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Kondo

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Un grande equivoco.
Il titolo (“The Ice Guy and His Cool Female Colleague”), nonché la descrizione della trama di AnimeClick.it, facevano pensare a due persone fredde nel senso umano del termine. Invece lui è un tenerone gentilissimo e timidissimo che arrossisce, emana pupazzetti di neve ed esclama “Che carina!”, “Come sono felice!” ogni minuto; lei è una ragazza interiormente gentile e tenera, ma introversa e apparentemente imperturbabile.
Anche il tema, un rapporto tra colleghi, faceva pensare a una storia più adulta, e invece i due si comportano come ragazzini di dodici anni: parlano continuamente di gattini, vanno al parco a tema gattini, guardano film per bimbi piccoli, hanno zero esperienze e si imbarazzano per ogni minimo contatto. Fondamentalmente, è come una rom-com sul primo amore scolastico ma in tailleur anziché in marinaretta.

La trama è estremamente leggera e ‘pucciosa’. Inizialmente la trovavo rilassante, ma la sensazione è durata poco: non essendoci mai progressi, dopo un po’ comincia a risultare ripetitiva e melensa, con i personaggi che si piacciono sin da subito e rimangono lì a guardarsi con gli occhi lucidi per dodici puntate, arrossendo per piccolezze, senza fare mezzo passo in avanti, con gli episodi che sembrano riproporre sempre la stessa situazione ma in contesti diversi. Paradossalmente, sono un po’ più interessanti i personaggi secondari, la collega volpe Komori e il collega-amico di infanzia Katori, più che altro perché quantomeno ogni tanto dicono-fanno qualcosa di diverso, anziché stare a guardarsi e arrossire. Ma parliamo pur sempre di personaggi dalla profondità psicologica pari a zero.

Durante le ultime puntate mi sono proprio annoiato, l’ho finita giusto per dovere di completezza.


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esseci

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
Ho iniziato a vedere la serie animata "The Ice Guy and His Cool Female Colleague" per curiosità, e poi, in tutta onestà, l'ho continuata per sfida fino al termine, perché, anche se un'opera sembra non essere pienamente soddisfacente, credo che vada vista nella sua interezza per poi esprimere un giudizio e scrivere una recensione.

Cosa mi aspettavo da quest'opera? Un po' come è stato scritto da chi mi ha preceduto, e non avendo letto il manga, speravo in una storia con delle sfumature più adulte (o forse meno fantasy e meno da ragazzini), vista l'ambientazione lavorativa (ufficio) e non scolastica da un lato e la presunta età dei protagonisti.
Invece ci si ritrova in una serie di dodici episodi di carattere sentimentale romantica e fantasy in cui uno dei due protagonisti (Himuro), un ragazzo bello, dalla carnagione chiarissima, capelli bianchi (tipo albino) e dagli occhi di ghiaccio, essendo un probabile discendente di una Yuki-onna (Spirito della Neve), si innamora fin dal primo giorno di lavoro della altrettanto carina collega Fuyutsuki. Quando si emoziona, non riuscendosi a controllare (spessissimo), fa apparire tempeste di neve e ghiaccio attorno a lui, inclusi dei mini-pupazzetti di neve parlanti. Senza accennare che, soffrendo oltremodo il caldo, va letteralmente in crisi, trasformandosi... ma non aggiungo altro, per non rovinare la piacevole sorpresa a coloro che la sapranno apprezzare.

Se le interazioni tra Himuro, dotato di ipersensibilità e timidezza oltre ogni umana immaginazione, e la bella ma imperturbabile Fuyutsuki (il primo esterna i propri sentimenti col ghiaccio, la seconda sembra di ghiaccio dentro), sono improntate a dialoghi che faccio fatica a imputare a due venticinquenni, non sono da meno anche gli altri colleghi che si aggiungono alla storia, tra i quali spiccano altri due "fenomeni da circo" come Komori (la ragazza volpe) e Katori (che, emozionandosi, spara fuochi di artificio) con i rispettivi partner potenziali Saejima e Otonashi.
Più che in un ufficio, sembra di essere in un mondo fantasy in cui sembra normale che nevichi all'improvviso al coperto in ufficio ai tropici (vedi il retreat di lavoro a Okinawa) o che spuntino la coda e le orecchie alla ragazza volpe.

Se per le tipiche rom-com scolastiche si hanno le solite occasioni del festival sportivo e culturale, le vacanze estive, la gita al mare o con i compagni, il Natale, il S. Valentino e il White Day, in "The Ice Guy and His Cool Female Colleague" abbiamo più o meno la stessa scaletta e gli stessi cliché narrativi trasposti in salsa più adulta: la gita lavorativa per motivare i dipendenti, le missioni di lavoro presso i clienti, il Natale, S. Valentino, ecc.
E in tutte queste occasioni i due protagonisti si avvicinano lentamente l'una all'altro senza compiere alcun passo significativo, mettendo a dura prova la pazienza di chi come me si aspettava qualcosa che fosse sicuramente "leggero" ma non "impalpabile" come la neve che si scioglie sulle mani, lasciando solo una sensazione di fresco che evapora velocemente, come l'impressione di vedere un "loop" ciclico in cui si ritorna sempre e comunque a un punto di partenza, senza poi commentare il finale-non finale...

Tuttavia, cerco di immedesimarmi anche in coloro che possono apprezzare opere di questo tipo e, se provassi a "camminare nelle loro scarpe", potrei scrivere che i due personaggi in apparenza "opposti" come Himuro (il produttore di ghiaccio che però ama i fiori e la primavera) e Fuyutsuki, che sembra (in apparenza) un freezer ambulante, sebbene adori il suo gattino Nyamero e sia sempre gentile e premurosa con tutti, in particolar modo con Himuro, possono essere considerati come teneri e adorabili.
In fondo, essendo uno slice of life, il contesto in cui si muovono i personaggi è ben rappresentato, e in un certo senso la storia presenta a suo modo una certa evoluzione, perché tra mille contorsioni e parecchie bufere di neve Himuro cerca di farsi coraggio a esprimere i suoi sentimenti verso Fuyutsuki, in modo tale che i due si avvicinano un po’ di più rispetto all'inizio, anche grazie alle solite situazioni come le festività di Natale e soprattutto San Valentino.
Entrambi, quando sono insieme, riescono a lasciarsi andare, a sciogliersi e a mostrare lati inediti del loro carattere.

Posso invece scrivere che dal lato tecnico c'è una buona attenzione alla comunicazione non verbale, ai volti dei protagonisti, alle loro reazioni davanti ai piccoli gesti e soprattutto agli sguardi che presentano quell'impercettibile movimento oscillatorio che mi ha colpito per l'accuratezza, soprattutto nei momenti di maggior timidezza e imbarazzo.

Nella sua semplicità (estrema), "The Ice Guy and His Cool Female Colleague" è un anime che ambisce a scaldare il cuore, a trasmettere dolcezza e, more solito, a sperare che questa coppia unica nel suo genere riesca a coronare il suo sogno.
Tratto dall'omonimo manga di Miyuki Tonogaya, ho reperito nel web a commento di questa serie un trafiletto in cui la mangaka alla sua seconda creazione afferma nella postfazione del manga che "L’idea di questo manga è nata nell’estate del 2018", periodo in cui "per diversi giorni di fila c’era stato un caldo infernale... Desideravo solo un po’ di refrigerio, e così mi è venuta l’idea di disegnare un manga su due personaggi freddi e distaccati".

Sebbene il manga abbia ottenuto un grande successo online e sia stato candidato ai Next Manga Award come Miglior Web Manga, francamente l'anime non mi ha suscitato tutto questo entusiasmo, lasciandomi piuttosto "freddino", per intenderci alla Fuyutsuki.
Peccato, il "grande freddo" non è stato in grado di alleviare l'arsura e il bisogno di un anime originale e stimolante.


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OFDJ

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5,5
In genere preferisco recensire ciò che mi piace o che in qualche misura mi colpisce favorevolmente. Questa volta, però, non riesco a fare a meno di esprimere le mie perplessità su quest’anime che sulla carta presentava degli elementi di novità, ma che invece si è rivelato molto deludente.

Ho iniziato la visione convinta che uno “slice of life” romantico, con protagonisti degli adulti, non mi propinasse la sfilza degli stilemi e dei "clichè" tipici del genere scolastico.
Immaginavo che l’anime, pur mettendo in primo piano una storia romantica, affrontasse, almeno sullo sfondo, temi più vicini alla generazione alla quale i personaggi appartengono; dunque temi legati alla crescita personale, all’affermazione professionale o alle dinamiche relazionali di un ambiente di lavoro.
Auspicavo che i personaggi, oltre ad essere tanto “carucci”, avessero un minimo di approfondimento psicologico e che la storia si reggesse su un intreccio narrativo strutturato.
E invece gli stilemi e i "clichè" ci sono tutti. Questi giovani adulti si comportano esattamente come adolescenti o pre-adolescenti: imbranati, insicuri, impacciati, imbarazzati, completamente privi di esperienze sentimentali e di capacità relazionali. I rossori per un nonnulla si sprecano, fino a rasentare il patologico con l’aggravante delle tormente e dei pupazzetti di neve prodotti ad ogni piccola emozione!
Questi giovani protagonisti (pur essendo indipendenti e vivendo per conto loro) hanno gli stessi interessi dei ragazzini delle scuole medie: vanno al cinema a vedere un film su “George il gattino”, fanno raccolta punti per avere tazze e bicchieri coordinati di “George il gattino”, vanno al parco divertimenti a tema (indovinate su cosa? Ovviamente sui gatti!).

Attenzione: la parte seguente contiene spoiler

Dopo dodici episodi (che raccontano un anno di vita) non accade praticamente nulla: nessuna sostanziale evoluzione nella relazione interpersonale (i due si piacciono dal primo giorno, ma la loro relazione rimane pressoché formale), nessuna tangibile crescita personale (affermano di essere maturati, ma i loro comportamenti restano immutati).
Inoltre, non viene affrontata nessuna problematica tipica della loro generazione e non è presente alcun approfondimento delle relazioni esterne all’ambiente di lavoro (famiglia, precedenti rapporti amicali o sentimentali). Le dinamiche dei comportamenti e le situazioni proposte sono ripetitive allo sfinimento, poco importa che cambi l’ambientazione: la convention aziendale al mare, la gita in montagna, la visita al tempio del Capodanno, la giornata al parco divertimenti, la trasferta di lavoro.
Avete presente il film “Ricomincio da capo”? Questa è la sensazione che ho avuto all’inizio di ogni episodio.

Fine parte contenente spoiler

In conclusione: banale, stucchevole, noioso, surreale edirritante sono i primi aggettivi che mi vengono in mente. Nulla di memorabile anche dal punto di vista tecnico.