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Episodi visti: 1/1 --- Voto 7,5
<b>Attenzione: la recensione contiene spoiler</b>

Col passare delle serie, è normale che le gesta delle leggendarie guerriere Pretty Cure siano diventate modello d’ispirazione per il pubblico a cui si rivolgono, pure nel loro stesso universo narrativo, come si è potuto vedere nel precedente film mediante gli occhi di Ayumi. Ora però vedremo la fama delle leggendarie guerriere mediante altri occhi, ovvero quelli dei bambini, coloro che immediatamente si innamorano dei loro eroi e vogliono quindi diventare alleati nelle loro gesta, a tal punto da finire, almeno negli universi fatati, sui libri di storia. Questo punto di vista sarà la chiave di “All stars New Stage 2: Kokoro no Tomodachi”.

In un mondo parallelo esiste una scuola dedicata alle giovani fate di molti mondi e, proprio nel giorno in cui inizia il film, arriverà un insegnante d’eccezione, Tart (la fata principale di Fresh), la quale dedicherà una lezione speciale a coloro di cui gli studenti sono appassionati: le leggendarie guerriere Pretty Cure, grazie a un libro speciale a loro dedicato contenente qualunque informazione. Peccato solo che uno studente non le vede di buon occhio, Gureru.
Proprio un giorno, quest’ultimo, insieme al suo amico EnEn, che invece ne è un grande ammiratore, finisce per entrare in un area proibita della scuola dove si trova un cristallo d’ombra, il quale percepisce l’astio di Gureru; dopo che quest’ultimo libera l’entità al suo interno, decide di sfruttare i suoi poteri per poter catturare le leggendarie guerriere, grazie a un falso invito. Purtroppo la trappola riesce, dal momento che riescono a catturare le loro fate, necessarie per la trasformazione di alcune, e per il fatto di possedere il libro delle leggendarie guerriere, in modo da poter anticipare qualunque attacco; praticamente, la vittoria di questo diabolico tandem è a portata di mano, ma la situazione sfugge di mano quando l’entità d’ombra decide di estendere il baccano attaccando la scuola; senza volerlo, Gureru ha dato il via libera al disastro.
Per fortuna vi è la soluzione: dal momento che Candy, la fata delle Smile, conosce la fata Charles delle Dokidoki, l’invito è stato esteso anche a loro, ed essendo fresche di formazione, il libro non ha nessun dato a riguardo, cogliendo l’entità d’ombra alla sprovvista. Il destino della scuola delle fate è ormai in mano al nuovo team di guerriere, e l’intervento delle fate riuscite a sfuggire alla cattura con l’aiuto di un pentito Gureru e di EnEn nel salvare quelle rimaste, che permette di salvare le altre guerriere, permetterà di debellare la minaccia, complice l’aiuto della Miracle Double Heart Light.

Narrativamente, il film differisce dai precedenti per il seguente motivo: stavolta toccherà alle nuove arrivate (le Dokidoki) dare una mano ai precedenti team di guerriere, che per quanto forti di esperienze non hanno potuto reagire alla trappola del falso invito, dal momento che sono pur sempre ragazze.
Inoltre, il film dà un importante lezione, mostrandola attraverso gli occhi di EnEn e Gureru, sul compiere gesti avventati che possono arrecare danno agli altri, soltanto perché si mostra del risentimento e gelosia nei confronti di altri che potrebbero mettere a rischio il volere la propria attenzione. Non bisogna mostrare tale risentimento, bisogna reprimere tale sentimento, e soltanto alla fine verrai riconosciuto, una lezione che Gureru dovrà imparare per il suo futuro.

Oltre a presentarsi bene graficamente, con musiche ad hoc e buone interpretazioni, unite alla spettacolare coreografia in CGI a fine film, “All stars New Stage 2: Kokoro no Tomodachi” potrei considerarlo un capitolo un po’ più basso rispetto al resto della saga, ma che comunque riesce nell’intento di dare una lezione importante al suo target di pubblico.