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Otaku moderato

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Che serie di maho shojo così longeve non si erano mai fatte vive era cosa risaputa, almeno fino a quando non sono spuntate loro, le Pretty Cure, ragazze normali in grado di diventare fortissime guerriere quando forze oscure vengono a disturbare la quiete delle persone, insieme ai loro sogni e al loro futuro.
Ma cosa succede quando la fama di queste leggendarie guerriere finisce per influire sula vita di una persona? Con “All Stars New Stage”, saranno gli occhi di Ayumi Sakagami a permetterci di vedere le leggendarie guerriere da un nuovo punto di vista.

A quanto pare, la sconfitta dei vari Nakewamete di “Fresh”, dei Desertrian di “Heartcatch” e dei Negatone di “Suite” ha permesso a Fusion di tornare a seminare il panico, costringendo tutte le Pretty Cure a dover fermare il problema; solo che Fusion, prima di sparire, si è diviso in frammenti, costringendo tutte le Pretty Cure a una vera e propria “caccia al frammento”, prima che possa riacquisire potere, caccia che coinvolgerà anche le nuove arrivate, le Smile Pretty Cure.
Parallelamente, la trama avrà come protagonista Ayumi Sakagawi, una ragazza della città di Yokohama (dove il film è ambientato), nonché grande appassionata delle gesta delle leggendarie guerriere; sfortuna vuole che è talmente timida e introversa, da non riuscire a condividere questa passione con le sue compagne di scuola, ma la svolta arriva quando conoscerà una misteriosa creaturina nera di cui deciderà di prendersi cura, e che chiamerà Fu-chan, ignara che egli è un frammento di Fusion.
La situazione precipiterà quando Fu-chan, equivocando il malessere della vita di Ayumi, finirà per riacquisire potere per poter ricominciare a seminare disordini insieme ai frammenti rimasti, costringendo tutte le Pretty Cure, e coinvolgendo Ayumi in parte responsabile di averlo rimesso sul sentiero di guerra, a dover fermare Fu-chan, ovvero Fusion. Soltanto l’intervento di Ayumi sarà fondamentale per la riuscita di questa missione.

Narrativamente, “All Stars New Stage” è diverso, dal momento che vedremo la trama dal punto di vista di Ayumi, lasciando, incredibilmente, le leggendarie guerriere in secondo piano, ad eccezione del classico incontro tra team nuovo e precedente, ovvero le Smile e le Suite, con i soliti risultati da spasso; proprio perché sono in secondo piano si avrà finalmente modo di capire perché sono chiamate leggendarie guerriere, dal punto di vista di una appassionata delle loro gesta, Ayumi. Basti infatti pensare che il resto dei team entrerà in scena solo a battaglia finale in corso, con Heartcatch e Fresh che appariranno dall’ombra come se fossero delle eroine di un western, o il resto dei team che appariranno come delle super-eroine, come a dare quell’aura di leggenda alle loro figure.
E anche in questo film entrerà in scena la Miracle Light (qui Miracle Decor Light), ma stavolta il suo effetto sarà duplice (ovviamente con l’aiuto del pubblico in sala): non solo infatti farà da segnale di chiamata per i precedenti team, ma permetterà ad Ayumi di poter vestire i panni delle sue eroine, portando alla nascita di una nuova guerriera, Cure Echo.

Al solito, ottima grafica, colonna sonora ad hoc (con un cameo della seconda ending di Suite), e la solita magistrale interpretazione.
“All Stars New Stage”, che inaugura in modo impeccabile con una formula narrativa diversa dal solito la nuova trilogia di film cross-over delle leggendarie guerriere, è un film diverso dagli altri, dal momento che assisteremo con un occhio del tutto diverso alle gesta delle leggendarie guerriere.


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Kotaro

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
"Eien no tomodachi", "Un amico per sempre". Così inizia questo "Pretty Cure All Stars New Stage", quarto "filmone crossover" per le maghette combattenti Toei.
Un amico per sempre è quello che vorrebbe Ayumi, la new entry introdotta per la prima volta in questo lungometraggio. E' una ragazzina estremamente timida, che non riesce però, a causa della timidezza, a trovare il coraggio di fare quel primo passo che la porterebbe a trovare nuovi amici. Questo, almeno, finché non incontra una creaturina misteriosa che la ragazzina battezza Fu-chan. Da quel momento, la sua vita è destinata a cambiare, incrociandosi con quella delle leggendarie guerriere Pretty Cure, che Ayumi adora e ammira sin da piccola.

Il personaggio di Ayumi è la chiave di volta che differenzia questo quarto "crossover" da quelli che l'hanno preceduto. Per la prima volta nella saga, infatti, si dà maggior spazio non ai personaggi canonici ma a uno introdotto unicamente nel film. "Pretty Cure All Stars New Stage" è innanzitutto la storia di Ayumi, le Pretty Cure canoniche stanno sullo sfondo e hanno un ruolo più marginale.
Una storia, quella di "Pretty Cure All Stars New Stage", che, ancora una volta, ha come suo centro l'amicizia nelle sue varie forme. La timida Ayumi, che non riesce a farsi degli amici, incontra il misterioso Fu-chan, residuo di un antico nemico affrontato dalle Pretty Cure, e instilla nella malvagia creatura un sentimento che non aveva mai provato e che, purtroppo, interpreterà a modo suo, portando ancora una volta scompiglio e distruzione. Sullo sfondo, le cinque Pretty Cure della serie Smile incontrano le quattro della serie Suite, in un divertente passaggio di consegne che ha il dolce sapore di un'amicizia che sboccia per la prima volta e che, appunto, sarà destinata a durare per tutta la vita.

Questo quarto All Stars è un grande omaggio alle Pretty Cure musicate da Yasuharu Takanashi. Tantissimi, infatti, i rimandi alle serie dalla sesta, Fresh, alla nona, Smile. Si va da personaggi-comparsa a divertenti folletti, passando per tutte le trasformazioni e i principali attacchi, con relative, splendide, musiche di accompagnamento. Un viaggio a ritroso in un mondo di eroine colorate, musiche epiche, buffi folletti e sentimenti fortissimi.
I fans che hanno seguito con passione le storie di Love, Tsubomi, ma soprattutto, Hibiki e Miyuki, non potranno che gioire.
Gioiranno un po' meno i fans di Nagisa, Saki e Nozomi, in quanto i personaggi delle serie dalla prima alla quinta non riusciranno a trovare grande spazio nel film, finendo per limitarsi a una "comparsata" di un paio di scene dove non avranno neppure battute, e non avranno citazioni di altri personaggi o folletti né delle musiche a loro relative (curate da un altro compositore e non da Takanashi). Se, da un lato, questo contribuisce ad aumentare l'aura di leggenda che le ammanta, dall'altro scontenterà, però, lo zoccolo più duro dei fans di vecchia data.

E' un Pretty Cure più introspettivo, che si sbilancia maggiormente sul lato del sentimento che su quello dell'azione. Stavolta, infatti, il nemico avrà un carattere ben definito, ma il combattimento finale sarà poco spettacolare, rapido e praticamente indolore, ben lontano dai livelli di spettacolarità dei film precedenti, che si ritrovano nei combattimenti (con animazioni preimpostate e riprese dalle serie tv) delle Pretty Cure contro i suoi gregari.
Sempre ottimo dal punto di vista grafico, musicale e del doppiaggio, il film si lascia guardare ed emoziona parecchio, ma paga lo scotto di avere troppi personaggi e di non saperli (o non volerli) gestire, concentrandosi solo su una minima parte di essi e non riuscendo neppure a sfruttare appieno l'importante risvolto che si avrà durante lo scontro finale. Da segnalare, fra i difetti, anche un piccolo errore nell'incipit, che mina l'intento degli autori di inserirlo in una supposta continuity della serie All Stars. Il combattimento mostrato all'inizio, infatti, vuole rifare il primo film All Stars, dove le guerriere hanno battuto la vecchia forma di Fu-chan. Peccato che si mostrino, coinvolte nello scontro, anche guerriere delle serie successive al primo All Stars, e perciò lì assenti.
Rimane comunque un film assai gradevole, capace di donare emozioni ai suoi spettatori e che comunque farà la gioia dei fans di Pretty Cure, soprattutto se le loro eroine preferite sono quelle delle serie più recenti.