzie, a bordo di esoscheletri fatti con il meccano, può fronteggiare la minaccia e di conseguenza esse vengono mandate allo sbaraglio.
Non c'è molto altro. La trama può sembrare chiara ma alla fine i classici "chi?", "cosa?", "dove?" "come?" "quando?" e, soprattutto, "perché?" trovano vaghe o inesistenti risposte.
Immagini e pillole di grafica trovati qua e là possono suggerire qualcosa di interessante, ma è un fuoco di paglia. I disegni, quando sono semplici e la situazione non è movimentata, sono decenti, finanche buoni, ma appena le cose si muovono un pelo di più il dettaglio si impoverisce e le animazioni divengono "scattose" e approssimative. Non contenti, gli autori hanno fuso il tutto nelle scene d'azione con una computer grafica veramente orribile, disegnata male e animata peggio. Globalmente il risultato tecnico è imbarazzante, ciliegina sulla torta l'invasore alieno decisamente plastico nelle sue movenze, come neanche un portiere calcistico al servizio dei fotografi.
Non c'è molto altro da dire su questa produzione; del resto dura anche poco e forse questo è il suo principale e unico pregio (via il dente, via il dolore). Neanche si potrebbe definirlo trash, dal momento che prodotti di quel tipo hanno un proprio stile e orgoglio e facilmente sono fatte molto meglio.
Sconsiglio di vedere Skelter Heaven, a meno che a proprio rischio e pericolo non si vogliano scoprire nuove frontiere. Sempre che si riesca a tornare indietro...
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Se Mars of Destruction viene giustamente indicato come uno degli anime migliori di tutti i tempi questo Skelter Heaven non è tanto da meno, ma andiamo per ordine.
La trama si svolge in un prossimo futuro, con il nostro pianeta sotto la minaccia di misteriosi invasori alieni, l'unica forza in grado di contrastarli e una squadra dotata di particolari esoscheletri da combattimento. Tali esoscheletri lasciano però il pilota totalmente esposto, rendendo il tutto estremamente pericoloso.
Notate come poi questo concetto sia stato ripreso in opere più recenti come Infinite Statos.
Se la trama può sembrare poco originale va detto che il cuore dell'anime è la caratterizzazione psicologica dei personaggi, e della apparente contraddizione del fatto che, pur trovandosi in una situazione disperata, riescono a svolgere serenamente il loro lavoro. Nell'anime scopriamo poi che i piloti sono dei cloni modificati geneticamente per essere più forti dei normali esseri umani e allo stesso tempo sono anche facilmente rimpiazzabili, e questo ci aiuta a capire il loro atteggiamento fatalista.
La realizzazione tecnica poi è di prim'ordine, con un eccellente uso della computer Graphic, La colonna sonora non è a livello del successivo Mars of Destruction, ma comunque fa il suo dovere. Per finire non posso che elogiare il finale, che come per Mars of Destruction sarà un autentico colpo di scena.
Imoh un anime che andrebbe riscoperto e che purtroppo rimane tutt'oggi disponibile solo sottotitolato in modo amatoriale in inglese, quando meriterebbe invece un'edizione italiana di tutto rispetto.
Se Mars of Destruction viene giustamente indicato come uno degli anime migliori di tutti i tempi questo Skelter Heaven non è tanto da meno, ma andiamo per ordine.
La trama si svolge in un prossimo futuro, con il nostro pianeta sotto la minaccia di misteriosi invasori alieni, l'unica forza in grado di contrastarli e una squadra dotata di particolari esoscheletri da combattimento. Tali esoscheletri lasciano però il pilota totalmente esposto, rendendo il tutto estremamente pericoloso.
Notate come poi questo concetto sia stato ripreso in opere più recenti come Infinite Statos.
Se la trama può sembrare poco originale va detto che il cuore dell'anime è la caratterizzazione psicologica dei personaggi, e della apparente contraddizione del fatto che, pur trovandosi in una situazione disperata, riescono a svolgere serenamente il loro lavoro. Nell'anime scopriamo poi che i piloti sono dei cloni modificati geneticamente per essere più forti dei normali esseri umani e allo stesso tempo sono anche facilmente rimpiazzabili, e questo ci aiuta a capire il loro atteggiamento fatalista.
La realizzazione tecnica poi è di prim'ordine, con un eccellente uso della computer Graphic, La colonna sonora non è a livello del successivo Mars of Destruction, ma comunque fa il suo dovere. Per finire non posso che elogiare il finale, che come per Mars of Destruction sarà un autentico colpo di scena.
Imoh un anime che andrebbe riscoperto e che purtroppo rimane tutt'oggi disponibile solo sottotitolato in modo amatoriale in inglese, quando meriterebbe invece un'edizione italiana di tutto rispetto.
