logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 1
rum42coach

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Diciassettesimo lungometraggio dedicato al piccolo grande Detective Conan. Stavolta il titolo è "Private Eye in the Distant Sea", nome che indica un'avventura in mare aperto, a bordo di un incrociatore giapponese, cioè una nave da guerra tecnologicamente avanzata e dotata di ogni sorta di arma e radar. Naturalmente, Conan e i suoi amici sono immischiati in un tragico evento in questo luogo, aggravato dalla presenza di una misteriosa spia americana denominata X. Ci sarebbero tutti gli ingredienti, quindi, per produrre un film d'animazione che strizzi l'occhio a James Bond, pur restando fedele alla tradizione di Detective Conan.

<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

In effetti, la prima parte promette bene ed è perfetta, specialmente nell'esercitazione (prima finta, poi vera) in cui i civili assistono interessati ed estasiati alle manovre antiaeree e antisommergibile, nelle quali non manca un pizzico di suspense, che non guasta mai. Tutte le procedure della nave sono fedelmente riportate e le veritiere reazioni del personale regalano forti emozioni. Sfortunatamente, la seconda parte del film, dedicata al fantomatico X, è di livello medio-basso, concentrandosi su una persona già ampiamente sospettabile sin dal prima apparizione. Certamente lo spettatore non fatica a trovarlo tra i membri dell'equipaggio, nonostante alcuni trucchi di sceneggiatura provino a nascondere l'ovvio. Nella parte finale, fanservice alla massima potenza, che vede Ran pensare al suo bel principe azzurro, tramutando quel poco di preoccupazione in una risata generale, a causa della forzatura in una determinata scena. Se l'obiettivo era far commuovere lo spettatore, con il sottoscritto hanno fatto un grosso buco nell'acqua. Ho trovato inoltre forzature ed espedienti non proprio perfetti che non sono sfuggiti al mio attento occhio: ad esempio, nella parte finale del salvataggio di Ran, tutti piangono tranne Kogoro (il padre della ragazza), che non viene inquadrato più, come se non esistesse in quel contesto scenico. Capisco che probabilmente si trovava anestetizzato da Conan, ma almeno una inquadratura nel finale poteva starci…deludente.

L'ambientazione sulla nave da guerra è l'elemento più bello e intrigante dell'intera opera e salva il film da una deriva inevitabile sotto il profilo delle deduzioni e della trama in generale. Infatti, tutto il contorno appassiona, ma solo fino ad un certo punto, così come il tentativo di inscenare qualcosa degna dei film americani di spionaggio, salvabile inizialmente ma scadente col procedere degli eventi. Perciò, il cannone, i siluri perfettamente riprodotti e tutta l'ambientazione interna della nave rappresentano un fiore all'occhiello per gli appassionati del genere e per gli intenditori.

Il comparto tecnico riproduce fedelmente la nave Aegis mediante ausilio della computer grafica, utilizzata ormai in ogni opera d'animazione (e non) moderna. Fortunatamente, non risulta invasiva e, dunque, rende gradevoli gli spostamenti della nave e le altre spettacolari scene d'azione (poche, in realtà). I disegni sono nella media dei film dedicati a Detective Conan, ma superiori comunque agli episodi della serie settimanale.

Il comparto sonoro è assolutamente migliorabile, eccetto alcune melodie già ascoltate ed evidentemente rimasterizzate. Molte delle melodie create per questo film non attirano né entusiasmano lo spettatore, lasciandolo invece sbigottito di fronte ad un abbassamento della qualità media generale. E pensare che Detective Conan è famoso anche per le splendide melodie generate ad arte nella sua lunghissima carriera di serie animata. Peccato, peccato davvero, ma qui molte delle soundtrack sono piatte e scialbe.

Questo film ha riscosso un successo notevole in patria e, in effetti, anche io avevo molte aspettative al riguardo. La scelta di inserire una spia si rivela vincente e azzeccata parzialmente, non essendo tuttavia efficace come sperato. Perciò, quello che rimarrà, personalmente, di questo film è certamente la splendida esercitazione dei militari giapponesi, oltre alla fedele riproduzione della nave Aegis Destroyer, vero fiore all'occhiello del film, probabilmente ispirata da quel pizzico di patriottismo al quale i giapponesi ci hanno abituato.


 0
GianniGreed

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
Il diciassettesimo film di "Detective Conan" si intitola "Private Eye in The Distant Sea" e vede Conan e tutto il suo gruppo di amici (i Detective Boys e Ran, Sonoko e Kogoro) in visita guidata su un incrociatore delle forze di auto difesa giapponesi.
Come al solito però, qualcosa va storto, e nel sistema di filtraggio dell'acqua gestito da una grossa pompa, viene ritrovato un braccio mozzato che sembra appartenere ad un membro dell'equipaggio.
Conan si mette subito ad indagare e ben presto scopre che quello del braccio mozzato non è l'unico motivo di preoccupazione tra l'equipaggio della nave. Infatti, sembra che a bordo ci sia una pericolosa spia di un altro paese che vuole trafugare informazioni segrete sulla tecnologia di difesa sfruttata dalla nave.

Il film ha una trama che al primo acchito sembra molto interessante, ma che purtroppo nella sua durata di quasi due ore, risulta invece decisamente noiosa e tirata per le lunghe.
Il problema maggiore del film è però l'ambientazione: tutto il film è ambientato su questa nave dell'esercito giapponese, e i personaggi non fanno altro che andare avanti e indietro tra il ponte, la sala di comandi e qualche cabina. Non convince il metodo d'indagine con cui cercano la misteriosa spia (quanto ci vuole per trovare una persona tra un centinaio di passeggeri?), non c'è tensione, non ci sono colpi di scena, ma soprattutto non c'è azione. Nessuna sequenza spettacolare o degna di nota. A parte la sequenza finale, che non scrivo per non anticipare nulla, il film è molto piatto, come il mare su cui viaggia la nave sulla quale Conan e gli altri sono a bordo.

Rimangono i personaggi, che però non bastano a salvare il film, dato che fanno e dicono le stesse cose che fanno di solito anche durante i normali episodi della serie anime, da cui questo film non si distingue per nulla a parte dalla durata.
Tecnicamente infatti, non si notano differenze nei disegni o nelle animazioni, e il film sembra solo un episodio molto più lungo.
Poi, magari sono io, ma il film, con alcuni dialoghi fatti dai soldati della nave, e dai titoli di coda girati dal vero che mostrano le navi militari e i soldati impegnati al lavoro su di esse, mi puzzano un po' di propaganda militare.

Comunque, tornando al film e concludendo: lo ritengo uno dei peggiori film del piccolo detective. Non è proprio brutto, ma non funziona come film, sarebbe andato bene come un episodio magari da dividere in più parti nella serie animata, ma come film è deludente. Consiglio di guardarlo solo ai fan ma solo per una questione di completezza e non per meriti effettivi.
Appena sufficiente.


 0
Pipebomb Teller

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
<b>Attenzione: Contiene Spoiler</b>

Tengo a precisare che questa recensione ho appena finito di scriverla ed è reperibile anche sul mio blog.

Voglio esordire con un'affermazione ironica quanto veritiera; la fiera dell'illogicità.
Ci troviamo dinnanzi non solo ad una delle peggiori produzioni degli ultimi anni, ma bensì a livello globale.
I film di DC, che nel corso degli anni si sono distinti molte volte da quelli di altri anime in quanto a qualità della trama e suspense, questa volta escono abbastanza ridimensionati. Personalmente dopo la parentesi Yamamoto, nutrivo grande speranza in Shizuno, il direttore degli ultimi 2; che pur non raggiungendo livelli eccelsi, ha prodotto 2 film che complessivamente, malgrado alcune forzature (che comunque non mancano neanche nella serie), sono risultati abbastanza godibili.
La vicenda avviene a bordo dell'Egida, un incrociatore delle forze di autodifesa giapponesi, in cui viene ritrovato un cadavere privo del braccio sinistro. Successivamente verremo a sapere della presenza di una spia all'interno della nave, denominata "X". Il prodotto nell'impostazione non si discosta da ciò che solitamente viene proposto, anche se questa volta, così come nel quindicesimo, va registrato uno sviluppo della trama (fra l'altro neanche particolarmente appassionante) molto lento e incostante, complice il fatto che i sospettati vengono presentati in maniera abbastanza superficiale e non si rendono mai protagonisti di gesta rilevanti, finendo per perdersi in segmenti immessi a scopo promozionale (ovviamente inerenti al mezzo su cui la storia si svolge) e davvero fini a se stessi. Inutile dire che questo stimola poco la persone a effettuare congetture sul caso.
Quello che a mio avviso salta subito all'occhio, è che il caso si erge su pochissimi elementi, in parte dettati dal modo in cui il finale è impostato, ma che chiaramente non contribuiscono ad accrescere la suspense, che in questo film risulta ai minimi storici. Sarebbe anche il caso di aprire una parentesi in merito alle soundtrack, che trovo poco coinvolgenti, ma dopotutto questa cosa è già stata rammentata sui forum per gli episodi della saga attuale, che oltre ad essere poveri a livello di tematiche, tendono ad essere penalizzati da ciò.
Inoltre il tanto pubblicizzato flashback è funzionale solo alla scena finale (per quanto forzata), tuttavia i dialoghi risultano subito molto banali. Il motivo dell'inserimento di esso mi sembra chiaro, creare curiosità ed attirare i fan nelle sale cinematografiche; per la cronaca intento perfettamente riuscito, dato che questo film in patria vanta il primato di più visto della serie.


Ritengo sia giunto il momento di spendere qualche parola a favore dei personaggi.
Inutile la ricerca continua di illudere i fan circa l'identità del capitano, dato che il comandante della nave interagisce spesso con lei, pertanto tale ipotesi risulta immediatamente campata per aria. Da sicuramente fastidio, poiché perdono tempo a sostenere un'assurdità e tralasciano gli altri componenti, finendo per penalizzare il lavoro.
Come spesso capita, il cast è ampio e la distribuzione dei ruoli non è equa (e tantomeno mi aspetto che lo sia, perché altrimenti avremmo 11 protagonisti), tuttavia è palese come in questo lungometraggio venga riservato spazio solo a pochi personaggi, con qualche scelta narrativa discutibile e l'eccessiva esaltazione del protagonista. Questo, come scontato che sia, sfocia in forzature, una delle quali vede il protagonista lanciare una violenta pallonata contro la torretta, sequenza che poi porta alla cattura della spia infiltrata. Inoltre sfugge con grande agilità ai vari controlli e all'attenzione dello staff a bordo. Da menzionare che l'accoppiata composta da Ai e Agasa, collabori unicamente a distanza con il protagonista. Questa cosa viene introdotta per la prima volta nei film (nel manga contrariamente l'abbiamo vista svariate volte).
D'altro canto Heiji, che ricopre un ruolo palesemente simile a quello del quattordicesimo, commette un errore che denota qualche lacuna nella trama, lasciando da sola Kazuha con il rischio che venga assalita, cosa che poi si concretizza. Risulta ovvio che gli animatori abbiano cercato un pretesto per permettere di dare il via al segmento finale riguardante i due. A voler essere pignoli, è forzato anche il fatto che prelevi sotto gli occhi di tutti la sostanza ritrovata sul corpo della vittima. È vero, si tratta di esigenze narrative, ma questo mette comunque in mostra una scarsa dose di originalità. Non c'è limite al peggio quando quest'ultima apprende inconsciamente un'informazione rilevante ai fini della trama (il fatto che Ai nell'organizzazione fosse una scienziata), e, come è giusto che sia, non giustificano tramite i personaggi presenti nemmeno il motivo di quella affermazione. Perfettamente logico, no?
Altra nota dolente, Ran. Nella serie, mi duole ammetterlo, è un personaggio statico e fortemente penalizzato dalla lentezza con cui la trama procede, tuttavia anche qui non figura positivamente. Mi sono letteralmente messo le mani nei capelli quando Conan ha dovuto dire a lei (una ragazza di 17 anni eh, quasi una mia coetanea) di spostarsi a destra per la realizzazione della foto, non accorgendosi che tutti gli altri avevano cambiato posizione a causa dell'arrivo dell'avvenente capitano. Ben più eclatante è il fatto che non scappi con il bambino dinnanzi ad "X" (e c'erano tutti gli estremi per farlo), cosa che poi porta alla sua caduta in mare. Si tratta di un espediente narrativo utilizzato per accumulare 20 minuti.
Peraltro non vi è spazio per la componente comica, e personaggi strettamente legati a ciò come Kogoro, faticano ad emergere.
Ciliegina sulla torta, Sonoko, i Detective Boys e i già citati Ai, Agasa e Kazuha, si limitano a poche battute. Ho comunque apprezzato l'intelligente scelta di riproporre Ayanokoji, visto che la vicende accadono a Kyoto. Con il ruolo di Heizo non si discosta da quello adottato nella serie.
A livello tecnico, come da qualche tempo per l'anime, tendono a calcare notevolmente il tratto per i profili e i primi piani.

Temo di essermi dilungato: sostanzialmente per gli standard dell'opera il prodotto gode di un contesto atipico, che però poteva senz'altro essere valorizzato maggiormente. Purtroppo non si riesce più a proporre qualcosa che non presenti forzature, e la parte delle indagini, molta piatta, non riesce nel compito di accrescere la suspense. Aggiungiamo che per arrivare all'identità di "X", basta una conclusione abbastanza prevedibile e semplicistica.
Consiglio vivamente di passare ad altro, poiché fra tutti i film del franchise di DC, c'è senza dubbio di meglio. Superiore solo all'undicesimo e al dodicesimo.


 1
Lobbik89

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Nel diciassettesimo film di detective conan vediamo il nostro piccolo grande detective su una nave militare giapponese insieme ai suoi amici delle elementari, nonché l'onnipresente Ran accompagnata dal padre e da Sonoko, quindi la vicenda avviene proprio sulla nave.
Essendo al 17° film è immancabile il miglioramento della grafica, con ciò voglio dire che alcune scene sembrano reali, come se il telespettatore venisse catapultato nel mondo del film. Ci sono state anche molte inquadrature che hanno reso la scena più interessante, parlando sempre a livello di grafica.
Una cosa che mi ha davvero colpito, è stato mettere in luce il lato combattente di Ran. Questa è stata una delle mie scene preferite. Il modo in cui è avvenuta la vicenda l'ha resa una scena indimenticabile, secondo il mio parere e durante tutta la scena ho pensato: "Spero che Shinichi non si metta mai contro Ran perché altrimenti potrebbe arrivare la sua fine!", altra cosa che ha reso questa scena bellissima è stata la doppiatrice giapponese che ha fatto proprio un bel lavoro. Credo che il film vedendolo nella lingua originale sia ancora più bello.
Detto ciò, c'è da aggiungere che è scesa anche qualche lacrimuccia….
Insomma ragazzi, è un film da vedere!