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Toshi92

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
La storia ruota attorno alle vicissitudini amorose di Eita Kidō, un ragazzo che frequenta le superiori. Il suo obiettivo è quello un giorno di diventare medico, quindi si dedica anima e corpo allo studio e ha deciso di mettere da parte l'amore. Le cose cambieranno quando una sua compagna di classe, Masuzu Natsukawa, la ragazza più popolare della scuola, lo costringerà a diventare il suo ragazzo per finta, per non ricevere più lettere d'amore. La cosa sconvolgerà la sua amica d'infanzia da sempre innamorata di lui e gli causerà non pochi problemi.

La storia diventerà subito il classico harem dove il nostro protagonista sarà circondato da varie ragazze che si innamorano di lui per vari motivi. Però lui dovrà conservare la sua finta relazione con Masuzu Natsukawa e quindi si creeranno vari siparietti comici, situazioni imbarazzanti e qualche elucubrazione mentale sull'importanza di continuare a sognare nonostante si stia crescendo.
La serie quindi non porta nulla di nuovo o originale nel genere. Una nota positiva: almeno alla fine ne sceglie una di ragazza e non rimane tutto sospeso come spesso succede in queste commedie scolastiche. E mi sorprendo sempre di più quando in questi anime, nonostante ci siano molte ragazze che vanno dietro a un solo ragazzo, alla fine, in qualche modo, rimangono tutte felici e contente. Perché in fondo è il bello dell'adolescenza: l'età della spensieratezza, dei primi amori e bla bla bla.

Comunque, merita almeno la sufficienza. Scorre veloce, non è noioso, riesce ad essere anche simpatico e chiude incredibilmente tutte le trame amorose del protagonista.


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giovmuga

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Ho visto l'anime partendo sempre dal principio che la maggior parte del genere harem ha una trama banale (questo sicuramente per crearmi aspettative); premesso questo, questa serie mi è piaciuta, e soprattutto non ho sentito il desiderio di interromperla.

Il protagonista di solito in trame di questo genere appare come uno smidollato alieno alle relazioni interpersonali, questa volta sembra avere una marcia in più. Nota positiva dell'anime in questione è che non cade mai nel fanservice trash, cosa molto rara negli harem di questo livello. Il personaggio principale, anche se appare secondario, è la "finta" fidanzata, innamorata dell'idea di finzione che ha del protagonista: lei è congeniale al ruolo, distaccata, fredda, quasi psicolabile, eppure sempre fruibile, pur non avendo una chiave di lettura. Senza togliere nulla alla bella Masuzu, penso che sia doveroso anche spendere qualche parola per Chiwa: l'autore la fa passare per la classica amica d'infanzia, eppure pezzo dopo pezzo costruirà un bel personaggio. Bello vedere anche il cameo delle altre donne intorno al protagonista sempre con un ruolo che, anche se stereotipato, è ben delineato.

Tecnicamente si presenta bene e di buon livello, con colori e animazioni ben fatti e soprattutto senza presentare gap in una sceneggiatura che per altri versi potrebbe sembrare monotona; avendo i personaggi un ruolo ben definito (o quasi), anche se non funzionali allo stesso livello, fanno scorrere bene la trama, tra gag comiche e qualche flashback del passato.
Quindi, tirando le somme, è un prodotto che mi è piaciuto, senza particolari allori ma senza neanche annoiare... quindi, perché non guardarlo?


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Kida_10

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
"Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru", tradotto in italiano come "La mia fidanzata e la mia amica d'infanzia si azzuffano troppo spesso", e abbreviato come "Oreshura", è una serie della stagione invernale 2013, composta da tredici episodi di durata canonica, prodotta da Aniplex in collaborazione con lo studio A-1 Pictures, tratta dall'omonima light novel scritta da Yuuji Yuuji e illustrata da Ruroo.

Eita Kidou è un normale liceale che si impegna con tutte le proprie forze per ottenere il massimo dei voti in tutte le discipline, così da poter accedere a un'università prestigiosa e studiare medicina. A causa del suo eccessivo impegno e dei suoi ottimi risultati, esso viene escluso dalla maggior parte dei suoi compagni che lo etichettano come "secchione". A stargli sempre vicino e a sostenerlo c'è tuttavia Chiwa Arusaki, la sua amica d'infanzia segretamente innamorata di lui. La vita di Eita cambia drasticamente quando Masuzu Natsukawa, la ragazza più bella della scuola, lo ricatta costringendolo a diventare il suo finto fidanzato, così da allontanare tutti gli scocciatori che continuavano a dichiararlesi.

"Oreshura" si presenta come il più classico degli harem: una schiera di ragazze incomprensibilmente innamorate della stessa persona, e pronte a tutto pur di poter entrare nelle sue grazie. Una serie ben lontana dall'essere originale, e che, oltre ad adeguarsi ai classici canoni del genere, non manca di scopiazzare altre opere di successo degli anni precedenti ("Chuu2" in particolare). Volendo escludere queste considerazioni, la trama si sviluppa bene, riesce a divertire e a intrattenere come dovrebbe fare una qualsiasi commedia romantica, senza spunti particolarmente interessanti ma anche senza rovinose cadute di stile. Nel suo piccolo l'opera riesce nel proprio intento, grazie anche a dei personaggi accattivanti e ben amalgamati, seppur leggermente stereotipati.

Il comparto tecnico è ottimo sotto ogni aspetto. Bello il design dei personaggi, fluide le animazioni, sufficientemente dettagliati i fondali, variegate le ambientazioni e ottimo anche l'utilizzo dei colori. Il comparto sonoro si difende bene grazie a un doppiaggio adeguato, a delle OST azzeccate, e a un'opening divertente e melodiosa.
Il finale è inconcludente: l'opera traspone solamente i primi quattro volumi della light novel, la quale è tuttora in corso di pubblicazione in patria. Esistono dunque le possibilità per una seconda stagione.

In conclusione, "Oreshura" è un'opera che svolge bene il proprio compito, un'opera che si pone il solo obbiettivo di intrattenere lo spettatore, e magari di strappargli qualche risata. Se siete alla ricerca di una serie leggera e poco impegnativa, è consigliata la visione.


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Nagisa98

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
"Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru (letteralmente "La mia ragazza e la mia amica d'infanzia si azzuffano troppo spesso", e già qua capiamo in che situazione ci troviamo), abbreviato in "OreShura", è un anime del 2013 prodotto dallo studio di animazione A-1 Pictures e basato sulla light novel di Yuuji Yuuji.

Il protagonista della storia è Eita Kidou, liceale che si impegna al massimo per diventare dottore e curare la sua amica d'infanzia Chiwa Harusaki, la quale è molto legata a lui. Eita non ha dunque tempo per l'amore e lo considera una cosa futile, così come la ragazza più popolare della scuola, Masuzu Natsukawa. Quest'ultima costringerà Eita a fingersi il suo ragazzo, in modo da evitare le dichiarazioni che le vengono fatte ogni giorno.

Le premesse dell'anime erano molto buone: mi intrigava il fatto che i due protagonisti odiassero l'amore ed ero curiosa di come l'argomento si sarebbe sviluppato in futuro, magari con Eita indifferente a tutte le altre ragazze e anche a Masuzu, ma che alla fine inizia a provare qualcosa per lei... peccato che prenda una piega del tutto diversa, e in senso molto negativo.
Innanzitutto la parte comica prevale un po' troppo all'interno degli episodi, e la cosa brutta è che non è manco originale: Masuzu leggerà in continuo il diario che Eita scriveva quando aveva la sindrome della seconda media, quindi i rimandi a "Chuunibyo Demo Koi ga Shitai", la cui prima serie mi è piaciuta molto, sono palesi e troppo fastidiosi. Ci sono inoltre molte citazioni di altri anime, in particolare "Le bizzarre avventure di Jojo", che comunque non recano molti disturbi, al contrario di tutte quelle stupidaggini che Masuzu farà fare a Chiwa con la scusa di farla diventare popolare.
Passiamo poi al fulcro della storia: tra i generi figura l'harem, che all'inizio non mi preoccupava molto, dato che avevo trovato molto carini altri anime con la stessa "tematica". Peccato che oltre all'harem non ci sia quasi nulla, dato che al club "per la propaganda dell'eleganza delle fanciulle" - la cui utilità mi è ancora dubbia - si uniranno altre donzelle, quali Himeka Akishino e Ai Fuyumi, di cui parlerò in seguito. Ovviamente anche loro sembrano innamorate di Eita, e purtroppo non sono le uniche, come scoprirete verso la fine della serie. Ebbene, su cinque membri quattro sono ragazze, che sembrano andare tutte molto d'accordo, essere amiche per la pelle, ma ogni tanto arriverà Masuzu che getterà fango e insulti su Chiwa, e viceversa. Una delle cose che odio di più è proprio vedere delle tipe che si tirano per i capelli per un ragazzo - inteso qui in senso lato, per fortuna non succede - e in questo modo, sulla falsa riga dell'harem, "OreShura" continuerà fino alla fine, con un ultimo episodio davvero inconcludente. Per fortuna l'ecchi è poco presente, altrimenti avrebbe aggravato ancor di più una serie che già non brilla.

Passiamo ai personaggi, e iniziamo dai protagonisti: Eita e Masuzu, i due presunti anti-amore, non sono i migliori della serie, ma i meno penosi, e, se la loro natura presentata nel primo episodio fosse stata rispettata fino alla fine, forse non ne sarebbe uscito un obbrobrio. Tra l'altro non sappiamo molto neanche del loro passato, giusto qualche accenno che non basta. Chiwa è la solita lolita, e l'ho trovata fastidiosa fin dall'inizio, a stento riesco a provare un po' di compassione per le sue condizioni di salute. Altra piaga rompiscatole è la tsundere Ai Fuyumi, ventiquattr'ore su ventiquattro a gridare e a spaccarmi i timpani. L'unica a usare un tono di voce non da ultrasuoni è Himeka, che non si riesce ad odiare del tutto poiché la copia sputata di Rikka Takanashi, in quanto anch'ella affetta da Chuunibyo. Insomma, stereotipi a go go.

Il lato tecnico è un filino meglio del resto: davvero belli i colori, dall'argento dei capelli di Masuzu all'arancione di Chiwa al rosa di Ai, che non sono molto vivaci poiché resi un po' più tenui e belli da guardare - gioie per gli occhi le sequenze dell'opening e dell'ending - grazie anche al tratto leggero del character design, quest'ultimo abbastanza semplice e carino, anche se non amo i profili. Le OST invece non si distinguono, così come le sigle, troppo, come dire, "kawaii".

In conclusione, "OreShura" è un anime d'obbligo solo per i fan sfegatati dell'harem, che troveranno pane per i loro denti. Per il resto, poche scene serie e nessuna sostanza, 4.


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Delandur

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Oreshura" è una commedia harem/sentimentale con tanti, tanti difetti... Però, come dire, possono essere giustificati e alla fine definirlo un "prodotto d'intrattenimento".
Partiamo dal presupposto che sono scarsamente oggettivo nel giudicare gli harem, semplicemente perché mi piacciono tanto, quindi anche quelli scadenti risultano per me accettabili. Ma parliamo un po' del titolo adesso.

La storia ruota intorno a Eita, che, per un motivo o per un altro, ha fatto innamorare ben tre ragazze di sé. Però lui, poco interessato all'amore, fingerà di essere fidanzato con una quarta ragazza, Masuzu Natsukawa, compagna di banco bellissima e desiderata da tutti i ragazzi, però, come il protagonista, disinteressata a un rapporto sentimentale.
Da questo incipit la trama mostrerà la sua debolezza già dalla strutturazione della storia. Le prime nove puntate sulle tredici totali sono dedicate solamente alla presentazione di sempre nuovi personaggi, ovviamente femminili e innamorati di Eita. Anche la caratterizzazione dei personaggi stessi è parecchio stereotipata; amica d'infanzia, tsundere, ragazza con la testa completamente tra le nuvole e protagonista incredibilmente tonto e ingenuo che però si mostra affidabile ed eroico nel momento del bisogno. Da questo però si stacca un po' Natsukawa, che, nonostante non abbia la caratterizzazione dell'anno, ha qualche spunto psicologico interessante.
Il ritmo ogni tanto risulta lento, ma nel complesso è abbastanza buono, almeno non mi è mai capitato di sbadigliare, anche perché le gag, per quanto non fossero nulla di originale, sono davvero capaci di strappare qualche sorriso e qualche rada risata.

Il comparto tecnico non è eccellente, ma neanche terribile, diciamo che è accettabile. I colori sono veramente troppo chiari e opachi e la musica non ci sta per nulla, ma il disegno è carino e ben strutturato. Sfondi completamente anonimi.

Ah, una piccola parentesi senza spoiler sul finale. E' un harem nel quale il protagonista alla fine sceglie una ragazza, che è una cosa davvero apprezzabile, ma l'ultima puntata ha anche delle banalità imbarazzanti. Quindi, cancellando gli ultimi cinque minuti della serie, è un buon finale.

Tirando le somme, cosa abbiamo? Un harem quasi carino che, se piace il genere, può garbare e intrattenere per le sue tredici puntate. Poi ha un finale, che è una cosa positiva. Molto positiva.


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Shaileen

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
L'ultima volta che ho guardato un anime il cui nome originale era particolarmente lungo tanto da avere un "Noto anche come...", mi sono trovato di fronte a un titolo di grande livello, e che tuttora occupa un posto speciale nella mia classifica degli harem: "Oreimo". E' il caso anche di "OreShura"? Beh, non proprio a quei livelli, ma quasi. Questo titolo si discosta leggermente dalla grande massa per due, importanti, particolari.

Tanto per cominciare, il protagonista di turno non è il classico sfigato di turno, imbranato e incapace, che attira a sé masse di ragazze intenerite dalla sua ingenuità. Eita Kidou è infatti uno studente modello, intelligente, caparbio e moderatamente affascinante.
In secondo luogo, c'è l'approccio di Masuzu, ovvero la splendida ragazza di turno che si immagina andrà a corteggiare il protagonista, già dal primo episodio. I due infatti, per ragioni che verranno svelate nel corso dell'anime, si definiscono anti-amore, e neanche nei loro più reconditi sogni si vorrebbero innamorare di qualcuno. Masuzu, tramite un divertentissimo ricatto, costringe Eita a "mettersi con lei", per evitarle i fastidi derivanti dalle innumerevoli dichiarazioni degli altri studenti, dando il via ad una serie di curiose situazioni, bugie e verità nascoste.
A completare il quadro, si inseriscono altre ragazze, stereotipate quanto basta da soddisfare ogni palato. Preferisco non parlarvene nel dettaglio, in quanto scoprire chi sono e perché si innamoreranno di lui è qualcosa che ho potuto assaporare con piacere, e magari potreste fare altrettanto.

Dal punto di vista ecchi, siamo a un livello più che adeguato. Con l'eccezione del classico episodio in spiaggia e uno al negozio d'abbigliamento, il fanservice è presente, e senza essere esagerato: diciamo quel che serve per capire che si parla di adolescenti, senza inutile pudore e senza scendere nell'osceno. Non è cosa da poco.

Sul finire della serie, le convinzioni avute fino a quel momento potrebbero vacillare, fino ad arrivare a un gustosissimo ultimo episodio, in cui ogni nodo viene al pettine, e in cui, personalmente, ho esultato.
Per gli amanti dei sentimentali/harem, lo consiglio vivamente.


 1
Thorgrim

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru, noto ai più nella versione abbreviata OreShura, è una serie del 2013 prodotta da Aniplex in collaborazione con lo studio A-1 Pictures. Il genere è quello inflazionatissimo del triangolo amoroso (anche se in questo caso si tratta più di un pentagono) a sfondo harem, che bene o male riesce sempre ad attirare l'attenzione in terra nipponica.

La storia ruota attorno a Eita Kidō, studente liceale al suo primo giorno di scuola, e alle sue disavventure che lo vedranno da un lato conteso dalla bella e popolare Masuzu Natsukawa, dall'altro dalla sua amica d'infanzia "tutto pepe" Chiwa Harusaki. A questo campo di battaglia, parafrasando il titolo completo dell'opera, si aggiungeranno le eccentricità e le stranezze delle altre due co-protagoniste: Himeka Akishino e Ai Fuyuumi.
Pur non brillando in originalità, c'è un fattore determinante che permette a OreShura di tenere incollato allo schermo lo spettatore per tutti e tredici gli episodi che lo compongono: la caratterizzazione dei personaggi principali. Come il nostro protagonista Eita, un ragazzo apparentemente normale che in realtà porta dentro di sé un grande vuoto emotivo lasciato dal divorzio dei genitori e dal successivo abbandono alle cure della zia Saeko. Nonostante i traumi emotivi Eita non si scoraggia e continua a lottare per diventare medico e trovare qualcuno che possa colmare i suoi vuoti affettivi (quest'ultima è più una sfaccettatura ben nascosta che lo spettatore coglierà con il passare degli episodi. Lo stesso Eita è difatti impaurito dai sentimenti al punto di definire l'amore "una perdita di tempo" che lo distrarrebbe dal suo obiettivo di entrare a medicina). Stesso dicasi di Masuzu, giovane idol oggetto del desiderio dei suoi coetanei e da poco tornata in Giappone per continuare gli studi liceali. A causa del suo aspetto estremamente attraente, Masuzu è bersaglio continuo dei corteggiatori e per allontanarli decide di dichiarare il proprio, seppur finto, amore a Eita, l'unico ragazzo che fino ad allora l'aveva ignorata totalmente. Anche Masuzu come Eita è una ragazza disillusa dall'amore (condividono entrambi problemi familiari simili), ma con il passare del tempo i due si scoprono sempre di più legati, e quello che inizialmente era un rapporto "di facciata" per allontanare i pretendenti finisce per diventare qualcosa di più profondo e intenso per entrambi.
Terza protagonista della serie è Chiwa, amica d'infanzia di Eita da sempre innamorata di lui e verso cui prova un'estrema gelosia. Chiwa è il classico peperino in stile Toradora: piccola, energica e terribilmente chiassosa. Nonostante un carattere apparentemente forte e determinato, Chiwa ha dentro di sé un profondo dolore emotivo causato da un incidente che le ha lesionato la zona lombare. A causa di ciò Chiwa è costretta a non poter più praticare il kendo a livello agonistico, sport che viveva con forte passione e vitalità.
Di minor rilievo e forse anche superflue, le altre due co-protagoniste: Himeka e Ai. Se quest'ultima nella sua ossessività riesce bene o male ad attirare le simpatie dello spettatore (Ai è una vecchia amica d'infanzia di Eita che, per via di una promessa di matrimonio fatta durante l'infanzia, si ripresenta dopo anni di assenza per conquistare il cuore del suo amato), la prima risulta invece narrativamente inutile e in più tratti anche irritante (Hime è la classica chuunibyou messa lì solo perché ultimamente l'argomento è molto di moda).

Cosa avvince di OreShura? Sicuramente i personaggi (come appena detto), la realizzazione tecnica più che lodevole, le atmosfere scanzonate e le gag mai troppo invadenti capaci di strappare più di un sorriso sinceramente divertito.
Cosa delude di OreShura? Il soggetto poco originale, l'aver non approfondito un personaggio potenzialmente stupendo come Masuzu e il fanservice troppo marcato di alcuni episodi.
Nonostante i pro e i contro OreShura convince e appassiona grazie ad alcune sue tematiche attuali poste in modo trasversale (il divorzio dei genitori) e permette allo spettatore medio di potersi immedesimare nelle vicende e nelle emozioni dei protagonisti di questo marasma amoroso ed emotivo.

Un'ultima nota sul finale. Nonostante in molti l'abbiano criticato, penso che non poteva essercene uno migliore visti i toni avuti fino a quel momento dalla serie. La scelta fatta dal protagonista e la reazione delle "sconfitte" creano sì un finale aperto, ma possono anche essere considerati come un delicato espediente per non appesantire l'atmosfera generale dell'anime.

OreShura è da vedere? Forse che si, forse che no. Se cercate qualcosa di originale statene alla larga, visto che qui di cliché e déjà vu ce ne sono in abbondanza, ma se cercate una serie leggera e disimpegnata, oltre che ottimamente realizzata, che risvegli la vostra anima sopita da adolescente, allora OreShura fa al caso vostro.


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Eversor

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
"OreShura" è un anime uscito nel 2013 che, nonostante tutto, riesce a elevarsi sulla grande quantità di commedie in circolazione. L'opera presenta elementi molto positivi, ma allo stesso tempo non è esente da critiche, ma di ciò ne discuteremo in seguito.

Concentrandosi sulla trama, si può iniziare narrando le gesta di Eita Kidou, un ragazzo delle superiori che, a differenza di molti protagonisti di commedie, non è per nulla un tontolone, ma, anzi, viene presentato come uno studente modello, intelligente e intenzionato ad accedere alla facoltà di medicina.
Eita è il vicino di casa, nonché amico d'infanzia, della vivace ed energica Chiwa Arusaki, che, come si vedrà fin da subito, prova forti sentimenti (apparentemente non corrisposti) per il suo amico. La loro relazione sembra essere più quella di fratello-sorella e questo è un dolore per Chiwa.
I due si conoscono da tanto tempo e, come si scoprirà nel corso della serie, Eita ha deciso di impegnarsi a scuola proprio per scoprire una cura per guarire la Chiwa, ex campionessa di kendo, ma costratta al ritiro in seguito a un brutto incidente.
La vita sembra tranquilla, ma, come inevitabilmente accade, compare improvvisamente una compagna di classe straniera, Masuzu Natsukawa, che scombussolerà le carte in tavola. Quest'ultima è costantemente assillata da pretendenti e spasimanti che, attratti dalla sua bellezza, cercano di conquistare l'amore della fanciulla. Eppure Masuzu non è interessata a tutto ciò, anzi, le continue richieste la infastidiscono alquanto e così elabora un piano per evitarle: una volta trovato un diario compromettente, appartenente a Eita (contiene strane informazioni di quando il ragazzo era affetto dalla bislacca sindrome di 2° media), ricatta il compagno di classe e lo costringe a fingersi suo ragazzo.
I due iniziano così una strana commedia che li porterà in mezzo a un mare di guai, soprattutto per il fatto che compariranno altre due ragazze innamorate di Eita: Himeka Akishino, affetta ancora dalla sindrome di 2° media, ritiene che Eita sia il suo principe di una vita passata, e Ai Fuyuumi, amica d'infanzia quasi dimenticata, con cui aveva stretto una promessa di matrimonio.

Le vicende si susseguono molto scorrevolmente, senza momenti noiosi o apparentemente inutili. In ogni puntata succede qualcosa d'interessante, che concorre a rafforzare i legami con ogni singola ragazza. Eita non è interessato all'amore, eppure, man mano, conoscerà meglio le ragazze che gli stanno a fianco e i loro problemi. Sono proprio questi ultimi a dare un tocco di qualità a una commedia che, altrimenti, sarebbe apparsa priva di originalità. I vari protagonisti vengono analizzati molto attentamente nei loro sentimenti più reconditi, spesso collegati a un passato triste o meno.
Tutto ciò crea personaggi a "tutto tondo", capaci di evolversi nel corso dell'anime, fino a raggiungere l'apice nelle ultime puntate, dove, tra l'altro, la situazione sembra farsi critica ed Eita sarà costretto a compiere una scelta tra le varie fanciulle che gli girano attorno.
Masuzu Natsukawa è, a mio avviso, il personaggio meglio realizzato dell'anime, in quanto il suo triste passato l'hanno portata a crearsi una sorta di scudo protettivo, dove le menzogne costituiscono un arma contro il mondo esterno. La ragazza è sempre stata costretta a fingere un atteggiamento consono al suo status sociale (appartiene a una famiglia molto ricca) e non riesce, almeno all'inizio, a relazionarsi con gli altri in maniera sincera. La situazione però cambierà una colta conosciuto Eita: il loro finto fidanzamento sarà un pretesto per avvicinarsi, conoscersi e superare i vari problemi.

La grafica è molto buona e, in generale, tutto il comparto tecnico è ben sviluppato. Potrei fare una piccola critica al disegno dei volti, ma questa sarebbe un'opinione personale, che travalica il concetto di qualità.
La regia è ottima e riesce ad organizzare al meglio lo spazio ristretto dei 13 episodi, creando un climax ascendente, che permette un aumento della tensione dalla prima all'ultima puntata. Quest'ultimo fatto l'ho reputato positivo, proprio perché così la commedia non risulta monotona, ma sempre appassionante.

Assolutamente consigliato! La crescita dei vari protagonisti, le loro scelte e lo studio del carattere di ognuno di loro… tutto concorre a compiere un'opera di ottima fattura, che non si ferma ai soliti cliché.
Come affermato all'inizio, si può fare una piccola critica: la riproposizione della sindrome di seconda media. Quest'ultima appare quasi un plagio a "Chuunibyou demo koi ga shitai!" (anch'esso assolutamente consigliato), ma, credo, che quest'opinione sia dovuta alla vicinanza di uscita delle due commedie.
A parte questa piccolissima pecca, penso che "OreShura" sia un anime che non può non essere visto, proprio per tutto quello che si è detto precedentemente.

Voto finale: 8


 1
npepataecozz

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Dopo il grande successo di Chuunibyou demo Koi ga Shitai, la sindrome della seconda media sta diventando una delle tematiche più gettonate tra i vari autori di anime: mi è già capitato di guardare diversi altri titoli in cui questa nuova forma di caratterizzazione psicologica veniva ripresa o anche solo accennata. Tra i vari cloni, però, quello che maggiormente copia il soggetto originale è certamente questo OreShura, che si limita a riadattare la sceneggiatura di Chu in chiave decisamente più harem.
Dopo esser stato abbandonato dai suoi genitori, entrambi fuggiti con un amante, Eita finisce per disprezzare l'amore e dedicare tutto il suo tempo allo studio e al sogno di diventare un importante medico. La sua vita troppo "seriosa" viene però sconvolta dall'arrivo di Masuzu, ragazza dalle forme giunoniche e dai capelli colore argento: accomunata al ragazzo dallo stesso disprezzo per tutto ciò che concerne la vita amorosa lo costringe a fingersi il suo ragazzo al fine di liberarsi dalle continue dichiarazioni degli altri maschietti. Arma del ricatto: un vecchio diario di Eita in cui il ragazzo scriveva le sue strampalate fantasticherie quando, anni prima, era vittima della sindrome della seconda media. L'arrivo di Masuzu, però, finisce per interferire nel rapporto tra Eita e la sua amica d'infanzia (nonché segretamente innamorata di lui) Chiwa che, ovviamente non accoglie proprio benissimo questo strano e improvviso fidanzamento.
Dico subito che il mio giudizio su questo anime è positivo, forse addirittura più di quanto traspare dal voto assegnato. Pur trattandosi di un clone, OreShura sviluppa maggiormente gli aspetti più divertenti che caratterizzavano la sua musa ispiratrice: Eita non ha sicuramente l'irresistibile veemenza verbale del "dark flame master" ma il racconto delle sue passate fantasticherie attraverso la lettura del suo diario da un lato avviene più spesso rispetto a quanto accadeva in Chu dall'altro viene arricchito con dei disegni colorati che creano un atmosfera davvero esilarante. Così, il momento in cui Masuzu tira fuori il vecchio diario di Eita è sempre uno dei momenti più attesi in quanto risulta sempre terribilmente divertente.
Quanto alla parte "harem" a contendersi il favore del freddo sultano questa volta saranno in quattro; ma come sempre accade a giocarsi realmente i favori di Eita saranno solamente in due, Masuzu e Chiwa. Questo "scontro" oltre alle parti comiche presenta anche momenti di grande coinvolgimento emotivo che finiscono per portare lo spettatore a tifare ora per l'una ora per l'altra contendente; tutto ciò, ed è questo un elemento di primaria importanza per un harem, fa sì che la scelta di Eita non risulti troppo prevedibile lasciando intatto il dubbio fino all'ultimo episodio.
Ciò che, invece, rappresenta un punto debole di questa serie è il difetto classico del genere: con lo scorrere degli episodi la narrazione diventa monotona e l'interesse finisce inevitabilmente per abbassarsi; per cercare di risollevarla, purtroppo, si ricorre ad alcuni espedienti decisamente stravaganti e spesso di cattivo gusto. Per questo motivo se da un lato vedrò con piacere una seconda serie di questo anime, dall'altro non credo abbia più molto potenziale da esprimere; a volte bisognerebbe che gli autori lo capissero e che, piuttosto che rovinare un buon lavoro per motivi commerciali, approntassero un finale capace di chiudere una volta per tutte tutte le questioni lasciate in sospeso.
L'apparato grafico di OreShura è piuttosto altalenante: accanto a disegni molto belli ne troviamo altri davvero imbarazzanti: più di una volta ho pensato che Masuzu avesse bisogno di cambiare parrucchiere. Colonna sonora senza infamia e senza lode.
In definitiva consiglio questo anime agli amanti del genere, a chi ha adorato la figura del "dark flame master" e ha chi vuole passare qualche serata in allegria e senza troppe pretese. Personalmente sono rimasto soddisfatto dalla visione di OreShura forse proprio perchè appartengo a questa tipologia di spettatore.


 1
Haxman

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
In questa recensione non parlerò degli aspetti tecnici ma solo della trama, dei personaggi e delle sensazioni che ho provato guardando quest'anime.
Devo essere sincero, questa serie all'inizio mi aveva un po' deluso tanto che, arrivato alla sesta puntata, l'avevo abbandonata. Solo la noia mixata alla curiosità è riuscita a farmelo concludere.
Trama. Non voglio annoiarvi con la trama sono sicuro la conoscete, voglio focalizzarmi sull'ultima puntata. Che dire epica, con dialoghi per una volta degni di conversazioni reali (bei dialoghi in tutti gli episodi). Gli ultimi cinque minuti dell'ultima puntata potevano anche risparmiarseli, ma sarebbe stato troppo perfetto.
Personaggi. Nonostante anche qui ci siano i soliti stereotipi di ragazze (tanto amati in Giappone), queste vengono dotate di capacità riflessiva e sentimenti autentici; frutto delle circostanze e non solo del loro tipo di personaggio. I personaggi di punta sono: Eita Kidō e Masuzu Natsukawa. Eita, il protagonista, come in tutti gli harem (da buon protagonista del genere) ci appare all'inizio come un addormentato che non capisce cosa accade nelle storia ma, per fortuna, con l'evolversi della storia, cresce, e matura (cosa da non sottovalutare in questo genere). Masuzu Natsukawa, la fidanzata di copertura, è una ragazza che ha finto così tanto nella sua vita da aver perso se stessa; ha paura di mostrare agli altri il suo vero io, emozione e sensazione che nella società in cui viviamo è tristemente comune.
Altra cosa che mi ha colpito di quest'anime è il contatto fisico tra fidanzati (finalmente un anime con qualche bacio e abbraccio). Finti o veri che siano i baci e gli abbracci ci sono e provocano reazioni normali (o quasi). Niente fughe per la vergogna o sangue dal naso, ma muscoli che si rilassano, guance che arrossiscono, cuore che accelera e occhi che si illuminano di emozione.
Come ho già detto gli ultimi minuti dell'ultima puntata potevano risparmiarseli, ma lasciano la porta aperta per una seconda serie. Spero che, se mai ci sarà, manterrà la linea di questa serie senza inutili esagerazioni di ecchi, fanservice e co. Mi auguro, invece, che rimarrà questa sua genuità ed, anzi, approfondirà la sfera psicologico-sentimentale.
P.s: do' 8 e non 9 o 10 per come sono stati sfruttati quei 5 minuti finali.


 1
Rygar

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Se c'è una serie che mi ha veramente divertito è stata proprio questa. Certo, è la "solita harem comedy" (un bel po' battagliera dal momento che la traduzione del titolo è interpretabile più o meno così: "tra la mia amica d'infanzia e la mia fidanzata c'è un campo di battaglia") ma a mio avviso si distingue dalle altre perché è più moderna (anime del 2013), dunque è più attualizzata (nonostante il genere piuttosto classico) e più affine al contesto contemporaneo, traendo ispirazione da nuovi generi nati di recente (il genere "sindrome da seconda o terza media").

"OreShura" è una serie della stagione invernale 2013 composta da 13 episodi. Questa serie trae origine da una light novel, che in seguito ha ispirato l'omonimo manga, di cui ricalca piuttosto fedelmente la struttura, i personaggi e lo svolgimento dei fatti. L'opera risulta compiuta sebbene sia lecito supporre una probabile seconda serie.

<b>Il seguente paragrafo contiene spoiler!</b>
Trama: Eita Kidō è uno studente liceale che punta a diventare medico affinché possa curare la sua amica Chiwa da un incidente subìto in passato. Per puntare a questo obiettivo intende dedicarsi unicamente allo studio evitando ogni possibile relazione sentimentale, e nel contempo, senza destare sospetti sulla sua sessualità (la fantasia potrebbe suggerire i nicknames più disparati). Tutto parrebbe filare liscio, se non fosse per un piccolo particolare: accanto al suo banco si siede la super bellezza della scuola Masuzu Natsukawa, la quale lo invita a camminare insieme lungo il tragitto che da scuola conduce alle loro dimore. Da qui il pandemonio: Eita voleva stare lontano dai guai, Mazusu voleva evitare la sua consueta sfilza di corteggiatori, per cui le viene la brillante idea di sfruttare Eita come "falso fidanzato" affinché entrambi possano vivere in pace. Sebbene in teoria quest'idea non appaia così malvagia (e apparentemente conveniente per entrambi dal momento che dovrebbe allontanare le scocciature), nella realtà scoppia il putiferio: da qui i ricatti (per via di una sorta di Death Note entrato in possesso di Eita che Masuzu ha ben pensato di appropriarsene, e se non farà come dirà lei andrà a spifferare ai quattro venti il contenuto, cosa che farà comuque) e la costante intromissione dell'amica d'infanzia Chiwa più due new entries, una vittima della sindrome da seconda media (crede che Eita sia il prodigioso Burning Fighting Fighter) e un'amica dell'asilo a cui aveva promesso di sposarsi (con tanto di certificato di matrimonio). Per tentare di arginare la situazione la mefistofelica Mazusu inventerà il "Club delle signorine che intendono migliorarsi", ossia una sorta di cella di contenimento per far si che le varie spasimanti stiano buone e apprendano un po' di savoir faire. Il tutto sarà come dice il titolo: un vero e proprio campo di battaglia.

Grafica: Il comparto grafico è soddisfacente seppure ci si possa aspettare qualcosa di più da una serie del 2013. Le ambientazioni sono buone per resa e dettaglio, le animazioni sono fluide e nel complesso soddisfacenti. Il character design è piuttosto fedele al manga, cui però ha beneficiato un discreto intervento di cosmesi per abbellire i volti e renderli più dettagliati, ciononostante può apparire un po' pallidino rispetto al contesto.

Sonoro: il giudizio sul sonoro è altalenante tra il positivo e il negativo. L'opening e l'ending sono piuttosto orrendi (da saltare), in compenso i vari OST sono ottimi e molto attuali. Splendida la suoneria per cellulare in stile Star Wars. Giudizio ottimo anche per ciò che riguarda il doppiaggio, soprattutto durante le varie scene di ricatto o "lettura di SMS" o "lettura di diari/quaderni", davvero divertenti.

Personaggi: ciascun personaggio è ben caratterizzato sotto ogni ambito seppure ciascuno di loro non brilli per originalità. Ciononostante il gruppo è ben assortito e "stanno bene insieme". Ritroviamo il nostro protagonista che vorrebbe studiare e dare un calcione nel popò ai sentimenti, ma che per sua (s)fortuna è circondato da un quartetto di squinternate che gliene farà passare di tutti i colori e che comunque dovrà aver a che fare con la loro follia contagiante.

Sceneggiatura: la sceneggiatura svolge ottimamente il suo compito. La gestione temporale è ottima, sono presenti alcuni flashback, talvolta limitati ad una semplice narrazione sul passato dei protagonisti. Il ritmo è piuttosto veloce e la serie procede allegra fino al suo ultimo episodio. Grande lavoro è stato svolto nell'inserire diverse citazioni (tra cui Death Note, Jojo, Red Hot Chili Peppers, ecc.), a creare scene divertentissime (memorabile la "fresata di deretano") e a far propri i nuovi generi emersi di recente (come la sindrome della seconda media), i dialoghi sono ben strutturati e perfettamente appropriati al contesto.

Finale: geniale nell'essere sia aperto che chiuso. Non intendo privare lo spettatore del piacere della scoperta, tuttavia si sappia che la sceneggiatrice è stata così brava da fornire una scelta del protagonista e nel contempo di scatenare una serie di reazioni a catena tali da "riaprire la partita" nonostante la scelta operata. Per cui è ottimo come conclusione ma è altresì valido come potenziale per una seconda serie.

In sintesi: "Il campo di battaglia" è una serie ricca di satira e parodia (per questo non può essere definita originale ma non per questo non debba essere godibile), divertentissima dall'inizio alla fine. Non sarà un capolavoro (ha i suoi difetti) ma nel suo genere riesce a risaltare grazie ad un cast fresco e piacevole e ad un plot attualizzato. Data la natura leggera e relativamente spensierata della serie, mi sento di consigliarla a tutti coloro che cercano una serie apprezzabile senza doversi preoccupare da quale altra serie ha tratto ispirazione.


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WIND

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Prima di tutto un doveroso presupposto, le mie recensioni sono volutamente fatte "di pancia", cercando di tenermi il più possibile lontano dai giudizi meramente tecnici, privilegiando invece gli stati d'animo prodotti in me durante la visione.
Ore no Kanojo purtroppo è una vera e propria delusione, non posso dare più di un 5 a questo harem/ecchi filo sentimentale. Il suo voto reale sarebbe stato un 6 pieno, se non fosse che la storia è veramente di una banalità assordante e presenta tutti gli stereotipi tipici di questo genere made in Japan.
Personaggi che non hanno spessore, sono inutili e non fanno neppure ridere più di tanto.
Tra le altre cose alcuni temi sono stati bellamente copiati da "Chuunibyou demo Koi ga Shitai", e anche quello non mi è piaciuto un gran che, quindi potete immaginare.
A volte sembra che si vogliano presentare tematiche più mature, come piacciono al sottoscritto, a sfondo drammatico, ma è solo un pretesto per concludere ogni puntata con una megarissa tra le contendenti del nostro sfigato protagonista.
Peccato, l'idea della fidanzata fasulla, se sviluppata adeguatamente, avrebbe potuto creare un po' più di fantasia ad una storia che non ha nulla da dire in più rispetto a tante altre.
Con rammarico do 5 e sconsiglio la visione a meno che non siate dei fanatici dell'ecchi, ma a questo punto forse sarebbe meglio scegliere degli hentai direttamente.


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Izaya_Orihara

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Dopo la produzione di "Chuunibyou demo Koi ga Shitai", anime prodotto dalla Kyoto Animation nella stagione autunnale del 2012, che ha avuto abbastanza successo e che ha sorpreso sia italiani che giapponesi, molti anime si sono ispirati a questa sindrome della seconda media. Troviamo citazioni in "Sasami-San@Gambaranai" e "Yahari Ore no Seishun Rabu Kome wa Machigatteiru", anime tutt'ora in corso e che presentano un personaggio secondario che ha proprio questa sindrome della seconda media. Ma Yuuji Yuuji, addetto alla storia di questo anime, ha usato Chuu2 per le fondamenta di questa serie.

Possiamo, quindi, affermare che OreShura (abbreviato), anime della stagione invernale del 2013, sia la brutta copia di Chuu2. Ci sono soltanto piccole differenze. Invece di chiamarsi sindrome di seconda media, qui si chiama sindrome di terza media. Eita, il protagonista, ricorda tanto Yuuta: passato questo periodo della sindrome della terza media e arrivato alle superiori, vuole dimenticarsi di tutto ciò che ha fatto e cambiare vita, ma troverà difficoltà in quanto Natsukawa Masuzu, ragazza molto popolare della scuola, troverà il suo diario delle "avventure" dentro un'enciclopedia per caso in un negozio, e quindi lo ricatterà; se non farà finta di essere il suo fidanzato, lei farà vedere il diario a tutti. Anche questa situazione sa di già visto: in Chuu2 ci ricordiamo della sorella di Rikka, Tooka, che ricattava Yuuta con le cassette che hanno registrato le sue parole in pieno periodo di sindrome della seconda media, ricattandolo che se non avesse aiutato la sorella avrebbe fatto sentire a tutti i compagni di scuola le casette. Poi, andando più avanti nella storia, troviamo la ragazza che può immedesimarsi in Rikka, Akishino Himeka, ragazza che non è riuscita ancora ad uscire da questa sindrome di terza media, ma che non avrà la stessa importanza e, quindi, un ruolo da protagonista femminile che ha avuto Rikka in quanto qua parliamo di harem, ogni ragazza ha la stessa importanza.

In genere odio gli harem, ma ogni tanto non fanno mai male, lo dice persino il dottore. Serie carina e il più semplice degli harem. Eita unico maschio, ingenuo e stupido per quanto riguarda l'amore, verrà costretto ad iscriversi ad un club dove ci saranno solo donne e che verrà riempito, al proseguire della storia, da donne che si innamoreranno tutte del protagonista nonostante non sia un "latin lover", un "don Giovanni". Troviamo il tipico compagno di classe che non avrà nessuna importanza, se non invidia del protagonista per tutte le donne da lui possedute. Troviamo la tipica amica d'infanzia che custodisce l'amore in lui per tutto il tempo, l'altra amica d'infanzia meno ricordata dal protagonista, la ragazza popolare della scuola e la ragazza che pare un po' più bambina. Tutti questi sono tipici cliché degli harem. Quindi questa serie non ha né più né meno originalità di tutte le serie harem, che spopolano attualmente nel mondo di anime e manga. Genere harem che all'inizio risulta anche piacevole, carino, simpatico rivelandosi anche poco commerciale, ma che crescerà negli ultimi episodi con dosi di fanservice, amore senza senso ecc. Poi, credo, che negli harem siano pure ciechi: Masuzu che è la ragazza popolare della scuola, seguita da tutti i membri della scuola che gli sbavano continuamente dietro, è una ragazza che pare alquanto brutta: capelli bianchi che gli scendono fino al sedere e non è dotata molto.

Opening ed ending più che sufficienti, OST inesistenti, animazione discreta, stile dei personaggi carino. In conclusione, serie carina e piacevole che riesce anche a strappare qualche risata, anche con molte citazioni, soprattutto de "Le bizzarre avventure di JoJo", o in una puntata anche sui "Red Hot Chili Peppers", ma che cade sull'originalità prendendo molto spunto da Chuu2 e quindi sono costretto ad abbassargli il voto.


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A-fedcII

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru - o semplicemente Ore Shura - rappresenta uno dei più comuni esempi di harem. Protagonista della storia è l'intelligente quanto ingenuo Eita, iscritto al club delle "ragazzine che vogliono migliorarsi", dove si creerà inesorabilmente il suo personale harem di quattro belle fanciulle, tutte innamorate di lui. La più atipica delle trame di questo genere direi. Unica cosa che però non quadra è che tra queste giovani ce n'è una che non è veramente attratta da lui, ma bensì abusa della sua ingenuità per far finta di essere la sua fidanzata, per allontanare tutti coloro che le fanno al corte. Questa messinscena durerà poco.
La serie, come probabilmente la maggior parte degli anime del medesimo genere, punta molto sulla commedia e sul carisma dei personaggi. Nei primi episodi ancora ci poteva stare, ma andando avanti le battute e le situazioni non variano e l'originalità va a farsi benedire. Ore Shura si può ben definire la brutta copia di Chuunibyou demo Koi ga Shitai!, in quanto il tema trattato è lo stesso: la "Sindrome da seconda media", qui chiamata "da terza media".
I personaggi sono tutti stereotipati, dotati di una caratterizzazione buona ma alquanto debole. Eita è il classico protagonista di un harem: un giovane ed ingenuo ragazzo che, senza un particolare motivo e senza avere particolari qualità, si ritrova sempre attorno delle ragazze, una più infima dell'altra. La peggiore di tutte probabilmente è la minuta Chiwa, paragonata ad un Chiwawa - probabilmente per la sua ristretta intelligenza - amica di Eita sin da piccola e con la passione per il cibo.
Che dire, pessimo; quasi quanto la regia: in molti casi vengono trattati temi forti in modo approssimativo e le situazioni alternano malamente momenti di assurda comicità ad altri riflessivi. Le molte citazioni riguardanti altre famose serie come "Le bizzarre avventure di Jojo" non riescono completamente a risollevare l'interesse visto che le ragazze sono una più insopportabile dell'altra.
Per quanto riguarda il comparto tecnico le animazioni non sono delle migliori ma mantengono quantomeno un livello sufficiente. I disegni sono gradevoli ma molto atipici mentre i vari fondali e i colori sono buoni.
Una serie che non consiglio ma che può strappare in molte occasioni più di una risata. Nel complesso non sufficiente.


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falcus92

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
"Ore no Kanojo to Osananajimi ga Shuraba Sugiru" abbreviato "OreShura" è un anime della stagione invernale del 2013. Riesce a mantenersi nello standard degli altri prodotti del periodo: insufficiente. Sappiamo bene che, ormai, il genere Harem ha invaso tantissime serie Tv e anche questa ne è vittima. La cosa che lascia più perplesso lo spettatore sono, sicuramente, le tantissime citazioni di altri anime, ma risulta anche evidente qualche spunto copiato da altre serie. In particolar modo vedremo dei temi trattati in "Chuunibyou demo Koi ga Shitai!". Questo mi ha dato molto fastidio in quanto la tematica "Sindrome da seconda media" è stata tantissimo trattata nell'anime sopracitato e qui viene ripresa con le stesse modalità.

La storia narra di un ragazzo, Eita Kidō, che vive con una zia. Per ripagare la sua ospitalità, ma anche per altri motivi oscuri all'inizio dell'anime, il nostro personaggio vuole diventare un medico e per farlo deve entrare in una prestigiosa università. Ovviamente la strada è tortuosa e difficile e il nostro protagonista, deve impegnarsi al massimo a scuola. Riesce nel suo intento ed è, infatti, il primo della classe con ottimi voti. Intorno a lui, però, ci saranno delle ragazze che renderanno la sua vita molto più interessante. Oltre alla classica amica d'infanzia Chiwa, la Tsundere e la vittima de "La sindrome di seconda media", farà la sua comparsa Masuzu, una bellissima ragazza che viene disturbata da tantissimi ragazzi che le chiedono di uscire. Masuzu odia l'amore e per riuscire a eliminare le attenzioni su di lei riesce a diventare la "falsa fidanzata" di Eita. Da questo punto comincia la vera storia di "OreShura" che verterà sullo sviluppo delle relazioni tra i vari personaggi.

Come già accennavo prima, assisteremo al classico e solito Harem. I personaggi sono stereotipati, quello che cambia e rende le vicende interessanti è la questione della "falsa fidanzata". Questo ricatto per mantenere una relazione è al quanto singolare e, certe volte, si rivela anche originale. La serie infatti è molto altalenante, si passerà da momenti o interi episodi di divertimento a puntate noiosissime piene di cliché. Le incredibili citazioni di "Le bizzarre avventure di Jojo", "One piece" e "Naruto" comunque non riusciranno ad essere così rilevanti per la serie che risulterà davvero monotona e darà quel senso di "già visto".

L'unico che merita una menzione particolare è Eita che comunque riesce ad avere una evoluzione all'interno della storia. La stessa Masuzu dei primi episodi non sembra avere le idee chiare sul motivo della scelta del falso protagonista. O meglio, da una motivazione ma allo spettatore risulta palesemente falsa. Il personaggio in assoluto peggiore è Chiwa. Già non mi piacciono le loli, inseritele una voce stridula ed un carattere in grado di far adirare anche un bradipo che non dorme da 24 ore e capirete che tipo di personaggio vi trovate davanti. Insopportabile!

Il livello tecnico è abbastanza buono. I disegni sono semplici, rasentano il moe per i visi così "carini". Le OST sono praticamente assenti e si utilizzerà spesso la opening come sottofondo per varie vicende. La regia non ha necessità di essere particolare e le animazioni rientrano nella norma per anime scolastici del genere.

Insomma, una delusione che riesce a strappare un sorriso qualche volta. Sconsigliato