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esseci

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
“Speed Grapher” è un anime datato 2005 a cura dello Studio Gonzo, che a quanto pare all’epoca era piuttosto attivo con prodotti interessanti - sto vedendo anche “Welcome to The N.H.K.”, sempre prodotto da loro.

La serie si compone di ventiquattro episodi e posso sintetizzare il suo giudizio in un prodotto un po’ convenzionale nella trama ma molto coraggioso e un po’ spinto nella sua esposizione. Insomma, un anime appartenente alla serie delle opere “brutte, sporche e cattive” per il modo in cui tratta i temi della guerra, del potere, dei soldi e in generale della meschinità, dell’avidità e della presunzione umana di creare esperimenti sul genere umano che rendono le persone degli esseri soprannaturali (ma anche, obiettivamente, dei veri mostri).
Il mix include anche l’amore, l’onestà e il senso di giustizia, e amalgama il tutto in un modo piuttosto riuscito con la morale finale e l’happy ending.

La trama è un po’ convenzionale: il mondo rappresentato da “Speed Grapher” non sembra molto differente dal nostro e tutto inizia da un fotografo, Saiga Tatsumi, molto bravo per i suoi passati reportage di guerra in cui ha messo più volte la sua vita a rischio pur di rappresentare la crudeltà degli eventi, immortalando in scatti divenuti storici i momenti più cruenti e significativi (quali la ripresa dell’uccisione di un soldato bambino in azione).
Ecco che nel presente si ritrova a indagare sul potere corrotto in Giappone e sul club segreto in cui tutti i personaggi più influenti si ritrovano in festini orgiastici (tipo il film “Eyes Wide Shut” di S. Kubrick) e riti in cui i selezionati ospiti vengono baciati da una “dea” che conferisce solo ad alcuni “eletti” (lo si capirà un po’ dopo nella serie) lo strano potere di trasformarsi in un essere sovraumano (ma spesso grottesco) che rappresenta il loro desiderio più intimo e nascosto.
Saiga riesce a intrufolarsi in uno di questi ritrovi e viene baciato dalla famigerata dea, che gli conferirà un potere particolare: con il suo sguardo e volontà trasforma la propria macchina fotografica in una sorta di arma da fuoco in grado di distruggere qualsiasi cosa. Nella fuga dal festino scopre che la dea è una ragazzina di nome Kagura Tennozu, rampolla della famiglia a capo della più potente azienda giapponese, in continua ascesa grazie alla rete di interessi costruiti con la corruzione dei potenti di turno. E per il suo innato senso di giustizia decide che vuole salvare Kagura dal suo destino, una volta che ha appreso che lei è costretta contro la sua volontà a soddisfare i turpi desideri dei potenti appartenenti al club segreto.
Come antagonista Saiga si ritrova Suitengū Chōji, factotum della famiglia Tennozu e altro soggetto dotato di poteri sovrannaturali particolarmente potenti...

Il pregio di “Speed Grapher” è che negli episodi iniziali confonde (o meglio, non rivela) lo spettatore sul chi sia il vero “cattivo”... e il suo reale piano... Fa assomigliare piuttosto la storia un po’ al film “Il fuggitivo” e, tra scene piuttosto cruente, dirette e anche un po’ ecchi, continua a mostrarci anche con l’uso di flashback il dolore e la sofferenza inferte da pochi “eletti” alla maggioranza delle persone per la loro avidità, perversione, sete di potere...
Tuttavia, questo messaggio di “denuncia” appare alquanto “annacquato” dalla scelta di concentrarsi su Saiga, Kagura e Suitengu, senza far realmente capire le reali conseguenze di questa concentrazione di potere in mano a pochi. Va bene fare filosofia spicciola, facendo affermare a Suitengu che nel mondo tutto si muove intorno al denaro (“Tutto ha un prezzo”), e alla fine colpire il denaro è l’unico modo per far male al “sistema”, perché colpire le singole persone corrotte è inutile... ma resta tutto un po’ vago, al pari di far passare il messaggio che anche un singolo possa sovvertire l’ordine e il potere...

Nonostante questi limiti di “presunzione” narrativa, non posso negare come proprio in virtù dei temi trattati “Speed Grapher” abbia come punto di forza proprio le modalità con cui tratta tali temi: dalle atmosfere prevalentemente cupe, alle scene esplicite splatter e in tema di sesso.
Alcuni personaggi sono anche ben costruiti e hanno un discreto approfondimento nel corso degli episodi: su tutti Saiga e Suitengu. Il primo è un uomo molto idealista e considera la macchina fotografica come una sua naturale appendice e mezzo per esprimersi (vedi i reportage di guerra da cui è rimasto talmente sconvolto, che il suo desiderio più recondito è quello di trasformarsi a sua volta in un combattente che utilizza la fotocamera per sparare...).
Suitengu è l’eroe al contrario: per avversare il sistema (e quindi in apparenza a fin di bene) utilizza la vendetta a tutti i costi per raggiungere il suo fine, ossia vendicare la sua famiglia senza preoccuparsi di arrecare male. Tutti sono pedine del suo piano... E pensando al suo passato di guerriero bambino...

Tra gli altri personaggi spiccano in modo minore Kagura Tennonzu e Ginza Hibari. Se della prima ho fatto qualche accenno, mi è risultata significativa soprattutto la seconda, in quanto rappresenta nel bene e nel male l’essenza di “Speed Grapher”: l’eccesso e la contraddizione in tutti i sensi. Nell’anime è l’ispettrice di polizia innamorata di Saiga: tanto risoluta e mascolina nei modi, quanto femminile nel sottolineare con l’abbigliamento la sua femminilità, tanto forte nelle operazioni di polizia e tanto fragile nei confronti di Saiga per il suo amore non corrisposto.

Il character design non mi ha entusiasmato: troppo semplice e bidimensionale per la resa degli umani e, per alcuni di essi, della loro versione sovraumana. Azzeccato l’aver scelto per le creature soprannaturali l’aspetto influenzato dalle perversioni che caratterizzano il loro animo.
Il comparto musicale invece mi ha preso: soprattutto l’opening “originale” che, tra le tante ascoltate fino ad oggi, mi sembra quella meno “nipponica” come stile e sound...

Consiglio la visione di “Speed Grapher”? Tutto sommato sì, se lo si valuta dal punto di vista del racconto ricco di intrighi e domande che si svelano man mano e in cui trovano il loro spazio i vari personaggi, che vengono approfonditi anch’essi un po’ alla volta, e della critica sul materialismo e il cinismo che da sempre contraddistingue la società umana.


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sidvicious

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
"Speed Grapher" è una serie anime composta da ventiquattro episodi prodotta dallo Studio Gonzo nel 2005, quando ancora era al top nel suo campo. È una serie abbastanza cruda per tematiche che non solo vengono trattate implicitamente, ma vengono proprio schiaffate in faccia allo spettatore, per farlo disgustare sempre di più sulla condizione attuale della società, che è sempre più attirata dai soldi e dal potere. Non saranno poche le scene in cui si potrebbe distogliere lo sguardo dallo schermo, ed è proprio questo che ha reso questa serie diversa da quelle del tempo, ma, se vogliamo dirla tutta, anche da quelle attuali.

Tutto comincia quando Tatsumi Saiga, un fotografo d'inchiesta, si infiltra dentro un club segreto (il riferimento a "Eyes Wide Shut" è evidente), per catturare alcune immagini e scoprire dove si annida la corruzione del Giappone. Ma è proprio lì che incontra un angelo, la piccola Kagura, che è un elemento estraneo rispetto a tutta quella consunzione, a quel laidume. Proprio per questo motivo, il fotografo cercherà di scoprire chi è, fin quando scopre che, nonostante ricchezza e fama, non è altro che un piccolo uccellino rinchiuso in una gabbia dorata, a cui vuole rendere la libertà. Da questo momento in poi verrà a contatto sempre di più con diverse persone che all'apparenza sono buone, ma in realtà farebbero di tutto per denaro (emblematico è il caso della professoressa di Kagura, che non può non rimanere in mente a causa della sua forza).

I personaggi principali sono caratterizzati benissimo e le loro storie vengono raccontate con dovizia di particolari. Quella che rimane più impressa è decisamente quella dell'antagonista di Saiga, Suitengu, a cui è dedicato un episodio straziante e veramente triste, ma che ci fa capire che non si nasce cattivi, ma ci si diventa. Descritti decisamente peggio sono i personaggi secondari, che a volte assurgono a delle comparse che vengono sconfitte con una mossa dall'eroe di turno, come in un battle shonen.
Il ritmo è decisamente altalenante, si passa da episodi interessanti e ricchi di suspense ad episodi lentissimi e descrittivi (inoltre c'è un recap che, fatto diversamente dal solito, personalmente non digerisco). Ma comunque ci sono dei momenti veramente memorabili come l'incontro di Saiga e Kagura al club o le scene finali.
Il fanservice ovviamente c'è, a volte è funzionale con ciò che si vuole raccontare, ma a volte è totalmente inutile e gratuito.
Dal punto di vista tecnico, non sono rimasto molto soddisfatto. A delle animazioni che a volte sono molto fluide, si contrappongono dei disegni a volte a malapena accennati.
Le OST non sono incisive, ma una menzione va dedicata alla opening, che è una canzone adattata dei Duran Duran che lascia il segno.

In conclusione, consiglio questa serie a chi è desideroso di vedere azione e sangue, ne rimarrà soddisfatto. È tutto molto crudo e può decisamente piacere. L'avvertimento è che è molte volte si potrebbe correre il rischio di annoiarsi, nonostante tutto. È un'opera di denuncia, che apre gli occhi allo spettatore riguardo la società attuale, che è immutabile, a meno che non si muova qualcosa da dentro, ed è qualcosa che possiamo fare solo noi, non rimanendo inerti, ma attivandoci.


 2
Kotaibushi

Episodi visti: 24/24 --- Voto 6
È un anime che personalmente ho trovato abbastanza deludente, una storia che nonostante i buoni spunti iniziali non riesce a mantenerli su tale livello, cadendo e inciampando ben presto in situazioni di monotonia, con vicende che di fatto risultano praticamente uguali, oltre che essere del tutto inutili ai fini della trama.

È stata proprio questa la nota dolente dell'anime, l'incapacità di evoluzione nella storia, sempre troppo lenta e molto spesso inconcludente, a discapito, come detto in precedenza, di una buona partenza, ma che ben presto si è ridotta purtroppo al comunissimo "bene vs male", con situazioni prevedibili e a mio avviso anche abbastanza noiose.
Tuttavia la storia riesce a riprendersi un minimo nel suo sprint finale, dove, grazie all'approfondimento ben riuscito dell'antagonista principale, riesce a recuperare un po' di brio e di interesse, terminando in modo decente.
Sul fronte personaggi, anche qui non è andata troppo bene, gli unici ben caratterizzati sono il protagonista e la propria già citata nemesi, in modo particolare quest'ultimo, per il resto, tra comparse e personaggi banali e scialbi, non c'è veramente molto da aggiungere.

Per quanto mi riguarda, anime che si attesta sulla sufficienza, ma nulla più.

Voto finale: 6


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Focasaggia

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
«Speed Grapher» è un anime a cura dello studio Gonzo che provoca lo spettatore, nauseandolo e incuriosendolo per renderlo partecipe di quella che con il proseguire della storia realizzerà essere la vera trama, giocherà con lui non fornendogli inizialmente informazioni o almeno indizi rilevanti, con quello che solo in seguito comprenderà essere il vero messaggio che questa opera vuole fornire. Rischiando molto, si dimostra un anime astuto e originale.

Narra le vicende del fotografo Saiga Tatsumi, che, indagando su una società segreta, riservata soltanto ai più ricchi e potenti personaggi del momento, si ritrova coinvolto suo malgrado in un qualcosa di misterioso, affrontando un'entità che possiede la capacità di realizzare i desideri più reconditi e oscuri dell'animo umano. I desideri realizzati trascendono le capacità umane, fornendo veri e propri poteri, originali nella realizzazione visiva, ben inseriti nel contesto.
Il potere dei soldi: esiste qualcosa che i soldi non possono comprare? I soldi sono tutto, sembra dire l'anime, potendo corrompere in tutti i sensi anche il più onesto degli uomini o la più moralista delle donne, ma dietro a un messaggio così crudele si nasconde la vera risposta contro questo sistema ingiusto. Ma sarà un male maggiore a schiacciare quello minore o lo stesso male a ribellarsi?

Lo spettatore sentirà il chiaro messaggio dell'autore, respirerà insieme ai protagonisti quel senso malsano che permea l'intera serie, percepirà quanto sia sbagliato, perverso ciò che si vedrà; l'anime sembra non avere e non dare speranza, essere senza via di uscita, trovando quasi un senso di sollievo con il proseguire degli episodi, quando sarà tutto più chiaro.

I personaggi sono tanti, anche considerando la durata in realtà eccessiva della serie (ventiquattro episodi). I vari nemici, per quanto originali e interessanti, non vengono approfonditi, tanto che di alcuni, anche magari importanti, sarà dato allo spettatore capirne motivazioni e origine delle capacità. Da segnalare la poliziotta Ginza Hibari, personaggio che avrà una maggiore crescita durante la serie, abbandonando in parte quanto c'è di sbagliato in lei, rendendosi conto dei propri veri sentimenti. Il più carismatico e interessante fra quelli presentati è Suitengū Chōji, uno dei più approfonditi nei vari episodi.

La sigla originale è degna di nota, in quanto riprende una famosa canzone dei Duran Duran, «Girls on Film», il cui montaggio cambierà con il proseguire della storia; l'ultima versione è molto indovinata, fornendo la sensazione di assistere quasi a un video musicale.

Le animazioni sono di ottima qualità, fluide, in quel periodo storico Gonzo era nel pieno del suo splendore; considerando l'anno di uscita, il 2005, lo stesso anno di «Basilisk» e solo due anni dopo «Last Exile», la qualità del prodotto perdura nel tempo.

Le musiche sono nella norma, non aggiungendo particolari emozioni alle scene, come il doppiaggio, fra cui segnalo la voce di Suitengū Chōji, sia originale, dove ritroviamo il versatile e bravissimo Toshiyuki Morikawa, che in italiano con un buon Ivo De Palma.

Un anime duro e spietato che consiglio a chi, non impressionandosi facilmente, riesce a vedere oltre.


 2
mityllo

Episodi visti: 24/24 --- Voto 10
"Speed Grapher" è stato prodotto dalla Gonzo quando era piena di dipendenti e in fase prospera, e si vede: qualità realizzativa ai massimi livelli.
La storia è a dir poco originale, prende spunto dal filone delle mutazioni genetiche e dagli X-men, ma li propone in una visione molto più adulta e "disturbante" al punto giusto, senza far 'sclerare' lo spettatore. Per intenderci, tutti possono diventare "supereroi" in negativo, mostrando le loro perversioni come marchio della loro forza, ma bisogna essere molto ricchi per fare il grande passaggio e carpire i liquidi corporali di una giovane ragazza (la Dea, appunto). A contrastare il male, un fotografo che, attraverso la sua macchina da presa, ha colto il male in vari scatti, ma solo chi conosce bene il male può affrontarlo e salvare la Dea.
Horror, action, introspezione e anche una punta di ironia che naturalmente non guasta: uno dei migliori anime degli ultimi vent'anni, a mio parere scritto benissimo.


 3
K.k96

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8,5
Capita di rado che un anime catturi la mia attenzione fin dai primissimi episodi. Sarà stata l'atmosfera cupa e misteriosa, sarà che ho trovato convincente l'accoppiata fotografo-ragazzina come protagonisti di questa serie. Fatto sta che la storia ingrana fin da subito: un club segreto frequentato da politici corrotti, una "dea" con poteri ignoti, un fotografo che tenta di ritrarre tutto questo. Ventiquattro episodi trascorrono veloci, con un tenore regolare, senza alti e bassi, alternando perfettamente azione e spiegazione degli eventi. Al mistero iniziale seguiranno delucidazioni graduali fino ad arrivare a un finale più che degno. Nel complesso si tratta di una storia ben articolata.
I temi trattati non sono di certo una novità: la società legata ai soldi, la guerra, la corruzione; ma nonostante ciò non ci si annoia. I personaggi sono ben caratterizzati (alcuni più di altri), e qualche colpo di scena allieta la visione.
Un difetto? Forse la grafica troppo semplicistica per i miei gusti.


 4
ExOtaku90

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
E' l' "Eyes Wide Shut" dell'animazione giapponese, con tanto di mega-citazione nella scena iniziale ambientata durante un rito di una ricca organizzazione di poteri forti (guarda caso). Detto ciò, non fatevi ingannare dalla trama apparentemente nonsense - fa esplodere cose inquadrandole con la macchina fotografica (che, di per sé, se ci pensate, è una simpatica metafora delle esplosioni socio-politico-culturali smascherate negli anni da eroici giornalisti d'inchiesta e fotoreporter) -, in verità è un anime molto originale, come pochi se ne vedono in giro, e tratta i temi denaro e potere in modo molto interessante, con apprezzabili riflessioni sul capitalismo e il materialismo che ne deriva. Purtroppo negli anni a venire non ho visto niente che si avvicini minimamente a questo titolo, per quando riguarda il suo genere, s'intende, fatta eccezione per il suo capostipite in termini stilistici: "Cowboy Bebop", da dove si vede palesemente che "Speed Grapher" attinge ispirazione (prova ne è un protagonista che ricorda molto "Spike" per aspetto e atteggiamenti). Raro.

Acqua

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Acqua

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Che dire? Il mio voto è 7, ma con dispiacere, perché avrei voluto dare un voto molto più alto.
Mi spiego: l'idea è originale, buona nel complesso. Una storia cruda e crudele, dove si va ad evidenziare tutto il peggio di una borghesia totalmente depravata e corrotta, persone che non hanno più nulla di umano, divenute bestie, o meglio mostri, a causa dei propri desideri malati; poi c'è una ragazzina che è il centro di tutto e allo stesso tempo un angelo se confrontata con tutti coloro che la circondano, una ragazza ricchissima, ma che vive prigioniera della sua famiglia, il sistema che manovra quei mostri. C'è poi un fotografo di guerra che finisce nel bel mezzo di quel sistema e decide di porvi fine a costo della propria vita. Poi scene sexy e morti violente, inseguimenti, combattimenti e storie strazianti.

Lasciando la trama posso dire che il primo neo di questa serie è il numero di episodi in rapporto allo svolgimento della storia, troppo lenta e ripetitiva. Quasi tutti gli episodi si perdono nella banalità del buono contro il cattivo di turno, con il solito scontro di un paio di minuti e dove il buono ovviamente vince. Scontato! Per il resto trovo la grafica discreta, ma nulla di che; ai disegnatori piacciono le auto e le moto, ma tanto per essere critico mi viene da dire che se proprio si volevano mostrare una Maserati o una Rolls o una Ducati, potevano anche disegnarle come si deve (ma forse questa è una mia fissa...).
Bella invece la costruzione dei personaggi, e ben dettagliata. Molto belli gli ultimi cinque o sei episodi (come spesso succede in parecchie serie): avrei dato un 8+ se mi fossi basato solo su quelli. Bella la sigla con "Girls on film" dei Duran Duran.

Pensandoci bene ci sono molte cose che non mi sono piaciute in questa serie, ma non riesco proprio a dare meno di 7, e ripeto, a malincuore, perché avrei voluto premiarla con un voto più alto. Una serie sicuramente da vedere e giudicare solo alla fine, lasciandosi trasportare dalle emozioni e lasciando da parte l'aspetto tecnico.

Fra X

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Fra X

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Attenzione: la recensione contiene spoiler

"Speed Grapher" è un'opera decisamente interessante che prova a unire azione e colpi di scena con tematiche come l'avarizia, i desideri più indecenti, le vergognose guerre che si fanno in giro per il mondo, lo sfruttamento, la mala-politica, qui molto "mala" - con le dovute proporzioni, qualche paragone nostrano non può non mancare.
La storia non ha molto a che vedere con essa, però credo che questa serie abbia anticipato di circa tre anni la crisi economica che purtroppo ancora è in atto.
Essa parla di un foto-reporter, Tatsumi Saiga, che decide di indagare su un certo club segreto. Scoprirà qualcosa di veramente incredibile e per questo verrà braccato dalla multinazionale che lo gestisce.
Le tematiche che l'opera porta sono decisamente adulte, però si tende a dare più spazio ai combattimenti. Sì, esatto, quest'opera è anche uno shounen di quelli alla DB, Jojo, OP, "Ushio e Tora", ecc. in merito. Forse ce ne sono pure troppi e qualche avversario che ricordi non è poi tutto questo granché.

Parlando dei personaggi, i più caratterizzati sono decisamente Saiga e il suo antagonista Chouji Suitengou, un uomo dal triste passato che ne ha vissute veramente di brutte, e la puntata retrospettiva su di lui è probabilmente la più inquietante della serie, a mio avviso. Questi ha una personalità alquanto controversa visto che segue un suo personale desiderio di vendetta, ma per portarlo a termine non si fa molti scrupoli a diventare egli stesso ciò che odia. E' una figura decisamente inquietante, ma un po' di pena non si può comunque non provarla, penso.
Tornando al protagonista, all'inizio egli può apparire come il tipico baldanzoso senza paura, ma poi man mano che va avanti la serie, e da quando acquisisce un certo potere, scopriremo più lati di lui decisamente interessanti.

Gli altri personaggi sono onestamente più monocordi. Abbiamo Kagura Tennouzu, figura centrale e ragazza acqua e sapone, che purtroppo vive in un brutto ambiente e che a causa delle sue qualità è l' "attrazione" principale del club. Poi abbiamo Hibari Ginza, una poliziotta senza troppi scrupoli, cacchiona e innamorata di Saiga, di cui è alquanto gelosa, il direttore del protagonista, figura un po' paterna e di guida, sempre pronto ad aiutare e dare consigli; il medico amico di Saiga, personaggio simpatico e razionale come la sua professione gli impone. A questi si aggiunge una simpatica banda di travestiti, anch'essi amici del foto-reporter.
Tra i politici e gli altri pezzi grossi che ricordi non ne spicca qualcuno interessante. Menzione d' onore per i tre uomini al servizio di Suitengou, che pur stando dalla parte dei cattivi, non possono non suscitare simpatia, soprattutto il tipo con gli occhiali e il grosso del gruppo. Per il terzo onestamente è stato messo un colpo di scena proprio gratuito e fine a se stesso, a mio avviso.
Discorso a parte merita la madre di Kagura, Shinsen Tennouzu. Per circa metà serie è lei la cattiva principale, senza scrupoli, perversa, glaciale... poi però si inizia a darle un risvolto un po' troppo patetico secondo me, per poi essere liquidata in fretta e furia a favore di Suitengou. Insomma, delle belle premesse non rispettate.

Passando al lato hot, beh, non è che ce ne sia troppo alla fine, se escludiamo un paio di scene. Alla fine esso è più di contorno che altro, anche gratuito e decisamente fine a se stesso in certi casi. Perla del trash è la scena tra l'insegnante di Kagura e sua madre; sarà per simboleggiare che comandano i soldi, però trash rimane. Vedendo poi come viene caratterizzata la seconda, anche questa è alquanto fine a se stessa.
C'è, onestamente, un ritmo un po' troppo altalenante tra puntate con tematiche interessanti e altre un po' facilone, così come sono in parte le due fughe di Kagura e Saiga prima dal palazzo Tennouzue poi dalla chiesa. Possibile che non si potesse fare qualcosa di più per evitarle?
Perlomeno il finale è a suo modo originale.
Che altro dire se non che "Speed Grapher" è una serie dalle premesse interessanti, ma a volte non rispettate e un connubio tra il voler essere adulta e il non disdegnare l'action a volte non proprio riuscito.
Menzione d'onore per la scena del primo incontro tra Saiga e Suitengou, molto bella e toccante.
7,5.


 4
Turboo Stefo

Episodi visti: 24/24 --- Voto 8
Speed Grapher è un anime di 24 episodio prodotto dallo studio Gonzo nato da un’idea originale, e non tratto da manga videogames o light novel. Si propone come un prodotto che fonde il giallo con un pizzico di soprannaturale e tanti elementi Noir inaspettatamente riuscito ma solo sotto alcuni aspetti, rivelandosi quindi un’opera dedicata a chi riesce ad andare ben oltre la semplice fattura tecnica.

Saiga è un fotografo reduce da numerosi servizi di guerra e in un momento di relativa pace si trova senza stimoli per proseguire la sua passione, fino a quando, per un servizio relativo ad una setta segreta che sembra avere personaggi illustri e potenti tra i suoi membri, si trova coinvolto direttamente in un rituale dove la “Dea” risveglia i poteri dei portatori di Euphoria, che dona doti soprannaturali legate ai desideri più profondi delle persone, ma quando la ragazza gli sussurra di salvarla nell’orecchio Saiga capisce che la giovane viene sfruttata contro il suo volere e decide di salvarla. Inizia così un’avventura movimentata e ricca di misteri.
Subito lo spettatore sarà buttato al centro della vicenda, che inizia in modo incredibilmente celere, per poi proseguire a ritmo sostenuto ma decisamente meno intenso regalando così nuovi dettagli in ogni episodio in modo regolare, però il tutto sarà condito da combattimenti piuttosto piatti e numerosi dialoghi che in certi casi risultano esageratamente forbiti e ricchi di simbologie o metafore che in certe situazioni risultano proprio fuori luogo.
Molti personaggi, sia primari che secondari, avranno delle personalità stereotipate o eccessivamente assurde, come il dottore di colore omosessuale o la detective aggressiva e vogliosa, ma dopo particolari episodi che ci sveleranno alcuni passati cominceremo a comprendere alcuni comportamenti, per quanto alcune figure potrebbero sembrare create solamente alleggerire il tutto anche se toni più seri avrebbero giovato.
Il finale si rivela prevedibile solamente quando sarà svelato il passato di alcuni personaggi chiave e risulterà gradevole, per quanto possano crearsi alcuni dubbi nello spettatore meno attento, inoltre saprà regalare momenti dolci e toccanti.

Sotto l’aspetto tecnico si può dire che sia un disastro. I disegni sono curati solo nei primi piani e nei fondali, rivelando nelle altre occasioni numerose imprecisioni e imperfezioni, mentre le animazioni saranno a livelli minimi e non sempre soddisfacenti. Il character design è vario e curato, ma ci saranno numerose scelte discutibili per quanto riguarda le trasformazioni degli Euphoria che rovineranno le buone simbologie in mostri assurdi e piuttosto grezzi rovinando così l’atmosfera.
La colonna sonora è varia e ricalca sempre bene i vari momenti, regalando alcuni brani che diverranno simboli della serie, come il suono del carillon o l’opening, ottimamente accompagnata da immagini maggiormente comprensibili seguendo la serie. I dialoghi, nonostante l’eccessiva pesantezza di alcuni passaggi, sono ben tradotti e comprensibili grazie anche al discreto doppiaggio.

Speed Grapher è un’opera dalla pessima qualità video e dalla trama non sempre perfetta, ma la sua forza è oltre queste “barriere”: è una denuncia e un’esaltazione della società moderna comandata dal capitalismo, dalla bramosia di potere, denaro e governata dalla lussuria, dove le guerre e il dolore di altri paesi non sembrano scalfire un popolo consumista ed egoista, ricordando che sia nel bene che nel relativo male possono nascondersi ragionevoli propositi. Oltre a questo si aggiungono anche le profonde simbologie degli Eupohria che in alcune occasioni sembreranno solamente inquietanti ma che ben interpreteranno i desideri dei personaggi, anche se molte volte viene lasciato allo spettatore il compito di comprenderne il senso e non sempre sarà facile.
Quindi se siete alla ricerca di un’opera matura, seria e profonda e siete abbastanza intelligenti da andare ben oltre la superficialità che il senso comune comanda avete trovato un anime imperdibile.


 4
corto maltese

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Oltre dieci anni sono trascorsi dalla Bubble War che fa sprofondare l'intera economia del pianeta. Sotto l'egida di uno standard globale, i ricchi sono più ricchi e i poveri sono stati trascinati verso il basso ad assistere in ulteriore povertà. Il luogo in cui questi due mondi si scontrano è Tokyo. Finché hai il denaro contante, non c'è desiderio che non può essere soddisfatto. Soldi, soldi, soldi. Come i loro beni materiali è aumentato, la gente si è dimenticata cosa è veramente importante. Non ci può essere qualcosa che si desidera fotografare in una città come questa.

Dopo l'assassinio di diversi ricchi uomini d'affari e funzionari governativi, un fotografo professionista Saiga è nominato per indagare sulla possibile connessione tra gli omicidi e la Tennouzu gruppo, uno dei più potenti e influenti conglomerati aziendali a Tokyo. Saiga è un eccezione alla regola di Tokyo. Nonostante un ottimo fotografo, non fatto per scopi commerciali. Egli lo fa per motivi personali, la principale è la strana sensazione di eccitazione che ottiene quando scatta fotografie.
Mentre le indaga sugli omicidi, Saiga scopre l'esistenza di un super segreto club, dove si incontra l'élite dei ricchi, pochi sono ammessi a partecipare. Il club si occupa dello scambio di denaro per piacere della, non importa quanto illegali o immorali il servizio può essere tutto è permesso. Mentre penetra nel club ha un incontro con Kagura, figlia di Shinsen Tennouzu CEO del gruppo Tennouzu. Dopo aver ricevuto un bacio da Kagura, Saiga trova l'insolita capacità di essere in grado di uccidere e distruggere le cose fotografandole. Ora la sua indagine è scoprire esattamente chi è questo Kagura che come lui ha poteri soprannaturali.

Ho trovato Speed Grapher essere un anime divertente, assume il mistero con un pizzico di genere noir classico. Vi è anche un buon equilibrio di spionaggio e azione che mantiene alta l'attenzione, personaggio principale costantemente sbuffa con una sigaretta.
La prima cosa che ho notato è stata la musica che ho trovato essere divertente e misteriosa. L'animazione ha avuto un aspetto dignitoso, ma risulta un pò scadente in alcune zone. Anche se si fa fatica a seguire la trama, la caratterizzazione di questo grande dramma di questa società, costruisce una storia in cui non puoi fare a meno di vedere che cosa succede nel seguente episodio.

tesi-antitesi

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tesi-antitesi

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Da vedere i primi due episodi, grande esercizio di regia unito ad un buon intreccio li fanno risultare divertenti, sebbene siano i più perversi, inoltre si fa il pieno di colpi di scena in un'ora, personalmente un piacere. Ma se dalla terza puntata non vi convince più lasciate pure stare.

Per il resto solita roba. Carino, cerca di essere il più contemporaneo possibile parlando del valore dei soldi, della corruzione, delle perversioni dell'animo umano e delle sue ispirazioni ma alla lunga stufa. Io l'ho visto tutto perchè quand'era ancora in produzione dallo studio gonzo per come l'avevano presentato sui giornali sembrava una cosa parecchio interessante, innovativa anche. Peccato che le animazioni siano di basso livello (la quarta puntata se non erro me la ricorderò peggior esempio di animazione mai visto: primo piano di una protagonista disegnata parecchio male).
I personaggi sono carini tutti quanti, io l'ho finito di seguire solo per il protagonista, tutti con i retroscena che vengono puntualmente svelati, anche dei cattivi macchietta, apprezzabile il gesto, peccato che anche loro mi sembrino superficiali, e questo mi è sembrato l'andazzo generale.
Trama in perfetto stile Gonzo: chi più e ha più ne metta. Siamo ai livelli di Last Exile solo "pompato" di più colpi di scena che dovrebbero far sobbalzare lo spettatore. Credo il problema alla base di questa produzione sia stato il desiderio di fare qualcosa di "profondo, ben congieniato e ADULTO" unito a standar anche troppo commerciali.

falkenfanel

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falkenfanel

Episodi visti: 24/24 --- Voto 9
Alziamo la media di questo anime va visto che a me è piaciuto molto. Non ci si può soffermare e recensire un lavoro solo guardando le prime puntate...infatti Speed Grapher sa coivolgerti man mano che si va avanti nella storia. Sa lasciarti con l'amaro e la pace della vita scavando nei desideri più reconditi di ognuno di noi. Anime atipico assolutamente da vedere. Ottimo anche il soundtrack!

nicopasso

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nicopasso

Episodi visti: 21/24 --- Voto 8
Per essere un po' coinvolti dalla storia bisogna arrivare ben più lontano dei primi episodi... all'inizio non potrà piacere ma dopo si rivela invece un buon anime. L'ho scoperto per caso e direi che ne è valsa la pena. Finalmente qualcosa di un po' diverso dal solito, qualcosa di "serio"...

ciaca

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ciaca

Episodi visti: 2/24 --- Voto 8
solo due episodi sono pochi per esprimere un giudizio definitivo; della trama si sa ancora ben poco ma già si percepisce come abbastanza intrigante anche se per niente innovativa.
La colonna sonora è nella media, bello il disegno mentre le animazioni non sono eccezionali. Ottimo il character design. La regia mi pare di ottimo livello, con espedienti narrativi decisamente ben riusciti. Vale la pena darci un'occhiata....